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35 minuti fa, jeby dice:

Guarda io ne conosco tanti però, di sti impallinati, gente tra i 25 e i 35.... 

Dipende da chi frequenti, io oggi trovo ventenni che al di fuori dei modelli più comuni, non sanno nemmeno il nome della macchina che hanno di fronte.

Ai miei tempi non saper dire che marca e modello di macchina era quella che vedevi parcheggiata significava essere esposti alla gogna e vedersi togliere il saluto.

Unica eccezione, una Hyundai Pony prima serie, ma era una mosca più unica che rara.

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Esattamente lì volevo arrivare Phormula, gli impallinati esisteranno sempre grazie a Dio...basta andare ad un corso di ingegneria meccanica e li trovi ma anche in certi ambienti la non preparazione tecnica legata all'auto e luoghi comuni disarmanti.

Appena esci da certi ambienti ciaone proprio. Ci si salva solo se si frequenta gente da motocross e che inevitabilmente assaggia l'asfalto, pardon il fango...ma spesso sono troppo estremi nell'altro senso.

Se andiamo nel tuning da provincia solo mani nei capelli.

 Poi sono d'accordo con voi che il mercato non offre nulla ect ect ect io sono del '90 ed erano "guai" a non avere il motorino, non prepararlo e non verniciarlo almeno un po' in maniera personalizzata, invece, mio fratello classe '99 non gliene è fregato mai nulla, ha ereditato il vespa 50 della sorella e buonanotte. Frequentando lo stesso oratorio del paese siamo passati dai circa 40 motorini parcheggiati quotidianamente ai 5/6 attuali però questo è un discorso già affrontato altre volte in altri topic, fatto sta che la macchina oggi non piglia e non serve per rimorchiare in linea generale.

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Sono d'accordo. Ma ai nostri tempi (o per lo meno ai miei) avere il motorino significava guadagnare la mobilità individuale.

Avere la macchina significava potersi muovere a proprio piacimento. Si veniva spesso da famiglie in cui di macchina ce n'era una sola.

Era una conquista, il primo grosso acquisto che uno faceva nella vita e nel giro degli amici avere la macchina propria significava non dover chiedere passaggi quando si usciva.

E se avevi la fidanzata, avere la macchina era un plus non indifferente. Non c'era internet e l'unico modo per informarsi sulle caratteristiche era parlare con gli amici o girare per concessionarie.

 

Oggi che in una famiglia ci sono 2-3 macchine, uno ha meno necessità di acquistarne una propria, quando non sono i genitori stessi che te la regalano con la scusa della maturità per evitare di doverti scarrozzare. In questo ha contribuito non poco la norma sui neopatentati, che obbliga molte famiglie a comprare un usato perchè le altre macchine di famiglia non sono guidabili.

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4 ore fa, noospy dice:

Portare degli esempi personali non toglie generalità al discorso di Phormula. Per mio padre e tanti suoi coetanei la Golf GTI era un'auto molto desiderabile, dell'Alfasud non parliamo neanche. Proprio mio padre passò da una GTV a una Golf GTI...

Ai tempi, il mio babbo 30enne (nel 1981) andò proprio a vedere la Golf. Poi però vide la Delta e... :love

3 ore fa, stev66 dice:

Diciamo che contavano molto i giri. Io sono di quelli che la patente l'ha presa a metà anni '80 , è le auto da sogno erano diventate 205 gti e supercinque turbo. Più in su ritmo 130. Golf 2 era già troppo borghese. Anche gti discorso diverso per il gti prima serie, ma appartiene più alla generazione prima della mia.

Insomma mi stai dicendo che il famoso mito Delta non esisteva, o è tutta una roba postuma :D

Detto ciò, e tornando IT, credo che l'ultimo spot VW con la Golf sia molto, ma molto più apprezzabile rispetto ai precedenti col bambino rincoglionito dall'infanzia :D
Forse avranno ricevuto qualche critica?

