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http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-09-27/volkswagen-rischia-maxisanzione-usa-il-dieselgate-213952.shtml?uuid=ADCKV4RB

 

secondo l’agenzia Bloomberg quest’ultimo starebbe valutando qual è la massima multa da poter infliggere a Vw per lo scandalo delle emissioni, senza causare il fallimento del colosso automobilistico tedesco

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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On 25/9/2016 at 18:25, jameson dice:

Io ci avevo pensato... :mrgreen:

...ma la pipì è troppo poco concentrata.

 

Usa quella del mattino. :oddio:

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Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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On 25/9/2016 at 12:43, hot500abarth dice:

questa notizia, se facciamo mente locale ai famosi report indipendenti che dicevano che vag nel reale sarebbe la piu' pulita....è molto chiara...

 

ci dice che in realta ' le vag non emettono poco...senza scr hanno molte difficolta nelle omologazioni

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Dico la mia, chiedendo anticipatamente perdono per non aver letto le precedenti settecentuordicimila pagine che avete sinora prodotto sull'argomento. 

(Complimenti!) :-) 

 

Da estimatore di benzina e di GPL (che, per chi non ha letto i miei interventi in altri lidi, considero personalmente la tecnologia - attualmente disponibile, accessibile e matura - che possa dare il miglior contributo all'ecologia, altro che "ibrido", con le batterie da smaltire nascondendole poi sotto il tappeto...)...

 

... e da insofferente verso il diesel (conosco troppa, troppa gente che fa il km e mezzo casa-lavoro con un 1.3jtdm o tdi o 1.5dci etc; che usa il gasolio agricolo perché "tanto è lo stesso"; che quando gli si intasa "la trappola" va dal marmittaro e gli fa "sventrare" il catalizzatore, girando poi con un mezzo che puzza e fuma come una friggitoria dei bassifondi di chinatown - tanto poi "conosco uno che mi fa passare la revisione lo stesso" "... e con quello che risparmio ci metto le luci allo xeno aftermarket" e parlo anche di commercianti di auto usate...)... 

 

... non posso che sperare in sviluppi futuri di questo tenore (spero di non sembrare troppo fantasioso e/o ingenuo):

 

- la politica internazionale finalmente prende atto che i cicli attuali sono una presa per il culo, e, spinta dall'opinione pubblica, si decida ad adottare standard più aderenti alla realtà e a ridurre ulteriormente le emissioni massime consentite; e magari, anche a mettere un limite al rapporto potenza/cilindrata nei veicoli a gasolio

 

- le Case ammettono che i motori a gasolio nelle reali condizioni di uso non possono rispettare tali limiti, per cui iniziano gradatamente ad uscire da questo circolo vizioso dei motori a gasolio pompati e sempre più performanti e dei motori-frullini a gasolio di piccola cilindrata

 

- restano i motori a gasolio di cubatura medio-grande quindi, e con basse potenze (come negli anni '80, per intenderci: per la gente che "ci lavora" con la macchina, non per chi ci deve "fare lo sborone"; che per un pendolare o un agente di commercio non servono 250cv o millemila Newtonmetri)

 

- in Italia: trasferimento delle "accise sulla benzina" sul solo ---> gasolio, per compensare il prezzo della benzina che, per effetto dell'aumento di domanda, tenderà a salire, e anche per incentivare la "verde"; dall'altro lato, per il contribuente che abbia provato l'uso "lavorativo" (prevalente o esclusivo) del mezzo a gasolio, possibilità di scaricare fiscalmente i costi del carburante oleoso per compensare l'aumento delle accise (non del prezzo teorico netto, che vedrebbe una tendenza a scendere data la diminuzione della domanda)

 

- a livello internazionale:

   -- incentivi tipo sgravi fiscali ai produttori (non ai consumatori) che forniscano un progetto/piano reale di sviluppo di tecnologie alternative e davvero pulite nel ciclo completo sia del prodotto sia della fonte energetica (produzione, utilizzo, stoccaggio, riciclaggio, e smaltimento) incentivando anche la collaborazione con i produttori di energia;

   -- incentivi per chi non riesce a sviluppare tali tecnologie alternative (piccoli Gruppi o singole Case), all'acquisto delle tecnologie da chi le abbia realizzate, per evitare che tali realtà possano soccombere e/o continuare a produrre veicoli inquinanti e/o essere inglobate arrivando a una qualche forma di mono/oligopolio;

   -- creazione di organismi con l'obbiettivo della cooperazione per la realizzazione di standard internazionali universali (elettrico? un solo tipo di cavo/spina/presa; idrogeno? un solo tipo di -che ne so- colonnina o di affare per il rifornimento, etc.)

