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Luca De Meo insignito del titolo di commendatore


Mansell82

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Luca de Meo, nemo propheta in patria. In Germania sì

17 luglio 2015 – Luca de Meo abruzzese come Sergio Marchionne del quale era il fedele “delfino”. Nato a Pescara nel 1967 dove si è diplomato al liceo scientifico Galileo Galilei, laurea alla Bocconi, nel 1992 manager alla Renault, nel 1998 alla Toyota, de Meo in Fiat ha ricoperto dal 2002 al 2008 diverse cariche importanti, fra le quali quella di amministratore delegato di Fiat Automobilies, poi “demansionato” a responsabile marketing di tutti i marchi del gruppo: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati e Abarth.Dal 2009 alla Volkswagen: “oggi il marketing è fatto di umanità e non di freddo tecnicismo”,aveva dichiarato de Meo approdando al gruppo automobilistico tedesco. Evidentemente le sue idee non collimavano con quelle del vertice aziendale torinese la cui politica impostata da Sergio Marchionne stava per diventare molto americana e molto poco italiana. Così Luca de Meo se ne andò, ma il 1° agosto 2009 era già accasato alla Volkswagen come direttore marketing. La classe non è acqua e i tedeschi danno retta soltanto ai risultati: quelli di de Meo furono importanti perché il 1° settembre 2012, a 45 anni, diventò membro del Consiglio di amministrazione per il marketing e le vendite di Audi AG.De-Meo-Marchionne-Abarth.jpgI cervelli che l’Italia da sempre esporta all’estero sono di primissima qualità. E il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, deve aver pensato di porre un rimedio al “nemo propheta in patria” che via via ha caratterizzato la carriera, nel settore dell’auto, non solo di Luca de Meo ma anche di Walter de Silva, Giorgetto Giugiaro, Stefano Domenicali, Aldo Costa: i primi quattro tutti al gruppo Volkswagen Audi, Costa in Mercedes dove ricopre un ruolo di primissimo piano nell’imbattibile team di Formula 1. Senza dimenticare la lunghissima attività di Bruno Sacco responsabile del Centro Stile Daimler Benz, dove rimase per oltre quarant’anni disegnando le carrozzerie delle Mercedes più belle. Cosicché ieri, l’ambasciatore d’Italia in Germania, Pietro Benassi, ha consegnato a Luca de Meo un riconoscimento importante: quello di “Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, titolo che viene conferito per particolari meriti in ambito scientifico, culturale, economico e sociale.“Questo riconoscimento ha un significato davvero speciale per me – ha dichiarato Luca de Meo –in quanto andando alla scoperta del mondo non ho mai voluto dimenticare le mie origini e ho sempre cercato il modo di ricompensare la mia patria. L’Italia è e resta un polo di eccellenza dell’industria automobilistica e motociclistica”. In tempi recenti, de Meo ha dato un contributo sostanziale all’interno del Gruppo Volkswagen per diffondere il principio vincente della“formazione duale” – modello inedito in Italia – alternando scuola e lavoro tra istituti professionali e aziende impegnati fianco a fianco nel processo formativo.Luca-de-Meo1.jpgAnche la decisione di produrre il nuovo SUV Lamborghini in Italia – e non nello stabilimento di Bratislava dove già si sfornano i SUV Audi e Porsche – è stata sostenuta personalmente e con forza da de Meo nei colloqui intercorsi con il Governo Italiano. Ciò ha permesso di creare 500 nuovi posti di lavoro a Sant’Agata Bolognese con un ivestimento di 800 milioni. Complessivamente, già oggi le consociate e concessionarie italiane del Gruppo Audi contano oltre 14.000 collaboratori. Luca de Meo fa parte del consiglio di amministrazione della Lamborghini,della Ducati ed è presidente del Cda di Volkswagen Group Italia. “Nemo propheta in patria”, ma in Germania sì.

Luca de Meo, nemo propheta in patria. In Germania sì | FormulaPassion.it

Non so se sia già stato postato...

