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[LA MACCHINA DEL TEMPO] - Museo Storico Alfa Romeo Arese


Messaggi Raccomandati:

Inviato (modificato)
39 minuti fa, AlfaZeta6 scrive:

La prima parte esposta è una spaccato della sezione Backstage. Particolari e carini il taxi, il prototipo Giulia e la Pidocchio. Oltre a queste un Alfa 6 papale, un altra vettura e la cucina Alfa. Molto bella la 164 dei vigili del fuoco.IMG_20230812_102752.thumb.jpg.899e407b836dec8588cfd1d2d6bd569b.jpgIMG_20230812_102839.thumb.jpg.947b2fd804109d31b461e5279eb05b1f.jpgIMG_20230812_102946.thumb.jpg.362bbc9ecda64de64707db9d8a354ac9.jpgIMG_20230812_103352.thumb.jpg.c95dd2e393335855f0044ea22ffb630d.jpgIMG_20230812_103447.thumb.jpg.ab23a5dbef39a3a4e2d4a40e429a31b9.jpg

 

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Ho visitato questo splendido museo (il più bello d'Italia nel settore Auto e tra i migliori d'Europa oggettivamente per storia, auto esposte, atmosfera e scenografia) nel 2017 e nel 2020, segrete comprese in quest'ultima occasione, dispiace constatare, oltre come giustamente dici alla mancanza di uno sguardo verso il futuro, anche che le auto esposte all'ingresso sono ancora esattamente le stesse.

Dopo 3 anni esatti.

(Nonostante la possibilità di ricambio con il magazzino stesso che nasconde perle uniche che meriterebbero un'esposizione permanente/Heritage Hub/le novità uscite, ecc).

Un luogo comunque incantevole, che trasuda passione, storia, ingegno, innovazione, si esce da lì innamorati del marchio Alfa Romeo e anche con un po' di amaro in bocca e malinconia...

Modificato da MauroAlfaGT
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...ottimo museo, veramente ti fa entrare dentro al mondo Alfa. Piccola nota semi-seria: qui non ho visto slovacchi in bermuda ed infradito che dalle parti di Maranello rendono impossibile una visita rilassante e igienica...

Inviato

Visitato nel 2015 in occasione della presentazione di Giulia (ricordate il "raduno", Autopareristi d'antan?) e a fine 2022 per un evento aziendale.

Bello, mi piace, ma... sembra quasi che la Storia del marchio finisca poco dopo il 1985.

 

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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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On 3/7/2023 at 10:52, falconero79 scrive:

ma... la concessionaria all'interno del museo che fine ha fatto?

Chiusa sia Alfa che Jeep, con tanto di officina che invece era davvero pregiata.

Al check in eri qua, proprio nei cunicoli sotto al museo:

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Modificato da Motron

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Inviato

 

13 ore fa, AlfaZeta6 scrive:

una pecca del museo, ovvero la mancanza di futuro. Oltre alle due vetture esposte all'ingresso (Giulia Qv e Tonale) non è presente alcun accenno al presente e/o futuro

Questa è la cosa che fa più male.

 

Grazie per queste magnifiche foto e per la loro descrizione. Si "sente" quando parla un appassionato!

 

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3 minuti fa, UomoAlfa scrive:

 

Questa è la cosa che fa più male.

 

Grazie per queste magnifiche foto e per la loro descrizione. Si "sente" quando parla un appassionato!

 

Mi sembrava giusto condividere!

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  • 2 settimane fa...
  • 4 mesi fa...
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immagine.png.470cc3606d5333d9bbfa61d6b593a558.png

Con due nuovi loghi “made in Centro Stile”, Alfa Romeo celebra i 70’ di Giulietta e i 50’ dell’Alfetta GT

