Vai al contenuto

GP Austria 2015


AleMcGir

Messaggi Raccomandati:

C'è poco da commentare a sto giro, purtroppo. A parte gli unici due che ad ogni gara fanno sempre un po' di animazione, Hamilton e Rosberg, capaci di mettersi talmente tanta pressione addosso da finire tutti e due fuori :)

Della Ferrari non parlo perché mi passa il senso dell'umorismo, pur facendo così un torto a quel pilota, dei due, che il suo lavoro lo svolge anche benino...

Ho anche due riflessioni a margine da fare: 1) va bene far perdere 10, 15, 20 posizioni in griglia, ma farti fare pure lo stop&go durante la gara uccide veramente lo sport, e mortifica il culo che si fa un pilota a correre rischiando anche la pelle; 2) spezzo per la prima volta una lancia a favore della cabina di commento Rai: saranno anche pasticcioni e distratti, ma qualche informazione tecnica te la danno. Il commento di Sky è acqua fresca.

Senza_titolo_3.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 48
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

20 giugno 2015 – Capisco gli irriducibili sostenitori del pilota finlandese della Ferrari,sempre pronti a dare la colpa alle congiure di palazzo o all’influsso negativo di qualche santo al quale Kimi risulta antipatico, ma oltre la simpatia, i flop sono evidenti.Per un santo e per l’altro, appunto, Raikkonen è sempre dietro e ogni volta c’è una scusa diversa che il pilota stesso non riesce a spiegare in modo comprensibile ai più. Oggi ai microfoni dopo le qualifiche ha sintetizzato la sua prova attribuendola a “un incomprensibile sabato di m…”. Come non concordare! Quando poi Kimi arriva quarto al traguardo, ciò accade perchè la vettura è da terzo o quarto posto: con questo voglio dire che si tratta di una posizione che riuscirebbero ad ottenere almeno una decina di altri piloti se avessero a disposizione la stessa macchina.Se fossi il direttore sportivo, il finlandese non lo avrei mai ingaggiato – per quanto abbia conquistato un Mondiale con la Ferrari – proprio perchè il lavoro che svolge Kimi nulla rappresenta di eccezionale portando la SF15-T al quarto posto: è uno dei molti mestieranti tra i tanti conduttori di Formula 1 che sicuramente rappresentano la più elevata espressione nel panorama del motorsport.Problema Raikkonen a parte – sperando si concluda alla fine di questa stagione – l’aspetto che invece trovo più inquietante è il distacco subito dalla Ferrari di Sebastian Vettel (1:08.810) nei confronti della Mercedes di Lewis Hamilton (1:08.455) su un circuito che si percorre con un tempo di poco superiore al minuto. Dalle premesse alla vigilia delle qualifiche e dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Vettel, tutti ci aspettavamo una importante riduzione del gap della Rossa dalla Mercedes, invece dai crono registrati per lo schieramento di partenza pare che il ritardo si stia dilatando.Per fortuna la Ferrari può fare affidamento su un fattore certo: tutti gli altri sono più scarsi. La Red Bull è scomparsa e dovrà vedersela con la Williams di Massa che ancora una volta ha messo dietro il “pari meriti” Bottas, Raikkonen partirà dietro a una vecchia conoscenza della Ferrari 2014, Perez con la Force India.La previsione per la gara di domenica sembra già scritta, sempre la stessa. Se invece le Mercedes dovessero subire criticità impreviste, qualche casino lo faranno, per quanto sia sbagliato confidare nei risultati ottenibili dagli errori di Hamilton e Rosberg, però ci hanno abituati anche a questo, quindi speriamo… Poi le speranze potrebbero diventare quasi certezze se durante il Gran Premio dovesse arrivare qualche temporale in grado di alterare l’equilibrio dei valori tecnici in campo, nel qual caso verranno premiate le strategie di chi sarà più sveglio o intelligente ai box…

F1 | Hamilton, vittima della tecnologia | FormulaPassion.it

Cesare Fiorio - autore dell'articolo - non è mai stato un estimatore del finnico, tuttavia è difficile dargli torto, almeno considerando l'andazzo attuale.

18 giugno 2015 – I ricchi personaggi che guidano lo spettacolo della Formula 1 pare non si vogliano rendere conto della deriva imboccata dallo sport che dà loro da vivere: è l’amara riflessione che emerge dall’intervista con Giorgio Terruzzi.

