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Proprio oggi un collega mi diceva che aveva dovuto lasciare a casa l'auto per lo stop alle euro 4, una Auris con il FAP di 8 anni con 80.000 Km praticamente nuova.

 

Non ho osato infierire chiedendogli perché avesse comprato un diesel per fare 10.000 km all'anno, ma la risposta la immagino, gliel'hanno rifilata come un affare.

 

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Allora, intanto si parla solo di alcune domeniche per iniziare, e si passerà agli altri giorni solo nelle fasce di punta se si arriverà a 8 giorni oltre soglia... quindi ridimensioniamo le cose invece di fare allarmismi e scandali.

 

Dopodiché, gira che ti rigira la questione è sempre la stessa: lo schifo esce dallo scappamento a prescindere dalle motivazioni più o meno nobili che portano a scegliere di muovere il veicolo (perché, se non guidi un'ambulanza, muoversi in auto è sempre una scelta).

Bisogna anche cominciare ad accettare l'idea che se un tipo di lavoro o un luogo di residenza si reggono solo sull'uso smodato dell'automobile in ambito urbano, forse sono semplicemente diventati incompatibili con le esigenze di salute pubblica.

Nessuno è OBBLIGATO ad usare l'auto, è una scelta che si fa semplicemente per comodità (vera o presunta) per mantenere un certo stile di vita basato su certi tempi e costi di mobilità.

 

 

Idem per il discorso della scelta del powertrain. Il diesel in certi contesti d'uso è economicamente più conveniente? Certo, non si discute. Ma non capisco perché la convenienza economica del singolo debba andare direttamente a scapito di quelli che gli stanno intorno, che oltretutto non condividono nulla di quel vantaggio.

 

Detto in soldoni, se uno fa 40k km/anno è un problema suo fare in modo che la cosa sia conveniente rispetto ai suoi guadagni. Se facendo a meno della nafta uno non ci sta coi costi, si aprono tre strade:

- alza i prezzi al pari dei suoi concorrenti nella medesima situazione;

- viene battuto dai suoi concorrenti che trovano modi migliori per realizzare la propria mobilità;

- l'intero mestiere non è più convieniente a nessuno e finisce fuori mercato, come è successo a tanti altri nella storia.

 

40 minuti fa, xtom dice:

Proprio oggi un collega mi diceva che aveva dovuto lasciare a casa l'auto per lo stop alle euro 4, una Auris con il FAP di 8 anni con 80.000 Km praticamente nuova.

 

Non ho osato infierire chiedendogli perché avesse comprato un diesel per fare 10.000 km all'anno, ma la risposta la immagino, gliel'hanno rifilata come un affare.

 

 

Giusto ieri, Mini a nafta, 40k km in più di tre anni: "Perché ero sempre dal benzinaio"...

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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32 minuti fa, Wilhem275 dice:

Allora, intanto si parla solo di alcune domeniche per iniziare, e si passerà agli altri giorni solo nelle fasce di punta se si arriverà a 8 giorni oltre soglia... quindi ridimensioniamo le cose invece di fare allarmismi e scandali.

 

Dopodiché, gira che ti rigira la questione è sempre la stessa: lo schifo esce dallo scappamento a prescindere dalle motivazioni più o meno nobili che portano a scegliere di muovere il veicolo (perché, se non guidi un'ambulanza, muoversi in auto è sempre una scelta).

Bisogna anche cominciare ad accettare l'idea che se un tipo di lavoro o un luogo di residenza si reggono solo sull'uso smodato dell'automobile in ambito urbano, forse sono semplicemente diventati incompatibili con le esigenze di salute pubblica.

Nessuno è OBBLIGATO ad usare l'auto, è una scelta che si fa semplicemente per comodità (vera o presunta) per mantenere un certo stile di vita basato su certi tempi e costi di mobilità.

 

 

Idem per il discorso della scelta del powertrain. Il diesel in certi contesti d'uso è economicamente più conveniente? Certo, non si discute. Ma non capisco perché la convenienza economica del singolo debba andare direttamente a scapito di quelli che gli stanno intorno, che oltretutto non condividono nulla di quel vantaggio.

 

Detto in soldoni, se uno fa 40k km/anno è un problema suo fare in modo che la cosa sia conveniente rispetto ai suoi guadagni. Se facendo a meno della nafta uno non ci sta coi costi, si aprono tre strade:

- alza i prezzi al pari dei suoi concorrenti nella medesima situazione;

- viene battuto dai suoi concorrenti che trovano modi migliori per realizzare la propria mobilità;

- l'intero mestiere non è più convieniente a nessuno e finisce fuori mercato, come è successo a tanti altri nella storia.

