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La Brexit è Reale


SevenOfNine

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@fuzz77 Più che stucchevole, quasi scandaloso il modo in cui si stanno utilizzando quei dati per screditare il risultato del referendum.

Non c'è dubbio però che la parte meno istruita di popolazione sia più suscettibile a certi messaggi di tipo populistico; e non si vuole negare la realtà che l'unione non si sta dimostrando capace di rispondere ai problemi reali delle persone. Purtroppo la  capacità di avere atteggiamento critico nei confronti dei problemi non è una caratteristica con cui si nasce ma si apprende attraverso il percorso formativo di istruzione a cui ogni individuo dovrebbe poter avere accesso.

Il risultato è un enorme divario di accesso alle informazioni, aiutato dal pessimo lavoro di chi le informazioni le veicola, che va a creare le differenze antropologhe sul voto. Un voto che esprime il malessere di una parte della popolazione, e quindi a mio modo di vedere ancora più importante, ma mal indirizzato da promesse che tutti si guardano bene dal spiegare come mantenere.

 

Il problema che ho con i populisti e che Io credo che si debba diffidare di coloro che negano l'esistenza dei problemi, ma che si debba proprio stare alla larga di coloro che sembrano troppo certi delle soluzioni.

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14 minuti fa, Walker dice:

 

Io spero tanto che molti abbiano votato "leave" dopo aver ragionevolmente concluso che fuori dall'UE avrebbero migliorato le proprie condizioni, economiche e non; tuttavia la campagna referendaria pro Brexit si è incentrata essenzialmente sui seguenti punti:

- usciamo dall'UE e finalmente saremo capaci di controllare i flussi migratori extracomunitari (falso, lo potevano già fare);

- usciamo dall'UE così basta studenti e lavoratori comunitari che si stabiliscono qui automaticamente (falso) e pesano sulla sicurezza sociale nazionale (falso, anzi sono contribuenti netti);

- usciamo dall'UE così smettiamo di dare all'Europa più (con dati fasulli) di quanto ci ritorna in termini di fondi (falso, l'UK no è contribuente netto);

- tra poco la Turchia entrerà nell'UE e saremo invasi da musulmani (falso).

 

Mi pare ragionevole concludere ALMENO che questa campagna ha avuto un peso; di che entità, non lo si può ancora stabilire. 

 

Dall'altro lato invece, se la posizione di chi afferma che l'Europa così com'è oggi è molto migliorabile è da rispettare (io lo credo), allora però vedo una grossa incoerenza con il voto "leave": se sei convinto che ci siano da proporre ed attuare riforme in Europa, allora non opti per una scelta drastica e virtualmente senza alcuna certezza. In questo ad esempio non mi trovo del tutto d'accordo con l'analisi di Guy Verhofstadt - di cui condivido parecchio - quando dice che "gli inglesi non voglio uscire dall'Unione, ma non vogliono stare in QUESTA Unione"; per come la vedo io, se non ti va del tutto a genio come funziona un certo meccanismo, non scegli di abbandonarlo una volta per tutte.

 

 

beh, credo che il limite fondamentale dimostrato dall'Europa sia costituito proprio dall'eccessiva rigidità.

 

Vuoi apportare cambiamenti seri, allora sei un populista, sei uno che viene votato per protesta (come se il PC o la DC stessa non fossero nati come movimenti di protesta).

 

L'Europa non si cambia sedendosi al tavolo dicendo che tutto va bene e riducendo a mal partito i detrattori, e le reazioni al voto lasciano intendere che tutto sia rimasto immutato....

 

Altra corsa altro giro...... 

Modificato da fuzz77

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

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17 minuti fa, fuzz77 dice:

 

beh, credo che il limite fondamentale dimostrato dall'Europa sia costituito proprio dall'eccessiva rigidità.

 

 

più che rigidità ....sinceramente. gli italiani odiano le "rigidità" e vorrebbero eccezioni per tutto, per me è un nostro problema, non dell'Europa,siamo piene di leggi ITALIANE che non facciamo rispettare.

 

L'Europa ha il problema che NON DECIDE. ci vogliono tempi biblici ed è vittima ancora di egoismi nazionali.

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Credo che la scelta giusta sia rilanciare.

Premessa, sono un filoeuropeista dichiarato, per me l'EU come è adesso era poco ma meglio di niente, e comunque, moneta unica, abolizione delle frontiere e dei dazi doganali, libertà di circolazione e di stabilimento, ecc... ecc... non sono poca cosa (per dirne una, avete idea che casino era acquistare un'auto immatricolata in Germania prima dell'EU? Perchè l'omologazione tedesca mica valeva in Italia...).

Penso che questa sia l'occasione buona per andare verso gli stati uniti di Europa, prendendo a modello dichiarato gli USA (perchè è il sistema federale che funziona meglio, il più equilibrato).

Spero che molti governi che giocavano ad avere vantaggi dall'Europa senza pagarne i prezzi si rendano conto che giocavano col fuoco.

La Gran Bretagna per molti versi era zavorra nell'UE, quando si trattava di andare verso una integrazione più spinta si mettava sempre di traverso.

Stiamo a vedere, ma paradossalmente le premesse sono incoraggianti, l'atteggiamento è già quello di chi dice "fuori subito dai piedi e restiamo uniti più di prima".

