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Sciopero Melfi


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La situazione è, a parer mio, a dir poco preoccupante; ritengo che al di là della mancata produzione di auto e della perdita di reddito dei lavoratori, quello che si sta delineando è il peggioramento del rapporto tra lavoratori e la Fiat, con inevitabili conseguenze sulla qualità dell'ambiente di lavoro e sulla qualità del lavoro stesso.

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Forse non è solo la politica versus Berlusconi che agita le masse dei lavoratori con il soffio dei sindacati (come qualcuno di voi la pensa), forse c'è anche che, alla rovescia, quando governava il centrosinistra, hanno fatto lo stesso delle gran boiate, passate comunque sotto silenzio.

Sta di fatto che la situazione attualmente rosea non è.

Se poi vogliamo praticare lo sport nazionale, ovvero determinare al millesimo di chi è la colpa tralasciando la visione e la risoluzione delle situazioni, facciamolo pure. Però quando scoppiano casini come quello di Melfi, non ci si stracci le vesti.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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secondo me i lavoratori e i sindacati non stanno facendo la cosa giusta,tra un po la FIAT si romperà le scatole di sentire i finti piagnistei di certe persone e trasferirà la produzione ancora di + all'estero,e allora che faranno ??? purtroppo saranno proprio gli italiani a rimetterci

 

花は桜木人は武士

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L'Italia non può continuare ad investire così poco... Siamo da anni il fanalino di coda tra i "Grandi" sia per percentuale di laureati sulla popolazione sia per investimenti in ricerca (pura o applicata)... Ci stiamo suicidando con le nostre stesse mani!

Guarda questo dipende solo da una cosa ....dall'enorme distanza

fra l'università e il mondo delle imprese.

Da come un parte politica ha voluto totalmente colonizzare

la cultura in questo paese.

Ogni qualvolta si vuole avvicinare il mondo dell'impresa all'università

si apre il cielo....

Sai come finirà ...che le imprese Italiane sia grandi che medie

per la ricerca

finanzieranno università straniere .

Purtroppo hai ragione su questo.

Io ho studiato negli USA e spesso ci lavoro...

Là praticamente università e centri di ricerca privati sono una cosa sola e questo la dice lunga sulle differenze tra il sistema americano e quello italiano da questo punto di vista.

La "fuga di cervelli" in atto da decenni verso gli USA si spiega soprattutto a causa dell'abisso che divide i ricercatori italiani da quelli americani sia in termini di mezzi a disposizione per fare il loro lavoro, sia in temrini più prosaicamente retributivi.

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Purtroppo hai ragione su questo.

Io ho studiato negli USA e spesso ci lavoro...

Là praticamente università e centri di ricerca privati sono una cosa sola e questo la dice lunga sulle differenze tra il sistema americano e quello italiano da questo punto di vista.

La "fuga di cervelli" in atto da decenni verso gli USA si spiega soprattutto a causa dell'abisso che divide i ricercatori italiani da quelli americani sia in termini di mezzi a disposizione per fare il loro lavoro, sia in temrini più prosaicamente retributivi.

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secondo me i lavoratori e i sindacati non stanno facendo la cosa giusta,tra un po la FIAT si romperà le scatole di sentire i finti piagnistei di certe persone e trasferirà la produzione ancora di + all'estero,e allora che faranno ??? purtroppo saranno proprio gli italiani a rimetterci
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Guest DESMO16
...Se poi vogliamo praticare lo sport nazionale, ovvero determinare al millesimo di chi è la colpa tralasciando la visione e la risoluzione delle situazioni, facciamolo pure. Però quando scoppiano casini come quello di Melfi, non ci si stracci le vesti.
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Ma personalmente, benchè anche Germania e Francia soffrano, vedo che però Germania e Francia riescono ancora a mantenere a galla l'industria dell'auto.

bhe ..in questo caso parliamo di unità nazionale ,sarebbero disposti

a tassarsi pur di mantenenere quelle grandi industrie manifatturiere

sul loro territorio.....anche perchè non hanno altro ....

ricordo che il PIL italiano è costituito per il 70 % dalla piccola e media impresa....rispetto al 30% della Francia e addirittura al 15% della Germania

C'è anche da dire che l'introduzione dell'euro ha portato ad un

generale aumento dei prezzi provocando una diminuzione

consisitente del potere d'acquisto dei salari....la colpa

non credo che sia imputabile ne agli operai ,ne al sindacato sinistrorso

ne alla Fiat .

