La Brexit è Reale

[MarcoGT]

 
Non siamo riusciti, o meglio, non abbiamo voluto la Toyota, quando cercava un sito produttivo in Europa continentale, adesso che le condizioni industriali sono peggiori ed il governo mostra un interesse agli investimenti stranieri come un Esquimese è interessato ai climatizzatori, io dubito fortemente.

Occasione persa...
Che io sappia era anche per “non dare fastidio” al produttore nazionale: tempo fa avevo letto una cosa del genere anche sull’ipotesi di cessione di Alfa, da parte dell’IRI, a Ford che, a quel punto, avrebbe potuto entrare in Italia anche dal punto di vista produttivo.

[GL91]

12 minuti fa, justjames scrive:

 

Ho letto che la nuova X-Trail verrà prodotta solo in Giappone.

Intendi per il mercato europeo? Considerati i nuovi accordi commerciali EU-Giappone avrebbe anche senso.

In ogni caso le mie erano considerazioni generali, non riferite a Nissan nello specifico.

[pixhell]

Honda annuncerà la chiusura della fabbrica di Swindon entro il 2022

 

https://www.bmmagazine.co.uk/news/honda-set-to-announce-closure-of-swindon-car-plant/

 

[L' informatore d'auto]

Da Focus Storia N°149 Marzo 2019.

Modificato 18 Febbraio 2019 da L' informatore d'auto

[AleMcGir]

Cita

Wolff allarmato dalla Brexit: "Per i team con sede inglese è la madre di tutti i casini!"

Il team principal Mercedes teme gli effetti negativi della Brexit su 7 dei 10 team di F1: "Abbiamo dipendenti di 26 nazioni differenti, siamo una comunità con una grande rappresentanza di persone provenienti dall’Unione Europea. Bisogna fare qualcosa per evitare la fuga dall'UK".

 

Toto Wolff ha lanciato l’allarme: la Brexit rappresenta una grande minaccia per le squadre (sette su dieci) che hanno sede in Gran Bretagna. Il team principal della Mercedes non ha usato giri di parole, definendo la Brexit un vantaggio enorme che sarebbe concesso alle squadre residenti fuori dal Regno Unito, citando Sauber e Ferrari.

 

“La Formula 1 sta alla Gran Bretagna come la Silicon Valley agli Stati Uniti – ha spiegato Wolff – è un’eccellenza. Ma le cose per noi sono destinate a complicarsi molto. Siamo squadre che viaggiamo per 21 Gran Premi più test, entriamo ed usciamo in continuazione dal Regno Unito. Il nostro è un team internazionale: tra la sede di Brackley e quella di Brixworth abbiamo dipendenti di ventisei nazionalità differenti, siamo una comunità con una grande rappresentanza di persone provenienti dall’Unione Europea, e posso solo immaginare i problemi che potremo avere: è la madre di tutti i casini”.

L’allarme lanciato da Wolff non è eccessivo. La burocrazia legata ai nuovi criteri necessari per i permessi di soggiorno sarà molto più complessa di quella attuale, così come quella legata ai visti per la logistica, uno dei nodi cruciali. L’allarme include anche le tempistiche di attraversamento delle dogane, una problematica importante soprattutto quando il calendario impone due gare back-to-back, ovvero programmate a sette giorni di distanza una dall’altra.

 

“David Richards ha consigliato alle squadre di Formula 1 di lasciare il Regno Unito – ha proseguito Wolff – ne abbiamo discusso durante il periodo natalizio arrivando a credere che dovremmo farci sentire in qualche modo perché la nostra industria è a rischio”.

Wolff ha infine ammesso che anche un piano d’emergenza non è una follia, e va considerato:
“Stiamo guardando attraverso i vari scenari con Mercedes Benz UK, perché l’impatto non è solo sulla Formula Uno, ma anche per la Casa madre che ha fornitori nel paese. Se la Brexit come è pensata oggi dovesse diventare operativa senza accordi di settore, sarebbe un incubo per la nostra gestione, uno scenario che non voglio neanche immaginare”.

https://it.motorsport.com/f1/news/wolff-allarmato-dalla-brexit-per-i-team-con-sede-inglese-e-la-madre-di-tutti-i-casini/4339865/

[GL91]

Il Regno Unito è già un piccolo paradiso fiscale, con tasse più basse di quelle che ci sono in Francia o in Germania, per non parlare delle nostre; rispetto a prima perderanno in competitività non essendoci più la libera circolazione di merci e soprattutto persone, perchè la fortuna di tante aziende in UK l'hanno fatta anche gli stranieri che ci sono andati a lavorare. Detto questo, dubito fortemente che diventeranno un vero e proprio paradiso fiscale, perchè se la mettiamo solo sul piano del risparmio di tasse (visto che i vantaggi della EU non ci sono più) ci sono posti dove si risparmia di più. Difatti, già parecchie aziende inglesi, i cui proprietari fra l'altro erano ardenti sostenitori della Brexit e hanno fatto campagna attiva per il Leave, stanno spostando sede all'estero, vedi Dyson a Singapore.

[Tempra Veloce]

senza giraci troppo intorno si sono letteralmente dati la zappa sui coglioni...

[Wilhem275]

On 19/2/2019 at 12:58, Gabriz4 scrive:

http://www.salvisjuribus.it/brexit-conseguenze-il-regno-unito-e-il-nuovo-paradiso-fiscale/

 

Cita

...le élites europee si esprimevano in relazione al tanto temuto referendum sulla Brexit ma, a seguito della proclamazione dell’uscita dall’Europa e visti i primi esiti, tutt’altro che negativi le stesse hanno dovuto ri­credersi.

 

Certo che una "rivista giuridica" che apre un articolo così... ormai pure la casalinga di Voghera ha capito che fino al giorno dell'uscita la situazione legale è la stessa di prima

Fortuna che si propongono come professionisti in grado di consigliare l'imprenditoria che vuole investire, sono arrivati quelli giusti

[TonyH]

Gli inglesi sono anche entusiasti della bontà delle loro ex case automobilistiche e dei lavandini con rubinetti separati.

[v13]

6 minutes ago, Gabriz4 said:

Io continuo a sentire degli inglesi che della brexit sono entusiasti, dico cittadini inglesi non italiani o stranieri che lavorano là....saranno tutti ubriachi

 

entusiasti di cosa esattamente? neanche Theresa sa bene bene di cosa si tratta

Modificato 21 Febbraio 2019 da v13