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Secondo me si trascura una cosa importante: allo scarico di una vettura ice, non esce solo CO2 e vapore acqueo, ma anche molte altre sostanze altamente nocive, controllate solo grazie ai sistemi di post trattamento.

Sulle auto più vecchie, o su quelle modificate, o su quelle malfunzionanti, i sistemi di post trattamento non funzionano a pieno regime, e quindi vengono emesse sostanze cancerogene e tossiche a vario titolo per l'uomo.

Con l'e-fuel il problema rimane, con l'elettrico si risolve alla radice.

 

Inoltre il processo di creazione degli e-fuel consuma più energia di quanta ne produce, quindi è abbastanza utopistico pensare che sia la soluzione, e che paesi in via di sviluppo con grandi quantità di giacimenti petroliferi decidano di adottarlo al posto di estrarre direttamente economico petrolio dal sottosuolo.

Modificato da AlexMi
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1 ora fa, AlexMi scrive:

Secondo me si trascura una cosa importante: allo scarico di una vettura ice, non esce solo CO2 e vapore acqueo, ma anche molte altre sostanze altamente nocive, controllate solo grazie ai sistemi di post trattamento.

Sulle auto più vecchie, o su quelle modificate, o su quelle malfunzionanti, i sistemi di post trattamento non funzionano a pieno regime, e quindi vengono emesse sostanze cancerogene e tossiche a vario titolo per l'uomo.

Con l'e-fuel il problema rimane, con l'elettrico si risolve alla radice.

 

Inoltre il processo di creazione degli e-fuel consuma più energia di quanta ne produce, quindi è abbastanza utopistico pensare che sia la soluzione, e che paesi in via di sviluppo con grandi quantità di giacimenti petroliferi decidano di adottarlo al posto di estrarre direttamente economico petrolio dal sottosuolo.

 

Verissimo, anche fossero "puliti" come il metano emetterebbero comunque NOx e altri inquinanti dal tubo di scarico a causa della combustione

 

Auto a gas: meglio il GPL o il metano? - Parte II | Centro Revisioni  Venezia | Bragatto Nico

 

Lo stesso discorso si applica ai bio carburanti, che possono essere neutri dal punto di vista delle emissioni di CO2, ma non lo sono per tutti gli altri inquinanti.

 

Ad ogni modo è un non problema, le auto elettriche sono già più avanti, tenere in vita il motore termico è accanimento terapeutico.

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É un tentativo delle case Europee di prendere tempo; sono rimaste indietro perché, invece di innovare, pensavano a come togliere i tortellini dalla minestra per lasciarci il brodo.

Modificato da maxsona
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On 29/4/2023 at 11:43, maxsona scrive:

É un tentativo delle case Europee di prendere tempo; sono rimaste indietro perché, invece di innovare, pensavano a come togliere i tortellini dalla minestra per lasciarci il brodo.

 

On 28/4/2023 at 10:11, xtom scrive:

Ad ogni modo è un non problema, le auto elettriche sono già più avanti, tenere in vita il motore termico è accanimento terapeutico.

 

Dovremmo vederla anche in un'altra maniera: considerando il fatto che sarà pressoché impossibile sostituire tutte le auto endotermiche dall'oggi all'indomani, avere un'alternativa transitoria, per far sì che queste ultime siano un po' meno impattanti nei decenni necessari a sostituirle/toglierle dalle strade, non sarebbe poi una cosa brutta.

 

Inoltre, continueremo ad avere molti mezzi di trasporto che difficilmente potranno fruire dell'elettricità, quantomeno non in tutti i contesti di utilizzo. Si pensi a navi, aerei, camion e pullman turistici, giusto per fare degli esempi. 

Ad oggi per questi mezzi non ci sono vere alternative concrete; quindi, il loro utilizzo non troverà sostituzione per decine di anni. 

 

Questi sono solo alcuni degli esempi per cui val la pena d'investire anche su carburanti meno impattanti, siano essi e-fuel, biocarburanti, o prodotti con una finalità analoga.

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4 minuti fa, J-Gian scrive:

Dovremmo vederla anche in un'altra maniera: considerando il fatto che sarà pressoché impossibile sostituire tutte le auto endotermiche dall'oggi all'indomani, avere un'alternativa transitoria, per far sì che queste ultime siano un po' meno impattanti nei decenni necessari a sostituirle/toglierle dalle strade, non sarebbe poi una cosa brutta.