Modificato da Mansell82

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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Eh no, allora Serghio deve ricevere come minimo il titolo di Papa :saggio

Quante pippe nella testa di chi ha scritto quell'articolo... sono più che certo che Mattarella passa la giornata pensando all'organigramma VAG :lol:

There's no replacement for displacement.

5967677fbce20_autohabenbahnfahren.jpg.4606d45af194e6808929d7c2a9023828.jpg

Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Eh no, allora Serghio deve ricevere come minimo il titolo di Papa :saggio

Quante pippe nella testa di chi ha scritto quell'articolo... sono più che certo che Mattarella passa la giornata pensando all'organigramma VAG :lol:

"I tedeschi danno retta solo ai risultati"? Frase fatta dalla semantica incerta...

Siamo a livello della pubblicità Opel...quindi ehm non particolarmente elevato

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Con tutto il rispetto possibile nei riguardi di De Meo, siete sicuri che questo sia il posto giusto per siffatto articolo ? Suggerirei:

http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societa/64348-la-tragicomica-rassegna-stampa-di-autopareri-34.html

:lol:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Quand'era in FGA lo si chiamava De Miao con tono dispregiativo, sostenendo che era solo un markettaro che non capiva niente.

Certo che adesso sempre il figlio di Philippe D'averio conciato come nella foto...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Quand'era in FGA lo si chiamava De Miao con tono dispregiativo, sostenendo che era solo un markettaro che non capiva niente.

Certo che adesso sempre il figlio di Philippe D'averio conciato come nella foto...

Marchetta e marchetting non hanno medesima etimologia ma l'assonanza c'è :)

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Quand'era in FGA lo si chiamava De Miao con tono dispregiativo, sostenendo che era solo un markettaro che non capiva niente.

Certo che adesso sempre il figlio di Philippe D'averio conciato come nella foto...

A me ricorda Crozza/Fuffas...

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Guest EC2277
Quand'era in FGA lo si chiamava De Miao con tono dispregiativo, sostenendo che era solo un markettaro che non capiva niente.

Certo che adesso sempre il figlio di Philippe D'averio conciato come nella foto...

http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societa/55319-meeting-sergio-marchionne-intervista-su-automobile-magazine-15.html#post27878928

IL DECALOGO DI MARCHIONNE

1) Qualsiasi cosa venga fatta o detta da Marchionne è sbagliata.

2) Se Marchionne non fa una cosa e tutti si lamentano per ciò, allora quella era la cosa giusta da fare.

3) Se Marchionne decide di fare la cosa definita al punto 2, allora esiste sicuramente almeno un valido motivo percui non è più la cosa giusta da fare.

4) Se Marchionne fa una cosa e tutti si lamentano di ciò, allora è giusto che smetta di farla.

5) Se Marchionne smette di fare la cosa definita al punto 4, allora esiste sicuramente almeno un valido motivo percui sarebbe stato giusto continuare a farla.

6) Se un analista contesta l'operato di Marchionne, allora quell'analista è autorevole ed obbiettivo.

7) Se un analista elogia l'operato di Marchione, allora quell'analista non è né autorevole, né obbiettivo.

8) Se l'analista che ha contestato l'operato di Marchionne decidesse di elogiarlo per altri motivi, allora i punti 6 e 7 restano validi senza contraddirsi.

9) Se un altro Amministratore Delegato fa o dice le stesse cose fatte o dette da Marchionne, Marchionne continua ad avere torto ma l'altro Amministratore Delegato ha ragione.

10) Marchionne non sbaglia solo ciò che non fa; forse.

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Sinceramente... De Meo in Alfa non lo rimpiango, e voi?

Insomma, è andato via da Alfa dopo aver convinto Marchionne a fare la MiTo, ed è andato in VAG dove ha convinto i vertici a fare il SUV Lamborghini.

Questo signore è una sciagura per i talebani come me. :(r:lol: Vade retro...

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