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intervista demel


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Non parliamo poi se ti sposti ancora più a Est... Nel Veneto le auto italiane sono diventate ormai una rarità.

Fiat è stata totalmente rifiutata, persino dalle classi meno abbienti nei segmenti più alti.

.

Già è proprio così ....cmq nn solo nel veneto le italiane sn una rarità nella mia provincia novara (in teoria ancora piemonte...) tutto il gruppo fiat nel 2003 ha superato di poco il 20%....e ogni thesis si vedono almeno 3-4 cayenne nn esagero!!

Però in tutta questa diffidenza 3+1 piace eccome.,..ma dicono troppo bella perchè quelli della fiat la producano!!

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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I più attivi nella discussione

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Un cliente europeo o americano di BMW non comprerà mai un'auto Fiat, per quanto questa sia prestazionale e iper-tecnologica... Perché non ha sufficiente "immagine di marchio" per lui... però potrebbe fare un pensierino su una Alfa Romeo... Soprattutto gli ultimi modelli e quelli che stanno per arrivare, finalmente di nuovo competitivi, tecnologicamente evoluti e dal design davvero eccezionale.

un cliente bmw magari no, ma uno hyunday, kia o altri giapponesi che tanto vendono negli usa sicuramente si, a patto di fornirgli un prodotto valido, con geranzie e assistenza adeguate.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Blueyes,

Se si vuole ridare fiato all'industria automobilistica italiana, bisogna essere realisti e affrontare la realtà per quella che è adesso.

Il marchio Fiat avrebbe a mio avviso enormi problemi a mantenersi competitivo su tutti i segmenti perché la sua immagine di marchio per i segmenti sopra il C è probabilmente ormai troppo bassa per garantire volumi di vendita sufficienti a garantire profitti adeguati a coprire i mastodontici investimenti necessari alla messa in produzione di ogni modello in più.

Non dico che non si venderebbe qualche monovolume segmento D o qualche Large... Il punto è che sicuramente non se ne venderebbero abbastanza, non solo per generare profitti ma anche solo per ripagarsi delle spese di sviluppo e messa in catena di produzione!

Si rischierebbe di avere troppi modelli "in perdita" e per cosa? Per mantenersi comunque presenti ad ogni costo in qualche segmento in più con prodotti che comunque non vuole più nessuno perché altri marchi hanno ormai preso il dominio di quel segmento con modelli difficilissimi da battere?

No, insisto, questa è l'unica strada percorribile.

Credi davvero che qualcuno sia disposto a cambiare la sua futura Laguna o la sua futura Passat con una possibile futura Marea? Andiamo! Chi vogliamo prendere in giro? Quelli ormai sono clienti che potrai convincere a comprare italiano soltanto se saprai offrire una alternativa di qualità e anche un'immagine attraente che solo Alfa e Lancia potrebbero realisticamente avere nei segmenti superiori a C.

Chi si è allontanato dai marchi italiani lo ha fatto perché questi hanno purtroppo accumulato, soprattutto negli Anni '90, una serie di ritardi sulla concorrenza, sia in termini reali (finiture, prestazioni e design) sia in termini intangibili (immagine, marketing, "sentito dire")...

La reputazione di Fiat sui segmenti più piccoli è ancora abbastanza forte ed è lì che bisogna puntare, senza disperdere energie a rincorrere cavalli troppo veloci per noi in altre categorie con questo marchio.

Ci pensino gli altri "cavalli di razza" della scuderia, Alfa e Lancia a sistemare la concorrenza negli altri segmenti. Su di loro io scommetterei nell'alto di gamma, su Fiat qui no.

D'altra parte non è nel "DNA" Fiat fare auto grandi... I pochi modelli Fiat che hanno avuto un certo successo commerciale in questi segmenti si contano sulle dita di una sola mano come 131 e Croma... Vogliamo invece citare alcuni flop, come 130, 132/Argenta (tanto per non fare nomi più recenti...)?

ma se si è messa a fare emmiraglie pure la skoda!!! non diciamo che gode di immagine migliore di fiat, basta fare prodotti di qualità (design+affidabilità) che i clienti arrivano. Cosa si diceva qualche anno fa di AR, quando produceva 145 e 155?

poi sono uscite 147 e 156....

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Guest Abarth03
ma se si è messa a fare emmiraglie pure la skoda!!! non diciamo che gode di immagine migliore di fiat, basta fare prodotti di qualità (design+affidabilità) che i clienti arrivano. ....
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Un momento, un momento...è necessaria qualche precisazione.

Premesso che anche secondo me, oggi, sarebbe un'impresa ardua e forse pure controproducente, per il gruppo Fiat, cimentarsi nel segmento superiore direttamente col marchio Fiat (in quanto ormai è genericamente riconosciuto come produttore nei segmenti inferiore e medio, ed assente ormai da otto anni nel segmento medio-superiore, vedi Croma), non mi sembra giusto catalogare in modo veloce come flop le vetture di cui parli.

