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Scelte strategiche FCA (Piano industriale 2018 da pag 97)


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Maserati rafforza ulteriormente il suo Leadership Team con l’arrivo di Bernard Loire, in qualità di Chief Commercial Officer, e Paolo Tubito, nel ruolo di Chief Marketing Officer. Queste nomine segnano un ulteriore rafforzamento del management di Maserati, che nel corso dei prossimi mesi svelerà importanti novità, prima tra tutte la nuova vettura super-sportiva, prodotta a Modena, che sarà presentata nel maggio prossimo.

Bernard Loire avrà la responsabilità di coordinare le vendite di Maserati a livello mondiale. Loire ha compiuto gli studi universitari in economia e marketing presso la IFAG Business Management School a Lione, in Francia. Può vantare una lunga e consolidata esperienza nel settore automobilistico e ha iniziato la sua carriera nel 1988 in Ford e poi in FIAT. Dal 2002 ha ricoperto diverse posizioni in Nissan e Mitsubishi Europe, con crescenti responsabilità in ambito commerciale e marketing.

Paolo Tubito avrà la responsabilità di Chief Marketing Officer del Marchio, coordinando le attività nelle diverse Regions. Paolo Tubito, dopo una laurea in Economia e Business presso l’università di Bari, si è perfezionato nel Regno Unito presso l’University of Mid-Glamorgan. Tubito ha iniziato la sua carriera professionale nel 1992, lavorando in diverse agenzie di comunicazione. Dal 1998 ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità in ruoli di comunicazione, leadership marketing e innovation, nei mercati chiave di Nike. In ultimo, ha ricoperto il ruolo di Vice President dei mercati asiatici e dell’America Latina di Nike.

Entrambi riportano direttamente a Davide Grasso, CEO di Maserati


via Affari italiani 

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Non capisco le critiche, stando all'articolo parliamo di due manager con esperienza internazionale, il primo si occupa di commerciale, come già fatto per tutta la carriera in altre aziende automotive (magari meno blasonate, ma non mi pare una tragedia); il secondo è responsabile del marketing, ruolo che ha già ricoperto in varie aziende tra cui la più importante multinazionale di abbigliamento sportivo. Che hanno che non va?

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9 ore fa, 4200blu scrive:

Molto bene - e quasi lo stesso lavoro di vendere millioni di scarpe di jogging e macchine di lusso in piccola serie - bella idea :disp2:

ch4e significa? allora vogliamo parlare di quel finanziere creatore di pay pal, che oggi è il manager più potente ed influente nel panorama automobilistico mondiale?

Modificato da infallibile_GF
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35 minuti fa, infallibile_GF scrive:

ch4e significa? allora vogliamo parlare di quel finanziere creatore di pay pal, che oggi è il manager più potente ed influente nel panorama automobilistico mondiale?

Va beh ma lui non è mica in FCA...

  • Ahah! 2
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1 ora fa, infallibile_GF scrive:

ch4e significa? allora vogliamo parlare di quel finanziere creatore di pay pal, che oggi è il manager più potente ed influente nel panorama automobilistico mondiale?

Sì come no. È un semplice squalo che finora non ha prodotto che voragini di debiti. Deve ancora dimostrare di essere in grado di produrre profitti con le auto.

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10 ore fa, 4200blu scrive:

Molto bene - e quasi lo stesso lavoro di vendere millioni di scarpe di jogging e macchine di lusso in piccola serie - bella idea :disp2:

 

manco parlassimo di un tizio laureato in filosofia e in giurisprudenza che prima fa l'avvocato poi il fiscalista poi si mette a fare il CEO e diventa il capo di un gruppo automobilistico.

roba da pazzi eh?

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Dai ragazzi, veramente polemica sterile... In tutte le multinazionali ci sono manager e top manager che hanno fatto esperienze in settori completamente differenti l'uno dall'altro... Anzi vi dico di più, in molti casi provenire da settori o da studi molto differenti può essere addirittura un plus per avere una vision molto più ampia ed articolata del mercato mondiale. Spesso aver fatto esperienze diverse ti porta anche ad analizzare in maniera molto più sfaccettata e a 360 gradi le cose, rispetto a chi magari ha sempre lavorato nello stesso settore e col tempo ha costruito convinzioni talmente radicate che lo limitano nell'affrontare cambiamenti e novità dei mercati

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beh sí, quelli del marketing & vendite dovrebbero essere un po' i jolly della situazione che si adattano a tutto, i comunicatori/venditori hanno una base "wanna marchi" + praticantato in agenzia pubblicitaria americana

 

anche un po' "mago silvan" prestigiatori...i joker della situazione insomma

 

MA, alla fine se vendi auto devi anche conoscere la auto perché sono un prodotto molto complesso con rimandi storici comunicativi istintuali molto forti, comunque la svolta in termini di comunicazione sembra esserci stata, vedremo

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