Concessionari poco disponibili

[falconero79]

 

mai come questa scena ci starebbe a pennello 😂

[shadow_line]

35 minuti fa, Ciparisso scrive:

commesso sbarbatello e impomatato che si crede il kng della finanza perché ha visto 3 volte "The wolf of Wall street" e "Una poltrona per due", ignaro di chi ha davanti...

 

il venditore in genere, di qualsiasi prodotto é sempre un po' cosí in effetti, fa corsi motivazionali, si immagina una rapida e rampante carriera...

 

per me in genere meglio assecondarlo in qst sua visione del mondo, non conviene entrare in concessionarie mercedes o simile livello con gli abiti che si aveva mezz'ora prima in cantiere

 

c'é una vecchia regola che insegnavano ai concierge degli alberghi di lusso:

 

" se vuoi capire quanti soldi ha una persona da spendere guardagli le scarpe e l'orologio"

[stev66]

15 minuti fa, shadow_line scrive:

 

il venditore in genere, di qualsiasi prodotto é sempre un po' cosí in effetti, fa corsi motivazionali, si immagina una rapida e rampante carriera...

 

per me in genere meglio assecondarlo in qst sua visione del mondo, non conviene entrare in concessionarie mercedes o simile livello con gli abiti che si aveva mezz'ora prima in cantiere

 

c'é una vecchia regola che insegnavano ai concierge degli alberghi di lusso:

 

" se vuoi capire quanti soldi ha una persona da spendere guardagli le scarpe e l'orologio"

Cavolo, a me mi caccerebbero  pure dai peggiori bar di Caracas *😁

 

* Non porto orologio ed ho quasi sempre scarpe invernali a scarponcino 😀

 

 

[johnpollame]

42 minuti fa, boygrunge scrive:

beh, 20 anni fa, a una fiera locale dove ci sono auto, trattori, camion, di tutto e dove spesso i modelli erano aperti e accessibili, io e un mio amico siamo stati cacciati quasi a malomodo da una S2000, appena presentata.

Mi capitò ad un lontano Motorshow, allo stand Maserati dove sfavillava la per me tuttora splendida 4200 GT, da poco sulle strade.

Bionda giovin-non-troppo standista illustrava a personaggio in pieno stereotipo di rampantezza la vettura, mentre questi l'osservava comodamente seduto al volante.

Io troppo giovane, in guisa troppo casual (eppure affatto sportiva, anzi), venni inquadrato come fossi giovinastro con giubbottone e Invicta alla spalla a caccia di gadget, e alla richiesta di potermi accmodare per un istante fui scacciato con certa scortesia.

Riportai l'episodio al servizio clienti del Tridente, facendo notare che il rilancio del Marchio passava anche per i dettagli e le piccole attenzioni.

Ricevetti in qualche giorno una lettera di scuse, un volume in omaggio sulla 4200GT e le sue antesignane, poi qualche settimana dopo pure un biglietto di auguri per il Natale.

E, no, non avrei certo avuto la minima possibilità di acquistarla all'epoca,

ma pochi mesi dopo convinsi il padre di un mio amico a provare la Quattroporte, prima di cambiare la sua Serie5 con un' ulteriore bavarese.

E immediatamente dopo averla provata staccò l'assegno.

Credo l'abbia ancora...

[parish]

Che poi visto l'andazzo della moda al giorno d'oggi la cosa è pericolosa... perché è un attimo che ti entra il giovinastro che sembra vestito primark dalla testa ai piedi e invece ha delle balenciaga da 700€, pantaloni tuta off-white da 400€ e felpa givenchy da 600€. E a quanto vedo qua da me, la clientela dei mezzi over 70k€ che girano è in buona parte quella.

[TonyH]

1 ora fa, Ciparisso scrive:

Vi confesso un pensiero perverso: Io mi son sempre chiesto che cosa sarebbe successo se l'Ei Fu Marchionne fosse entrato in una concessionaria FCA con quel suo maglioncino blu "autista Atac", camicia a quadrettini 65% poliestere Piazza Italia chiusa fino all'ultimo bottone, quell'aspetto ingobbito e torvo, la barba sfatta e quell'espressione sempre un po' dimessa e scazzata e fosse stato accolto da un commesso sbarbatello e impomatato che si crede il kng della finanza perché ha visto 3 volte "The wolf of Wall street" e "Una poltrona per due", ignaro di chi ha davanti...

 

1 ora fa, nucarote scrive:

Credo che il costo di un solo maglioncino e di una sola camicia, sia pari al costo del mio intero guardaroba.  

Detto ciò, farebbe una discreta oretta di anticamera nel salone, ad osservare il The Wolf della situazione, mentre cazzeggia con gli altri The Wolf, o telefona per i fatti suoi.  

 

 

Se ricordo bene lo fece una cosa simile.