 

 

Giusto ieri, Mini a nafta, 40k km in più di tre anni: "Perché ero sempre dal benzinaio"...

 

Qui sta il punto.

 

Non c'è solo il mero costo del carburante alla pompa. C'è il costo sociale che esso comporta come conseguenze di salute e ambiente in generale.

 

Tra l'altro, a proposito di prezzo alla pompa... la benzina costa di più del gasolio per via delle accise. Che, alla fine, finiscono nelle casse dello Stato, e in qualche modo quindi, ci tornano indietro.

 

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In realtà il gasolio ha un costo di produzione industriale leggermente superiore.

Però non se ne può fare a meno, perchè da un barile di petrolio si ottiene un mix di prodotti attraverso la raffinazione.

Quantunque si possa cercare, per esempio, di produrre più benzina e meno gasolio, non è che si possa fare come si vuole, qualche percento in più di benzina a scapito del gasolio significa costi di raffinazione che salgono alle stelle.

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2 ore fa, Phormula dice:

In realtà il gasolio ha un costo di produzione industriale leggermente superiore.

Però non se ne può fare a meno, perchè da un barile di petrolio si ottiene un mix di prodotti attraverso la raffinazione.

Quantunque si possa cercare, per esempio, di produrre più benzina e meno gasolio, non è che si possa fare come si vuole, qualche percento in più di benzina a scapito del gasolio significa costi di raffinazione che salgono alle stelle.

Domanda da inesperto e ignorante in materia: e quando il parco circolante era 90% benzina come si faceva? e nei paesi (vedi USA) dove il gasolio quasi non esiste come si fa? 

 

 

 

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io percorro 15000km annui, pochi mesi fa ho cambiato auto, ho valutato il benzina e il gpl alla fine sono rimasto al gasolio perchè:

A GPL oltre ad essere un discreto polmone non la facevano con l'allestimento che desideravo (e se devo spendere i miei soldi me la prendo come piace a me)

A benzina sarei andato in pareggio in circa 5 anni

 

Con il discorso che NESSUNO è obbligato ad usare l'auto andiamoci piano, molte persone sono obbligate ad usarla altroché.

Personalmente anche se volessi i miei orari e impegni non corrispondono con il trasporto urbano e spesse volte dovendo fare 200-300km ho valutato il treno, a conti fatti usando la macchina in 2 o più persone il treno è molto sconveniente.

Mi sono fatto cinque anni di trasporto urbano, mai più, non è possibile perdere due ore per fare un tratto dove in macchina mi servono quaranta minuti.

 

Inutile bloccare il traffico se poi apri i listini e di GPL o ibride ce ne sono veramente poche.

Inutile dire di comperare veicoli a benzina se poi devo spendere centinaia di € all'anno di differenza.

E' dall'alto che vanno fatte valutazioni e scelte, il semplice cittadina fa quello che conviene di più al suo portafoglio.

 

Altrimenti dovremmo tutti girare con una panda a metano e cerchi da 13

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Per dirne un'altra, mia morosa dopo due anni di treno Rovigo-Ferrara ha preferito farsela in macchina.

Con il treno risparmiava qualcosina ma era un'odissea tra ritardi, cancellazioni, scioperi (che io vieterei, non puoi scioperare e fare un danno a me che ti pago il biglietto, se hai delle condizioni lavorative che non ti aggradano prenditela con chi di dovere o cambia lavoro) e condizioni di viaggio.

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17 minuti fa, Nicola_P dice:

Con il discorso che NESSUNO è obbligato ad usare l'auto andiamoci piano, molte persone sono obbligate ad usarla altroché.

Personalmente anche se volessi i miei orari e impegni non corrispondono con il trasporto urbano e spesse volte dovendo fare 200-300km ho valutato il treno, a conti fatti usando la macchina in 2 o più persone il treno è molto sconveniente.

Mi sono fatto cinque anni di trasporto urbano, mai più, non è possibile perdere due ore per fare un tratto dove in macchina mi servono quaranta minuti.

Parole sacrosante.

 

Io, per andare al lavoro, faccio 20 km in circa 30 minuti. Per fare la stessa cosa con i mezzi pubblici ci impiegherei 2 ore. (fonte Google Maps). 4 ore al giorno al posto di un'ora. Trasporto Pubblico No Grazie.

Oppure, classica tratta estiva Firenze-Viareggio in due persone. In treno per due persone AR sono 38,80 euro. In auto (fonte ViaMichelin) sono circa 22 euro. Trasporto Pubblico No Grazie.

