Vai al contenuto

Messaggi Raccomandati:

On 3/8/2018 at 11:08, bik scrive:

Le particelle più piccole le fa solo in fase di rigenerazione.

 

Visto che l'auto non rigenera continuamente, mi viene da pensare che l'articolo che hai letto sia molto superficiale, se non peggio.

 

Non rigenera continuamente ma la rigenerazione coinvolge tutte le particelle nel frattempo filtrate - la quantità è la stessa.

Sbaglio?

Il trucco c'è, si vede benissimo, ma non gliene frega niente a nessuno. (Altan)

Link al commento
Condividi su altri Social

  Non rigenera continuamente ma la rigenerazione coinvolge tutte le particelle nel frattempo filtrate - la quantità è la stessa. Sbaglio?  
  

 

Il particolato, durante la rigenerazione, viene bruciato (non triturato ). Le microparticelle emesse, scarto della combustione, sono solo una frazione molto piccola della massa trattata. 

 

Ma è inutile cercare il diavolo del DPF nelle microparticelle di scarto quando c'è il grosso Diavolo della rigenerazione forzata nei percorsi brevi e cittadini.

 

Per non parlare del DIAVOLONE della durabilità ed efficacia del dispositivo già a partire da medie percorrenze.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • Mi Piace 3
Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 mese fa...

Diesel: 43 milioni di auto inquinanti a spasso per l’Europa

Un rapporto della Federazione europea per il trasporto e l’ambiente lancia l’allarme: anche le Euro 6 superano i limiti. I peggiori sono i francesi. L’Italia è al quarto posto

I peggiori sono i francesi

Chi sperava che il Dieselgate (lo scandalo scoppiato tre anni fa negli Usa, dopo che la Volkswagen fu scoperta a truccare con un software le emissioni delle sue vetture per farle rientrare nei limiti di legge in fase di omologazione) innescasse un ciclo virtuoso oggi ha più di un motivo per scoraggiarsi. Un rapporto della Federazione europea per il trasporto e l’ambiente, organizzazione non governativa con sede a Bruxelles, anticipato dal quotidiano francese Le Monde, stima che «43 milioni di Diesel inquinanti» siano tutt’oggi in circolazione nell’Unione Europea. Con 8.741.000 unità, è il parco circolante francese a contare il maggior numero di Diesel «sporchi», davanti alla Germania (8.208.000), al Regno Unito (7.267.000) e all’Italia (5.255.000).

La lezione del Dieselgate non è servita

Si tratta di veicoli, tra utilitarie e mezzi commerciali, che emettono valori medi di tre volte superiori ai limiti di NOx, gas tossico che, scrive Le Monde, sarebbe all’origine, insieme alle polveri sottili all’ozono, di 400mila morti premature registrare ogni anno in Europa. Sono cifre di per sé impressionanti, ma il vero motivo di allarme è che riguardano i motori più recenti, gli Euro 5 (su strada dal 2009) e gli Euro 6 (dal 2014): lo studio, infatti, non considera gli Euro 4 gli Euro 3, che tuttavia affollano le strade d’Europa. Insomma, il Dieselgate non sarebbe servito: in Europa il numero di Diesel classificati come «sporchi» dalla Federazione europea per il trasporto e l’ambiente continua a crescere: 5 milioni di unità solo nel 2017, 14 milioni a partire dai giorni dello scandalo. Spiegazione? «Anche gli Euro 6 sputano veleno: il contenuto reale di NOx supera di cinque volte il limite», risponde Florent Grelier, ingegnere della Ong.

Diciotto volte oltre il limite di NOx

La Federazione europea per il trasporto e l’ambiente ha stilato le sue statistiche incrociando i dati dei governi, quelli dell’Agenzia europea per l’ambiente e quelli dei test compiuti da diversi organismi indipendenti. E ha lavorato d’intesa con l’International Council on Clean Transportation, altra organizzazione non governativa: quella che ha rivelato la frode di Volkswagen. Una campagna di rilevamento delle emissioni che ha coinvolto 700mila veicoli, analizzati in condizioni reali e nelle grandi città europee, ha accertato i veri livelli di NOx. I risultati confermano che anche i modelli più recenti, post Dieselgate, continuano a emettere gas tossici in eccesso. In certi casi si arriva a superare di 18 volte il limite (che sarebbe di 80 mg/km).

