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The Grand Tour


AleMcGir

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Obiettivamente

gli ultimi spettacoli, pur apprezzabili per i fan, erano venati di stanchezza e odorosi di stantìo.

Temo che anche questo sarà un "more of the same" fatto di solite gag riscaldate.

 

Spero che magari fra qualche anno gli verrà voglia una reunion che chiuda davvero col botto l'epopea TG/GT del trio,

anche senza dover andare chissà dove:

ricordo come assoluto apice epico del trio la chiusura della stagione 20

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PS

Godibili i programmi che hanno iniziato a fare indipendentemente,

menzione di merito per la Fattoria Clarksiana

 

 

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Probabilmente l'età e i tanti progetti intrapresi individualmente hanno portato a questa decisione.

Io spero sempre in un ritorno al passato: un bel programma di classiche prove su strada, senza arzigogolii vari e gag/stunt studiati troppo a tavolino, più un segmento di 10 minuti in cui commentano le notizie. Una roba "facile", poche puntate e girate vicino casa loro, così non si stancano 😅

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Centra poco con la loro fine come trio ma fa parte dei loro progetti come "indipendenti", uscito tra l'altro oggi, con May che è andato a trovare un altro dei "giganti" del motorismo mediatico, e secondo me vale la pena segnalarlo

 

 

Modificato da The.Doc
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17 ore fa, GL91 scrive:

Probabilmente l'età e i tanti progetti intrapresi individualmente hanno portato a questa decisione.

Io spero sempre in un ritorno al passato: un bel programma di classiche prove su strada, senza arzigogolii vari e gag/stunt studiati troppo a tavolino, più un segmento di 10 minuti in cui commentano le notizie. Una roba "facile", poche puntate e girate vicino casa loro, così non si stancano 😅


Credo che anche a volerlo riproporre nella formula originale, lo guarderebbero in pochi. Il tempo passa per tutti, purtroppo.
Che sia un film di Alberto Sordi, una canzone di De André o un programma di Mike Bongiorno, tutti preferiscono quelli degli esordi, giustamente.

 

Poi è cambiato il mondo. Già all’epoca gli intasavano la mail di critiche: gli appassionati delle macchine che venivano perculate o distrutte (Morris Marina in primis), le donne perché era un programma maschilista, gli ambientalisti perché facevano l’ode del petrolio, i pauperisti perché provavano solo supercar ecc…

Adesso che ci sono i social, e le aziende se la fanno addosso per due post negativi, figuriamoci che speranze avrebbe un programma che faceva del cameratismo, e del (vero) politicamente scorretto, la sua bandiera.

 

Fortuna che finalmente c’è un network che trasmette tutto Top Gear in chiaro 24 ore su 24 ad imperitura memoria.

 

P.S.: a proposito di quanto sopra, ripenso a due episodi in particolare.

Il primo, quello famoso in cui Clarkson faceva precipitare un blocco di cemento su una Maserati Biturbo.

All’epoca lo pensavamo tutti, adesso siamo in pieno buonismo automobilistico.

Prova a scrivere un commento negativo sull’Arna in un social e verrai massacrato.

 

Secondo episodio emblematico: l’intervista ad Amber Heard che veniva a guidare l’auto economica. Credo fosse l’unica volta in cui non era Clarkson a lanciare battute e doppi sensi, ma doveva parare tutti quelli che gli sferrava lei. Un’autentica maestra della seduzione laida, resa ancor più irresistibile da un bel visino angelico.

Voglio dire… fa un certo effetto vederla trasfigurata in eroina del me too, struccata e sofferente al processo per diffamazione intentatole dall’ex marito.

 

Ecco, diciamo che Top Gear è in certo senso eterno, sopravvive come testimonianza di un certo periodo storico in cui l’automobile era un argomento unificante e non divisivo, in cui le Amber Heard facevano le Amber Heard e le Biturbo facevano le Biturbo.

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Segnalo anche il recente episodio di The Smoking Tire Podcast con James May:

 

 

Per quanto riguarda il ritorno ad una trasmissione in studio ne dubito, sarebbe certamente meno stressante degli speciali ma lo stesso James dice che hanno abbandonato quella formula perché i contenuti invecchiano molto rapidamente.

