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Quali opportunità (nel motorsport) per Alfa Romeo dal 2024


Fedo

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36 minuti fa, Marco1975 scrive:

Quindi niente Haas. 
Fine fallimentare di una avventura fallimentare. 
Il tutto dopo un fiume di interviste e di parole del chiacchierone, che lasciava intendere uno sbarco ufficiale imminente altrove. 

Spero che questo apra la strada al WEC, ma ho i miei dubbi

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Non so se questa nuova fase fuori dal motor sport sarà in attesa del salto nel buio verso il tutto bev oppure se cerchino ancora qualche operazione di rebranding , wec o f1. 
Mi lascia molta amarezza comunque. Ancora di che ricordare con nostalgia Marchionne 

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Figuriamoci se Tavares devia budget sul WEC dopo che ha speso soldi e tempo per mettere in pista le Peugeot e andare a LeMans a fare le foto agli schermi dei monitor. 

 

Anche solo rimarchiare le Peugeot (che fine ingloriosa sarebbe cmc) costa soldi, un team costa soldi, per non parlare della creazione di una Squadra Corse che mai esisterà. 

 

Le opportunità sono due, (quelle costano meno)

1. gli adesivi sulla Haas sul cofano motore (non come title sponsor perchè Gene Haas non vuole ed ha i suoi sponsor) stile Infiniti RedBull con registrazione Haas - Alfa Romeo al mondiale di F1 rimarchiando la PU Ferrari. (ovviamente tutto il mondo saprà che è un adesivo)

2. la seconda opportunità è il nulla perchè costa zero. 

 

Quindi sceglieranno la seconda opportunità e ci sorbiremo le interviste di Imparato sul rilancio Alfa che è pronta a cogliere le opportunità nel Motorsport quando ci sarà la giusta occasione. 

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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F1 | Esclusivo: Alfa Romeo si ferma nel 2024, poi il sogno WEC

 

Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato di Alfa Romeo, ha deciso di parlare con Motorsport.com per tracciare un bilancio della collaborazione con Sauber iniziata nel 2018 e per indicare le linee guida per il futuro: il 2024 sarà un anno sabbatico nella speranza di varare un programma nel WEC successivamente. Si può pensare eventualmente una cooperazione con Peugeot, ma il sogno del Biscione è tornare a essere protagonista alla 24 Ore di Le Mans.

 

Il weekend di Abu Dhabi coinciderà con la conclusione della partnership tra Alfa Romeo ed il team Sauber. L’operazione, geniale sul fronte del marketing, prese il via nel 2018 per volere dell’allora presidente Sergio Marchionne, che introdusse un modello di business del tutto innovativo per la Formula 1. Sei anni dopo l’operazione si è conclusa a causa dell’acquisto del team svizzero da parte dell’Audi, che scenderà in campo in forma ufficiale a partire dal 2026.

Parlando con Motorsport.com, l’Amministratore delegato dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha tracciato un bilancio del programma per poi passare al futuro sportivo della Casa del Biscione.

Nel 2024 Alfa Romeo sarà… ai box, ferma con sguardo vigile volto a valutare la migliore opportunità per legare il marchio ad un progetto sportivo. Nel futuro non c’è una nuova operazione di sponsorizzazione, ma un coinvolgimento più diretto che vedrà Alfa Romeo operare sotto l’ombrello di Stellantis. Il sogno è quello di portare “una vettura rossa e italiana sotto il ponte Dunlop”, ha spiegato Imparato, riferendosi all’iconico tratto del circuito di Le Mans.

Sono trascorsi sei anni da quando l’esordiente in Formula 1, Charles Leclerc, scese in pista nel 2018 con i colori Alfa Romeo. È un bilancio positivo?
“Direi il miglior investimento della storia! Possiamo dire che in termini di ritorno di immagine, per ogni euro speso ne abbiamo ricevuti indietro venti. Allo stesso tempo siamo un po' tristi perché lasciamo una squadra che ha sposato per sei anni il nostro marchio e con la quale c’è stata una relazione straordinaria”.

Quando è emerso che la Sauber era sul mercato, c’è stata la tentazione di acquisirla?
“Il volume finanziario dell’operazione era al di fuori della nostra portata considerando quelle che oggi sono le priorità di Alfa Romeo. La mia priorità assoluta e di consegnare alle generazioni future un Alfa Romeo economicamente sana e in una buona posizione di mercato. Affrontare un impegno da parecchie centinaia milioni di euro non era giustificabile considerando il momento che stiano attraversando”.