La 130 era nata in un periodo storico completamente diverso dall'attuale, in cui Fiat controllava solo il marchio Autobianchi; aveva pertanto necessità di competere nuovamente nel settore delle auto di lusso, settore abbandonato praticamente alla vigilia della seconda guerra mondiale, a meno di non voler considerare auto di lusso la Fiat 1900 degli anni cinquanta e la 1800/2100 (e successiva evoluzione 2300) a 6 cilindri.

La 130 di per sè non ha avuto il successo che meritava a causa della crisi energetica scoppiata nel '73 ed i cui effetti si sono sentiti durante tutti gli anni settanta. La 130 berlina poi, pagava il fatto di aver avuto una gestazione lunga, ed infatti si vede: uscita nel '69 se non sbaglio, aveva una linea riconducibile a quella della 124 del '66. Ed anche il primo motore, V6 da 2,8 litri, era piuttosto sottodimensionato in rapporto alla stazza dell'auto. Non a caso nel '71 verrà data una rinfrescata generale, con un nuovo motore da 3,2 litri più potente (lo stesso montato sulla bellissima coupè di Pininfarina), nuovi sedili e pannelli porta, e nuova plancia. Io ho visto, una volta, una 130 berlina modello '71 con interni in pelle e ti assicuro che, nonostante la linea barocca, non sembrava quasi una Fiat tanto era elegante. Della Coupè non aggiungo altro: è semplicemente un capolavoro di stile firmato Pininfarina, che pure propose (nel '74) una berlina impostata allo stesso modo (battezzata "Opera") per un possibile subentro, in produzione, alla berlina made in Fiat. Ma ormai era tardi, e probabilmente i vertici Fiat (che all'epoca aveva già acquistato la Lancia) dovevano aver decretato che non si sarebbero più impegnati in quel settore di mercato (Per inciso, pare che i ritardi nello sviluppo della 130 furono dovuti anche a "lotte interne", nel senso che già negli anni sessanta c'era chi non la voleva proprio, quest'auto).

La 132 è un altro discorso. Nel bene o nel male, mi pare sia stata una delle vetture dirigenziali (allora non si parlava ancora di auto aziendale) più diffuse degli anni settanta, forse la più diffusa). Il suo principale neo (oltre ad un comportamento stradale deludente, secondo quanto ho letto) era la linea e l'impostazione generale. Questa vettura, presentata nel '72, sostituiva la quasi sportiva 125 Special, che lasciò un vuoto interiore pare a molti clienti Fiat, e parliamo di una vettura con la quale la casa Torinese cercò addirittura di lanciare la sfida all'Alfa Giulia. Questo la dice tutta. La 132 era stilisticamente un passo indietro, secondo me, non aveva neanche l'un per cento della sportività della 125, ed anzi dava proprio un'impressione di auto dirigenziale o ministeriale.

Dell'Argenta dico solo che, essendo in sostanza un restyling della 132, non mi stupisco se è stata un flop. In fin dei conti è stata solo un pretesto per cercare di sistemare i difetti della 132 ed arrivare all'ammiraglia a trazione anteriore (la Croma dell'85). Ah beh, onore al merito: prima vettura di casa Fiat con motore diesel turbocompresso (il modello '83) e versione a benzina con compressore volumetrico (SX in Italia, VX all'estero). Ne avrò vista una finora... :?

Certamente non rivedremo più vetture di quel segmento col marchio Fiat...anche perchè la 194 è tutto un altro tipo di vettura e, anzi...sono davvero curioso di vederla... :roll:

Concordo con Blueyes che Fiat può continuare tranquillamente con la strada iniziata coi monovolume. Tutto sommato, visti i prezzi e gli equipaggiamenti superiori alla media, la Ulysse può essere benissimo considerata l'attuale ammiraglia di casa Fiat.

PS: scusate se sono stato un po' prolisso... :oops:

Complimenti Abarth, ottima rinfrescata. Condivido tutto ciò che hai detto.

La 130 era una macchinazza per i suoi tempi. Venne partorita in modo un pò sofferto e poi venne sepolta dalla crisi petrolifera, ma chi come me si ricorda quando uscì, fu una macchina al confronto della quale tutte le altre auto di quell'epoca sembravano dei barattoli. Quella della cris del Kippur fu una delle contingenze in cui Fiat fu davvero molto sfortunata. Fiat ricevette non per sua colpa una batosta enorme che gli impedì di entrare nei segmenti più elevati del mercato. Senza quella crisi oggi Fiat sarebbe forse in competizione anche con Mercedes. Bisogna dire che all'epoca Fiat seppe anche fronteggiare la situazione reagendo abbastanza velocemente alla crisi petrolifera. Dopo la guerra del Kippur credo che Fiat seppe diventare leader in un nuovo modo di produrre auto. A mio avviso da quella crisi nacquero la 127 e la 128 che poi furono prese a modello dalla concorrenza.

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Scusate, ma sulla 130 non sono per niente daccordo.

Ed esistono parecchi parallelismi.

COn il trionfale "oggi il settore tre litri ci interessa", la Fiat ti tira fuori una berlina di dimensioni inusitate con un motore 2800 che consumava TANTO anche prima della crisi del Kippur.