E lasciamo che i lavoratori non qualificati inglesi possano fare i lavapiatti a Londra al posto degli italiani senza arte nè parte, perchè dopo la Brexit non ci sono più soldi per pagargli i generosi sussidi di disoccupazione.

 

 

 

P.S.: e se la GB decidesse di diventare un colossale paradiso fiscale?

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R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Il punto, però, non è che chi ha votato per l'uscita è bruttosporcoecattivo, chi per rimanere invece è bellobuonofigo, piuttosto che chi ha propugnato il Brexit non ha dato soluzioni concrete ai problemi che, secondo la loro opinione, derivano dallo stare in Europa. Un po' come chi propugna il ritorno alla lira per recuperare PIL: nessuno potrà mai sapere se il ritorno ad una moneta nazionale veramente cancellerà i problemi economici del nostro Paese e, comunque, non si può sapere se non ne creerà di nuovi (e forse peggiori).

Su alcune questioni sovranazionali, come il Brexit, fare referendum popolari può essere controproducente, un po' perchè nessuno conosce gli effetti che producono e un po' perchè la UE nella forma attuale (pre-Brexit intendo) è talmente giovane che non si è ancora "assestata" nei meccanismi e nelle regole: se non si ha pazienza e costanza nell"aggiustare il tiro", con la ferma volontà di rimanere uniti e collaborare, si finirà che ogni tot ci sarà chi vuole uscire e allora ogni volta si ricomincia daccapo.

In tal caso, l'unica certezza è che si bruceranno PIL, tempo e credibilità agli occhi del resto del mondo.

 

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29 minutes ago, Walker said:

 

Io spero tanto che molti abbiano votato "leave" dopo aver ragionevolmente concluso che fuori dall'UE avrebbero migliorato le proprie condizioni, economiche e non; tuttavia la campagna referendaria pro Brexit si è incentrata essenzialmente sui seguenti punti:

- usciamo dall'UE e finalmente saremo capaci di controllare i flussi migratori extracomunitari (falso, lo potevano già fare);

- usciamo dall'UE così basta studenti e lavoratori comunitari che si stabiliscono qui automaticamente (falso) e pesano sulla sicurezza sociale nazionale (falso, anzi sono contribuenti netti);

- usciamo dall'UE così smettiamo di dare all'Europa più (con dati fasulli) di quanto ci ritorna in termini di fondi (falso, l'UK no è contribuente netto);

- tra poco la Turchia entrerà nell'UE e saremo invasi da musulmani (falso).

 

Mi pare ragionevole concludere ALMENO che questa campagna ha avuto un peso; di che entità, non lo si può ancora stabilire. 

 

Dall'altro lato invece, se la posizione di chi afferma che l'Europa così com'è oggi è molto migliorabile è da rispettare (io lo credo), allora però vedo una grossa incoerenza con il voto "leave": se sei convinto che ci siano da proporre ed attuare riforme in Europa, allora non opti per una scelta drastica e virtualmente senza alcuna certezza. In questo ad esempio non mi trovo del tutto d'accordo con l'analisi di Guy Verhofstadt - di cui condivido parecchio - quando dice che "gli inglesi non voglio uscire dall'Unione, ma non vogliono stare in QUESTA Unione"; per come la vedo io, se non ti va del tutto a genio come funziona un certo meccanismo, non scegli di abbandonarlo una volta per tutte.

 

L'UK aveva una posizione privilegiata. Dire che non volevano stare con questa Unione perche' non gli va bene come funziona' sa' di presa per i fondelli (da parte loro, intendo dire). Fosse per me, in UE dovrebbero stare solo i paesi con la stessa moneta, l'Euro.

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Non mi son letto tutto il topic e non so se ne avete gia parlato, sorry ( :mrgreen: ).

Io ora son proprio curioso di vedere cosa succederà in Scozia (e pure in Irlanda del Nord).

Dopo il referendum di due anni fa, io sare un po' alterato, se fossi scozzese... :pen:

Modificato da Jack.Torrance

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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Io comunque, non so perché, comincio a farmi l'idea che alla fin fine questa Brexit non si farà... ci sono troppi interessi in ballo, da una parte e dall'altra. Lo stesso Johnson ha già detto che non c'è alcuna fretta.

Mi dà l'idea di essere uno di quei referendum dall'applicazione irrealizzabile, come quello greco o quello sull'abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti qui in Italia. Oltre per le questioni economiche, anche per questioni interne (Scozia e Irlanda del Nord).

Magari mi sbaglio, eh...

Modificato da Fede82
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11 minuti fa, vince-991 dice:

L'UK aveva una posizione privilegiata. Dire che non volevano stare con questa Unione perche' non gli va bene come funziona' sa' di presa per i fondelli (da parte loro, intendo dire). Fosse per me, in UE dovrebbero stare solo i paesi con la stessa moneta, l'Euro.

 

Chi lavora a Bruxelles o ovunque ci sia una qualche istituzione europea, dice che gli inglesi rispondono "no" a tutto, a prescindere. Questo atteggiamento è sempre stato considerato parecchio scocciante, ultimamente anche di più.

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già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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