Ad inizio estate ci sono stari rumors in merito ad un possibile impegno di Alfa Romeo con un’altra squadra di Formula 1…
“Puntare su fare un’operazione copia/incolla sullo stile di quella fatta con Sauber non ci interessava, ci avrebbe portati a diventare quelli che mettono gli adesivi sulle carrozzerie, non sarebbe più stata una novità e non saremmo stati parte di una storia. Abbiamo iniziato a guardare altro, arrivando subito ad una conclusione. Alfa Romeo non ha nulla a che fare con il mondo del rally, il gruppo Stellantis ha già due marchi impegnati in Formula E, così l’attenzione si è spostata sul WEC, un mondo, quello endurance, nel quale Alfa Romeo ha vissuto in passato delle bellissime esperienze”.

Siete arrivati troppo tardi per provare a strutturare un progetto per il 2024?
“Abbiamo fatto molte valutazioni. Il mondo WEC sta vivendo un momento di grande interesse, e quando c’è molta euforia diventa difficile capire che livello di investimento sia necessario per puntare ai massimi traguardi. Ora, abbiamo visto nel 2015 che l’escalation dei costi senza controllo alla fine è un boomerang, così ci siamo presi del tempo per capire come si evolverà il tutto. Credo sia corretto avere un quadro chiaro e sapere con precisione a cosa si va incontro prima di lanciarsi in un progetto”.

Nei vostri piani un eventuale programma WEC sarebbe in cooperazione con Peugeot?
“Ovviamente è uno degli scenari che abbiamo valutato. Ci sono già Case all’interno del gruppo Stellantis i cui programmi sportivi sono a stretto contatto, ad esempio DS e Maserati in Formula E. Quando torneremo in pista lo faremo con il supporto dei progetti motorsport di Stellantis, ed essendo Peugeot già presente nel WEC ovviamente una cooperazione è più che possibile. Poi magari i due progetti possono avere strade parallele su altri aspetti, ma alla fine siamo nella stessa famiglia. Ci tengo però a chiarire che al momento non siamo ancora in grado di confermare nulla, lo faremo quando avremo chiuso la pianificazione e la valutazione dell’investimento”.

Il WEC è al momento l’unica piattaforma di vostro interesse?
“Il posizionamento di Alfa Romeo è: colore rosso, sportività, italianità. In passato ci sono stati dei ‘buchi’ in merito alla nostra presenza nel motorsport, in Formula 1 siamo tornati dopo trent'anni ma al momento è fuori dalla nostra portata, Rally e Formula E non si sposano con le nostre esigenze, resta il WEC, ma ripeto, sarà da valutare il rapporto tra costi e ritorni. La mia volontà, come quella del presidente Carlos Tavares è quella di prenderci tutto il tempo necessario per tutte le valutazioni del caso, un programma in cui saremo coinvolti direttamente è decisamente più impegnativo rispetto ad un’operazione di sponsorship”.

 

https://it.motorsport.com/f1/news/f1-esclusivo-alfa-romeo-si-ferma-nel-2024-poi-il-sogno-wec/10551424/

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25 minuti fa, AleMcGir scrive:

F1 | Esclusivo: Alfa Romeo si ferma nel 2024, poi il sogno WEC

 

Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato di Alfa Romeo, ha deciso di parlare con Motorsport.com per tracciare un bilancio della collaborazione con Sauber iniziata nel 2018 e per indicare le linee guida per il futuro: il 2024 sarà un anno sabbatico nella speranza di varare un programma nel WEC successivamente. Si può pensare eventualmente una cooperazione con Peugeot, ma il sogno del Biscione è tornare a essere protagonista alla 24 Ore di Le Mans.

 

Il weekend di Abu Dhabi coinciderà con la conclusione della partnership tra Alfa Romeo ed il team Sauber. L’operazione, geniale sul fronte del marketing, prese il via nel 2018 per volere dell’allora presidente Sergio Marchionne, che introdusse un modello di business del tutto innovativo per la Formula 1. Sei anni dopo l’operazione si è conclusa a causa dell’acquisto del team svizzero da parte dell’Audi, che scenderà in campo in forma ufficiale a partire dal 2026.

Parlando con Motorsport.com, l’Amministratore delegato dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha tracciato un bilancio del programma per poi passare al futuro sportivo della Casa del Biscione.

Nel 2024 Alfa Romeo sarà… ai box, ferma con sguardo vigile volto a valutare la migliore opportunità per legare il marchio ad un progetto sportivo. Nel futuro non c’è una nuova operazione di sponsorizzazione, ma un coinvolgimento più diretto che vedrà Alfa Romeo operare sotto l’ombrello di Stellantis. Il sogno è quello di portare “una vettura rossa e italiana sotto il ponte Dunlop”, ha spiegato Imparato, riferendosi all’iconico tratto del circuito di Le Mans.

