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Sciopero Melfi


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Dalle ultime notizie sembrerebbe molto vicino un accordo

molto soddisfacente per gli operai.

Speriamo bene .

ancora con rammarico . . . .

Melfi, trattativa sospesa a data da destinarsi

Roma, 30 apr. (Adnkronos) - La trattativa tra azienda e sindacati sullo stabilimento di Melfi e' sospesa a tempo indeterminato. E' la Fim ad annunciare l'interruzione degli incontri ''in attesa che si chiariscano i contorni delle vicende''. Era stata la Fim a chiedere la sospensione delle trattative su Melfi e a lasciare il tavolo di confronto in Confindustria. ''C'e' un clima intollerabile, non ci sono le condizioni di agibilita' sindacale nello stabilimento Fiat'', ha denunciato uscendo il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini ricordando il grave episodio di intimidazione nei confronti di una delegata Fim avvenuto questa mattina a 100 metri dai cancelli della fabbrica. Al centro delle contestazioni sembra esserci piu' il rapporto tra i sindacati che quello con l'azienda. ''Avevamo chiesto formalmente gia' ieri sera -ha proseguito Santini- agli altri sindacati di mettere a punto un percorso concordato sulla gestione della vertenza, sull'informazione ai lavoratori e sulle forme di lotta. Ma, ad oggi, questo 'governo condiviso' non c'e'. Ci sono solo intimidazioni. E sulla mobilitazione noi diciamo che non si puo' accompagnare la trattativa con uno sciopero generale a oltranza. Dobbiamo pensare ad altre forme di lotta''. Fino a che, dunque per la Cisl non saranno ripristinate ''queste condizioni di agibilita' sindacale'', fino a che i delegati sindacali non potranno esercitare il loro ruolo ''senza essere aggrediti, minacciati, intimiditi'', il sindacato di via Po e i metalmeccanici della Fim non torneranno al tavolo. I problemi tra i sindacati, dunque, sembrano essere venuti al pettine. Tutto, infatti, ruota intorno alla modalita' di gestione dei lavoratori e delle forme di lotta. E su questo le distanze tra Fim, Fiom e Uilm appaiono enormi. ''Non accusiamo nessuno -chiarisce Santini- ma cosi' non ci sono le condizioni per trattare. Le rsu, invece, devono parlarsi e gestire a trattativa compresi i rapporti tra i lavoratori cosi' come avevano deciso i segretari generali di Cgil, Csil e Uil''. In linea con le perplessita' Cisl anche la Fismic. ''Aveva gia' denunciato il clima intollerabile in cui sarebbe avvenuta la trattativa'', spiega il segretario generale Roberto di Maulo che annuncia di aver dato mandato ai legali di denunciare il questore di Potenza ''per omissione di atti di ufficio'', dopo che, nei giorni scorsi, aveva smentito che questi fatti fossero potuti accadere. Per la Fiat al tavolo erano presenti il responsabile delle relazioni industriali del gruppo, Paolo Rebaudengo, e il responsabile delle relazioni industriali di Fiat Auto, Giorgio Giva. Al completo le delegazioni sindacali. A guidare quella della Fiom il segretario generale Gianni Rinaldini. Al tavolo delle trattativa in Confindustria anche la delegazione dell'Ugl guidata dal vice segretario generale Renata Polverini, che ha accompagnato la delegazione dei metalmeccanici. Le questioni sul tappeto restano inalterate. Da parte dell'azienda c'e' una disponibilita' alla revisione del'organizzazione dei turni di notte ma una chiusura alle richieste di adeguamento salariale dei lavoratori di Melfi al pari di quanto avviene negli altri stabilimenti Fiat. I sindacati, dal canto loro, ribadiscono che ''l'accordo o e' complessivo o non e'''. E chiedono sia la revisione dei turni di lavoro notturni (la cosiddetta seconda battuta, ovvero un turno di notte ripetute per due settimane consecutive) sia l'adeguamento salariale dei lavoratori a quello in vigore negli altri stabilimenti Fiat. Il 'gap' salariale degli operai di Melfi rispetto agli altri lavoratori Fiat risulta piu' evidente quando si parla di maggiorazione dovuta per il turno notturno. Alla Sata di Melfi, infatti, a cui lavorano 5.200 addetti, per il secondo turno, quello che va dalle 14 alle 22, e' prevista una maggiorazione del 25% contro il 27,4% di Mirafiori. Piu' elevata la differenza, sempre secondo conti sindacali, per il terzo turno, che va dalle 22 alle 6 del mattino: a questi lavoratori Fiat concede una maggiorazione del 45% rispetto al 60,8% di quanto invece viene percepito dagli altri lavoratori Fiat. Una differenza, dunque, di circa il 30% sulla maggiorazione dovuta per il turno notturno. Stamane, nonostante siano stati rimossi i presidi stradali per l'accesso allo stabilimento Fiat Sata di Melfi e per le aziende terziarizzate, il primo turno e' stato quasi deserto. Secondo fonti Cgil sarebbero andati al lavoro meno delle 300 unita', su un totale di circa 5.500 lavoratori, che ieri hanno preso servizio dopo la decisione dell'assemblea di articolare diversamente la protesta.

