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stev66

Messaggi Raccomandati:

15 ore fa, roberto.c dice:

Mi permetto di linkare questo articolo, un po' lungo e duro, ma, secondo me, molto interessante e che condivido quasi in toto:

 

http://danielegasparri.blogspot.it/2016/10/la-maledizione-marziana-e-un-progresso.html?spref=tw&m=1

 

 

Bellissima lettura. E' esattamente quello che volevo scrivere, ma che non sarei mai stato in grado di fare. 

 

Ammettilo anche tu sei un vecchio trekker dentro.  E quando senti questo: 

 

« Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. »

 

un po' ti emozioni ;-):mrgreen: 

 

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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3 ore fa, Cosimo dice:

Ammettilo anche tu sei un vecchio trekker dentro.  E quando senti questo: 

 

« Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. »

 

un po' ti emozioni ;-):mrgreen: 

 

 

:agree:

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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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12 ore fa, stev66 dice:

Insopportabile umorismo padano ?

 

Prealpino, prego :P

 

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Il mistero si infittisce .....

 

http://arstechnica.com/science/2016/10/new-hi-rez-photo-of-europes-lost-mars-lander-uncovers-a-new-mystery/

 

nel frattempo le prime analisi forse hanno evidenziato il problema... da "russianspaceweb"

 

On October 27, Rolf Densing, the Head of the European mission control center in Darmstadt, Germany, was quoted in German media as saying that some unexpected movement of the parachute could confuse the flight control system into thinking that the landing had already taken place. This phenomenon apparently manifested itself during only a few out of the thousands of tests, but it was considered so unlikely that no action was deemed necessary to negate it.    :)

 

Dalle intercettazioni ambientali

 

"Capo l'ha rifatto di nuovo !!! Che si fa ? Non abbiamo tempo di cambisare il software! "

 

"Vai tranquillo, è assolutamente escluso che questa situazione possa presentarsi veramente" :lol:

 

 

 

 

 

 

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Cita

Cos’è successo realmente a Schiaparelli?

ExoMars2016_TGO%252BEDM_separation_625.jpg
Disegno della sonda TGO che rilascia 
Schiaparelli verso Marte. Credit: ESA.
Il 19 ottobre scorso la missione europea ExoMars ha raggiunto con pieno successo l’obiettivo primario di collocare in orbita intorno a Marte la sonda Trace Gas Orbiter (TGO) ma non ha conseguito l’obiettivo secondario di far atterrare sul pianeta il dimostratore tecnologico Schiaparelli, concepito per collaudare le tecnologie di rientro, discesa e atterraggio per la futura missione ExoMars 2020.

Come avrete probabilmente letto un po’ dappertutto, Schiaparelli si è infatti schiantato sulla superficie marziana invece di atterrare. La NASA ha pubblicato una fotografia eloquentissima, scattata dalla sonda MRO, di quello che con tutta probabilità è il nuovo cratere marziano creato dai circa 500 chili di massa di Schiaparelli: qui sotto la potete vedere a confronto con un’immagine della stessa zona scattata sempre da MRO qualche mese prima. Un’altra versione è qui su Flickr.
 
ExoMars2016_MRO_view_of_Schiaparelli_landing_site_625.gif
La macchia scura è probabilmente il risultato dell’impatto di Schiaparelli;
la chiazza bianca è probabilmente il paracadute. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS.

Ma cosa ha causato quest’insuccesso? Nei media circolano varie ipotesi, che spesso sono così banali e ridicole da essere offensive verso chi ha lavorato ad ExoMars e in particolare a Schiaparelli. In effetti un errore c’è stato, ma è stato molto più sottile e difficile da anticipare di quel che si dice in giro. Per chiarire come stanno realmente le cose riassumo qui le informazioni tecniche che ho ottenuto in via confidenziale e che si basano sui dati di telemetria ricevuti e analizzati finora.  

La sonda TGO ha correttamente sganciato Schiaparelli il 16 ottobre, tre giorni prima del tentativo di atterraggio di Schiaparelli e prima di raggiungere Marte e frenare per immettersi in orbita. La traiettoria sulla quale TGO ha inserito Schiaparelli era perfetta. Dopo il distacco, Schiaparelli è entrato in modalità di ibernazione per tre giorni, allo scopo di risparmiare le proprie batterie, e poi si è correttamente svegliato nel momento previsto, appena prima di entrare nella tenue atmosfera marziana a circa 21.000 chilometri l’ora.

Quando si è svegliato, Schiaparelli ha utilizzato un sensore solare, situato sulla parte posteriore (rispetto alla direzione di volo) dell’involucro protettivo (backshell), per capire dove si trovava e come era orientato rispetto alla superficie di Marte. Poi ha attivato la Inertial Measurement Unit (IMU), una piattaforma inerziale che misura le accelerazioni istante per istante e consente al computer di bordo di calcolare velocità e orientamento nello spazio senza effettuare misurazioni assolute, che non sarebbero possibili durante la discesa. Anche questo è avvenuto in modo corretto.

Lo scudo termico situato anteriormente ha funzionato perfettamente, e quando Schiaparelli ha rilevato la decelerazione prevista dai suoi progettisti ha “capito” di aver raggiunto gli strati più densi dell'atmosfera marziana e quindi ha dato l’ordine di aprire il paracadute. Cinquanta secondi dopo l’apertura del paracadute, Schiaparelli ha sganciato lo scudo termico, esponendo il radar Doppler di bordo, che ha iniziato a misurare la distanza dalla superficie. Anche tutte queste fasi si sono svolte correttamente. Ma da qui sono iniziati i problemi e i misteri.

