Energia dalle onde del mare.

[Guest frallog]

E' un sistema molto ingegnoso costituito da dei galleggianti e da una piattaforma con una parete alta piu' o meno un metro e mezzo. Le onde che superano la parete vanno ad ingrossare il lago artificiale contenuto nella vasca. Il dislivello che si forma tra la vasca interna ed il livello del mare esterno va ad alimentare un sistema di generatori a turbina (suppongo turbine Pelton) che consente di ricavare energia elettrica.

Problemi:

1) Il costo di tutto il marchingegno che e' sicuramente molto elevato in relazione alla energia ricevuta

2) La bassa potenza di tutto il marchingegno. Per ora, cioe' in fase prototipale, la potenza e' di un megawatt, ma per fissare le idee in fase di piena produzione con un attrezzo grande 7-8 volte l'attuale si arrivera' a sfiorare i 10megaeatt. Per fissare le idee una centrale nucleare produce da 1000 megawatt a 5000 megawatt, la' dove il consumo nazionale totale su rete elettrica e' dell'ordine dei 50000 megawatt

3) Il tre non c'e' il tre.

Io ritengo che per paesi esposti al sole come lo e' l'Italia la tecnologia migliore per produrre energia di rete sia quella del fotovoltaico (per poi convertirla in energia chimica idrogeno od ammoniaca che sia, e poi trasportarla fino al luogo finale di produzione dell'energia elettrica)

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

[alfaomega]

Si erano già inventati un attrezzo del genere, e l'avevano installato sperimentalmente in bretagna per sfruttare anche l'effetto della marea, ma poi hanno visto che non andava una cicca...

[Guest frallog]

Questo sistema (non con le maree, ma con le onde) sembra andare. Ma la densita' di energia e' alquanto bassa.

A questo punto:

Tutto sommato non siamo messi male.

Esistono due parti del Nord del mondo, la parte (ventosa e piovosa) sopra il 50° parallelo e la parte (soleggiata) sotto il 50° parallelo.

Per la prima si prefigurano tecnologie dell'eolica dell'idroelettrica e delle maree e delle turbolenze delle acque marine, per la seconda (che comprende paesi come l'Italia, la Spagna e la Grecia) si configura l'energia fotovoltaica.

Tutto sommato sono messi meglio paesi come il nostro, visto che ritengo che la densita' di energia sia nettamente a vantaggio del fotovoltaico.

Comunque a questo punto non aspettiamoci regali, se volgiamo un fotovoltaico ad alta efficienza ce lo dobbiamo sviluppare assieme ai diretti interessati, e cioe' Spagna e Grecia per l'Europa e Stati Uniti, per la loro parte meridionale.

Regards,

Francesco

[neogene]

Il progetto chiamato Pelamis sfrutta l'idea che avete citato ma è costituito da cilindri che permettono solamente la traslazione verticale; andando su e giù questo sistema mette in pressione l'olio del sitema idraulico che permette di azionare un generatore.

Un prototipo verrà installato nel lago di Orkney, in Scozia.

Questo sistema in condizioni ideali può produrre energia per 500 abitazioni (non so quali siano le dimensioni di tale apparecchio "base").

Se la cosa dovesse funzionare in modo adeguato il goerno britannico ne installerà 40 su un'area di un km quadrato.

ciao!!

[Guest frallog]

Colgo l'occasione per ringraziare anche te gentilissimo Neogene!

Best regards,

Francesco 8)

[neogene]

Colgo l'occasione per ringraziare anche te gentilissimo Neogene!

Best regards,

Francesco 8)

Bhè è un'argomento che mi appassiona parecchio... la produzione d energia elettrica con fonti alternative al petrolio è una sfida affascinante...

Io metto ai primi posti l'energia solare e quella dell'acqua, praticamente inesauribili (o almeno si spera )

L'energia solare potrebbe già essere sfruttata da tutte le villette installando pannelli fotovoltaici sul tetto... certo che si si migliorasse il rendimento di questi ultimi si potrebbe veramnete compiere il passo decisivo..

ciao!!

[viva l'italia]

Un progetto simile e' stato sviluppato all'univertita' della Calabria tempo due anni fa. Esso non sfrutta le onde ma le correnti ed e' piu' simile a quello inglese come concetto. E' costituito da turbine chirali (mi sembra si chiamano cosi'... cmq non me ne intendo) poste sul fondo dello stretto di Messina. Esse sono grossi cilindri nei quali ci sono turbine che vengono azionate quando le correnti d'acqua passano all'interno dei cilindri. Lo stretto e' da sempre caratterizzato da forti correnti in profondita' che lo attraversano per tutta la lunghezza. Sfruttandole con questo sistema si produrrebbe energia a sufficienza per meta' citta' di Reggio o per piu' di un quarto della citta' di Messina. Di piu' non so', forse sono stime ottimistiche... cmq tempo fa e' uscito un trafiletto su newton.

[Guest frallog]

Sfruttandole con questo sistema si produrrebbe energia a sufficienza per meta' citta' di Reggio o per piu' di un quarto della citta' di Messina.

"ccidenti hai detto mica niente! Bello questo.

Regards,

Francesco