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Genderismo


indeciso88

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mi andrebbe bene se ne potesse parlare senza partire da posizioni pregiudiziali;

Questo sarebbe un punto sacrosanto. E punto di partenza, non di arrivo dopo tonnellate di parole volate... :)

Io ero su questo aspetto abbastanza dubbioso, vedevo pro e contro in entrambi gli scenari; motivo per cui ritengo anche io che si debba far qualcosa adesso, perché i contro già adesso ci sono e non possiamo far finta di niente.

La soluzione per me è stata che mia sorella ha fatto la tesi sull'argomento :D e quindi ho avuto accesso ad una buona dose di ricerche scientifiche (e non di costume) sul tema degli effetti sui bambini.

Cercherò di reperire la bibliografia in modo che abbiamo anche qui qualche riferimento più "robusto" e meno di opinione, ma comunque il sunto era: a quanto pare i bambini se ne fottono dell'identità di chi li cresce :lol:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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questione reversibilità della pensione: le coppie dello stesso sesso hanno la medesima aspettativa di vita, quindi (salvo disgrazie) da "reversare" ci sarebbe ben poco

questione omogenitorialità: si fa presto a dire di non essere d'accordo, ma giuridicamente in che modo pretendete di impedire alle lesbiche di inseminarsi da sole a casa? Lo sperma, voi lo sapete, non è difficile da trovare, non stiamo parlando di una terra rara una volta incinte che fate? Aborti forzati come in Cina? Gli togliete l'infante e lo date ai preti? Attualmente, al di là del giusto o ingiusto, esistono situazioni di fatto in cui ci sono dei minori discriminati.

- Perché il bambino allevato da una coppia etero può ereditare da entrambi mentre quello allevato da una coppia omogenitoriale non dovrebbe?

- Perché il bambino allevato da una coppia eterosessuale, nel momento in cui questa scoppia, ha il diritto a mantenere i rapporti con entrambi mentre quell'altro bambino no?

Voi dite "un bambino deve avere una mamma ed un papà", benissimo, glielo da lo Stato il genitore del sesso mancante? Superata la distinzione abominevole (perpetrata dai soliti cattolici) tra figli legittimi e naturali ci incartiamo sulla distinzione tra figli di coppia etero e quelli di coppia omo?

per una volta lo dico io

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Applausi!!!!!!

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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non entro nel merito della discussione ,ma io sono tra quelli che ritiene la Psicologia quantomeno una "scienza debole".
L'ho già detto, ma io sto con popper. Per me non è scienza.

Siete rimasti un po' indietro... Nasce come filosofia, ma andando a studiare i processi mentali (e cognitivi) si fonde sempre più con la neurologia. Non è infrequente che studenti di filosofia in triennale passino a neurologia o sue diramazioni nella specialistica

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niente di personale, ovviamente, ma il fatto stesso che tu ti senta obbligato a aggiungere virgolette e fare distinguo significa che i concetti che stai usando di famiglia "normale" ecc. nel più semplice dei casi non sono facilmente definibili, e probabilmente nemmeno esistono, per lo meno in una società vagamente evoluta (nel caso dell'Italia, il vagamente va interpretato come appena-appena-sopra-il-minimo-sindacale :mrgreen:)

Assolutamente d'accordo con quanto dici. Ti faccio un esempio banale e innocuo del mio "virgolettato" precedente.

Domani ci incontriamo per qualsivoglia motivo x ad un bar. Non ci siamo mai visti. Resterei sorpreso se tu fossi una persona che porta i capelli lunghi più vicini al culo che alle spalle e colorati di blu. Mi aspetterei un look più....."normale". :lol: Detto da chi, in età post adolescenziale, ha portato i capelli di almeno 3 colori diversi.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Ma restano soprattutto perchè io sono fermamente convinto che la differenza fra maschi e femmine ci sia, esista e sia qualcosa di positivo, pretendere che un bambino ( per mio egoistico desiderio di paternità/maternità) rinunci all'esperienza di crescita conoscendo entrambi gli aspetti di questa differenza sostanziale suona sbagliato; e non ne sto facendo una questione di Omosessuali cattivi, Etero buoni, eh? sia chiaro. Come non trova casa l'obiezione del genitore che si trova a crescere un figlio solo per abbandono o morte prematura del coniuge/compagno/a che attiene IMHO a tutta un'altra discussione.-

Condivido tutto in toto. Chiaramente non pretendo sia una verità assoluta.

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My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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Imho, il problema di crescere ed educare i figli in una famiglia omosessuale non si pone, almeno dl punto di vista "interno" ad essa: i bambini vengono al mondo come "tabulae rasae", non hanno pregiudizi e preconcetti (se è per questo, non sanno neanche di avere padre e madre, tra l'altro). Sono i genitori che li crescono, li accudiscono, chiunque essi siano e di qualunque sesso siano: questo ai bambini basta. Se il proprio di dovere di genitore è svolto bene, se il bambino avverte l'amore e l'interesse da parte dei genitori non c'è differenza tra un padre e una madre, due padri o due madri.

