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Operativo entro il 2006 il primo impianto Kia in Europa


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Grandi progetti di espansione per la Kia che oggi, in Slovacchia, alla presenza del Presidente del Gruppo Hyundai-Kia, Mong-Ko Chung e del Primo Ministro slovacco Mikulá%u0161 Dzurinda ha inaugurato il suo stabilim,eno europeo.

Il maxi stabilimento, operativo a fine 2006, produrrà annualmente oltre duecentomila veicoli Kia, su un'area di 166 ettari e con 2.800 posti di lavoro.

Lo scorso 18 marzo, nel corso di una cerimonia ufficiale nella sede del Governo slovacco, a Bratislava, era stata ufficialmente autorizzata la costruzione del primo sito di assemblaggio e produzione automobilistica della Repubblica Slovacca. Le firme in calce dell'accordo erano quelle del Presidente del Gruppo Hyundai-Kia, Mong-Koo Chung e del Primo Ministro slovacco Mikulá Dzurinda.

La decisione di Kia Motors Corporation di investire un miliardo di euro nella realizzazione del suo primo stabilimento europeo è stata motivata dal continuo e sensibile incremento delle vendite in Europa. In linea con l'obiettivo di divenire - entro il 2010 - uno dei primi cinque costruttori automobilistici mondiali. Kia è oggi, fra i grandi costruttori, il marchio a maggior indice di crescita in Europa ed uno dei primi a livello mondiale. Lo scorso anno sono state venduti nel Vecchio Continente 150.000 veicoli e per quest'anno si prevede di esportarvene più di 255.000.

Kia ha scelto la provincia di Dilina, in Slovacchia, per la sua prima fabbrica europea, grazie alle infrastrutture ed al sistema dei trasporti, all'elevata qualificazione della mano d'opera, alla vicinanza strategica con i principali agglomerati europei, alla disponibilità dell'indotto ed alla sensibilità dimostrata dalla Repubblica Slovacca, che ha assicurato il migliore ambiente possibile per il nuovo insediamento.

In linea con l'impegno del Primo Ministro Mikulá Dzurinda e dell'intero Governo slovacco per convogliare nel Paese il maggior numero possibile di investitori stranieri, è stato creato un contesto particolarmente positivo per consentire tanto alla Repubblica slovacca che a Kia Motors una piena identità d'intenti nella realizzazione del nuovo impianto

Inoltre, la Slovacchia offre tutta una serie di agevolazioni agli investimenti stranieri: dalle riforme strutturali ad un processo semplificato di insediamento degli investitori, a condizioni economiche e finanziarie particolarmente interessanti. L'investimento di Kia Motors - del valore di un miliardo di euro - poiché è stato riconosciuto come "significativo" potrà godere del massimo apporto di incentivazione, fissato dalle linee guide dell'UE nel 15%. Il complesso degli incentivi comprende l'accesso gratuito al sito, la fornitura di adeguate infrastrutture, sovvenzioni e borse di studio per la creazione di nuova occupazione, sussidi ed agevolazioni per l'acquisto di attrezzature, strumenti di produzione, ecc.

Il nuovo impianto Kia per il montaggio e la costruzione dei veicoli sorgerà su una superficie di 166 ettari, con un investimento supportato esclusivamente da Kia Motors Corporation. Il costruttore coreano finanzierà il 50% dell'opera e ricorrerà al prestito per pagare la differenza. In questo stabilimento verranno prodotti esclusivamente modelli Kia, destinati alla rete europea del più antico costruttore automobilistico coreano. Vi si realizzeranno i nuovi modelli di segmento B e C, attualmente in fase di progettazione e sviluppo, espressamente studiati per il mercato europeo. L'inizio della produzione è previsto per la fine del 2006. A quel punto lo stabilimento slovacco avrà una capacità installata di 200mila unità annue, ampliabile fino a 300mila veicoli se il mercato dovesse richiederlo.