Giorgio Terruzzi, la Formula 1 approda in Austria. I temi non promettono novità: Mercedes al vertice, Ferrari seconda, Alonso scontento, Raikkonen quasi con la valigia in mano…

“Novità: parola grossa. Questa Formula 1 entra ed esce dalla naftalina ogni quindici giorni, sempre con gli stessi temi: la Mercedes vince e continuerà a vincere, la Ferrari è la seconda forza del campionato e tale resterà per quest’anno, nonostante i “gettoni” spesi da Maranello in Canada, salvo pasticci degli altri, nel qual caso potrebbe anche vedere la vittoria. Oltre a questi argomenti, purtroppo non c’è altro e questo è il problema. Aver annullato Alonso dal panorama dei protagonisti è stata una perdita per tutta la Formula 1. A Montreal è bastato vedere per un attimo Fernando vicino a Vettel, partito dal fondo dello schieramento, per accendere il fuoco degli entusiasmi. La Red Bull è assente ingiustificata. Williams recita a corrente alternata. Sembra il copione di uno spettacolo un po’ povero di personaggi, tutti aggrappati a Hamilton, unica star. A conti fatti, Lewis è l’unico che riesce a generare interesse: per la verità, poca roba”.

Kimi Raikkonen nell’occhio del ciclone: sempre puntualmente dietro, ieri a Fernando Alonso, oggi a Sebastian Vettel. Anche questa non è una novità…

“Di Raikkonen si parla tanto, ma resta un pilota sopravvalutato. L’anno scorso è stato stabilmente e abbondantemente alle spalle di Alonso. Con Vettel nelle prime sei gare risultato 6 a zero, riuscendo a far meglio di Sebastian nell’unica qualifica – Montreal – in cui il tedesco ha sbagliato e ha avuto un problema per cui è partito diciottesimo arrivando quinto al traguardo, dietro a Kimi partito terzo. L’unica volta in cui il finlandese è stato investito della responsabilità di tenere in piedi la baracca, ha fallito: anche tutto questo non mi sembra una gran novità. Raikkonen resta un pilota con doti enormi uguali alle sue carenze, mentre se parliamo di un leader, significa che stiamo considerando un conduttore in grado di combattere battaglie sempre ad alto livello, cioè stiamo parlando di campioni, soggetti molto diversi dal Kimi dei nostri giorni”.

Guardando al futuro di Raikkonen, molti osservatori sono propensi a considerare il 2015 l’ultima stagione del finlandese in Ferrari. Chi potrebbe essere il sostituto?

“Considerando i papabili del dopo Raikkonen, ricordo che la Ferrari ha un’opzione con Hulkenberg da tempo. Non penso che Vettel sarebbe contento di ritrovarsi Ricciardo tra i piedi, per quanto pilota di carattere e molto simpatico che approdando a Maranello potrebbe diventare simpaticissimo, offrendo un’immagine sicuramente positiva e non certo quella del musone… Mentre Bottas è un pilota difficile da valutare, certamente uno bravo come tanti. Non so cosa farà Gutierrez che a Maranello c’è già: mi sembra un po’ presto per metterlo al volante di una Rossa in un Gran Premio, sebbene il suo utilizzo potrebbe essere legato a convenienze commerciali, sponsor insomma… Abbiamo potuto constatare che un buon pilota diventa un campione se dispone di una vettura vincente, mentre una persona matura e responsabile stringe i denti quando le macchine sono perdenti. Daniel Ricciardo è stato la star della passata stagione, mentre quest’anno bisogna ricordarsi che c’è anche lui nel circo…”.

Un Gran Premio ogni quindici giorni: una puntura di interesse che dura tre giorni per gli appassionati in crisi di astinenza, poi ritorna il silenzio…