Il problema, imho, sorge quando il bambino è a contatto con il mondo esterno: sono gli altri a fargli notare che la sua non è una situazione "usuale" (anche se oggi, tra divorzi e separazioni, sono ormai più i figli di famiglie "atipiche" che gli altri). Ma, se correttamente informato e supportato nella conoscenza delle varie situazioni familiari, non vedo perchè il bambino dovrebbe soffrire della sua condizione: perchè sentire la mancanza di qualcosa di cui non si è mai sentito il bisogno?

Sono d'accordo sul fatto che un tale bambino potrebbe essere curioso di come sia avere una mamma, ma credo che non sia una curiosità diversa da quella di un qualsiasi bambino cresciuto da madre e padre che si chiede com'è essere cresciuto da una madre single o da un nonno o da entrambi i nonni.

Sul fatto, poi, che un bambino che ha due papà, ad esempio, non sperimenti la presenza di un "universo femminile" (e viceversa un bambino con due mamme), i bambini orfani di padre o di madre o cresciuti da madri o padri single sono nella stessa situazione, e nessuno se ne fa un problema (fin tanto, ovviamente, che tale mancanza non porti problemi psicologici, ma non è la norma).

Su quest'ultimo punto non capisco l'obiezione di Dannatio.

Modificato da fonzino1
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Siete rimasti un po' indietro... Nasce come filosofia, ma andando a studiare i processi mentali (e cognitivi) si fonde sempre più con la neurologia. Non è infrequente che studenti di filosofia in triennale passino a neurologia o sue diramazioni nella specialistica

si, lo so, ma all'atto pratico parliamo di due cose diverse, si entra nel campo delle neuroscienze che poco o niente hanno a che fare con questo tipo di dibattito, se non a livello puramente teorico. Che poi nemmeno loro sono propriamente "scienze" nell'accezione più classica del termine. Le si potrebbe definire un'interfaccia tra una dottrina filosofica e alcune branchie della biologia e fisiologia. (si vede che uscivo con una psicologa? :mrgreen: )

Purtroppo la psicologia in questo contesto diventa un ottimo mezzo per sostenere tutto e il contrario di tutto.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Comunque i bambini non è che crescono solo con mamma e papà o mamma e mamma o papà e papà o zia, nonno ecc... C'è tutto un mondo di persone e personcine là fuori con cui il bambino si confronta. Dalla scuola ai luoghi dello sport ecc... L'esempio viene più dal coetaneo che dai genitori.

Fatto personale. Il primo ricordo che ho sulla scoperta della differenza tra maschietti e femminucce risale alla materna. Un giorno entro in bagno a bere e trovo una compagna che mi fa "vuoi vedere la mia farfallina?" e nonostante il mio educato rifiuto ho dovuto comunque assistere agghiacciante

Per dire che... Tante fregnacce sull'esempio dei genitori e bla bla bla ma i bambini sono già molto più avanti di questi discorsi e assorbono esperienza in modo diverso da un adulto.

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Imho, il problema di crescere ed educare i figli in una famiglia omosessuale non si pone, almeno dl punto di vista "interno" ad essa: i bambini vengono al mondo come "tabulae rasae", non hanno pregiudizi e preconcetti (se è per questo, non sanno neanche di avere padre e madre, tra l'altro). Sono i genitori che li crescono, li accudiscono, chiunque essi siano e di qualunque sesso siano: questo ai bambini basta. Se il proprio di dovere di genitore è svolto bene, se il bambino avverte l'amore e l'interesse da parte dei genitori non c'è differenza tra un padre e una madre, due padri o due madri.

Il problema, imho, sorge quando il bambino è a contatto con il mondo esterno: sono gli altri a fargli notare che la sua non è una situazione "usuale" (anche se oggi, tra divorzi e separazioni, sono ormai più i figli di famiglie "atipiche" che gli altri). Ma, se correttamente informato e supportato nella conoscenza delle varie situazioni familiari, non vedo perchè il bambino dovrebbe soffrire della sua condizione: perchè sentire la mancanza di qualcosa di cui non si è mai sentito il bisogno?

Sono d'accordo sul fatto che un tale bambino potrebbe essere curioso di come sia avere una mamma, ma credo che non sia una curiosità diversa da quella di un qualsiasi bambino cresciuto da madre e padre che si chiede com'è essere cresciuto da una madre single o da un nonno o da entrambi i nonni.

Sul fatto, poi, che un bambino che ha due papà, ad esempio, non sperimenti la presenza di un "universo femminile" (e viceversa un bambino con due mamme), i bambini orfani di padre o di madre o cresciuti da madri o padri single sono nella stessa situazione, e nessuno se ne fa un problema (fin tanto, ovviamente, che tale mancanza non porti problemi psicologici, ma non è la norma).

Su quest'ultimo punto non capisco l'obiezione di Dannatio.

Semplicemente che mi stai descrivendo esattamente una condizione "alterrnativa" dandola per consueta; il bimbo orfano sarà privato suo malgrado dell'esperienza di crescita con entrambe le figure; se stabilisco che ció ( avere madre e padre) è un valore apro la strada al problema, viceversa se stabili

sco che il padre e la madre è identico e non costituisce alcun discrimine siamo a posto, ma poi devo capire perche giuridicamente si privilegiano SEMPRE le posizioni delle madri in caso di separazione....

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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