Situazione economica greca e referendum

[TonyH]

Visto che la Grecia è di nuovo su tutte le prime pagine.

Il buco nero delle pensioni di Atene - La Stampa

La non riforma del sistema pensionistico (soprattutto come regole in uscita) e la non riforma della tassazione che continua a esentare gli armatori dal pagamento delle tasse, sono i nodi che separano creditori e Tsipras.

[fonzino1]

Visto che la Grecia è di nuovo su tutte le prime pagine.

Il buco nero delle pensioni di Atene - La Stampa

La non riforma del sistema pensionistico (soprattutto come regole in uscita) e la non riforma della tassazione che continua a esentare gli armatori dal pagamento delle tasse, sono i nodi che separano creditori e Tsipras.

A proposito di Grecia, c'è una domanda che continuo a farmi da quando si è cominciato a parlare di Grexit come unica possibilità (secondo alcuni) di salvare il Paese: ma veramente queste persone sono convinte che uscendo dall'euro risolleveranno l'economia e la situazione migliorerà?

Se adesso, con una moneta comune e il libero scambio di merci e persone non arrivano a sostenere le spese del loro sistema statale, come pensano di riuscire a tirare avanti con una moneta deprezzata (con i conseguenti rincari per gli approvvigionamento dall'estero di energia materie prime etc...), zero possibilità di accedere a prestiti esteri e, ovviamente, zero appeal per gli investimenti stranieri, visto il mercato interno risibile e zero strutture produttive industriali (con la sola esclusione di quelle per produrre olio, yogurt e feta)?

[v13]

A proposito di Grecia, c'è una domanda che continuo a farmi da quando si è cominciato a parlare di Grexit come unica possibilità (secondo alcuni) di salvare il Paese: ma veramente queste persone sono convinte che uscendo dall'euro risolleveranno l'economia e la situazione migliorerà?

Se adesso, con una moneta comune e il libero scambio di merci e persone non arrivano a sostenere le spese del loro sistema statale, come pensano di riuscire a tirare avanti con una moneta deprezzata (con i conseguenti rincari per gli approvvigionamento dall'estero di energia materie prime etc...), zero possibilità di accedere a prestiti esteri e, ovviamente, zero appeal per gli investimenti stranieri, visto il mercato interno risibile e zero strutture produttive industriali (con la sola esclusione di quelle per produrre olio, yogurt e feta)?

ma infatti sono in pochi in Grecia quelli che vogliono uscire dall'€, e non sono nelle stanze del governo, certamente non quelle del primo ministro né dell'economia

[fonzino1]

ma infatti sono in pochi in Grecia quelli che vogliono uscire dall'€, e non sono nelle stanze del governo, certamente non quelle del primo ministro né dell'economia

Da quanto ho capito, Tsipras e Varoufakis si sono guadagnati il governo cavalcando il sentimento antieuropeista di gran parte dei greci. Infatti, il referendum Euro si/Euro no è visto anche come una verifica della tenuta del governo attuale: se i greci decidessero di restare nell'euro, Tsipras vedrebbe di fatto cadere il "gradimento" dei suoi elettori e con esso il suo governo.

[TonyH]

A proposito di Grecia, c'è una domanda che continuo a farmi da quando si è cominciato a parlare di Grexit come unica possibilità (secondo alcuni) di salvare il Paese: ma veramente queste persone sono convinte che uscendo dall'euro risolleveranno l'economia e la situazione migliorerà?

Se adesso, con una moneta comune e il libero scambio di merci e persone non arrivano a sostenere le spese del loro sistema statale, come pensano di riuscire a tirare avanti con una moneta deprezzata (con i conseguenti rincari per gli approvvigionamento dall'estero di energia materie prime etc...), zero possibilità di accedere a prestiti esteri e, ovviamente, zero appeal per gli investimenti stranieri, visto il mercato interno risibile e zero strutture produttive industriali (con la sola esclusione di quelle per produrre olio, yogurt e feta)?

Ah boh...ci saranno alte probabilità di scoprirlo.

