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L'italiano medio e la (anti)cultura dell'automobilismo


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Io e altri di noi la macchina la scegliamo perche' e' veloce, tiene la strada, ecc., ma il mercato guarda l'infotainment, il tablettone buttato in plancia, non l'interconnesso invece del m-link a 4 leve e mezzo o il quadrilatero alto piuttosto del McPherson.

Il mercato guarda la tecnologia. Che un tempo, imho, era molto più legata alla tecnica, ed infatti nelle pubblicità cartacee delle auto si sottolineavano il motore V4 (Ardea), la trazione anteriore (Beta), il transaxle ed il cambio a 5 marce con quinta di potenza (alfa 75). Adesso invece la tecnologia è molto più legata, anche nell'immaginario comune, allo sviluppo dell'elettronica, che da quando è entrata nell'auto ha forse messo in disparte la componente prettamente tecnica. Ecco allora che ti elencano i dispositivi elettronici, il sistema che ti fa sentire Spotify in streaming, etc. La tecnologia penso rimanga ciò che fa presa sul cliente medio, solo che si presenta sotto diverse forme rispetto al passato.

Complice anche il grado di complessità costruttiva dei motori, è sempre più difficile, oggi, essere degli smanettoni come sono stati i nostri fratelli più grandi, genitori o nonni: tra centraline, prese di diagnostica, reset da fare in caso di intervento, è sempre più una cosa da specialisti il metter le mani sulle auto di oggi. Ma non penso sia un fatto di recrudescenza, di ignoranza che si diffonde negli italiani e non: è un fatto, imho, di complessità costruttiva e del progressivo spostarsi da smanettoni con le mani sporche di olio a smanettoni su display touch.

Nella mia ignoranza, mi piace sentire le reazioni della vettura senza mediazioni elettroniche: per certi aspetti penso sia utile per sviluppare una guida prudente, che faccia capire quando una vettura è al limite di sbandare od altro, perchè non hai elettronica che interviene a correggerti. Lo sento sulla Punto S, ancor meglio sulla Delta LX (che mi ha fatto capire cosa voglia dire un inserimento neutro in curva) ;)

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Ho appena mozzato con l'accetta il 50% dei messaggi perché o del tutto fuori tema, o del tutto faceti (e pure su quelli rimasti ci sarebbe da ridire :§). Tenete presente che le discussioni in questa sezione devono puntare a sintetizzare i concetti chiave e quindi l'OT buffonesco non può trovarci spazio.

Cerchiamo di tornare al tema per cui il topic è stato aperto. La questione non è "Perché il pubblico italiano compra auto che non piacciono al petrolhead" (incluso il discorso sul gradimento/accettazione di SUV e affini); anche perché quel tema è foriero di una marea di pregiudizi -giusti o sbagliati- su ciò che acquista la gente.

Il tema è invece "Perché il pubblico italiano non compra le auto che piacciono al petrolhead"... che poi sarebbero il tipo di auto che nel mondo vengono più associate all'idea di "auto italiana".

Riprendo due tra gli interventi iniziali, per far ripartire il discorso:

Cerchiamo di capire perché, nel Paese che ne ha scritte TANTE di pagine sulla passione per l'auto, le auto da appassionati se le comprano in quattro gatti e sono viste come il male.

Si può pensare anche all'esempio di jeby, che sta dimostrando sul campo che la specialty da appassionato non è poi questo orpello inutilizzabile che terrorizza il pubblico (il succitato è invitato anche ad aprire un topic dedicato).

Si è poi detto che in altri mercati, per esempio quello inglese, la passione per l'auto è vissuta a livello più intenso.

Mi piacerebbe capire meglio un aspetto di questa passione più diffusa. Non ho capito se l'inglese medio sia particolarmente più smanettone/nerd/informato rispetto all'italiano medio, o se invece i due mediomen sono allo stesso livello e invece la questione sia che c'è un numero maggiore di appassionati (oppure entrambe le cose).

PS: i futuri OT saranno segati senza appello e con totale discrezionalità, per cui ponderate se sprecare il vostro tempo :§

Credo, in riferimento alla penultima parte del tuo discorso, che i fattori per cui oggi non si acquistano più auto da appassionati siano riconducibili ai seguenti fattori:

- poca possibilità di vivere un mezzo sportivo (strade piene di buche, traffico, costi fissi e di carburante troppo troppo alti)

- penuria generalizzata di auto "emozionali", le poche che ci sono < 30.000 euro mi sembrano siano 3: 500 Abarth, MX-5 e Toyobaru e sono semisconosciute e non pubblicizzate

- la pubblicità ci bombarda e vuole che abbiamo altri esempi da desiderare, da "Young Edition" e "Tech & Sound", a schermi giganti in auto, ecc. ecc. ecc.

