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F1 2019 - Anticipazioni


Aymaro

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Rivoluzione in Ferrari: Binotto prenderà il posto di Arrivabene

L’ingegnere a cui Marchionne aveva affidato la rinascita tecnica del Cavallino, è il nuovo team principal
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Nato in Svizzera, ma di passaporto italiano, 49 anni, Binotto è a Maranello dal ’95, impiegato prima come ingegnere motorista nella squadra test e poi in quella corse

Pubblicato il 07/01/2019
Ultima modifica il 07/01/2019 alle ore 12:50
STEFANO MANCINI
 
 

Mattia Binotto, l’ingegnere al quale Sergio Marchionne aveva affidato la rinascita tecnica della Ferrari, è il nuovo team principal del Cavallino Rampante. Prenderà il posto di Maurizio Arrivabene, il cui contratto dopo cinque stagioni non è stato rinnovato. Alla notizia manca solo la conferma ufficiale, che comunque è attesa già in giornata.

 

Il rapporto tra Binotto e Arrivabene era incrinato da tempo ed era peggiorato nell’ultima fase del campionato, con la crisi di risultati che ha permesso alla Mercedes di aggiudicarsi il quinto titolo mondiale consecutivo. Di fronte al rischio di perderlo (anche se smentiti c’erano stati contatti con Mercedes e Renault), la Ferrari ha concesso al suo direttore tecnico il ruolo di guida del team, per cui risponderà direttamente all’ad Louis Camilleri.

La rivoluzione a poco più di un mese dalla presentazione della nuova monoposto (14 febbraio) e dei primi test a Barcellona (dal 18 febbraio), e a due mesi abbondanti dal primo Gp in Australia (17 marzo). Qualche indizio c’era stato, come per esempio la cancellazione del tradizionale pranzo degli auguri dell’ad assieme alla stampa italiana e internazionale, e i silenzi di Arrivabene dopo la chiusura del campionato.

Nato in Svizzera, ma di passaporto italiano, 49 anni, Binotto è a Maranello dal ’95, impiegato prima come ingegnere motorista nella squadra test e poi in quella corse. Sotto la gestione Marchionne era stato promosso alla guida della Gestione sportiva dopo il primo fallimentare campionato con i motori turbo ibridi (2014). La morte del presidente in luglio non ha interrotto il processo di rinnovamento del team, a partire dall’ingaggio di Charles Leclerc al posto di Raikkonen, culminato ora nel cambio al vertice anticipato dalla Gazzetta dello sport.

Arrivabene lascia dopo 14 vittorie (13 di Vettel e una di Raikkonen), tre secondi posti nella classifica costruttori e il secondo posto di Vettel nella classifica piloti del 2017 e 2018. Ha pesato sul suo destino il mancato raggiungimento dell’obiettivo, il titolo che manca dal 2007.

 

https://www.lastampa.it/2019/01/07/sport/rivoluzione-in-ferrari-binotto-prender-il-posto-di-arrivabene-EanlWUvRpXqYiCHaDZNmTN/pagina.html

 

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4 ore fa, Dodicicilindri scrive:

senza contare lo smacco del consumo olio di agosto 2017, col regalo a MB,

li però sono stati fessi in ferrari, da Monza i motori dovevano consumare meno olio, mercedes non ha "rispettato" il gentleman agree che diceva che non avrebbero omologato la nuova PU prima di Monza (per cui poteva non rispettare le nuove direttive sull'olio), Ferrari è stata rispettosa dell'accordo ma fessa, Mercedes non rispettosa , sfruttando la solita lacuna creata dalla federazione,  ma nel regolamento.  

ps oltre al fatto che vedendo com'è andata poi, non credo che a Maranello avessero la PU pronta per il belgio in modo da poter fare pure loro il giochetto

Modificato da Aymaro
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2 ore fa, itr83 scrive:

 

vogliamo paragonare i curriculum di Todt e Arrivabene prima dell'arrivo in Ferrari?

 

[. . .]

 

più o meno uguale :lol:

Non paragonavo il curriculum dei due, ma la situazione; Todt aveva ottenuto in circa 3/4 anni risultati anche inferiori a quelli di Arrivabene, ma si decise di dare continuità alla sua gestione perché c'erano stati miglioramenti. Con Arrivabene si è deciso di fare diversamente, ma i miglioramenti c'erano stati anche qui: quanto tempo era che la Ferrari non faceva una macchina in grado di lottare per il titolo due stagioni di fila?

 

Insomma, la F1 richiede pazienza e continuità, cambiare spesso leadership può essere controproducente e magari allungare i tempi per arrivare alla vittoria.

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4 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Spero solo che tutte queste lotte interne non abbiano minato lo sviluppo della nuova monoposto....ho i brividi al pensiero che fra quanto sta accadendo in Ferrari e le lattine col motore Honda, il 2019 sara' una cavalcata trionfale MB stile McLaren 88.

 

pure per la monoposto del 2017 si diceva la stessa cosa...anzi si pensava pure peggio...visti i casini che c'erano.

eppure....

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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5 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Spero solo che tutte queste lotte interne non abbiano minato lo sviluppo della nuova monoposto....ho i brividi al pensiero che fra quanto sta accadendo in Ferrari e le lattine col motore Honda, il 2019 sara' una cavalcata trionfale MB stile McLaren 88.

 

Il motore Honda in questo momento non mi sembra esattamente  garanzia di successo. 

 

Riguardo al paragone fra Arrivabene e Todt, il francese trovò una squadra disastrosa da rifondare da zero, e in 4 anni la portò a giocarsi il titolo. Non mi pare che si possa dire lo stesso di Testabbassa. 

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Ormai le corse sono al 99,99_ periodico tecnologia, chi comanda deve essere un tecnico anche nel ruolo di direttore sportivo, poi gli si può affiancare uno che gestisce la comunicazione ma un ds come una volta che poteva anche essere un giornalista o avvocato è improponibile oggi

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Comunicato Ferrari

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7 Gen 2019

 

Dopo quattro anni di impegno e instancabile dedizione Maurizio Arrivabene lascia la Scuderia. La decisone è stata presa di comune accordo con i vertici dell’azienda dopo una profonda riflessione in relazione alle esigenze personali di Maurizio e a quelle della Scuderia.

 

A Maurizio vanno i ringraziamenti da parte di tutta la Ferrari per il lavoro svolto e per aver contributo a riportare la squadra a livelli estremamente competitivi. A lui vanno migliori auguri per il suo futuro e le prossime sfide professionali.

 

A far data da oggi Mattia Binotto assume il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari. A Mattia continueranno a rispondere tutte le funzioni tecniche.

https://formula1.ferrari.com/it/comunicato-ferrari-2019/

Modificato da AleMcGir
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