Intanto questo è il famoso documento della discordia

http://www.skai.gr/files/1/aalex7/5pagedoc2462015.pdf

essenzialmente i correttivi più grandi che chiedono è sulle pensioni (come regole di uscita, come sostenibilità, come contributi).

E onestamente, quella del referendum la trovo una pagliacciata.

Sei stato ELETTO e sei PAGATO per trovare una soluzione....fare così è molto ponzio pilato.

Mi dispiace per i greci, ma ho l'impressione che abbiano trattato più col testosterone che col buonsenso...

Modificato 29 Giugno 2015 da TonyH

[Matteo B.]

i greci hanno MENTITO sui conti per entrare nell'euro (il loro governo ovviamente), e probabilmente il resto d'Europa (POLITICA) lo intuiva/sapeva

dal 1980 in poi per un'anno su due hanno avuto il rapporto deficit/PIL OLTRE il 10%.

detto questo, se adesso "fare la lotta al Capitale" significa "vivere al di sopra delle proprie possibilità", è proprio vero che alla fantasia non c'è limite...

comunque lo sbaglio è stato farli entrare IMHO.

[v13]

mi sa che se queste sono le basi rientriamo nel loop di una discussione di qualche tempo fa.

@TonyH sul referendum: è ovvio che c'è una valutazione strategica nel convocare il referendum, però la giustificazione politica è solidissima: "noi siamo contrari, ma su una decisione di questa portata va consultato il popolo". Magari si facesse più spesso e fosse vincolante come lo sarà in questo caso!

Il governo americano ha già fatto delle aperture sulla cancellazione della parte più odiosa del debito. Il Nobel dell'economia Stiglitz ha detto pubblicamente che le condizioni della Troika non sono accettabili. Ho la sensazione che chi non abbia niente da perdere sia proprio la Grecia. Curioso, visto che il GNP è solo circa il 2% del GNP europeo.

E comunque, la questione è che il debito greco è impossibile da pagare senza impoverire e far colonizzare il paese. È stato fatto anche uno studio dettagliato su quali parti del debito possono essere ricusabili in modo giuridicamente accettabile. Sul fatto che le colpe vengono da lontano siamo d'accordo, sul fatto che non ha senso mettere una catena al collo della Grecia però mi pare che ci siano pochi dubbi, o almeno se fossi greco io non ne avrei.

[justjames]

Sui conti hanno barato/barano tutti.

[Matteo B.]

Sui conti hanno barato/barano tutti.

si ma loro di una fattore x4, x5...avevano il 12% di Def/PIL quando serviva il 3 (di regola)

[TonyH]

mi sa che se queste sono le basi rientriamo nel loop di una discussione di qualche tempo fa.

@TonyH sul referendum: è ovvio che c'è una valutazione strategica nel convocare il referendum, però la giustificazione politica è solidissima: "noi siamo contrari, ma su una decisione di questa portata va consultato il popolo". Magari si facesse più spesso e fosse vincolante come lo sarà in questo caso!

Il governo americano ha già fatto delle aperture sulla cancellazione della parte più odiosa del debito. Il Nobel dell'economia Stiglitz ha detto pubblicamente che le condizioni della Troika non sono accettabili. Ho la sensazione che chi non abbia niente da perdere sia proprio la Grecia. Curioso, visto che il GNP è solo circa il 2% del GNP europeo.

E comunque, la questione è che il debito greco è impossibile da pagare senza impoverire e far colonizzare il paese. È stato fatto anche uno studio dettagliato su quali parti del debito possono essere ricusabili in modo giuridicamente accettabile. Sul fatto che le colpe vengono da lontano siamo d'accordo, sul fatto che non ha senso mettere una catena al collo della Grecia però mi pare che ci siano pochi dubbi, o almeno se fossi greco io non ne avrei.

Se fai un referendum per tutto, puoi fare a meno della democrazia rappresentativa

Tsipras è stato eletto perché ha fatto un programma elettorale ben preciso....non puoi se non sei in grado di portare avanti la faccenda lavartene le mani così..