[VAG] VW Dieselgate: truffa nei test delle emissioni

[marcopolo]

In questo caso, parere mio, l'ipotetico cliente avrebbe torto in pieno: hai per le mani qualcosa che danneggia l'ambiente e la salute pubblica, ti viene proposto di metterlo a norma e ti rifiuti di adeguarti? Vai a piedi.

[TonyH]

Il non rispetto della legge da parte dei clienti si configurerà nel momento in cui rifiuteranno di portarla a fare l'aggiornamento.

I motori adesso non sono a norma. È obbligo di VAG trovare la soluzione ed è obbligo di farla gratis.

E mi auguro che sarà obbligo degli utenti portarle a fare aggiornare (gratis).

I furgoncini sono un piaga che andrebbe eliminata.

Ma a tirarli in mezzo si casca sempre nel "c'è di peggio", che suona come giustificativo per poter fare a propria volta qualcosa di non consentito.

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Mi sta bene, però appiediamo anche tutti gli euro<=3

[marcopolo]

Altro motivo per cui gli aggiornamenti dovrebbero essere obbligatori.

[TonyH]

Se permetti a un'auto euro 5 a libretto, ma non nei fatti, di circolare mentre non lo permetti a una euro 3 anche a libretto stai facendo una discriminazione.

Come accade nell'area C di Milano.

Le Diesel euro 3 NON possono entrare.

Le EA189 potevano transitare.

oppure il bollo. Se hai euro3 a libretto paghi più salato a parità di potenza che se hai euro5.

dimenticavo: sull'amianto danno degli incentivi perché il costo (alto) della bonifica è tutto sulle spalle dell'utente finale.

Qua la messa in norma è pure gratis.....

Modificato 28 Novembre 2015 da TonyH

[marcopolo]

Se permetti a un'auto euro 5 a libretto, ma non nei fatti, di circolare mentre non lo permetti a una euro 3 anche a libretto stai facendo una discriminazione.

Come accade nell'area C di Milano.

Le Diesel euro 3 NON possono entrare.

Le EA189 potevano transitare.

oppure il bollo. Se hai euro3 a libretto paghi più salato a parità di potenza che se hai euro5.

Vero, ma le EA189 sono state pagate come euro 5, quindi indipendentemente se la situazione verrà risolta o meno, non è il proprietario di EA189 a dover essere considerato diverso dagli altri. Purtroppo non esiste una soluzione che sia moralmente corretta per tutti, quindi fare della retorica di questo tipo mi sembra un po' fuori luogo. Chissà come mai negli USA non se la caveranno allo stesso modo...

[loric]

Riassunto a scanso di equivoci: io ritengo che gli aggiornamenti debbano essere obbligatori, allo stesso tempo ritengo che se non lo saranno la cosa giusta sia non farli.

E' evidente che se gli aggiornamenti saranno facoltativi il singolo sarà libero di non farli. E chi non farà l'aggiornamento sarà a posto come chi lo farà. Ed è questo il problema: gli aggiornamenti devono essere obbligatori. Ma non accadrà mai.

No, i cittadini hanno fatto ciò che era giusto, creare "cittadini più uguali degli altri" è già avvenuto nel momento in cui questo casino è uscito; avviene nel momento in cui lo stato, per colpa di VAG, si vede costretto a punire persone che hanno agito, non solo nel pieno rispetto delle norme vigenti, ma anche nell'interesse degli altri.

L'obiettivo non deve essere punire gli acquirenti, non scherziamo. C'è un pezzo di carta che riporta le classi di inquinamento di ogni veicolo in circolazione. Per alcuni veicoli, quel pezzo di carta riporta dati taroccati. Non si vogliono rendere obbligatorie le messe a norma dei veicoli? Bene, come "second best" "si metta a norma" il libretto di circolazione. Poi gli acquirenti con le auto declassate saranno liberi di fare il culo a VW in tribunale.

[marcopolo]

Post ineccepibile, quoto ogni singola parola.

[bik]

Il non rispetto della legge da parte dei clienti si configurerà nel momento in cui rifiuteranno di portarla a fare l'aggiornamento....

Questo se l'aggiornamento è obbligatorio. In caso contrario è facoltà del consumatore decidere se aderire o meno al richiamo.

...

Cosa che in tante città già avviene

con giustificazioni di salute pubblica e multe MOLTO salate.

Altro motivo per cui gli aggiornamenti dovrebbero essere obbligatori. Per non creare ulteriormente "cittadini più uguali degli altri"

Per evitare "cittadini più uguali" i clienti dell auto "furbomappate" dovrebbero essere chiamati obbligatoriamente dalla concessionaria per l'aggiornamento, sucessivamente l'auto dovrebbe essere mandata alla motorizzazione per un controllo accurato delle emissioni, tutto questo a carico della VW e con un auto sostitutiva per il periodo di non utilizzo, ovviamente dopo avere debitamente "rialesato" il costruttore, in modo che chiunque tenti un trucco simile lo paghi abbondantemente.