Sono trascorsi sei anni da quando l’esordiente in Formula 1, Charles Leclerc, scese in pista nel 2018 con i colori Alfa Romeo. È un bilancio positivo?
“Direi il miglior investimento della storia! Possiamo dire che in termini di ritorno di immagine, per ogni euro speso ne abbiamo ricevuti indietro venti. Allo stesso tempo siamo un po' tristi perché lasciamo una squadra che ha sposato per sei anni il nostro marchio e con la quale c’è stata una relazione straordinaria”.

Quando è emerso che la Sauber era sul mercato, c’è stata la tentazione di acquisirla?
“Il volume finanziario dell’operazione era al di fuori della nostra portata considerando quelle che oggi sono le priorità di Alfa Romeo. La mia priorità assoluta e di consegnare alle generazioni future un Alfa Romeo economicamente sana e in una buona posizione di mercato. Affrontare un impegno da parecchie centinaia milioni di euro non era giustificabile considerando il momento che stiano attraversando”.

Ad inizio estate ci sono stari rumors in merito ad un possibile impegno di Alfa Romeo con un’altra squadra di Formula 1…
“Puntare su fare un’operazione copia/incolla sullo stile di quella fatta con Sauber non ci interessava, ci avrebbe portati a diventare quelli che mettono gli adesivi sulle carrozzerie, non sarebbe più stata una novità e non saremmo stati parte di una storia. Abbiamo iniziato a guardare altro, arrivando subito ad una conclusione. Alfa Romeo non ha nulla a che fare con il mondo del rally, il gruppo Stellantis ha già due marchi impegnati in Formula E, così l’attenzione si è spostata sul WEC, un mondo, quello endurance, nel quale Alfa Romeo ha vissuto in passato delle bellissime esperienze”.

Siete arrivati troppo tardi per provare a strutturare un progetto per il 2024?
“Abbiamo fatto molte valutazioni. Il mondo WEC sta vivendo un momento di grande interesse, e quando c’è molta euforia diventa difficile capire che livello di investimento sia necessario per puntare ai massimi traguardi. Ora, abbiamo visto nel 2015 che l’escalation dei costi senza controllo alla fine è un boomerang, così ci siamo presi del tempo per capire come si evolverà il tutto. Credo sia corretto avere un quadro chiaro e sapere con precisione a cosa si va incontro prima di lanciarsi in un progetto”.

Nei vostri piani un eventuale programma WEC sarebbe in cooperazione con Peugeot?
“Ovviamente è uno degli scenari che abbiamo valutato. Ci sono già Case all’interno del gruppo Stellantis i cui programmi sportivi sono a stretto contatto, ad esempio DS e Maserati in Formula E. Quando torneremo in pista lo faremo con il supporto dei progetti motorsport di Stellantis, ed essendo Peugeot già presente nel WEC ovviamente una cooperazione è più che possibile. Poi magari i due progetti possono avere strade parallele su altri aspetti, ma alla fine siamo nella stessa famiglia. Ci tengo però a chiarire che al momento non siamo ancora in grado di confermare nulla, lo faremo quando avremo chiuso la pianificazione e la valutazione dell’investimento”.

Il WEC è al momento l’unica piattaforma di vostro interesse?
“Il posizionamento di Alfa Romeo è: colore rosso, sportività, italianità. In passato ci sono stati dei ‘buchi’ in merito alla nostra presenza nel motorsport, in Formula 1 siamo tornati dopo trent'anni ma al momento è fuori dalla nostra portata, Rally e Formula E non si sposano con le nostre esigenze, resta il WEC, ma ripeto, sarà da valutare il rapporto tra costi e ritorni. La mia volontà, come quella del presidente Carlos Tavares è quella di prenderci tutto il tempo necessario per tutte le valutazioni del caso, un programma in cui saremo coinvolti direttamente è decisamente più impegnativo rispetto ad un’operazione di sponsorship”.

 

https://it.motorsport.com/f1/news/f1-esclusivo-alfa-romeo-si-ferma-nel-2024-poi-il-sogno-wec/10551424/


Ormai gli leggo nel pensiero! 

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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4 ore fa, AlexMi scrive:

Se anche fosse, sarebbe con auto Peugeot rimarchiata,  lo ha pure detto fra le righe.

Riutilizzano il telaio ma non rimarchierebbero, non avrebbe alcun senso di per sé, esistendo i team clienti non sarebbe nemmeno iscrivibile come costruttore altrimenti

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Che Alfa non c’entra nulla con il rally è falso, specialmente detto da un francese … Yves Loubet su Alfetta gtv e su 75 turbo ? 
 

Poi c’era anche il granturismo anche se conciato male. Ideale per la Giulia. 
 

Dice che alfa è sportività e solo bev. Ma no formula E . Mah di chiaro c’è una sola cosa : non faranno nulla per non spendere nulla. 

Modificato da Marco1975
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