L'auto percepita come ufficio

[Walker]

Adesso non conosco le condizioni dei trasporti ferroviari in giro per l'Italia, ma imho è facile che chi non vede la convenienza del treno, o non viaggia su percorsi fissi e costanti, o in effetti è costretto a un servizio talmente di bassa qualità da preferirci anche un asinello. Questo al di là di fisime personali superabili con l'abitudine o la ri-abitudine.

Esempio personale.

Per un abbonamento trimestrale per Padova e ritorno pago 126 €. Per andare con la macchina a Padova e tornare a casa, usando l'autostrada, spenderei: 6 € circa di benzina, 5.6 € di pedaggio, più parcheggio per X ore a meno di non trovare un buco libero nelle due strade con posteggi gratuiti che ci sono nel raggio di venti minuti a piedi dall'università. Di spesa certa siamo a 12 € al giorno. Mettiamo di andarci 4 giorni a settimana? Sono quasi 200 € al mese, quasi 600 in un periodo dove spendo trimestralmente 126 €. Ah, escluso parcheggio...

Converrebbe anche senza abbonamento: 315 € a trimestre.

Sì, non sono infrequenti i ritardi. Non puoi fare come fossi a casa tua, totalmente. Però in quante altre mille situazioni si opera/cammina/parla mentre si è osservati e a contatto stretto? Alla fine non è che in treno si sia circondati da mostri puzzolenti che diffondono bava sui sedili certamente va a fortuna, a volte ti trovi anche il turista straniero che ha voglia di conversare un po'. E sì che si può telefonare, basta tenere un tono di voce consono.

[Felis]

Premesso che sono un cliente Italo, che devo dire ha prezzi convenientissimi (Bologna-Venezia capita anche di pagarlo 6€!), per gli spostamenti da e fuori la mia realtà cittadina (leggasi Mes3) dove fanno sciopero un venerdì sì e uno no, mi dispiace ma io prendo l'auto, specialmente se sono in compagnia.

[Walker]

Premesso che sono un cliente Italo, che devo dire ha prezzi convenientissimi (Bologna-Venezia capita anche di pagarlo 6€!), per gli spostamenti da e fuori la mia realtà cittadina (leggasi Mes3) dove fanno sciopero un venerdì sì e uno no, mi dispiace ma io prendo l'auto, specialmente se sono in compagnia.

Lì dipende che direzioni frequenti, perché in effetti varie tratte hanno orari meno convenienti rispetto alla Mestre-PD-VR/BO. Ovvio poi se hai tragitti non paralleli a ferrovie.

In realtà, non nego che il trasporto ferroviario sia stra-migliorabile. Ritardi, scioperi e cancellazioni danneggiano. Talvolta gli orari sono organizzati in modo cervellotico e i tipi di convogli scelti in modo contraddittorio. Ma scioperi e cancellazioni, almeno, rimangono eccezioni, molto molto limitate nell'economia di un'intero periodo pendolare. In quei casi non è affatto un problema prendere l'auto. Ovvio, spesso se il treno è cancellato non lo puoi sapere in largo anticipo, lì è una fregatura ma nemmeno un codone autostradale eccezionale lo puoi prevedere tanto facilmente.

Però dico che su base continuativa, a meno di condizioni veramente pessime (che non escludo vi siano), o a meno di lentezza estrema dei treni, tra questi e l'auto scelgo i primi. Alla fine, facile che uno scelga l'auto per la maggiore autonomia che ha, ma poi scopre che è costretto a:

- non poter leggere/studiare

- non poter riposare gli occhi e la testa 5-10 minuti

- non poter ricevere/inviare SMS o e-mail

- tenere un livello di concentrazione alto, che fisicamente ha un impatto non inesistente

Oltre a traffico e costi. E al fatto che è indiscutibilmente più rischioso.

Discorso cambia del tutto se hai la possibilità di condividere la macchina con colleghi. Allora lì chi è passeggero di turno può dedicarsi al proprio "ufficio" in mobilità e si dividono le spese.

[Matteo B.]

Sì ma anche io lavoro per clienti esterni ed interni che vogliono le cose per ieri l'altro... Ho avuto l'incuranza di lasciare il mio numero a colleghi in cantiere, PM e cliente, se mi chiamano mentre guido o trovano spento o riattacco, se rompono i coglioni alzo le spalle.

Vita umana > qualunque altra roba che SEMBRA importantissima.