 

Sono il primo che sarebbe felice di utilizzare il Trasporto Pubblico, niente ansia da auto, relax durante il trasferimento Casa Lavoro ma a queste condizioni chi me lo fa fare?

 

Quindi prima rendiamo appetibile il Trasporto Pubblico e poi disincentiviamo l'auto privata.

 

Riguardo al blocco delle auto diesel trovo sia una scelta ridicola e demagogica. Facciamo controlli severissimi sulle auto (TUTTE) e impediamo la circolazione agli scassoni inquinanti (qualunque normativa euro rispettino e soprattutto qualunque tipologia di mezzo a motore siano) premiando i virtuosi che curano le auto e fanno manutenzione.

 

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1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint

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15 minuti fa, kramer dice:

Leggendo gli ultimi post ho compreso che qualche utente vive a Possibilandia e non ha sicuramente avuto a che fare, per necessità lavorativa (e non per svago con la capretta), con i vari servizi altalenanti di Trenitalia, consociate ed aziende varie di gestione dei mezzi pubblici sulla carta alternative ad auto propria o noleggio della stessa...fatevi un viaggio di lavoro in alcune regioni d'italia e non penso si parlerebbe tanto facilmente di scelta di comodità e mancato obbligo dell'utilizzo dell'auto, che sia alimentata con qualsiasi cosa esista in terra...

 

Detto questo l'auto è presa di mira a prescindere da stato ed amministrazioni locali, ovviamente in tutto ciò "vince" chi ha più soldi e la gente si deve adeguare alla faccia della democrazia, e si "dimentica" che l'inquinamento non è solo quello del tubo di scarico ma va allargato ad un'infinità di fonti, comprese quelle che producono l'energia a servizio dell'auto elettrica "pulita"...ma dare addosso alle auto  è questo si "comodo" e d'immagine per la politica...

Non si parla di viaggi di lavoro, qui si parla di ambito urbano. E mi sembra che nonostante le alte temperature di questi giorni (= riscaldamenti spenti) il particolato sia alle stelle, quindi dovremmo renderci un po' tutti conto del fatto che la situazione sta diventando insostenibile anche solo con le auto. Qui a Modena l'aria è irrespirabile, nonostante sia forse la città in Italia più vivibile in bicicletta, il traffico comunque modesto a tutte le ore, i mezzi pubblici ecologici (filobus e bus a metano), il centro pseudo-pedonalizzato, e, come ho detto, riscaldamenti ancora spenti... Eppure in mezzora a piedi ti si attacca addosso lo smog, non oso pensare a cosa si respira.

 

A Milano forse è anche peggio, anche se ultimamente ci sono solo nei week-end. Che vogliamo fare, continuare a respirare merda e raccontarci di essere vessati ingiustamente per poter andare comodamente a lavoro in macchina (rigorosamente Diesel perchè se no consuma troppo)?

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'15 BMW X3 xDrive20d Business Aut. - '00 Honda HR-V 1.6 16v Sport AWD 5d - '07 Nissan Micra 1.2 Jive 3d

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3 minuti fa, noospy dice:

Non si parla di viaggi di lavoro, qui si parla di ambito urbano. E mi sembra che nonostante le alte temperature di questi giorni (= riscaldamenti spenti) il particolato sia alle stelle, quindi dovremmo renderci un po' tutti conto del fatto che la situazione sta diventando insostenibile anche solo con le auto. Qui a Modena l'aria è irrespirabile, nonostante sia forse la città in Italia più vivibile in bicicletta, il traffico comunque modesto a tutte le ore, i mezzi pubblici ecologici (filobus e bus a metano), il centro pseudo-pedonalizzato, e, come ho detto, riscaldamenti ancora spenti... Eppure in mezzora a piedi ti si attacca addosso lo smog, non oso pensare a cosa si respira.

 

A Milano forse è anche peggio, anche se ultimamente ci sono solo nei week-end. Che vogliamo fare, continuare a respirare merda e raccontarci di essere vessati ingiustamente per poter andare comodamente a lavoro in macchina (rigorosamente Diesel perchè se no consuma troppo)?

Io a modena ci ho vissuto un anno, quando a milano le polveri sono a 78-90 a modena sforano i 130, quello che dici sulle bici, sui mezzi ecologici è vero, ma c'è un traffico sulle statali in provincia di mezzi pesante enorme e tutto il distretto della ceramica emette, anche se con filtrazioni e secondo norma, molto molto molto...

Io dopo lo scorso inverno, con due mesi di bronchite, ho capito che vivere a Modena significa stare male di salute per me e sono andato via, peccato perché il posto e la gente meriterebbe tanto di meglio come salute pubblica

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