“Ormai tutti i piloti sono degli esseri che compaiono e scompaiono sul palco delle conferenze stampa e basta. Trovo incredibile che questi milionari superpagati non vengano utilizzati per promuovere lo sport che gli dà da vivere: la colpa è di chi li costringe ad un atteggiamento di assurda sudditanza. Ormai la Formula 1 esiste dal venerdi alla domenica ogni due settimane con in mezzo un vuoto buio e silenzioso. Una volta c’era ogni giorno qualche cosa sulla quale discutere o un casino che animava l’interesse degli appassionati e di noi giornalisti. La Formula 1 non è più una festa. Anche Vettel si è un po’ spento dopo gli entusiasmi iniziali: il biondo campione del mondo che parla italiano dov’è stato, dove si è nascosto, cosa ha fatto in questi ultimi dieci giorni? Tutti passati nel bunker al simulatore? Col bisogno che c’è di tenere in piedi il Circo Togni…! Si vede che non è un problema sentito, salvo da noi osservatori e narratori delle gesta della Formula 1. I piloti, da sempre figure dominanti di questo sport, non vengono utilizzati, non alimentano leggende: tra un Gran Premio e l’altro suppongo vadano tutti in vacanza perchè svaniscono completamente. Le prove in pista sono vietate quindi anche le vetture dobbiamo accontentarci di vederle dalla tribuna durante il fine settimana, il tutto regolato da norme instabili. Ormai tutti noi dobbiamo solo attendere le poche conferenze stampa spalmate in tre giorni confidando ogni volta ci venga spacciato qualche cosa di nuovo”.

Continuiamo a farci del male. Il Gran Premio d’Italia: Monza è in crisi e con debiti, Imola si è proposta ad Ecclestone confidando nell’aiuto di Stato, Sticchi Damiani ha annunciato che dovranno passare sul suo corpo se Monza venisse cancellata, Roberto Maroni ha escluso un Gran Premio su un circuito diverso da quello brianzolo. C’è tutta la più buona volontà, manca un dettaglio: i soldi.

“Difficile discutere sul futuro del Gran Premio d’Italia a Monza. Le precedenti gestioni sono state dissennate e soldi oggi non ce ne sono più. L’Italia è un paese che non ha più soldi per svolgere attività come quelle legate allo sport. In molti non si sono ancora resi conto delle acque insidiose in cui naviga il Paese, così come il nostro Gran Premio mai come oggi è stato a rischio di cancellazione. Monza come Imola confida nell’appoggio del Governo per soddisfare le richieste di Bernie Ecclestone il quale fa bene il suo mestiere. Bisogna capire cosa potrà fare lo Stato per la Formula 1 in Italia, considerando che il problema è quello di coprire voragini dei debiti ereditati e di trovare montagne di fondi freschi per continuare. Il caso Germania è emblematico: la patria di Vettel, con Mercedes che domina nella Formula 1 dove sono impegnati molti piloti tedeschi, eppure hanno chiuso baracca e burattini senza tanti strascichi, consci che il passo sarebbe stato più lungo della gamba. Leggendo i giornali italiani tutti i giorni, dovremmo renderci conto che non è più tempo della semplice pezza quale rimedio ai malanni economici e sociali, malanni non momentanei, bensì gravi e profondi. Ci sono problemi da affrontare più importanti e urgenti per la gente, più di quelli per organizzare un Gran Premio. Questa è l’amara verità. Meglio farcene una ragione”.FP | Antonio Azzano

F1 | Giorgio Terruzzi, la verità impopolare | FormulaPassion.it

Modificato da Mansell82

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

Link al commento
Condividi su altri Social

Incidente di chi di dove come cosa che io sono a Monza e non so niente. Aymaro spiega o ti chiudo in un 242 frigo.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Link al commento
Condividi su altri Social

:roll:

Incidente di chi di dove come cosa che io sono a Monza e non so niente. Aymaro spiega o ti chiudo in un 242 frigo.

Spoiler

Alonso ha tamponato (saltando sopra la Ferrari, mancando di poco la zona del volante) Kimi che aveva perso velocità facendo slittare le gomme fredde.

http://i.kinja-img.com/gawker-media/image/upload/s--UcaKJXew--/c_fit,fl_progressive,q_80,w_636/1306887993628562064.gif

Modificato da ISO-8707
Link al commento
Condividi su altri Social

Incidente di chi di dove come cosa che io sono a Monza e non so niente. Aymaro spiega o ti chiudo in un 242 frigo.

Raikkonen perde il controllo in accelerazione e sbanda andando verso le barriere, mentre va fuori colpisce Alonso che viene trascinato sul guard-rail, la McLaren di Fernando sale letteralmente sul muso della Ferrari di Kimi, passando e fermandosi a pochi centimetri dal casco di Raikkonen.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.