È una questione di priorità / sudditanza psicologica. È inutile che chiudi un contratto se poi ti stampi o metti sotto uno.

eh, lo so..ma la realtà è che da quando ho il cellulare (ben prima dell'era di internet) sono schiavo della risposta. SCHIAVO. alla fine mi sto liberando (me ne rendo conto negli ultimi 3-4anni) perché la gente telefona meno, e manda più mail (o fax che pare non morire mai...a me piace tantissimo, consumo di carta a parte. te lo leggi e lo archivi con semplici gesti "alla vecchia maniera").

ho meno telefonate mentre guido (e non chiamo praticamente mai, solo brevi messaggi con mio fratello per la gestione rapida dell'incombenza), se devo fare una chiamata lunga mi fermo anche in mezzo a un campo, perché sono più concentrato e mi piace camminare avanti e indietro mentre telefono.....sono pazzo...

però ammetto di aver usato l'auto come ufficio per anni. sono proprio avvezzo.

[TonyH]

Si sta però deviando.

Non si é partiti da un talebanismo assoluto sempre e comunque del TPL.

Ma da "ove c'è usiamolo".

Le critiche sono "ma i pendolari" e "ma i collegamenti non diretti".

Mettendoli assieme. Errore.

Perché afflusso su TPL e su strada vanno sempre di pari passo.

Un viaggio frammentato con tanti cambi é nella maggioranza dei casi un viaggio che si fa raramente anche in macchina.

E viceversa le tratte piene di pendolari sono su tratte già congestionate di viabilità.

[jeby]

Tra l'altro il discorso qui è sulla sicurezza del fare altro mentre si guida

Se vogliamo parlare di pendolari il modo più economico facile e sicuro per raggiungere il luogo di lavoro è, come già detto, il trasporto intermodale

Sto finendo, nel tempo libero, ti preparare una presentazione per l'azienda sull'argomento (che non c'entra nulla con quello che faccio io di mestiere) se possibile condividerò anche con voi

[Guest EC2277]

[…]

a volte ti trovi anche la turista straniera che ha voglia di farsi farcire un po'.

[…]

Ora la frase è corretta.

[Matteo B.]

Se vogliamo parlare di pendolari il modo più economico facile e sicuro per raggiungere il luogo di lavoro è, come già detto, il trasporto intermodale

ma io me ne sono reso conto pienamente le volte che sono stato in Giappone sia (come dicono loro) "in campagna"* che a Tokyo. La società stessa è organizzata sul modello del trasporto pubblico. fuori dalle stazioni (nei pressi) è un fiorire di servizi in modo che l'utente possa svolgere altre cose prima di imbarcarsi/appena sbarcato. comodissimo.

però è un popolo molto ordinato e in cui una folla agisce come un un'unico individuo (c'è anche un'espressione per dirlo). la società moderna (del futuro) sarà basata su quello e sulla Rete. ne sono certo. io ho 47 anni e vengo da un mondo (io tra i 7 e 20 anni) che era TOTALMENTE diverso, non sto esagerando. l'imprinting probabilmente ce lo si porta dietro. il padre di mio padre (nato 1899) non ha mai preso la patente. mai servita. per mio padre (nato1938) è stato uno dei "key factor" della sua vita personale/professionale.

*in campagna l'auto diventa preponderante. anche in Giappone. il trasporto pubblico è da e per le grandi città e dentro esse.

Modificato 16 Maggio 2015 da Matteo B.

[Stef.L]

se devo fare una chiamata lunga mi fermo anche in mezzo a un campo, perché sono più concentrato e mi piace camminare avanti e indietro mentre telefono.....sono pazzo...

Tranquillo non sei pazzo, io quando faccio chiamate lunghe percorro km dentro casa , aiuta a concentrarsi maggiormente nella conversazione

[Cosimo]

Stamattina avevo il telefono che non pigliava per circa un’ora, sul telefono mi son ritrovato 6 chiamate della stessa persona. Alla fine la cosa non era nemmeno così impellente, ma c’è certa gente proprio non capisce. Ultimamente adotto la tattica di tagliar corto dicendo: “sto arrivando” . E’ l’unica.

Mi salva un po’ wazzap che utilizzo con i capocantieri e altro, ma il livello medio è bassissimo.

l’ultima telefonata/lite per lavoro l’ho fatta a piedi x 45 minuti. Ero incazzatissimo, saranno stati quindici anni che non gridavo. A fine telefonata mi son ritrovato in cima ad una vigna e son dovuto ridiscendere