Schiaparelli sapeva a che quota si trovava rispetto alla superficie marziana grazie al radar, che indicava la distanza, ma aveva bisogno di sapere la propria inclinazione, per capire se il radar stava puntando verticalmente verso il basso (e quindi stava indicando l’effettiva distanza dal suolo) o se stava puntando lateralmente (e quindi stava dando un valore di distanza che andava corretto tenendo conto dell’angolo d’inclinazione).

L’inclinazione gli veniva fornita dai sensori dell’IMU, che però stavano fornendo dati sbagliati, perché erano andati in saturazione a causa delle oscillazioni impreviste subite da Schiaparelli mentre era appeso al paracadute. Queste misure sbagliate sono state interpretate dal computer come un assetto rovesciato del veicolo: in pratica, Schiaparelli ha creduto di trovarsi sottosopra, con il radar che guardava in su e vedeva la superficie di Marte al di sopra del veicolo. Il computer di bordo ha concluso, con logica ottusamente robotica, che se la quota aveva un valore negativo voleva dire che Schiaparelli era già atterrato. Ma in realtà era ancora ad alcuni chilometri di quota, in caduta libera verso la superficie marziana.
 
ExoMars2016_DescentInfographic_20160223_1280.jpg
La sequenza di atterraggio prevista. Credit: ESA/ATG medialab.


Tutta la parte rimanente del programma di discesa si svolgeva secondo una sequenza che dipendeva dalla quota, per cui il computer ha sganciato il paracadute (in anticipo), ha acceso i retrorazzi soltanto per il tempo minimo previsto dal programma (tre secondi), ha spento tutto e infine ha trasmesso il messaggio “sono atterrato”. Ma non era vero: stava ancora precipitando.

Schiaparelli, a circa 2 o 3 chilometri dalla superficie di Marte, era talmente convinto di essere atterrato che ha addirittura acceso la propria piccola dotazione di strumenti scientifici e ha iniziato a trasmettere i dati che rilevavano. Diciannove secondi dopo è atterrato davvero sul pianeta rosso, ma a circa trecento chilometri l’ora, disintegrandosi.
 
–––


Cosa ha causato le oscillazioni eccessive di Schiaparelli, molto superiori a quelle previste dalle simulazioni? Forse il paracadute si è aperto piú violentemente del previsto o in modo disassato rispetto al veicolo; forse i venti marziani erano molto più intensi del previsto; forse il simulatore non era abbastanza fedele nel ricreare l’ambiente di Marte. Ancora non si sa.

Non era stato effettuato un collaudo fisico, un drop test, nel quale il veicolo viene sganciato in quota da un aereo, sulla Terra, per vedere come si comporta: il test era stato considerato troppo costoso, c’era il rischio che comunque non rivelasse il problema per via delle differenze fra l’atmosfera marziana e quella terrestre e fra le gravità dei due pianeti, e c'era anche il problema del conflitto in Ucraina, visto che un eventuale test si sarebbe svolto in Romania, vicino al confine con la zona di guerra. 

Per ragioni di budget il drop test sulla terra non era stato fatto e comunque, date le differenti condizioni dell'atmosfera e della gravità terrestri, non è detto che il problema si sarebbe manifestato.

Essendo un veicolo dimostratore (cosa che molti giornalisti non è ben chiara), Schiaparelli non era dotato di sistemi ridondati, per cui il computer di bordo non poteva rendersi conto che stava ricevendo misure sbagliate. Ma ha comunque trasmesso i dati necessari a capire cos’è andato storto e quindi questo insuccesso consente di sapere che il software di gestione va corretto in tempo per la missione vera e propria del 2020. Fra l’altro, una conferma di un errore nel software sarebbe una buona notizia, perché è enormemente più facile correggere il software che trovare e correggere un guasto in un componente fisico.

 

©2016 by Paolo Attivissimo (http://disinformatico.info). Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

http://attivissimo.blogspot.it/2016/10/cose-successo-realmente-schiaparelli.html

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On 22/10/2016 at 16:59, roberto.c dice:

 

Non ho intenzione di polemizzare, anche perché non so se e per quanto tempo hai lavorato nel campo aerospaziale. Vorrei solo aggiungere in conclusione che Alenia Spazio ha avuto (ed ha) certamente dei problemi a carattere gestionale dovuti all'arrivismo di parte delle sue aree dirigenziali, ma ha sempre avuto tecnici di primo livello.

Ha, sì, avuto la sua grossa crisi nell'engineering quando negli anni 2003/2004 ci fu una suicida rottamazione incentivata della sua area seniores che portò alla diaspora del suo know-how lasciando i "giovani" quasi senza guida. Per fortuna fra questi giovani vi erano (e vi sono) molti ingegneri e fisici di grandi capacità che, facendosi un c**o come un secchio a causa di quanto ho scritto prima, hanno comunque messo in orbita progetti di altissimo livello (e perfettamente funzionanti) come Cosmo, SICRAL, Sentinel, Galileo, ecc. (e parlo solo dei progetti di TASI-Roma perché li conosco meglio di quelli di TASI-TO).

Non dimentichiamoci inoltre che i "ragazzi" di TASI vengono da sempre contesi da ESA e NASA.

Per finire: non disprezziamoci e sminuiamoci sempre; abbiamo anche in Italia personalità tecniche e scientifiche di primo livello.

Scusate lo sfogo.

 

Senza dimenticare che Alenia Torino ha praticamente costruito gran parte della ISS.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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  • 3 settimane fa...

 

Tralasciando il titolo... :disp2: 

 

65349650.jpg

 

 


Anche qui, appalti al ribasso estremo senza poi verificare le effettive competenze e capacità dell'appaltatore... :disp2:

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