Tira fuori un'auto che si pone sopra le 2300, le quali furono un certo successo negli anni '60 ma non lo erano certo alla fine dei '60.

Tirano fuori un'auto che avrebbe avuto sicuramente un certo seguito marchiata Lancia, ma Fiat no.

Per cui c'era ieri, ed ancora d+ oggi, un problema di immagine.

Per me è da furbi dare al cliente quello che si aspetta, e darlo nella maniera + redditizia per l'azienda ed anche per il cliente.

Tutto il marketing aggressivo da mercati maturi che "crea" dei bisogni alla lunga non paga. Se c'è un punto di eccessiva maturità, c'è e basta, si lavori piuttosto di sponda consentendo un clima di vita migliore, la possibilità di avere + auto e soprattutto di usarle.

E' da imbecilli pensare di creare nuovi bisogni e fare roba di nicchia, quando manco + puoi usare il motorino per via dei blocchi o per le RC elevate.

Vediamo bene che la 132 è stata una vettura di successo, pur essendo un deciso regresso rispetto alla 125. Perchè? Perchè la clientela dalla Fiat si aspettava una macchina al massimo borghese, non certo nobile.

La fiat ha una tradizione immutabile (chiamiamola immagine gratuita) fondata su vetture di un certo tipo.

Vediamo bene dove sono andate a finire anche le Dino coupè e spider, che io reputo dei pezzi d'arte.

Erano marchiate Fiat, pur essendo Fiat solo nelle loro soluzioni più schifose, che non erano poi tantissime.

La Fiat oggi è inutile che sottragga denari (o meglio, li sperperi) nel rincorrere una vettura alternativa alle ammiraglie.

Una macchina come la Croma aveva appeal per via che era un sapiente mix di eleganza e praticità, oltre ad avere molte qualità intrinseche.

Un'erede della Croma ci doveva essere ed oggi si sarebbe avuto il punto d'unione fra una "nuova Croma" e qualcosa che assomiglia alla large.

Ma se la scelta deve essere fra rilanciare Lancia e spendere soldi nell'ammiraglia Fiat, credo che da oggi, anzi da ieri, sia necessario andare su Lancia.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Guarda il Fusi, probabilmente diciamo la stessa cosa.

Riporto quello che in poche parole Abarth03 ha sintetizzato:

....

Premesso che anche secondo me, oggi, sarebbe un'impresa ardua e forse pure controproducente, per il gruppo Fiat, cimentarsi nel segmento superiore direttamente col marchio Fiat (in quanto ormai è genericamente riconosciuto come produttore nei segmenti inferiore e medio, ed assente ormai da otto anni nel segmento medio-superiore, vedi Croma), non mi sembra giusto catalogare in modo veloce come flop le vetture di cui parli.

La 130 era nata in un periodo storico completamente diverso dall'attuale, in cui Fiat controllava solo il marchio Autobianchi; aveva pertanto necessità di competere nuovamente nel settore delle auto di lusso, settore abbandonato praticamente alla vigilia della seconda guerra mondiale,...

Con la 130 Fiat cercò di entrare nel settore delle ammiraglie. All'epoca non aveva altri marchi che potessero farlo al posto del marchio Fiat. Non credo che Fiat intendesse abbassare la guardia sulle utilitarie. Credo che volesse fare quello che moltissimi anni dopo ha tentato di fare VW con Phaeton. VW, con Phaton, ha cercato di fare qualcosa per ricambiare il favore a Mercedes che rompeva le uova nel paniere con Classe A. Ma VW ha toppato l'obiettivo perchè oramai è davvero difficile spiazzare marchi come Mercedes o BMW. Ai tempi della 130 io credo invece che se non ci fosse stata la crisi del Kippur Fiat aveva delle chances, anche perchè all'epoca Fiat poteva, credo, sfruttare l'Italia come mercato sul quale poter fare affidamento, cosa che oggi non esiste più. Insomma per comprendere le motivazioni che spinsero Fiat ad imbarcarsi nella storia della 130 dobbiamo immedesimarci nel periodo in cui Fiat fece quella scelta.

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Guest Abarth03
....Ma se la scelta deve essere fra rilanciare Lancia e spendere soldi nell'ammiraglia Fiat, credo che da oggi, anzi da ieri, sia necessario andare su Lancia.
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...A mio avviso da quella crisi nacquero la 127 e la 128 che poi furono prese a modello dalla concorrenza.

Uhm...pero' la 127 e la 128 nacquero prima della guerra del Kippur, rispettivamente nel 1971 e 1969... :roll: Sicuramente ciò che è stato sviluppato negli anni settanta, invece, fu portato avanti con più di un occhio di riguardo agli effetti collaterali di quella guerra.

Sì, ho detto una cavolata. :oops: :cry:

Fra l'altro, la mia prima macchina è stata una 127 vecchiotta comprata usata per un milione e settecentomila lire. Aveva un motore di 900 cc che era una belva ed un cambio a 4 marce. In autostrada viaggiavo sempre a tavoletta. Se mi fossi ricordato che consumava quanto una Ferrari forse non avrei scritto quella cavolata.

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