- da ultimo, più si va avanti, più c'è una spersonalizzazione dell'automobile, anche sportiva. Le varie GTI, S-Line, Renault Sport, OPC, Pro:Ceed GT, mi lasciano l'idea, alla vista, che siano tutte "belle senz'anima", troppo fredde, distaccate ed efficienti nella corsa, ma poco passionali. Un briciolo di passione, ancora visibile nelle Q. Verde, ma giusto un briciolo.

Pertanto alla luce di ciò, per l'italiano medio, meglio una Giulietta Sprint, 1.6 rassicurante, all'occorrenza diventa (il simulacro della) sportiva, visto che c'ha il manettino.

P.S.: per l'uitima parte...noto che la citazione di Pazzaglia l'hai apprezzata e messa in pratica :(r

- '10 Alfa Romeo MiTo 1.4 TB MultiAir 135 cv Distinctive Premium Pack (dal 2017)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

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I punti che citi sono abbastanza veri, diciamo che personalmente possono essere percepiti in modo più o meno esasperato rispetto alla realtà ma ci sono (tradotto: c'è pure tanta gente che ci marcia sopra per assolversi dalle peggio scelte).

Però mi resta il dubbio: in tempi antichi era l'intero pubblico a interessarsi (tutti) un pochino di più alle auto, oppure la massa se n'è sempre fregata e invece si è ridotto il numero di sfegatati?

E aggiungo una questione pruriginosa: a mio avviso c'è pure il problema che c'è in giro un numero non indifferente di gente sedicente appassionata ma che nella pratica ha una formazione tutta sballata rispetto ai nostri crismi di appassionati.

Penso ad esempio ai tanti convinti che una A3 1.6 diesel è roba da intenditori, e sottolineo convinti da decenni di pippe collettive, non gente mossa dalla fissa per l'ostentazione.

Oppure penso alle migliaia di giuvinazzi fissati col tuning, e sì che in quei carretti siciliani semoventi di soldi non ce ne buttano mica pochi; in molti casi abbastanza da farsi una bella sportiva usata, invece di una B di tre generazioni fa allestita a festa.

E' vero, ci sono tante limitazioni pratiche/economiche oggettive, ma a mio avviso c'è un deficit culturale colossale, e vorrei capire come diavolo è possibile che nel Paese delle Ferrari ci sia gente che nutre una genuina passione... per delle C a gasolio. Cresciuti da decenni di "miocuggino ha detto che".

La massa l'abbiamo persa, o forse non l'abbiamo mai avuta, ma almeno sul fronte degli "appassionati traviati" secondo me c'è margine per lavorare (ormai sulle generazioni che verranno).

Dov'è che la storia ha iniziato ad andare a rotoli?

P.S.: per l'uitima parte...noto che la citazione di Pazzaglia l'hai apprezzata e messa in pratica :mad:

Anvedi, come funziona bene la mannaia di Pazzaglia :§:mrgreen: prossima volta porto il cavalluccio rosso :lol:

Modificato da Wilhem275
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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Però mi resta il dubbio: in tempi antichi era l'intero pubblico a interessarsi (tutti) un pochino di più alle auto, oppure la massa se n'è sempre fregata e invece si è ridotto il numero di sfegatati?

Secondo me è più il secondo elemento.

Io mi accorgo - ma potrebbe essere una percezione parzialissima - che le generazioni più ricche di appassionati, gente che ha una o più auto storiche in casa, sono quelle che oggi hanno dai 60 anni in su. Non sono sempre persone esperte di tecnica o culturalmente in grado di avere conoscenze approfondite, ma quasi sempre invece hanno quantomeno un approccio di nicchia all'auto: tra l'estetica, il sound, il desiderio (molto antico) di avere un oggetto al tempo rarissimo, l'esperienza magari avuta in un'officina, riescono a concepire l'auto come qualcosa di più di un banale strumento quotidiano. E va da sè che anche oggi rimangono attaccati alle caratteristiche che contraddistinguevano un tempo l'automobilismo.