Ciao

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Guest DESMO16
.. penso che lo abbiano fatto perchè siano sull'orlo della disperazione..

.. poi magari mi sbaglierò.. però...

Ora il tempo di allungherà, molta gente disdirà il contratto, poi le prime che arriveranno saranno fatte male, assemblate alla cavolo da gente che non ha voglia di farlo perchè è arrabbiata, ma nomea della Ypsilon si rovinerà e la fiat si fotterà l'unica macchina che tiene in vita la Lancia.

Questo vorrà dire la fiat sarà poi costretta a ridimensionare Melfi, spostare catene di montaggio, e cassa integrare molte persone.

E questo perchè?

Perchè gli operai suppongono (erroneamente) che il loro lavoro sia un diritto, anzichè una diretta conseguenza del numero di auto vendute?

è noto che l'80% dei guasti che un automobile presenta durante la sua vita dipende da errori ed inaccortezze in fase di montaggio.

Quindi più uno lavora bene più l'auto, in teoria, passa bene la sua vita.

Il modo con cui stanno agendo, per loro, è il miglior modo per perdere il lavoro a melfi ed in altri stabilimenti.

Non si rendono conto del male che fanno alla fiat, e di quanto tale male si ripercuota su di loro.

Solo sono convinti di lavorare come diritto acquisito, e non come realtà industriale.

Poi ci si stupisce e ci si arrabbia se Fiat apre stabilimenti all'estero....

..eh si, caro Samuele é proprio così come hai raccontato..io ne ho avuto esperienza diretta con la mia Golf prenotata nel novembre del 1991 (appena presentata..qualche settimana dopo la morte di Freddy Mercury :roll: )...e ritirata nel maggio 1992, dopo i notevoli ritardi causati dallo sciopero più grave della storia accaduto in Germania, accaduto tra il febbraio ed il marzo 1992 (la mia auto é stata prodotta nella 10° settimana, cioé a metà marzo nel pieno della rivolta degli operai)

..l'inconveniente più diffuso é stata causato proprio da un montaggio sbagliato dei cavi dell'impianto elettrico, che poteva causare corto circuito (con numerosi richiami successivi ufficiali della casa), assemblamenti vari nell'abitacolo eseguiti in modo errato e (nel mio caso) montaggio di pistoni difettosi....

secondo me non solo Fiat e gli operai hanno fatto una brutta figura, ma l'Italia stessa che continuerà ad essere identificata con spaghetti, pizza, mandolini & co....qualche giorno fa, in un intervista alla radio, Klaus David diceva che in seguito a questo caos molti albergatori hanno ricevuto disdette sulle prenotazioni da turisti stranieri e la vicenda stessa all'estero é interpretata come l'ennesimo cattivo esempio di disorganizzazione italiana....quindi mi permetto di dire che tra i sindacati abbiamo degli irresponsabili che per tutelare i propri interessi (mossi da causa politica)

sono disposti a mettere in ginocchio un azienda proprio mentre si stava riprendendo.

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A questo punto io vi faccio una domanda ,la faccio a tutti

perchè è terribile .

Se un operaio a Melfi,costerà come a Mirafiori ,forse non è il caso

di trasferire tutta la produzione a Mirafiori :?

Ciao Ciao

La chiave è la flessibilità (vero motivo dell'investimento 10 anni fa),

Melfi è efficente grazie ai contratti diversi rispetto ai restanti stabilimenti Fiat in Italia

conveniva chiudere Termini e potenziare Mirafiori invece . . . . .

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A questo punto io vi faccio una domanda ,la faccio a tutti

perchè è terribile .

Se un operaio a Melfi,costerà come a Mirafiori ,forse non è il caso

di trasferire tutta la produzione a Mirafiori :?

Ciao Ciao

La chiave è la flessibilità (vero motivo dell'investimento 10 anni fa),

Melfi è efficente grazie ai contratti diversi rispetto ai restanti stabilimenti Fiat in Italia

conveniva chiudere Termini e potenziare Mirafiori invece . . . . .

Andando avanti così si conferma un trend negativo per l'industria auto in italia: non solo nessuna azienda straniera investe da noi (Nissan, Toyota ecc) ma anche Fiat sarà costretta a spostare molte produzioni in est europa, Peugeot a altre lo stanno già facendo verso la slovacchia.

Faccio notare che Melfi è più lontana dal nord italia e resto europa (principali bacini vendita auto nuove per fiat) che molte zone dell'est europa....

