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Accise ed evasione fiscale: idea un po folle...


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Ecco...ed è un ragionamento che so fin dalle elementari...ce lo spiegarono ad educazione civica.

tranquillo, educazione civica l'han tolta, così i nuovi italiani non si pongono domande...

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l evasione fiscale bella storia messa in giro per farci la guerra noi poracci...

un camionista col suo tir...anche se fa del nero.. poi qul nero lo spende...lo usa va in circolo...ma non lo capite?

quel camionista che fa 15 ore sai che fa..chiude e si mette anche lui sulle spalle nostre...

invece lavorando..si mantiene e il surplus lo rimette in circolo....

così come chiunque medio imprenditore ha fatto...se non lui. i suoi figli...

gente che si è fatta il culo e per fortuna non ha dato tutto allo stato...

che è fatto di magneria e basta.indietro torna nulla!!!

Conosco gente che per conto propio negli anni del boom ha fatto 10 ore 12 ore in giro per strade e autostrade e "ha fatto i soldi per se i suoi figli"e altri che hanno fatto scelte diverse...lavorare 8 ore..e poi tutti al bar...

le scelte si fanno e vanno accettate le conseguenze.

qui tutti hanno il diritto di cosa?

se il 70%degli italiani ha fatto un cazzo nella vita devono rimetterci il 30%di chi si è fatto il culo?

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Al di là del discorso evasione (che preferisco chiamare col suo nome, cioé furto), sempre (s)tarato sulla comoda supercazzola di prendersela con lo Stato Kattivo dimenticando che lo Stato siamo noi e non un ente terzo... il limite della proposta di apertura è soprattutto che si andrebbero a mescolare troppi flussi diversi di spesa ed introiti fiscali.

La tentazione politica classica è di scaricare sui carburanti tassazioni di qualsiasi genere e origine solo perché i carburanti sono usati in massa e difficili da contrabbandare. Il problema è che viene completamente meno la correlazione tra la tassa e il motivo per cui la si deve pagare, vale a dire che cosa ha generato l'onere per la collettività.

Si può discutere se il canone Rai sia cosa giusta o non giusta, o se lo debbano pagare i fruitori, i detentori di apparecchi TV o la collettività tutta, ma le spese di mantenimento della TV pubblica non possono passare per i costi del carburante, per il semplice fatto che la fruizione della TV pubblica non ha niente a che fare con la quantità di carburante utilizzato.

Oltretutto questo tipo di confusioni e incroci di relazioni causa-effetto sono proprio quelli che poi favoriscono l'evasione, perché nella confusione è più facile occultarsi nelle pieghe del sistema.

Per ridurre evasione ed iniquità le tasse vanno modulate in modo che siano il più possibile pagamenti in cambio di specifici servizi, anziché un calderone generale (in cui poi sguazza soprattutto chi non è capace a gestire).

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Guest EC2277

In linea puramente teorica, l'ideale sarebbe sostituire le varie accise sui carburanti, con un'Accisa per la manutenzione dell'infrastruttura viaria. Ciò sarebbe equo: l'accisa graverebbe in maniera maggiore su chi contribuisce maggiormente all'usura delle strade (chi viaggia tanto), ma poi ci sarebbero mille diatribe sul come distribuire i fondi (almeno in Italia) e quindi è irrealizzabile.

Modificato da EC2277
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abbiamo il prezzo della benzina che è il più caro d'Europa e in relazione al potere d'acquisto medio lo è ancora di più.

copioincollo (lo trovate ovunque)

Pensate, la prima fù introdotta da Mussolini nel lontano 1935 - 1,90 lire al litro sulla benzina per finanziare la guerra di conquista dell’Abissinia. Poi nel corso degli anni ogni Governo ha deciso di imporre “balzelli” per ogni emergenza: dalla crisi di Suez (1956), al disastro del Vajont (1963), fino alle guerre in Libano e Bosnia.

L’ELENCO

Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)

La crisi di Suez del 1956 (14 lire)

Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)

Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)

Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)

Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)

Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)

Missione in Libano del 1983 (205 lire)

Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)

Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)

Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)

0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92

0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011

0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.

0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012;

MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 22%.

Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 20 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).

Senza offesa per l'autore del topic ma è una proposta DEMENZIALE

il prezzo dei carburanti in Italia andrebbe RIDOTTO e la benzina andrebbe equiparata al gasolio come tassazione (quindi la benzina costerebbe meno del gasolio).

La tassazione su Metano e GPL andrebbe invece rimodulata escludendo alcune categorie speciali (mezzi pubblici).

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OT:

Il problema dell'Italia è che i trasporti sono quasi tutti su gomma, mentre il resto d'Europa costruiva ferrovie e metropolitane in parallelo alle autostrade e alle strade, noi abbiamo fatto solo autostrade e strade.

Ci ritroviamo con un'infrastruttura ferroviaria risalente al fascismo con l'aggiunta di qualche chilometro di Alta Velocità.

E l'infrastruttura stradale sta messa male perché sovraccaricata.

Ogni volta che un TIR consuma energia in più rispetto ad un treno per traspostare un bene, la ricchezza del nostro paese diminuisce.

Fine OT

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