 

Tempo che la produzione di efuel prodotti con fonti rinnovabili (altrimenti non hanno senso), potrà soddisfare la richiesta a prezzi competitivi - secondo me - saremo già ad "elettrificazione inoltrata". Gli efuel avrebbero senso se fossero disponibili ai distributori in questo momento.

 

 

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32 minuti fa, maxsona scrive:

saremo già ad "elettrificazione inoltrata". Gli efuel avrebbero senso se fossero disponibili ai distributori in questo momento.

 

..e questo e anche la motivazione perche i trillioni di investimenti globali non vanno verso efuels ma in rete/rete ricarica e produzione della elettricita e in produzione del idrogeno (questi ultimi al momento sono molto piu grande, H2 sara la soluzione per molti parte della industria, in stoccaggio di energia e in parte a per il trasporto). Per avanzare tre soluzioni diversi della transizione contemporanemente mancano semplicimente le risorse finanziarie dei stati e della economia.

 

 

 

 

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44 minuti fa, J-Gian scrive:

Dovremmo vederla anche in un'altra maniera: considerando il fatto che sarà pressoché impossibile sostituire tutte le auto endotermiche dall'oggi all'indomani, avere un'alternativa transitoria, per far sì che queste ultime siano un po' meno impattanti nei decenni necessari a sostituirle/toglierle dalle strade, non sarebbe poi una cosa brutta.

 

Inoltre, continueremo ad avere molti mezzi di trasporto che difficilmente potranno fruire dell'elettricità, quantomeno non in tutti i contesti di utilizzo. Si pensi a navi, aerei, camion e pullman turistici, giusto per fare degli esempi. 

Ad oggi per questi mezzi non ci sono vere alternative concrete; quindi, il loro utilizzo non troverà sostituzione per decine di anni. 

 

Questi sono solo alcuni degli esempi per cui val la pena d'investire anche su carburanti meno impattanti, siano essi e-fuel, biocarburanti, o prodotti con una finalità analoga.


Concordo, se si amplia il discorso le cose cambiano, ma rimane sempre il problema del rapporto costi benefici.


Attualmente gli e-fuel hanno prezzi proibitivi, ma anche se scendessero molto grazie alla produzione su larga scala, si dovrebbe comunque considerare un rendimento complessivo molto basso rispetto ad un’elettrica pura.


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31 minuti fa, maxsona scrive:

 

Tempo che la produzione di efuel prodotti con fonti rinnovabili (altrimenti non hanno senso), potrà soddisfare la richiesta a prezzi competitivi - secondo me - saremo già ad "elettrificazione inoltrata". Gli efuel avrebbero senso se fossero disponibili ai distributori in questo momento.

 


Se come afferma CATL nel giro di un paio d’anni il costo delle batterie al sodio sarà di 40 $ a kWh, una batteria da 50 kWh costerà 2000 $ e un’utilitaria elettrica costerà come una a benzina al cliente finale.
 

 

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5 minuti fa, xtom scrive:

Se come afferma CATL nel giro di un paio d’anni il costo delle batterie al sodio sarà di 40 $ a kWh, una batteria da 50 kWh costerà 2000 $ e un’utilitaria elettrica costerà come una a benzina al cliente finale.

 

non credo che i costi per la vettura finale sono il punto, molto piu importante e tutto che succede prima, produzione elettricita, distribuzione elettrecita in genere, poi rete e punti per ricaricare i consumatori, ma naturalmente anche industria mineraria per le batterie, motori/generatori (anche una palia eolica e un generatore) elettrici, industria solare, industria dei semiconduttori (per tutti i controller, inverter, trasformatori ecc ecc) - tutto questo insieme ha in futuro una dimensione molto piu grande come oggi, e un nave gigante e questo nave ha fatto direzione elettricita, non direzione motori ice. Questa trasformazione verso produzione zero Co2 non e una questione del traffico privato (che sta solo per 6% globale), e una cosa molto piu grande e cosi i costi per un auto privato alla fine sono solo un piccolo dettaglio che non influisce la direzione generale secondo me.

 

 

 

 

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