Vai al contenuto

Messaggi Raccomandati:

Inviato
8 minuti fa, shadow_line scrive:

..., lo stesso fanno gli inglesi, sempre di scuola americana!...

Gli inglesi hanno di fatto mollato l'auto già negli anni '70, la Thacher ha dato il colpo di grazia nel decennio successivo.

Inviato
1 ora fa, shadow_line scrive:

c'é una forte continuità tra boom anni 80 e boom seconda metà 90 e fino al 2008, sono entrambi boom economici "indotti" vale a dire volutamente e in certa parte artificialmente indotti (vedi mutui subprime ad esempio)

gli 80 sono stati in effetti l'ultimo decennio in cui l'automobile era avanguardia tecnologica, dai 90 e per tutto il periodo fino al 2008 diventa simbolo di status della società affluente, i famosi "nuovi ricchi" insomma

 

ma a quel punto, dopo che con 164 e thema si era tenuta egregiamente la posizione, con 166 e kappa si molla il colpo perché prevale l'opinione dei consiglieri americani che l'auto non é piú il futuro e non conviene investirci, lo stesso fanno gli inglesi, sempre di scuola americana!

 

guardiamo all'oggi: stagnazione, germania locomotiva in recessione tecnica, ascensore sociale fermo, giovani tutti nella nube della virtualità informatica e non piú nei garage a elaborare motorini

 

aggiungiamoci ascesa dei populismi spinti dallo scontento sociale, da qui a qualche anno questa miscela altamente esplosiva potrebbe esplodere con effetti devastanti e non solo nell'ambito auto

Ricordo che all'epoca la 166 ,testata da 4ruote, fu l'unica segmento E godibile e divertente  anche con un motore aspirato di 2 litri. Tutte le altre necessitavano di motori più grossi. il carattere alfa c'era sempre (rispetto a 164)

2 ore fa, stev66 scrive:

Si è no. 

A mio parere, l'ultimo decennio di forte interesse nell'auto come auto sono gli '80, dove in pratica tutti prosperano.nei '90 dove l'auto diventa altro, i piccoli più caratterizzati vanno in crisi ( jaguar, Saab, parzialmente volvo ) i grandi sopravvivono tagliando le gamme ed omologandosi. Alfa romeo che su 164 si permetteva 4x4 e v6 turbo, su 166 li eliminerà. Paradossalmente, ma non troppo, le ultime fantasie verranno da chi sarà più penalizzati dopo ; fiat ( coupé, barchetta, multipla ) Renault ( Twingo, avantime) peugeot ( 406 coupé).

Chi raccoglierà di più saranno i tedeschi, grazie anche ad un sagace pilotaggio delle norme euro ed all'aprirsi dei mercati dell'Europa centrale e dell'est. Nonché alla chiusura di entrambi gli occhi nelle situazioni dubbie in nome della riunificazione.

Comunque su 166 il v6 turbo c'era :)

  • Mi Piace 1

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

Inviato
54 minuti fa, LucioFire scrive:

Ricordo che all'epoca la 166 ,testata da 4ruote, fu l'unica segmento E godibile e divertente  anche con un motore aspirato di 2 litri. Tutte le altre necessitavano di motori più grossi. il carattere alfa c'era sempre (rispetto a 164)

Comunque su 166 il v6 turbo c'era :)

Solo all'inizio, poi fu  subito tolto.

Perché non più omologabile euro x e poco richiesto.

si tende sempre a dimenticare che le norme euro furono in pratica ritagliate  sui motori tedeschi.

  • Mi Piace 2
  • Assurdo! 1

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

vero che gli inglesi mollano in fretta, ma poi nella seconda metà dei 90 non ricostruiscono, pur in presenza dell'avanzamento tedesco, e non ricostruiscono perché considerano il settore non strategico, puntano invece tutto su quello che considerano la loro specialità: la finanza, la city

 

per il resto 166 é sicuramente una buona macchina, ma all'epoca insieme a lancia k veniva considerata priva di personalità, un compito in classe corretto ma di poco sapore, l'immagine alfa era di piú di questo

Inviato
49 minuti fa, stev66 scrive:

si tende sempre a dimenticare che le norme euro furono in pratica ritagliate  sui motori tedeschi.


potresti approfondire quest’aspetto? 
È la prima volta che sento una cosa del genere... 

  • Mi Piace 1
Inviato
2 ore fa, lukka1982 scrive:


potresti approfondire quest’aspetto? 
È la prima volta che sento una cosa del genere... 

Il discorso è complesso, ma in pratica la scelta del rapporto NOx  e CO scelto in pratica tagliò fuori tutti i combustione magra tipo il primo fire, nonché i motori ad. Alta prestazioni come gli alfa ed lampredi, mentre i Motori tedeschi ebbero adattamenti minimi.

  • Mi Piace 1
  • Grazie! 1

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
1 hour ago, stev66 said:

Il discorso è complesso, ma in pratica la scelta del rapporto NOx  e CO scelto in pratica tagliò fuori tutti i combustione magra tipo il primo fire, nonché i motori ad. Alta prestazioni come gli alfa ed lampredi, mentre i Motori tedeschi ebbero adattamenti minimi.