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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23 minuti fa, Nick for Speed dice:

Insomma mi stai dicendo che il famoso mito Delta non esisteva, o è tutta una roba postuma :D

fino a metà anni '80 - anche qualcosa di più - la Delta era vista perlopiù come un'auto per tranquilli signori di mezza età: il "mito Delta" è nato verso fine anni '80 dopo i primi mondiali vinti, quando di fatto come vettura stradale era già morta e sepolta (tenuta in vita con la flebo solo per partecipare ai rally).

in ogni caso direi che l'idolatria per la Delta era una roba ristretta alla cerchia degli appassionati di motorsport, i giovani "sui generis" guardavano altrove.

 

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16 minuti fa, slego dice:

fino a metà anni '80 - anche qualcosa di più - la Delta era vista perlopiù come un'auto per tranquilli signori di mezza età: il "mito Delta" è nato verso fine anni '80 dopo i primi mondiali vinti, quando di fatto come vettura stradale era già morta e sepolta (tenuta in vita con la flebo solo per partecipare ai rally).

in ogni caso direi che l'idolatria per la Delta era una roba ristretta alla cerchia degli appassionati di motorsport, i giovani "sui generis" guardavano altrove.

 

confermo.

A fine anni 80 il fratello maggiore di uno del giro (che per altro lavorava alla stradale) si comprò una Delta 1.6 turbo con interni in alcantara verde da sbavo* (la penultima serie della Delta 1, credo). Per l'epoca era una bella bestia, ma assai rara e il tipo era visto come un eccentrico. Nello stesso periodo la corsia di sorpasso dell'autostrada era territorio di Golf 3ª serie GTD nere coi doppi fari.

 

*coi sedili recaro la Delta diventava in pratica una 2+2 :-P

Modificato da v13
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Confermo anch'io. In famiglia nei primi anni '80 comprammo una Delta 1.5 prima serie, scelta solo perchè era una delle poche auto italiane che potevano montare l'aria condizionata pur restando nei limiti di una cilindrata e di misure ragionevoli per girare a Milano. Ricordo ancora il "minimo veloce" sul carburatore. Con il compressore inserito, il minimo si attestava sui 1200 giri. Il 1.5 era la cilindrata più alta disponibile per la Delta e gli 85 cavalli ne facevano tuttto tranne che una sportiva.

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11 minuti fa, v13 dice:

A fine anni 80 il fratello maggiore di uno del giro (che per altro lavorava alla stradale) si comprò una Delta 1.6 turbo (la penultima serie della Delta 1, credo), che per l'epoca era una bella bestia, ma assai rara. Era visto come un eccentrico.

l'aveva un mio amico: 1.6 HF Turbo, bianca con un sottile filetto color Martini sulla fiancata e i sedili sportivi in alcantarta.

bella bestiola per l'epoca, ricordo bene il suono del motore e l'assetto rigido come l'asse del water :) 

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1 ora fa, slego dice:

fino a metà anni '80 - anche qualcosa di più - la Delta era vista perlopiù come un'auto per tranquilli signori di mezza età: il "mito Delta" è nato verso fine anni '80 dopo i primi mondiali vinti, quando di fatto come vettura stradale era già morta e sepolta (tenuta in vita con la flebo solo per partecipare ai rally).

in ogni caso direi che l'idolatria per la Delta era una roba ristretta alla cerchia degli appassionati di motorsport, i giovani "sui generis" guardavano altrove.

 

Premetto che son troppo giovane per poter portare esperienze di prima mano sulla popolarità della Delta ai tempi, ma non sono del tutto d'accordo. A scrivere così pare che Delta sul mercato abbia vivacchiato per metà della sua carriera.

 

Gli ultimissimi anni '80 ('87-'88-'89) furono tra i migliori per la Delta in Italia. Se ne vendevano 30000 l'anno, cifre dello stesso ordine di grandezza di quelle dei primi anni di vita e superiori del 50% a quelle dell''85, quando pareva si fosse raggiunto il minimo. Il modello visse davvero una seconda giovinezza grazie all'effetto Integrale, ed anche alla gamma completissima dopo il restyling 1986.

Non lo definirei essere "tenuta in vita con la flebo", quella gliel'attaccarono per farla arrivare al 1993.

 

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