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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La chiave è la flessibilità (vero motivo dell'investimento 10 anni fa),

Melfi è efficente grazie ai contratti diversi rispetto ai restanti stabilimenti Fiat in Italia

conveniva chiudere Termini e potenziare Mirafiori invece . . .

. .

è questo il punto ...purtroppo se non si manterranno a Melfi

le condizioni per le quali quello stabilimento fu aperto

ben difficilmente vedo futuro per quell'area.

Naturalmente quando si parla di Melfi e di Termini Imerese si parla

del sud ....senza speranza se rimane anche senza la Fiat.

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La chiave è la flessibilità (vero motivo dell'investimento 10 anni fa),

Melfi è efficente grazie ai contratti diversi rispetto ai restanti stabilimenti Fiat in Italia

conveniva chiudere Termini e potenziare Mirafiori invece . . .

. .

è questo il punto ...purtroppo se non si manterranno a Melfi

le condizioni per le quali quello stabilimento fu aperto

ben difficilmente vedo futuro per quell'area.

Naturalmente quando si parla di Melfi e di Termini Imerese si parla

del sud ....senza speranza se rimane anche senza la Fiat.

senza speranza finisce anche la Fiat se resta impantanata in queste conflittualità in cui alla fine perdono tutti: che senso ha portare la produzione in una zona periferica come il sud se non c'è alcun vantaggio? I contratti firmati 10 anni fa parlavano chiaro. Ovvio che nessun altro investirà nel sud (a parte il turismo, forse).

A quando un nuovo impianto in Polonia?

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Roma, 30 apr. (Adnkronos) - La trattativa tra azienda e sindacati sullo stabilimento di Melfi e' sospesa a tempo indeterminato. E' la Fim ad annunciare l'interruzione degli incontri ''in attesa che si chiariscano i contorni delle vicende''. Era stata la Fim a chiedere la sospensione delle trattative su Melfi e a lasciare il tavolo di confronto in Confindustria. ''C'e' un clima intollerabile, non ci sono le condizioni di agibilita' sindacale nello stabilimento Fiat'', ha denunciato uscendo il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini ricordando il grave episodio di intimidazione nei confronti di una delegata Fim avvenuto questa mattina a 100 metri dai cancelli della fabbrica...

Ecco, da questo tipo di cose uno si può fare un'idea di quali siano i sindacati che fanno casino per difendere i lavoratori e quelli che invece se ne strafottono dei lavoratori ed abbandonano il tavolo delle trattative con l'azienda (col naturale beneplacito dell'azienda) perchè da Melfi giunge voce (smentita dalla polizia) che una loro delegata è stata disturbata mentre in un mare di scioperanti si recava tranquillamente al lavoro.

Chissà come mai l'agenzia di stampa ha omesso di dire che la delegata è stata insultata dagli scioperanti mentre si recava al lavoro. Comunque l'episodio è stato utile per mettere meglio in luce un sindacato che fa politica pro domo sua invece di lavorare per raggiungere un accordo con l'azienda.

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senza speranza finisce anche la Fiat se resta impantanata in queste conflittualità in cui alla fine perdono tutti: che senso ha portare la produzione in una zona periferica come il sud se non c'è alcun vantaggio? I contratti firmati 10 anni fa parlavano chiaro. Ovvio che nessun altro investirà nel sud (a parte il turismo, forse).

A quando un nuovo impianto in Polonia?

Sono d'accordo. E' meglio chiudere Termini Imerese e Melfi ed aprire nuovi impianti in Polonia. Quelli del Lingotto non capiscono un kazzo e stanno perdendo solo tempo. In Polonia avranno gente che lavora sodo, che non si lamenta mai e che si accontenta di due lire. Invece quelli del Lingotto insistono inutilmente nel voler trasformare la Basilicata e la Sicilia in una Polonia sotto sovranità sabauda. Allucinante!

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Guest Artemis
secondo me non solo Fiat e gli operai hanno fatto una brutta figura, ma l'Italia stessa che continuerà ad essere identificata con spaghetti, pizza, mandolini & co....qualche giorno fa, in un intervista alla radio, Klaus David diceva che in seguito a questo caos molti albergatori hanno ricevuto disdette sulle prenotazioni da turisti stranieri e la vicenda stessa all'estero é interpretata come l'ennesimo cattivo esempio di disorganizzazione italiana....quindi mi permetto di dire che tra i sindacati abbiamo degli irresponsabili che per tutelare i propri interessi (mossi da causa politica)

sono disposti a mettere in ginocchio un azienda proprio mentre si stava riprendendo.

Hai ragione da vendere.

Finchè in italia si faranno vedere scene come queste le case automobilistiche estere si guarderanno bene dall'investire qui.

Ed i fatti stanno a dimostrarlo.

In ogni caso, non c'è tanto bisogno di andarea predere l'esempio della tua Golf. Le 131 senza scocca saldata e le Ritmo "4 porte" a distanza di 20 anni stanno ancora urlando vendetta.

ciao ciao!

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