  • Quest’anno, Alfa Romeo celebra i 70 anni dell’amata Giulietta Sprint, leggenda romantica dell’auto, soprannominata “fidanzata d’Italia”, espressione della maestria stilistica di Bertone e della matita di Franco Scaglione.
  • Sempre quest’anno ricorrono i 50 anni dell’iconica Alfetta GT, derivata coupè dell’Alfetta, successo commerciale e pietra miliare nella storia del marchio, disegnata dal maestro di stile Giorgetto Giugiaro.
  • Il Centro Stile Alfa Romeo porge il suo tributo realizzando due loghi ufficiali che, con linee essenziali ed eleganti, ripercorrono i tratti distintivi di due vetture molto amate, icone delle loro epoche.
  • I 2 loghi celebrativi sono realizzati in diverse declinazioni cromatiche funzionali a molteplici utilizzi, con il chiaro obiettivo di accompagnare le attività di comunicazione del marchio e gli eventi celebrativi dei suoi appassionati club in tutto il mondo.
  • ll Museo Alfa Romeo di Arese celebrerà le 2 ricorrenze con eventi dedicati in cui gli appassionati prenderanno parte a parate, conferenze “back stage” e tanto altro. L’apice delle celebrazioni avrà luogo durante l’imperdibile terza edizione dei Tribe Days (5-6 Ottobre) che avranno luogo presso il circuito del Mugello.
     

Alfa Romeo inaugura il 2024 celebrando due anniversari molto importanti. Ricorrono infatti quest’anno i 70 anni della Giulietta Sprint, presentata nel 1954, e dell’Alfetta GT del 1974, due modelli molto amati e di grande successo commerciale che raccontano entrambe, ognuna a suo modo, due epoche memorabili, momenti straordinari della storia automobilistica italiana.
Per l’occasione, la maestria del Centro Stile Alfa Romeo ha dato vita a due nuovi loghi che vengono presentati volutamente ad inizio anno, con l’obiettivo di accompagnare lungo tutto il 2024 le manifestazioni dei club e del marchio stesso, diventando così emblemi del tributo che gli Alfisti porgeranno a 2 vetture entrate “ad honorem” nell’immaginario collettivo come icone di bellezza funzionale e nobile sportività italiana.
I numerosi eventi dei club e tutte le attività di comunicazione del marchio saranno così identificabili da emblemi ufficiali made in Centro Stile Alfa Romeo.
Contraddistinti da un tratto essenziale ed elegante, i due loghi ripercorrono i lineamenti delle due vetture, adornate per l’occasione dalla loro firma, nel medesimo carattere che fregiava le loro carrozzerie. Le date di celebrazione ne completano il tributo.
Entrambe gli emblemi vengono proposti dal Centro Stile Alfa Romeo in differenti soluzioni cromatiche rendendoli così estremamente funzionali alle diverse applicazioni.
 

Le Celebrazioni presso il museo Alfa Romeo
Il Museo Alfa Romeo di Arese ha già in calendario due eventi per celebrare queste importanti ricorrenze. La cornice è quella della rassegna Backstage, un ciclo di conferenze avviato nel 2018 per approfondire la storia Alfa Romeo attraverso materiali inediti del Centro Documentazione e le testimonianze di chi – storici, progettisti, collaudatori, meccanici – su quell’auto o quel progetto ha avuto un ruolo attivo o conoscenze approfondite.
Domenica 5 maggio i riflettori saranno puntati sulla Alfetta GT, mentre il 2 giugno toccherà a Giulietta. Le conferenze sono ospitate nella sala Giulia del Museo, e saranno precedute da una parata alla quale sono invitati a partecipare i proprietari di quello specifico modello Alfa Romeo.
Il calendario completo delle conferenze Backstage sarà disponibile a breve sul sito web museoalfaromeo.com.
La terza edizione dei Tribe Days rappresenterà sicuramente l’apice delle celebrazioni. Un evento unico, rivolto a tutti gli appassionati delle 4 ruote, Alfisti e non, club, collezionisti, appassionati, semplici curiosi accomunati dalla passione per il marchio.
 

La storia delle due vetture:

Giulietta Sprint (1954): La vettura che segna la trasformazione dell’Alfa Romeo in una grande industria automobilistica è senza dubbio la Giulietta, la “fidanzata d’Italia”. Nel 1952 la produzione Alfa Romeo può contare solo sulla 1900, così si fa strada l’ipotesi di una vettura più moderna e di cilindrata inferiore.