 

Ricordiamo tutti alcune recensioni memorabili ma in generale la parte di attualità esaurisce la sua funzione nel momento in cui viene trasmessa. Gli speciali al contrario sono praticamente senza tempo e possono essere riguardati decine di volte.

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53 minuti fa, Giacomo 96 scrive:

...

Gli speciali al contrario sono praticamente senza tempo e possono essere riguardati decine di volte.

 

Vero.

Ho perso il conto delle volte che ho guardato lo speciale della Mongolia.

Per i paesaggi, per le coglionate, per l'"auto".

Ho sempre trovato questi speciali fatti con auto vecchie più piacevoli e durevoli di quelli con le auto all'ultimo grido.

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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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5 ore fa, Yakamoz scrive:


Credo che anche a volerlo riproporre nella formula originale, lo guarderebbero in pochi. Il tempo passa per tutti, purtroppo.
Che sia un film di Alberto Sordi, una canzone di De André o un programma di Mike Bongiorno, tutti preferiscono quelli degli esordi, giustamente.

 

Poi è cambiato il mondo. Già all’epoca gli intasavano la mail di critiche: gli appassionati delle macchine che venivano perculate o distrutte (Morris Marina in primis), le donne perché era un programma maschilista, gli ambientalisti perché facevano l’ode del petrolio, i pauperisti perché provavano solo supercar ecc…

Adesso che ci sono i social, e le aziende se la fanno addosso per due post negativi, figuriamoci che speranze avrebbe un programma che faceva del cameratismo, e del (vero) politicamente scorretto, la sua bandiera.

 

Fortuna che finalmente c’è un network che trasmette tutto Top Gear in chiaro 24 ore su 24 ad imperitura memoria.

 

P.S.: a proposito di quanto sopra, ripenso a due episodi in particolare.

Il primo, quello famoso in cui Clarkson faceva precipitare un blocco di cemento su una Maserati Biturbo.

All’epoca lo pensavamo tutti, adesso siamo in pieno buonismo automobilistico.

Prova a scrivere un commento negativo sull’Arna in un social e verrai massacrato.

 

Secondo episodio emblematico: l’intervista ad Amber Heard che veniva a guidare l’auto economica. Credo fosse l’unica volta in cui non era Clarkson a lanciare battute e doppi sensi, ma doveva parare tutti quelli che gli sferrava lei. Un’autentica maestra della seduzione laida, resa ancor più irresistibile da un bel visino angelico.

Voglio dire… fa un certo effetto vederla trasfigurata in eroina del me too, struccata e sofferente al processo per diffamazione intentatole dall’ex marito.

 

Ecco, diciamo che Top Gear è in certo senso eterno, sopravvive come testimonianza di un certo periodo storico in cui l’automobile era un argomento unificante e non divisivo, in cui le Amber Heard facevano le Amber Heard e le Biturbo facevano le Biturbo.

 

Aaah l'intervista a Amber Heard, quanto mi innamorai 😍

Tornando al trio, ci sono un po' di piattaforme di streaming che magari possono lasciare un po' di "libertà" in più, io ci spero sempre 🤞🏻

 

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12 minuti fa, GL91 scrive:

 

Aaah l'intervista a Amber Heard, quanto mi innamorai 😍

Tornando al trio, ci sono un po' di piattaforme di streaming che magari possono lasciare un po' di "libertà" in più, io ci spero sempre 🤞🏻

 


Una piattaforma su cui trasmettere la troveranno sempre. Il problema è che ormai hanno la loro età, lo smalto dopo tanto tempo tende a sbiadire, e una formula sia pure eccezionale ma ripetuta per decenni alla fine stanca.

Infatti sono stati bravi a fare altri bei programmi per conto proprio.

 

Di Clarkson sicuramente mi mancherà quell’amalgama di ironia e spregiudicatezza in salsa Tory, e l’aver saputo trasformare l’automobile in intrattenimento a 360 gradi.

Merito da dividere con gli altri due colleghi, tutti bravissimi nel fare un intrattenimento intelligente ed ironico, giocando molto sull’autoironia e sul loro personaggio, e scherzando perfino sull‘ambiguità sessuale, che è un caposaldo del British humour.

 

Tornando all’intervista della Heard, non è umanamente possibile non innamorarsi e non sbavare come un San Bernardo…

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  • 2 settimane fa...

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