Non so voi, ma io trovo un limbo abbastanza pronunciato, in termini di approccio, tra queste generazioni e quelle che sono nate dagli anni '60 in poi, tra cui vedo molta più superficialità e freddezza. Non a caso sono le generazioni corrispondenti al periodo in cui la popolazione ha fatto il suo approccio all'automobile, e questo è stato essenzialmente di massa, di consumo, non da appassionati, com'era anche prevedibile.

Ora, anche il mito della 500, la 600 Multipla e quant'altro... l'utilizzatore medio imho non è che si distinguesse, neppure allora, per particolare consapevolezza o interesse aggiuntivo rispetto a quello strumentale. Cioè, chi ce l'aveva dal passato lo conservava, i nuovi (primi) automobilisti di massa non l'hanno mai sviluppato. Magari puramente in media c'era più gente appassionata di oggi, ma probabilmente anche perché c'era meno gente motorizzata. Nel tempo la mentalità non è variata, ma è variato il prodotto, che si è sempre più diversificato e arricchito di complicazioni. Concordo con Nick sul fatto che per l'utilizzatore medio questo si sia tradotto in sempre maggiori "barriere" all'ingresso, perché è sempre più difficile, per uno che conduce una vita lavorativa e familiare, avere stimoli e strumenti per andare in profondità, o anche conoscere di più avendone almeno la voglia. E si aggiungono tassazione e costi vari... ma sono un riflesso di uno sostrato che ha sommessamente accettato tutto ciò come anche molto altro.

Ora invece tra i pochi "giovani" (diciamo 20-40 anni) che si spingono oltre la macchina da casa-ufficio, ce n'è una gran percentuale che però, o punta all'immagine d'effetto, fregandosene della tecnica, o punta all'auto di reazione, trasgressiva, sovente con un approccio da matita blu alla circolazione :roll: probabilmente perché hanno ricevuto con faciloneria stimoli da piloti improvvisati, prima (o più) che di passione automobilistica. Ai giorni nostri non individuo tendenze tanto diverse, certo non controtendenze.

Però devo dire che, rispetto a un 30enne di turno impallinato con l'auto prestazionale e che non sa usarla credendo di sì, preferisco di gran lunga la nuova pattuglia di intenditori di auto di nuova generazione, come le ibride. Tutt'altro mondo, ma almeno è gente che comincia a conoscere quello che inizia ad essere l'auto oggi e lo sa usare con un minimo di cognizione.

Modificato da Walker
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Comunque io ho citato Rino Gaetano non a sproposito: la fotografia del paese non è mai cambiata!

L'auto è, da che esiste, un mezzo utile a dimostrare ed ostentare la propria appartenenza sociale, nel bel paese questa ostentazione esiste da sempre, "una differenza sostanziale e profonda tra prima e seconda [classe] ci deve sta"

Per far vedere che si è delle persone di successo ci si compra il macchinone

Negli ottanta ci si prende "spider coupe gittì alfetta" che non solo fanno status quo a livello economico, ma dicono anche "guarda come sono coraggioso vado a 200 in autostrada vivo il boom economico pronto a prendere ogni rischio possibile"

Oggi i macchinoni sono altri e anche i parametri di valutazione. In un periodo di incertezza economica e minaccia terroristica internazionale, vince l'immagine solida, piantata a terra, protettiva, il carrarmato urbano: "guarda sono una mamma divorziata di successo, non solo mi permetto il macchinone, ma prendo quello che meglio protegge la mia prole quando la porto a scuola"

Se ci stupisce che l'italiano medio si uniformi alla media, ci si stupisce di una banalità.

Se ci si stupisce che l'italiano medio voglia ostentare la sua classe sociale attraverso il TT quattro piuttosto che una RX7 biturbo ci si stupisce di una cosa ovvia.

Se il discorso è: "in media là popolazione italiana non capisce una beata fava di tecnica dell'auto", well duh... Yeah.

Siamo un paese di vecchi, analfabeti informatici, il paesi di santi poeti e navigatori, ma pochi ingegneri, tutti scienziati delle comunicazioni o economi

Mio fratello ha 6 anni meno di me e non sa cos'è un carburante, ha il buon senso (?????) di affidarsi a me e a mio padre per la scelta dell'auto.