Scartate le iniziali ipotesi di una vetturetta di 350 cc o di un’altra – a trazione anteriore – di 750 cc (ma con il codice 750 saranno identificati anche i progetti successivi), nell’agosto 1952 è chiaro che la vettura avrà un’impostazione tradizionale con motore anteriore, trazione posteriore. Meno di un anno più tardi, scende in strada un primo prototipo, un compatto coupé, opera del reparto carrozzeria di Ivo Colucci, dotato di un quattro cilindri bialbero in lega leggera di 1100 cc. Cilindrata poi cresciuta a 1300 (1290 cc). Con un carburatore monocorpo eroga 65 CV, per una velocità massima di 165 km/h, ma alla fine della carriera, con l’ultima evoluzione del 1958 e carburatore doppio corpo, la potenza sale a 79 CV per 170 km/h. Nuovo il cambio e la scatola del differenziale, anch’essi in alluminio. I freni a tamburo, con alettatura elicoidale, sono derivati da quelli della 1900.

All’alba del 1954 la meccanica è in dirittura di arrivo, ma della scocca esistono solo i bozzetti e qualche rudimentale prototipo. Tuttavia, Finmeccanica annuncia la consegna di alcuni esemplari ad una selezione di azionisti. A risolvere l’impasse sarà Rudolf Hruska, da poco chiamato da Giuseppe Luraghi a riorganizzare lo stabilimento in vista della produzione di 50 vetture al giorno prevista per la Giulietta: una carrozzeria esterna avrebbe assemblato una piccola serie di versioni coupé da consegnare agli azionisti in attesa che la berlina fosse pronta. Dopo l’iniziale diffidenza, l’IRI, cui fa capo l’Alfa Rome accetta la proposta: i bozzetti sono presentati da Boneschi, Boano e Bertone. Quest’ultimo, avvalendosi della matita di Franco Scaglione, proporrà una vettura compatta e proporzionata, dalle linee essenziali, raffinate e sportive. È nata la Giulietta Sprint.
La vettura viene presentata al Salone di Torino il 21 aprile 1954, ma già due settimane prima, nel cortile del Portello si era avuta un’anteprima per gli addetti ai lavori e le autorità: da un elicottero erano scesi due attori negli shakespeariani costumi di Romeo e… Giulietta.
La Giulietta si impone sul mercato fin dal momento della presentazione. Dopo pochi giorni, dovranno essere sospesi gli ordini per la saturazione dello stabilimento. La ragione del successo, oltre che nella linea sportiva e riuscita, consisteva nelle prestazioni, che vedevano la vettura a un livello sconosciuto per la categoria e che andavano a insidiare concorrenti di classe ben superiore.
Per l’Alfa Romeo sarà la svolta, la nascita di una grande industria automobilistica. La produzione della Giulietta, nelle varie versioni, proseguirà per 11 anni e per un totale di 177.513 esemplari di cui 24084 Sprint.
 

Alfetta GT (1974) Due anni dopo la presentazione dell’Alfetta segue quello di una versione coupé, con il compito – quanto mai arduo – di andare a sostituire quel modello leggendario, e vendutissimo, che è la coupé di Bertone, disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1963 come versione sportiva della Giulia. L’Alfetta GT 1.8 riprende la meccanica transaxle della berlina ma il   passo viene accorciato di 110 mm e l’assetto reso più sportivo. La carrozzeria è disegnata ancora da Giugiaro – ormai “in proprio” con l’Italdesign - secondo canoni molto moderni, che già aveva in parte anticipato con un prototipo realizzato alcuni anni prima su base delle 1750 GTV: due volumi con coda fastback che termina molto alta con un accenno di spoiler. Le linee sono tese e spigolose, il frontale, a quattro fari incassati è basso e aggressivo. In realtà, il contributo del Centro Stile Alfa Romeo di Arese sarà piuttosto marcato in fase di definizione. Anche il posto guida riflette l’intonazione sportiva: la seduta è bassa, la posizione distesa e di fronte al pilota solo un grosso strumento con il contagiri. Il tachimetro e gli strumenti secondari sono al centro della plancia.