 

4 hours ago, stev66 said:

Solo all'inizio, poi fu  subito tolto.

Perché non più omologabile euro x e poco richiesto.

si tende sempre a dimenticare che le norme euro furono in pratica ritagliate  sui motori tedeschi.

Più o meno come si sono ritagliati l’euro su misura per favorire l’export .... la lobby tedesca o detta altrimenti “sistema paese” ha lavorato moltissimo a Bruxelles al contrario di molti nostri fanfaroni 

  • Mi Piace 5
  • Tristezza! 2
  • Grazie! 2

Non ti curar di loro, ma sgomma e sorpassa....

Inviato
1 ora fa, MacGeek scrive:
Comunicato FCA:
 
 
22 ottobre 2019

FCA realizza un centro di assemblaggio di batterie a Mirafiori per accelerare l’elettrificazione dei veicoli del Gruppo

  • Le attività per la preparazione del nuovo "Battery Hub" prenderanno il via nel comprensorio di Mirafiori nella prima parte del 2020 
  • Le batterie troveranno applicazione sulle nuove generazioni di modelli full electric FCA
  • Comau sarà un partner dell'iniziativa grazie alla propria competenza negli assemblaggi
  • In una prima fase, l'investimento previsto sarà di circa 50 milioni di euro

 

FCA ha annunciato oggi che realizzerà a Torino un centro di assemblaggio di batterie. Il nuovo "Battery Hub", questo il nome del progetto che prenderà il via nel comprensorio di Mirafiori nella prima parte del 2020, permetterà a FCA di aggiungere un nuovo tassello nella propria strategia di e-Mobility che l'ha vista protagonista negli ultimi mesi di importanti accordi sul fronte dei servizi legati all'elettrificazione.

 

"L'industria dell'auto - commenta Pietro Gorlier, COO della Regione EMEA di FCA - sta cambiando profondamente e uno dei principali trend di cambiamento è legato proprio all'elettrificazione. Grazie alla realizzazione del nuovo centro di assemblaggio di batterie a Mirafiori, FCA accelera la spinta verso l'elettrificazione aggiungendo un nuovo tassello all'"ecosistema" che parte dalla filiera di fornitura per arrivare al supporto cliente. L'annuncio di oggi si va ad aggiungere alle numerose partnership siglate di recente sul fronte dell'infrastruttura di ricarica, dei servizi di Vehicle to Grid e quelli per la clientela delle vetture ibride e full electric, dall'Italia verso il resto del mondo".

 

Verrà creato un vero e proprio centro di assemblaggio batterie in un fabbricato dedicato, con potenziale espandibilità per progetti futuri. Verranno utilizzate le tecnologie più all'avanguardia con processi modulari e flessibili, anche con l'utilizzo di robot collaborativi in simbiosi con gli operatori.

 

Il nuovo "Battery Hub" ospiterà anche un'area in cui verranno previste continue attività di formazione oltre che un processo pilota utile in fase di prototipazione e sperimentazione. Questa iniziativa permetterà a FCA di rispondere velocemente alla continua evoluzione della settore elettrico. Il nuovo centro di assemblaggio avrà anche la funzione di centro tecnologicamente avanzato con test elettronici per il controllo di qualità dei componenti più strategici che saranno forniti dai maggiori produttori leader nella mobilità elettrica. Analoghi controlli elettronici, che utilizzeranno le più sofisticate tecniche internazionali, saranno fatti per gestire l'efficienza delle batterie dopo l'assemblaggio. Comau sarà un partner dell'iniziativa grazie alla propria competenza negli assemblaggi.

 

In una prima fase, l'investimento previsto sarà di circa 50 milioni di euro.

 

L'annuncio odierno segue di qualche mese quello della nuova 500 a propulsione elettrica che sarà prodotta nello stabilimento di Mirafiori a partire dal secondo trimestre 2020. In particolare, circa 1.200 persone saranno dedicate alla produzione della vettura e la capacità produttiva della linea sarà di 80.000 unità l'anno, con la possibilità di essere aumentata. Alcune settimane fa, FCA ha inoltre annunciato che le nuove GranTurismo e GranCabrio saranno i primi modelli Maserati ad adottare soluzioni 100% elettriche e che verranno prodotte presso il Polo produttivo di Torino.

 

Oggi nel comprensorio di Torino - Mirafiori e la sua estensione di Grugliasco - lavorano circa 20.000 persone tra gli addetti di produzione e le attività collegate di ingegneria e design, vendite, servizi finanziari e ricambi, facendone il più grande complesso di FCA nel mondo.

 

Nel complesso, infine, FCA investirà nel piano 2019-2021 per l'Italia oltre 5 miliardi di euro, per sostenere un sostanziale rinnovo nella gamma di prodotti, con l'introduzione di 13 modelli totalmente nuovi o profondamente rinnovati, e l'avvio di un piano di elettrificazione dell'offerta, con l'inserimento in gamma di 12 versioni elettriche di modelli nuovi o già esistenti.

Dunque FCA si farà anche le batterie da sola! Wow!

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.