Però a quel punto il problema dei "cittadini più uguali" si ripropone, ok, io ho un auto che adesso, dopo svariate migliaia di km è a norma €5, ma un altra auto della stessa categoria con kmtraggi simili lo sara? che facciamo, controlliamo "a tappeto" tutti i turbonaftoni per una sindrome di ugualianza?

La cosa giusta da fare è punire pesantemente il gruppo VAG per la furbata e per fare da monito alle furbate future, cosa che negli USA sono indirizzati a fare, molto meno in Europa.

[Fede82]

Mi sta bene, però appiediamo anche tutti gli euro<=3

Perché? Quelle vetture rispettano la legge. Che non dice "Tutte le vetture esistenti devono rispettare gli standard Euro 5" ma "Tutte le vetture esistenti vendute dopo il XX/XX/XXXX devono rispettare gli standard Euro 5."

E, tra parentesi, i proprietari delle vetture da Euro 3 in giù a volte SONO appiedati, causa blocchi del traffico.

Non ne faccio una questione personale (non sono anti-Volkswagen), ma di principio: trovo veramente pazzesco che per tantissimi l'idea di rispettare le regole e le leggi sia qualcosa da mettere in pratica solo in caso di interesse personale.

In questo caso, la vettura non rispetta la legge. Certo, non è colpa del cliente, ma deve essere sistemata. Se il cliente, in seguito, si accorgesse di aver subito un danno, si rivarrebbe sull'azienda che lo ha frodato, vendendogli qualcosa di non a norma.

Questo, chiaramente, presumendo che l'aggiornamento sia obbligatorio.

Fosse non obbligatorio... sarebbe una vergogna.

Modificato 28 Novembre 2015 da Fede82

[loric]

Questo se l'aggiornamento è obbligatorio. In caso contrario è facoltà del consumatore decidere se aderire o meno al richiamo.

Per evitare "cittadini più uguali" i clienti dell auto "furbomappate" dovrebbero essere chiamati obbligatoriamente dalla concessionaria per l'aggiornamento, sucessivamente l'auto dovrebbe essere mandata alla motorizzazione per un controllo accurato delle emissioni, tutto questo a carico della VW e con un auto sostitutiva per il periodo di non utilizzo, ovviamente dopo avere debitamente "rialesato" il costruttore, in modo che chiunque tenti un trucco simile lo paghi abbondantemente.

Però a quel punto il problema dei "cittadini più uguali" si ripropone, ok, io ho un auto che adesso, dopo svariate migliaia di km è a norma €5, ma un altra auto della stessa categoria con kmtraggi simili lo sara? che facciamo, controlliamo "a tappeto" tutti i turbonaftoni per una sindrome di ugualianza?

La cosa giusta da fare è punire pesantemente il gruppo VAG per la furbata e per fare da monito alle furbate future, cosa che negli USA sono indirizzati a fare, molto meno in Europa.

Sp', fermi tutti.

Non esiste una soluzione perfetta, si chiede tuttavia una soluzione coerente.

Partiamo dal fatto che quelle auto sono state omologate solo grazie ad una frode perpetrata da VW. E' una frode provata, abbiamo perfino la confessione dei massimi vertici del gruppone.

Nella situazione attuale, con la scusa che si devono tenere indenni i consumatori dalle conseguenze di azioni illegali compiute da VW, si ottengono i seguenti risultati:

1) per ottenere l'impossibile quadratura del cerchio della messa a norma delle auto senza intaccare le prestazioni, si accetta la palese balla che 3 righe di codice e un tubo di plastica possano magicamente risolvere tutto. E comunque, se non si è convinti, si può non dare seguito al richiamo per la messa a norma.

2) gli acquirenti non hanno la corretta percezione della gravità di quanto fatto da VW, non capiscono di essere stati frodati, riconducono il dieselgate ad un mero problema "burocratico" che li riguarda solo marginalmente: non si sentono vittime di una truffa, perché, alla fine, ci pensa lo Stato a rimuovere le conseguenze negative di detta truffa nei loro confronti, mentre i danni verso la collettività restano. Questi ultimi non sono immediatamente percepibili, non intaccano il portafogli del singolo e sono più facilmente occultabili.

3) passa ancora una volta il principio che la pena per essere scoperti a barare è un buffetto sulla guancia. Accompagnato da un occhiolino di complicità.

Modificato 28 Novembre 2015 da loric