L’Alfetta GT vuole essere una vera granturismo più che una sportiva estrema, e grande attenzione viene dedicata alla praticità: l’interno è spazioso per quattro persone, anche i cristalli posteriori sono discendenti e l’ampio bagagliaio è ben accessibile grazie al portellone.
Già nel 1975 l’Alfetta GT viene leggermente modificata nella meccanica e dai 122 CV a 5500 giri/min, si passa a 118 CV a 5300 giri/min. L’anno successivo debuttano una versione di attacco, con motore 1.6 da 109 CV (che uscirà di produzione nel 1980) e allestimento semplificato, e la GTV (GTS sul mercato inglese) con motore due litri.
Le linee di produzione saranno fermate nel 1986, con una produzione di 136.275 esemplari, fra le varie versioni.

 

https://www.media.stellantis.com/it-it/alfa-romeo/press/con-due-nuovi-loghi-made-in-centro-stile-alfa-romeo-celebra-i-70-di-giulietta-e-i-50-dell-alfetta-gt

 

 

  • 2 mesi fa...
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Cita
Alfa Romeo Bistrò, eccellenza italiana al Museo
  • Una nuova proposta di ristorazione al Museo di Arese, per completare l’esperienza di visita nel segno della qualità
  • Locale di design contemporaneo arricchito da pezzi della Collezione storica Alfa Romeo in esposizione
  • Un’ampia gamma di servizi, dalla caffetteria fino alle proposte di catering per gli eventi privati
  • Partner è Maio Group, dai ristoranti di Rinascente Milano e Roma agli eventi a Balocco Proving Ground, altra location legata al Marchio

 

Un viaggio tra innovazione e tradizione scandito da valori quali bellezza, cura artigianale, eccellenza italiana. È l’esperienza offerta dal Museo Alfa Romeo di Arese attraverso le auto che hanno segnato la storia del motorsport, del design, dell’innovazione tecnologica e del costume, proiettando il Marchio a livello globale come simbolo dell’eccellenza del made in Italy.

 

Ora questa esperienza si arricchisce di un nuovo capitolo con l’apertura dell'Alfa Romeo Caffè & Bistrò, nuova proposta di ristorazione di qualità che da quest’anno accompagna il Museo, completando l’offerta di servizi rivolti a un pubblico internazionale (il Museo è frequentato da visitatori provenienti da oltre 120 Paesi).

 

Alla guida dell’Alfa Romeo Caffé & Bistrò è un partner di grande esperienza quale il Gruppo Maio, che da anni gestisce con successo i MAIO Restaurant con terrazza all’ultimo piano di Rinascente a Milano e ora anche a Roma. Grazie alla professionalità di MAIO Catering, che trasferisce la cultura dell’alta ristorazione nell’organizzazione di eventi di successo, cura inoltre gli eventi a Balocco Proving Ground, altra location fortemente legata alla storia Alfa Romeo.

 

Locale di design contemporaneo, con richiami alla tecnologia e allo stile, il Bistrò di Arese è arricchito da elementi della Collezione storica Alfa Romeo: dalle auto in esposizione a modelli in scala, per proseguire idealmente l’esperienza vissuta durante la visita al Museo.

 

Accogliente e spazioso, l'Alfa Romeo Caffè è il luogo ideale per accogliere i numerosi gruppi e club automobilistici che si danno appuntamento al Museo: per loro sono disponibili proposte dedicate come ad esempio la Red Night, una serata organizzata a giugno in occasione dell'anniversario di fondazione di Alfa Romeo.

 

Arricchiscono l’offerta le proposte per le famiglie, con menu pensati per i più piccoli, per la clientela business e per i visitatori che osservano regimi alimentari particolari.

 

La cucina proposta all'Alfa Romeo Caffè & Bistrò riflette i valori e la tradizione di Alfa Romeo, con un menu curato dallo chef Eugenio Moreni che mescola innovazione e creatività, utilizzando solo materie prime di altissima qualità.

 

Aperto con servizio di caffetteria e varie proposte di ristorazione nei giorni e orari di apertura del Museo – tutti i giorni dalle 10 alle 18, ad eccezione del martedì – l’Alfa Romeo Caffè & Bistrot è inoltre il riferimento per gli eventi privati che è possibile organizzare al Museo: dagli aperitivi e cocktail al termine di una visita privata esclusiva, ai meeting ed eventi aziendali fino alle cene di gala con showcooking per le occasioni speciali.