E per questo che dico ....superare la logiaca del muro contro muro per

arrivare alla logica ...siamo sulla stessa barca

vale per Fiat ...vale per Alitalia .

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Copco, ma guarda che hai dato la chiave con la tua ultima affermazione. Sono degli angioletti al confronto, in quanto anni fa decisero di mettersi a pigrecomezzi (volgarmente dicesi ad angolo retto.....con il numero) di fatto volendo dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.

Se bene o male una classe operaia (e non solo) si trova a vivere MALE c'è poco da menarla: VIVE MALE e deve vivere meglio.

Tutto il resto sono scusanti e motivazioni varie, pur coerenti e radicate che siano, che in alcun modo risolvono uno stato di fatto.

Se la Fiat ha avuto problemi come prodotto essendosi assisa per lungi periodi pavoneggiandosi del ruolo di depositaria dell'Italia a motore, così si trova ad avere problemi allorchè si è seduta nel fare, in materia di occupazione, un po' troppo i fatti suoi.

Ora, che la connivenzia ci sia stata (istituzioni da un lato e industria dall'altro) sono daccordo, ma la realtà delle cose non cambia: in sto paese c'è troppa gente che non vive bene.

Non che vive peggio di prima ma comunque benino, gente che proprio vive male.

Ed allora che lo dica Ciampi o che lo renda manifesto lo zio Paperone dalle pagine di Topolino, non c'entra un accidenti: la situazione va risolta, e non è una situazione nè facile, nè recente, nè epidermica.

Con le soluzioni tampone non si va + avanti.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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FIAT: MELFI, LA DIFFICILE GEOGRAFIA EL SINDACATO

(AGI) - Roma, 3 mag. - Melfi rappresenta pienamente la 'geografia difficile' di un sindacato, spesso scavalcato da un "antagonismo operaio" che sempre di piu' pilota le scelte e diventa un 'laboratorio', su cui si inseriscono le varie spinte interne alla fabbrica o esterne (dai no global a persone al di fuori del movimento sindacale). Dopo 15 giorni di blocco ai cancelli, di scioperi, di appelli dei segretari generali - e' del 27 maggio il documento firmato da Epifani, Pezzotta ed Angeletti, che indicavano nella fine del blocco davanti ai cancelli la strada da seguire - si vede chiaramente che tutto sembra andare avanti con difficolta' e gli intoppi sono tanti, con scioperi che si susseguono, contestazioni e contrapposizioni tra le varie sigle sindacali e tra i vari dirigenti.

"L'idea di "guardare avanti", di "far progredire la trattativa non decolla", o quanto meno sara' difficile: si scontrano valutazioni diverse su come gestire il 'caso Melfi': si pensi alla posizione di Cremaschi, della sinistra Fiom, rispetto alla stessa Cgil, per non dire la contrapposizione tra questa posizione e Fim-Uilm e Fismic, Ugl.

La stessa sospensione della trattativa al 'tavolo' tra Fiat e sindacati, dopo l'aggressione a vari delegati di Fim e Uilm, che ha portato allo stop per mancanza di "condizioni minime politiche di proseguire il confronto", ha rappresentato ulteriormente come sia difficile 'governare' la situazione.

Questo dato e' confermato anche dalla difficolta' di rapporto del sindacato con i lavoratori, anche prima della 'vicenda Melfi': su 5.200 addeti allo stabilimento "Sata", difatti il tasso di sindacalizzazione e' del 40%, con un totale degli iscritti ai sindacati di 2.080 persone. Di questi la Fim ne ha 603 (29%), la Uilm 478 (23%), il Fismic 375 (18%), la Fiom 312 aderenti (15%), l'Ugl 249 (12%), Cisal e Cobas 63 (3%). Nell'indotto invece - circa 3.00 addetti - l'organizzazione di maggioranza risulta essere la Fiom. Le Rsu, il 'parlamentino' della Fiat di Melfi, con il riesponso delle urna del 2001, mentre il rinnovo ci sara' nel 2004, quindi tra quqlche mese, e' composto da 14 iscritti alla Fim, 14 della Fiom, 12 della Uilm, 9 del Fismic, 6 dell'Ugl, 3 del Cobas e 2 della Cisal.

chi vuole fare previsioni sull'elezioni? :twisted: :twisted:

Vi è mai capitato di conoscere qualche sindacalista?

in Italia i sindacalisti sono bravi a far sparire la "pagnotta" non a spartirla come in Francia e Germania dove non a caso c'è anche una sinistra vera

non è un discorso di destra o di sinistra ma di ruoli

l

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