Il nuovo impianto creerà direttamente 2.800 nuovi posti di lavoro e favorirà lo sviluppo dell'indotto, con aziende satellite come la Hyundai Mobis, che si appresta ad investire 130 milioni di euro in uno stabilimento adiacente. La logistica, i componenti e le forniture che risulteranno competitivi saranno per lo più reperiti localmente. Kia, insieme a Hyundai Mobis, conta di sviluppare rapporti e produzioni con aziende locali, per arrivare alla soglia del 70% di elementi costruiti in loco.

In termini di Ricerca e Sviluppo, la maggior parte del processo di realizzazione dei nuovi prodotti realizzati nel nuovo stabilimento slovacco deriveranno dal lavoro combinato del Centro ricerche Kia/Hyundai R&D di Francoforte, col supporto delle altre più importanti strutture coreane di Ricerca e Sviluppo.

La nuova fabbrica Kia utilizzerà le più recenti ed avanzate tecnologie ed i più moderni sistemi produttivi oggi disponibili. Inoltre, grazie ad un elevato livello di automazione ed alla gestione avanzata del lavoro, Kia conta di stabilire un primato mondiale in termini di produttività e qualità. Per il costo del lavoro relativamente contenuto in Slovacchia ed i buoni canali di approvvigionamento dei componenti è possibile programmare acquisti a prezzi particolarmente competitivi.

Kia produrrà a Dilina alcuni modelli attualmente in fase di sviluppo, specificatamente destinati a mercato europeo nei segmenti di mercato più dinamici. Per questo, con fondato ottimismo si prevedono una reazione dei consumatori ed una domanda particolarmente positive.

http://www.repubblica.it/2004/d/motori/aprile/kiafabbrica/kiafabbrica.html

(7 aprile 2004)

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Guest frallog

Quello che non capisco e' perche' i costruttori europei e statunitensi permettono la conquista del mercato agli asiatici ed a sua volta perche' gli asiatici non permettono la conquista del mercato agli europei ed agli statunitensi.

Regards,

Francesco :(

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Ma che se li tengano pure le loro bare

si ma purtroppo molti le considerano belle, sicure ed affidabili......è deprimente

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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Quello che non capisco e' perche' i costruttori europei e statunitensi permettono la conquista del mercato agli asiatici ed a sua volta perche' gli asiatici non permettono la conquista del mercato agli europei ed agli statunitensi.

Regards,

Francesco :(

evidentemente perché noi europei (non so gli americani) siamo ormai talmente "arrivati" che non ce ne frega più niente di quello che ci sta succedendo; crediamo che tutto ci vada bene all'infinito, per poi accorgerci che non saremo più capaci di fare nulla.

Quando tutte le attività produttive più importanti saranno "emigrate" per ragioni di costi di manodopera dalla vecchia europa a quella dell'est o nei paesi del sud est asiatico, solo allora ci accorgeremo che non saremo più capaci di lavorare; in tal modo potrà succedere in tutti i settori quello che sta succedendo in questo periodo con il coke che la Cina sembra non voglia più vendere all'estero se non a caro prezzo, mettendo in difficoltà la produzione nelle nostre acciaierie. Ecco, cominceranno proprio a ricattarci, ma sarà probabilmente troppo tardi.

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In america funziona cosi:va bene tutto basta che sia fatto in USA.Cosa hanno fato i jap?hanno impiantato molte fabbriche in USA cosicchè gli americani comprano tutto ma con lavoro di connazzionali

Personalmente non mi interessa molto se sia fatto da europei,visto che non mi sento x niente europeo, volgio solo il prodotto italiano

 

花は桜木人は武士

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Slovacchia e Kia si mettono insieme per soddisfare i rispettivi interessi e trarne reciproco vantaggio. La Slovacchia aiuta Kia; Kia contribuirà allo sviluppo della Slovacchia. Questa è una cosa che fanno molti paesi nel mondo, USA in testa.

Fiat stessa lo fa in Brasile, Argentina, India, Polonia, Turchia etc., ma l’Italia non lo fa, credendo forse di difendere in questo modo l’interesse dell’industria automobilistica nazionale (Fiat). Eppure la storia ha già dimostrato che il comportamento dell’Italia è perdente e che lungi dal difendere l’industria automobilistica nazionale l’ammazza.

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