 

La testa dei venditori e del direttore campeggiano ancora in sala riunioni su una picca a monito per i posteri

[shadow_line]

io direi specie se si va ad affrontare un certo "mercimonio" di lusso o medio lusso, blazer e camicia di buon livello, scarpe anche sportive ma anche qui buon livello, orologio il migliore che si ha, io faccio cosí

 

in un certo senso il venditore "si aspetta" di parlare con qlc che dimostra di essere in target, altrimenti per qlc motivo psicologico non del tutto indagato, mediamente si dimostra svogliato e poco interessato alla conversazione

 

ricordo invece piacevolmente un addetto inglese allo stand aston martin ad un salone di ginevra che continuava a parlarci in inglese, tanto che a volte non capivo tutto quel che diceva, ma da vero appassionato sarebbe andato avanti e avanti ancora

 

e invece in conce di sportiva italiana, uno quasi sicuro con soldi ma un po' tipo cowboy, il venditore si limitava al minimo indispensabile

[aboutdas]

2 ore fa, stev66 scrive:

Cavolo, a me mi caccerebbero  pure dai peggiori bar di Caracas *😁

 

* Non porto orologio ed ho quasi sempre scarpe invernali a scarponcino 😀

 

 

Il mio orologio è un contapassi Xiaomi da 20€ e adoro le sneakers sportive. Ok che non sono pieno di soldi, ma comunque queste due caratteristiche non le cambierei nemmeno se mi trovassi quaranta sacchi all'improvviso in tasca, perché è pur sempre il mio gusto personale 😂

[Ciparisso]

Ammetto che questo atteggiamento "snobista" da parte delle concessionarie è abbastanza fuori luogo oggi giorno. Mi spiego meglio (ovviamente è la mia semplice opinione, il mio banalissimo punto di vista da provincialotto a cui piacciono solo le automobili, le moto e le corse di automobili e di moto).

Fermo restando che bisognerebbe sempre essere presentabili, ordinati e curati, a prescindere da quello che andiamo a fare, anche mettere fuori il bidone dell'umido, viviamo in un mondo in cui tutti i santi giorni siamo bombardati e martellati da una campagna mediatica della uguaglianza (sacrosanta) e al contempo della diversità (talvolta portata agli estremi) di ognuno di noi da proteggere. Il concetto è chiaro: ognuno ha il diritto di esprimere il proprio essere come vuole, sia esteriormente che nei comportamenti senza per questo dover essere discriminato o preso in giro. Alcune aziende ne hanno fatto una bandiera: Ikea, H&M, Zalando, il canale RealTIme di Discovery, Mercedes recentemente con la questione BLM, sono in prima linea in questa "battaglia sociale" di diversità e accoglienza. Utilizzano davvero testimonial o interpreti sempre più singolari, talvolta indistinguibili tra "uomo" e "donna", coperti da capo a piedi da tatuaggi, cicatrici e lacrime "pittate" sul volto, denti metallici, ecc. con lo scopo di "demolire" l'aspetto più conservatore della società. Tutto è in discussione: le convenzioni legate all'apparenza dello status sociale in primis. Tanto che talvolta dire che si è dei semplici estimatori "solo" della vecchia e cara "patata" fa passare quasi per dinosauri se non "omofobi" direttamente, perché adesso c'è il concetto della "sessualità liquida".

Anche il vestiario si è evoluto: molti dei miei professori all'università, specialmente di Elettronica,  informatica e Fisica, sembravano degli scappati di casa: trascurati, con i pantaloni multitasche da muratore o camouflage, la maglietta monocolore da 3 euro di OVS e le scarpe da trekking del Dechatlon. E non è raro trovare dei professionisti, anche medici, in abiti sempre più casual. Per cui veramente potresti ritrovarti nel traffico con davanti il docente di Analisi Matematica in Panda pagata cash e dietro l'operaio della Trelleborg con la sua Q3 bianca Full-Led presa di sesta importazione con rate ventennali.
Insomma, tutto questo per dire che non capisco perché le concessionarie abbiano ancora quest'aura di sacralità come se si entrasse in un tempio e ci si aspetta un determinato dress-code solo per essere presi in considerazione, al limite della "discriminazione". Ma scherziamo? Ripeto, ovvio che non ci si deve presentare in autosalone con le infradito e il costume Sundek, ma con l'accessorio indispensabile dell'educazione e del buon senso.

[shadow_line]

1 minuto fa, aboutdas scrive:

Il mio orologio è un contapassi Xiaomi da 20€ e adoro le sneakers sportive. Ok che non sono pieno di soldi, ma comunque queste due caratteristiche non le cambierei nemmeno se mi trovassi quaranta sacchi all'improvviso in tasca, perché è pur sempre il mio gusto personale 😂

 

capisco benissimo, ma se si é interessati a quello per cui si vuole info o intavolare un'acquisto su oggetti costosi come le auto é consigliabile assomigliare al target che la controparte si aspetta

 

fatto questo per il resto della giornata si puó anche andare in giro in accappatoio e pantofole se lo si desidera...

Adesso, Ciparisso scrive:

Ripeto, ovvio che non ci si deve presentare in autosalone con le infradito e il costume Sundek, ma con l'accessorio indispensabile dell'educazione e del buon senso.

 

hai ragione in tutto, ma direi che non é in discussione il fatto di poter esibire tatuaggi o una sessualità liquida, queste sono cose accettate oggi

 

semmai resta il pregiudizio che se ci si presenta per informazioni o intavolare una discussione su una possibile vendita/acquisto per oggetti come auto-orologi-arte di "un certo livello" é ancora attualmente premiante un dress code "in target", non classico, anche creativo, ma che vada a centrare il target valutato sulle cifre di denaro "in gioco"