 

- disincentivi allo studio di migliori prestazioni muscolari dei motori a gasolio (una "tassa sul nuovo brevetto" ad esempio - con conseguente suggerimento agli amici di Autopareri: non comprate azioni Bosch :-))  per instradare, anche passivamente, la ricerca "altrove"

 

- varie ed eventuali 

 

Insomma, spero che in qualche maniera questo scandalo, che ha dimostrato che il secondo (o il primo) costruttore al mondo non è (stato) capace di rispettare i limiti senza barare, ma che ha anche scoperchiato un vaso di Pandora (solo per i burocrati, ché nel mondo reale lo sapevamo tutti) che ha messo in luce come - in ogni caso - i cicli di omologazione siano carta straccia (studiata da teste d'uovo lontane anni luce dalla realtà), possa portare a un'inversione totale di tendenza, a un declino dell'alimentazione a gasolio "di prestigio" (un controsenso assurdo di cui non riesco a farmi una ragione, altro che GPL)

 

Scusate l'eccesso di utopia e la carenza di senso della realtà; non sono un tecnico, ma solo un sognatore :-) 

 

 

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Intanto...

 

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“Mediamente (per i mezzi sui quali il dispositivo di manipolazione non è presente) il comportamento del veicolo in termini di emissioni di NOx durante le prove di laboratorio viene rispettato su pista”. E, comunque, “i veicoli provati sul ciclo di guida reale hanno mostrato elevate emissioni di NOx”. È quanto si legge nelle conclusioni del primo, parziale rapporto del ministero delle Infrastrutture su un campione rappresentativo delle auto con motore Euro 5b, la classe di emissioni a cui appartiene il motore EA 189 della Volkswagen che ha dato origine, poco più di un anno fa, al cosiddetto dieselgate.

Documento pubblico. Il documento, datato 27 luglio 2016, è stato pubblicato oggi nella sezione Parlamento europeo del sito del Movimento 5 Stelle, ma era stato ufficialmente trasmesso dal ministro Graziano Delrio alla Commissione di inchiesta del Parlamento europeo sulle emissioni inquinanti (Emis) lo scorso agosto. E il 21 settembre, poco meno di due settimane fa, era stato consegnato alla commissione Trasporti della Camera dei deputati.

Prima tornata di test. Il rapporto, di 46 pagine, sintetizza i risultati di una prima tornata di verifiche su 15 vetture selezionate dai tecnici ministeriali (i test su altri tre modelli sono attualmente in corso e altri otto saranno svolti non appena la Procura della repubblica di Verona metterà a disposizione della commissione le auto a suo tempo sequestrate, tutte del gruppo Volkswagen).

Dal rapporto emerge che otto dei 15 test sono stati effettuati all’Istituto motori del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) di Napoli; gli altri sette, tutti riguardanti modelli prodotti da FCA, sono stati realizzati nei laboratori di Torino della stessa Casa per conto del Cpa (Centro prove autoveicoli) della Motorizzazione del capoluogo piemontese, i cui funzionari erano presenti durante le verifiche. Una modalità che ha indotto quelli del M5S a presentare, il 21 settembre, un’interrogazione parlamentare, a cui il ministero ha risposto il giorno seguente chiarendo che “le prove sono state effettuate in piena armonia con quanto previsto dalla direttiva quadro 2007/46/CE sulla omologazione dei veicoli”.

Le 15 auto esaminate. Questi i veicoli oggetto del test: due Volkswagen Tiguan 2.0 TDI, BMW 118d, Ford Focus 1.6 TDCi, Ford S-Max 2.0 TDCi, Mercedes CLA 200 CDI, Mercedes E 220 CDI, Opel Astra 2.0 CDTi, Fiat Panda 1.3 MJT, Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm e 2.0 JTDm, Jeep Cherokee 4x2 2.0 MJT II, Lancia Ypsilon 1.3 MJT, Fiat 500L 1.6 MJTe Fiat Doblò 1.3 MJT. I modelli per i quali le prove sono ancora in corso sono la Renault Laguna 1.5 dCi, la Renault Clio 1.5 dCi e la Dacia Sandero 1.5 dCi.

“Elevate emissioni di NOx”. Insomma, se da un lato sembra che nessuna delle auto esaminate monti i cosiddetti “defeat device”, scopo principale di questo primo studio, dall’altro i risultati mostrano che “tutti i veicoli provati sul ciclo di guida reale “Urban”, molto dinamico, caratterizzato da elevate accelerazioni e dunque notevoli richieste di carico, hanno mostrato elevate emissioni di NOx”, ovvero gli ossidi d'azoto.

Nelle prossime ore i nostri ingegneri analizzeranno in maniera più approfondita i contenuti tecnici del “report” ministeriale.

 

Quattroruote

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My cars...

Autobianchi Y10 1.1 i.e. (1992) - Lancia Ypsilon LX BEV (2024)

 

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