Il fallimento delle norme Euro

Sulla base di queste ricerche, la Federazione europea per il trasporto e l’ambiente mette in evidenza una tendenza globale sconcertante: le norme abbassano progressivamente i limiti, ma lo scarto tra questi e le emissioni reali cresce. Se i Diesel Euro 3 (in circolazione dopo il 2000) emettono il doppio dell’NOx previsto dalla loro normativa (500 mg/km), gli Euro 6 superano i limiti (80 mg/km) di 5,6 volte. Come dire: legge e industria vanno per la propria strada, incuranti l’una dell’altra... Una sorpresa? Non proprio. In un rapporto «al vetriolo» — scrive Le Monde — pubblicato l’11 settembre, la Corte dei conti europea sostiene che le norme Euro «non sono riuscite a ridurre le emissioni di ossidi di azoto».

https://motori.corriere.it/motori/attualita/18_settembre_18/diesel-43-milioni-auto-inquinanti-spasso-l-europa-i-dati-choc-ab551b3a-bb1d-11e8-bdaa-50b21d428469.shtml

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

  • 2 mesi fa...
Cita

Diesel, la sua fine è inevitabile. Ma non per le ragioni che ci raccontano

Ora, il petrolio di scisto è un petrolio “leggero”, a bassa densità: va bene per fare benzina, ma non ci si può fare gasolio per i motori diesel, o perlomeno non facilmente. Per fare il gasolio ci vuole petrolio “pesante” da raffinare. E qui sta il guaio di tutta la faccenda: siamo a corto di petrolio pesante. I dati mostrano che la produzione di olio combustibile (petrolio pesante) è in calo dal 2007. Da allora abbiamo perso oltre il 30% della produzione mondiale. La produzione di gasolio, invece, ha continuato ad aumentare debolmente fino al 2015, ma ora è in calo anche quella.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/diesel-la-sua-fine-e-inevitabile-ma-non-per-le-ragioni-che-ci-raccontano/4791476/

 

Link al commento
Condividi su altri Social

Per quello che ho studiato, molto superficialmente al politecnico questo è vero, ma una volta che arriva il greggio estratto si inizia con il processo di raffinazione in colonna ... e tutto il greggio è composto da idrocarburi pesanti e leggeri.... ovviamente cambiano le rese da tipo a tipo di greggio ma dire che abbiamo perso il 30% della produzione mondiale di Gasolio (quindi la produzione di oli e bitume avrebbe perso ancora una percentuale maggiore visto che sono composti da idrocarburi ancora più pesanti)  mi lascia molto perplesso. Vorrei tanto avere le fonti che che affermano questa cosa..

 

Ma poi l'ultima frase " Cominciamo invece a muoverci verso una mobilità pulita basata sulla trazione elettrica e sull’energia rinnovabile."

 

Quando Sappiamo benissimo che per come è la situazione in italia sposarci per una mobilità pulita non vuol dire assolutamente passare per auto elettriche "pure". (che poi è come nascondere la polvere sotto il tappeto.)

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 mese fa...

Il problema attuale è quello che i politici e i media che si sa sono i più caproni ignoranti che ci siano, specialmente sulle questione tecniche e tecnologiche, hanno intrappreso questa crociata contro il diesel, ma non solo, anche contro i combustibili tradizionali e al contrario esaltano le virtù dei modelli elettrici. Ora è chiaro a tutti ch eil futuro dell'auto sarà elettrico, ma è un futuro lontano, in  quanto la tecnologia che rende possibili attualmente le auto elettriche, non è ancora matura per pemrmettere la diffusione di tali mezzi su larga scala e non è ancora pronta per renderli sostenibilti, eco-compatibil e vantaggios,i sia aconomicament,e sia per l'ambiente. Si sta cercando di imporre una tecnologia non ancora pronta, immatura. Si ha troppa fretta sulle auto elettriche, spesso utilizzate per motivi di markenting, o per motivi di campagna elettorale. Così ci serca di drogare il mercato penalizzando i motori tradizionali e incentivando quelli elettrici. Bisognerebbe lasciare che la tecnologia maturi, che il mercato dell'auto faccia il suo corso, senza incentivi e senza penalizzazioni. Quando le auto elettriche saranno economicamente più convenienti delle auto a combustione, quando avranno risolto i problemi di ricarica e autonomia, quando per alimentarsi utilizzerano solo energia da fonti rinnovabili, ecco che si diffonderanno su larga scala, facendo socmparire le auto tradizionali, senza che vengnao imposti dei divieti assurdi, o senza incentivare le elettriche.