 

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  • 2 settimane fa...
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Cita
Dal DTM alle Super 2000, al Museo Alfa Romeo va in scena la leggenda
  • Dal 1992 al 2007 Alfa Romeo ha dominato le corse nella categoria Turismo, prima con le 155 e poi con le 156 preparate dalla “nuova” Alfa Corse di Sergio Limone
  • Decine di campionati vinti in Italia, Regno Unito, Germania e Spagna
  • Una conferenza Backstage domenica 21 aprile alle ore 15 al Museo di Arese ripercorre quella lunga e travolgente stagione
  • Da Sergio Limone a Fabrizio Giovanardi e Gabriele Tarquini, da Giorgio Francia a Monica Bregoli, ricordi e retroscena raccontati dai protagonisti
     

Dal 1992 al 2007 Alfa Romeo ha dominato le corse della categoria Turismo, prima con la 155 e poi con la 156, scrivendo pagine indimenticabili nella storia del motorsport e conquistando decine di campionati in Italia, Germania, Regno Unito e Spagna.

 

Un’epopea che ha origine nella “nuova” Alfa Corse e che proprio con le vetture a ruote coperte raccoglierà i maggiori successi, prima sotto la guida di Giorgio Pianta e in seguito con il team Nordauto/N-Technology. Merito di vetture dalle grandi potenzialità che una squadra di altissimo livello ha saputo rendere imbattibili.


Il Museo Alfa Romeo ripercorre la storia di questa lunga e straordinaria stagione domenica 21 aprile, in una conferenza Backstage che darà voce a ricordi ed emozioni di molti protagonisti: da Fabrizio Giovanardi a Giorgio Francia, da Gabriele Tarquini a Monica Bregoli, oltre naturalmente a progettisti, tecnici e membri del team. A cominciare da Sergio Limone, uno dei più grandi personaggi del motorsport, capace di dominare un’intera stagione dei rally con Lancia e di ripartire da zero con le Alfa Romeo da pista. Vincendo ancora.


I primi successi arrivano già nel 1992 – a pochi mesi dall’inizio del progetto – con Nicola Larini che conquista il Campionato Italiano Superturismo con la 155 GTA e l’anno successivo il DTM con la 155 V6 TI, battendo gli increduli rivali tedeschi sul loro terreno e infrangendo tutti i record. Poi arrivano i trionfi nel BTCC, il Campionato Turismo Inglese 1994 e altre vittorie in ogni parte del mondo. Finita la carriera della 155, dal 1998 tocca alla 156 continuare sulla strada del successo, conquistando in una carriera di 10 anni, ben 13 Campionati fra piloti costruttori e team, e vincendo l’ultima gara addirittura nel 2007, quando la 156 è ormai fuori produzione da tempo.

 

Una stagione di corse e vittorie che ha visto tecnici di primo piano e piloti molto spesso provenienti o destinati alla Formula 1: Larini, Nannini, Tarquini, Giovanardi, Massa, Danner, Farfus, Thompson, Alboreto, solo per citarne alcuni. All’apice del successo in Ferrari, nel 2003, anche Michael Schumacher ha provato l’Alfa Romeo 156 S2000 di Gabriele Tarquini sul circuito del Mugello.


A condurre la conferenza Backstage sarà il curatore del Museo Alfa Romeo, Lorenzo Ardizio. Sarà affiancato da Sergio Remondino, storica firma di Autosprint e autore, insieme a Sergio Limone, del libro “Alfa Romeo 155 e 156: DTM, Superturismo e Super 2000” – edito da ASI Service – che nell’occasione verrà ufficialmente presentato.

 

La conferenza Backstage, a ingresso libero per i visitatori del Museo Alfa Romeo, si svolgerà a partire dalle ore 15 in sala Giulia. Sarà preceduta, alle 14.30, da una parata di Alfa Romeo sul pistino interno, in un tributo al team che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Marchio.

 

Il ciclo di conferenze Backstage del Museo Alfa Romeo, arrivato quest’anno alla sesta edizione, ha l’obiettivo di esplorare la storia del Marchio partendo dai documenti conservati nell’Archivio e ascoltando le voci dei protagonisti. Il programma completo degli appuntamenti mensili è consultabile sul sito www.museoalfaromeo.com

 

I video delle conferenze, sia in lingua italiana che inglese, sono visibili sul canale YouTube @MuseoAlfaRomeoOfficial.

 

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