Mia madre ha guidato la Panda 750, la Mini Innocenti, poi la Lybra... Quando è salita sulla Multipla ha pensato: sono la regina della strada! Posizione furgoncino vetro ampio e tutto quanto... E faceva 10mila km/anno su un cagafumo 1.9jtd da sei posti quando era sempre su da sola... Convincerla a passare alla Yaris è stata dura!

Quello di cui bisogna rendersi conto è che comunque l'italiano medio NON rappresenta la realtà italiana nella sua complessità

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Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Che 20-30 anni si fosse "mediamente più appassionati" ne ho qualche dubbio.

Si, l'auto nei decenni passati era più simbolo di arrivo (ma anche oggi)...ma anche allora ce ne erano un sacco di tostapane semoventi.

La stessa 500 oggi idolatrata ERA un tostapane. Idem R4, la TT, la Simca....le compravi perché ti servivano. Dubito che qualcuno nel suo lettino la notte avesse polluzioni pensando alla Simca 1000.

Se vogliamo fare paralleli, a isolare la "passione" ci sono finiti fattori esogeni e endogeni nel mondo dell'auto. Qualcuno volto esplicitamente a remare contro, qualcuno invece si pensava di fare la furbata e invece si è fatta la cazzata.

Uno, è il famoso "ogni 4 anni devi cacciare tutta l'azienda in R&D". Che ha portato ovviamente le aziende a voler rischiare il minimo sindacale. Perché se toppi un modello rischi di fallire. Quindi, solo roba sicura. Molto sicura. Troppo sicura....

Il secondo, è che qua in Italia che all'art.1 della costituzione dovrebbero scrivere "repubblica fondata sul rosicamento" avere l'auto costosa, fuori dal coro...o in generale la passione del Motorsport è stata roba scientemente distrutta. Siamo il paese che vuole chiudere un autodromo perché persone NATE DOPO si lamentano del rumore. Abbiamo chiuso Imola, fare circuiti piccoli manco per sbaglio.

Ma al contempo, non abbiamo speso a sufficienza per la mobilità alternativa. Quindi, anche se l'auto ti fa schifo, la devi comunque avere.

Il terzo è che per una somma dei punti 1 e 2 il mondo degli "opinion leader" si è fatta incanalare, in buona fede presumo, verso l'esaltazione di alcuni modelli/stili di comportamento che adesso stigmatizziamo.

Se io vedo una pubblicità o leggo una prova che mi dice che a comprare il tal modello sono un gran figo, che passo da nerd a chiavatore seriale, che è la cosa cosa migliore che posso comprare...o ho dietro una preparazione tecnica e umana mostruosa, oppure tendo a crederci e a comportarmi di conseguenza.

E purtroppo nel campo della vendita in tutti i settori in Italia il tenere "ignorante a sufficienza" il cliente è sempre stato una precisa strategia...

Modificato da TonyH

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Post di TonyH da incorniciare.

Certo che ritengo assurdo l'eccesso normativo che sta uccidendo l'automobile. Norme diverse in ogni parte del mondo, Euro 5, 6, x a gogo', urto pedone, ....

E la passione si spegne.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Post di TonyH da incorniciare.

Certo che ritengo assurdo l'eccesso normativo che sta uccidendo l'automobile. Norme diverse in ogni parte del mondo, Euro 5, 6, x a gogo', urto pedone, ....

E la passione si spegne.

Se penso a quello che sta succedendo con la normativa sui cerchi.... lo trovo pazzesco!

Comunque la questione "ignoranza" + marketing = compro laqualunque è validissima non solo nel campo automobilistico.

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Se penso a quello che sta succedendo con la normativa sui cerchi.... lo trovo pazzesco!

Comunque la questione "ignoranza" + marketing = compro laqualunque è validissima non solo nel campo automobilistico.

Perfettamente d'accordo, basta vedere l'elettronica di consumo e gli smartphones.

Quanti comprano l'aifone six perche' fa figo ed e' apple er mejo der mejo poi ci usano tre app in croce e schifano quello col Lumia quando il 99% delle cose le fa uguale se non meglio a un terzo del prezzo.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Sullo smartphone poca conoscenza è ancora tollerabile, che alla fine ha un impatto relativamente basso sulla propria vita.

Quello del tenere "ignoranti scientemente" i clienti è una cosa che noto soprattutto nel mio settore. Non l'ho tirata fuori per caso.

E qua la colpa è grave e senza appello.

Visto che si tratta di argomenti che hanno un impatto altissimo nella propria vita.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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