Del resto quando si è passati dalle carrozze trainate da cavalli, che causavano gravissimi problemi di inquinamento ed igene nelle città, visto che lo sterco degli equini causava gravi infenzioni ed epedimie (molto più dannoso delle polveri sottili), alle automobili, a nessuno è mai venuto in mente di vietare la circolazione delle carrozze, per incentivare la diffusione delle auto, o di mettere una tassa sulla merda prodotta dai cavalli.

Modificato da infallibile_GF
  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

42 minutes ago, infallibile_GF said:

Il problema attuale è quello che i politici e i media che si sa sono i più caproni ignoranti che ci siano, specialmente sulle questione tecniche e tecnologiche, hanno intrappreso questa crociata contro il diesel, ma non solo, anche contro i combustibili tradizionali e al contrario esaltano le virtù dei modelli elettrici. Ora è chiaro a tutti ch eil futuro dell'auto sarà elettrico, ma è un futuro lontano, in  quanto la tecnologia che rende possibili attualmente le auto elettriche, non è ancora matura per pemrmettere la diffusione di tali mezzi su larga scala e non è ancora pronta per renderli sostenibilti, eco-compatibil e vantaggios,i sia aconomicament,e sia per l'ambiente. Si sta cercando di imporre una tecnologia non ancora pronta, immatura. Si ha troppa fretta sulle auto elettriche, spesso utilizzate per motivi di markenting, o per motivi di campagna elettorale. Così ci serca di drogare il mercato penalizzando i motori tradizionali e incentivando quelli elettrici. Bisognerebbe lasciare che la tecnologia maturi, che il mercato dell'auto faccia il suo corso, senza incentivi e senza penalizzazioni. Quando le auto elettriche saranno economicamente più convenienti delle auto a combustione, quando avranno risolto i problemi di ricarica e autonomia, quando per alimentarsi utilizzerano solo energia da fonti rinnovabili, ecco che si diffonderanno su larga scala, facendo socmparire le auto tradizionali, senza che vengnao imposti dei divieti assurdi, o senza incentivare le elettriche.

Del resto quando si è passati dalle carrozze trainate da cavalli, che causavano gravissimi problemi di inquinamento ed igene nelle città, visto che lo sterco degli equini causava gravi infenzioni ed epedimie (molto più dannoso delle polveri sottili), alle automobili, a nessuno è mai venuto in mente di vietare la circolazione delle carrozze, per incentivare la diffusione delle auto, o di mettere una tassa sulla merda prodotta dai cavalli.

 

Sono sicuro che se vivessi in una grande città infestata da veicoli a combustione interna, la penseresti in modo leggermente diverso.

 

Non dico che così come lo stanno facendo sia particolarmente sensato (stanno semplicemente sperando di spostare l'inquinamento da un'altra parte), né lungimirante, soprattutto in Italia. Ma qualcosa va fatto e urgentemente.

 

PS: Semplicemente i numeri erano infinitamente più piccoli e i mezzi diversi, ma altroché se in passato hanno cercato di disincentivare, o quanto meno regolamentare, la circolazione dei cavalli.

Modificato da v13
Link al commento
Condividi su altri Social

31 minuti fa, infallibile_GF scrive:

Il problema attuale è quello che i politici e i media che si sa sono i più caproni ignoranti che ci siano, specialmente sulle questione tecniche e tecnologiche, hanno intrappreso questa crociata contro il diesel, ma non solo, anche contro i combustibili tradizionali e al contrario esaltano le virtù dei modelli elettrici. Ora è chiaro a tutti ch eil futuro dell'auto sarà elettrico, ma è un futuro lontano, in  quanto la tecnologia che rende possibili attualmente le auto elettriche, non è ancora matura per pemrmettere la diffusione di tali mezzi su larga scala e non è ancora pronta per renderli sostenibilti, eco-compatibil e vantaggios,i sia aconomicament,e sia per l'ambiente. Si sta cercando di imporre una tecnologia non ancora pronta, immatura. Si ha troppa fretta sulle auto elettriche, spesso utilizzate per motivi di markenting, o per motivi di campagna elettorale. Così ci serca di drogare il mercato penalizzando i motori tradizionali e incentivando quelli elettrici. Bisognerebbe lasciare che la tecnologia maturi, che il mercato dell'auto faccia il suo corso, senza incentivi e senza penalizzazioni. Quando le auto elettriche saranno economicamente più convenienti delle auto a combustione, quando avranno risolto i problemi di ricarica e autonomia, quando per alimentarsi utilizzerano solo energia da fonti rinnovabili, ecco che si diffonderanno su larga scala, facendo socmparire le auto tradizionali, senza che vengnao imposti dei divieti assurdi, o senza incentivare le elettriche.

Del resto quando si è passati dalle carrozze trainate da cavalli, che causavano gravissimi problemi di inquinamento ed igene nelle città, visto che lo sterco degli equini causava gravi infenzioni ed epedimie (molto più dannoso delle polveri sottili), alle automobili, a nessuno è mai venuto in mente di vietare la circolazione delle carrozze, per incentivare la diffusione delle auto, o di mettere una tassa sulla merda prodotta dai cavalli.

 

oltre a questo bisogna considerare che per alimentare un parco auto interamente elettrico bisogna aumentare parecchio la produzione di energia elettrica, quindi grazie a questa spinta politica all'auto elettrica per un bel po' possiamo scordarci di vedere chiudere le vecchie centrali a carbone o ad olio combustibile visto che le nuove serviranno per questo aumento...

Link al commento
Condividi su altri Social

3 ore fa, infallibile_GF scrive:

Ora è chiaro a tutti ch eil futuro dell'auto sarà elettrico, ma è un futuro lontano, in  quanto la tecnologia che rende possibili attualmente le auto elettriche, non è ancora matura per pemrmettere la diffusione di tali mezzi su larga scala e non è ancora pronta per renderli sostenibilti, eco-compatibil e vantaggios,i sia aconomicament,e sia per l'ambiente. Si sta cercando di imporre una tecnologia non ancora pronta, immatura. Si ha troppa fretta sulle auto elettriche, spesso utilizzate per motivi di markenting, o per motivi di campagna elettorale. 

 

Penso che uno degli scopi degli incentivi sia anche quello di far emergere il fatto che la tecnologia dell'auto elettrica è sufficientemente matura per un utilizzo su larga scala, mentre le infrastrutture di ricarica non sono ancora adeguate.

 

Attualmente il prezzo delle batterie al litio per auto è stimato in circa 200 € per KWh, questo vuol dire che su una elettrica le batterie incidono per almeno 8-10 mila euro, mentre su una ibrida plug-in incidono per circa 1500-2000 € sul prezzo finale, altrettanto si può stimare per il motore elettrico e l'inverter. In totale il costo di una ibrida plug-in dovrebbe essere superiore di 3-4 mila euro rispetto ad una analoga versione a benzina, invece le poche ibride plug-in disponibili hanno prezzi superiori di oltre 10 mila euro rispetto ad analoghe versioni a benzina dotate di cambio automatico.

 

Entro il 2025 si stima che il prezzo delle batterie scenderà a 100 € per KWh, la precedente stima era per il 2030, maggiore sarà la richiesta, più in fretta scenderanno i prezzi.

 

Insomma la transizione sarà graduale,  prima normali motori a benzina coadiuvati da piccoli motori elettrici, poi grandi motori elettrici coadiuvati da piccoli range extender a benzina, infine le elettriche pure. Tutte esistono già adesso, ma la loro diffusione sarà in proporzione alla riduzione del prezzo delle batterie ed all'aumento del l'infrastruttura di ricarica.

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, xtom scrive:

Entro il 2025 si stima che il prezzo delle batterie scenderà a 100 € per KWh, la precedente stima era per il 2030, maggiore sarà la richiesta, più in fretta scenderanno i prezzi.

Non credo. Il litio è difficile da estrarre, c'è più richiesta che offerta, e in queste condizioni all'aumentare della richiesta i prezzi aumentano.

  • Mi Piace 2
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.