Europa, siamo ad una svolta...

[yarrow]

Per il mio corso di laurea non posso che essere ultra europeista!

Sperando che l'allargamento velocizzi il cambio di procedure decisionali, ormai veramente obsoleto.

[Omphalos]

Si potrebbe dire "Abbiamo fatto l'Europa, ora dobbiamo fare gli Europei ..."

[vare]

1) non vedo di buon occhio l'europa e gli europei...non sono razzista o penso che gli italiani siano superiori,solo che non mi va giù l'idea di essere tutti assieme

2)saranno solo altri stati sotto la dittatura franco-tedesca....

3)forse alcuni stati abbassano il livello generale dell'unione europea...bisognerebbe aspettare ancora un po

4)se continuiamo cosi anche il giappone sarà europa fra qualche anno.....

Non è la prima volta che parli di questa fantomatica dittatura francotedesca. Se l'Italia si svegliasse e smettesse di vantarsi di essere alleata succube degli USA forse ci accorgeremmo che con una Europa politicamente più forte avremmo anche maggiore influenza in campo internazionale.

Non siamo alleati degli americani. Siamo sono sempre pronti a difendere ogni loro azione. Ci sono un sacco di paesi della NATO che non hanno aderito all'incredibile manovra militare in Iraq, non per questo sono nemici degli USA. Si può sapere cosa ti hanno fatto gli slavi? I tedeschi? I francesi? Ma cosa credi? Che gli USA siano la panecea di tutti i mali? Le dittatature appoggiate dai governi statunitensi ce le dimentichiamo???

[copco]

Si potrebbe dire "Abbiamo fatto l'Europa, ora dobbiamo fare gli Europei ..."

[Guest DESMO16]

..sono favorevole a questo allargamento, l'unica cosa che ancora mi lasci perplesso é la costituzione europea nella quale non é stato fatto alcun accenno allae origini cristiane comuni agli stati fondatori di questa unione..

[Guest T a u r u s]

..sono favorevole a questo allargamento, l'unica cosa che ancora mi lasci perplesso é la costituzione europea nella quale non é stato fatto alcun accenno allae origini cristiane comuni agli stati fondatori di questa unione..

[elias]

..sono favorevole a questo allargamento, l'unica cosa che ancora mi lasci perplesso é la costituzione europea nella quale non é stato fatto alcun accenno allae origini cristiane comuni agli stati fondatori di questa unione..

La religione e' una cosa personale, non credo che la costituzione di qualsiasi nazione e ancor di piu' quella europea che identifica piu' nazioni e culture deve acennare qualsiasi religione quella cristiana compresa.

In europa c'e' la totale liberta' riguardo la materia di religione e non mi sembra un bene riconoscere una religione nella costituzione perche e' discriminante per tutti gli europei che non sono cristiani.

Anche volendo e lasciando gli ideali(ma cosa sarebbe l'europa senza i suoi ideali umanisti?) sarebbe impossibile sia per problemi prattici dal momento che abbiamo gia' un paese con maggioranza non cristiana(la Repubblica Ceca dove la maggioranza della popolazione e' atea) ed uno dalla forte impronta pagana come Lithuania e nel futuro e' probabile che facciano parte della unione anche paesi musulmani...

Infine la maggioranza assoluta dei paesi europei hanno delle costituzioni laiche che non fanno nessun acenno a nessuna religione.

Per una volta almeno questa parte di discorso mi trova d'accordo con Taurus (per chi non lo sapesse è ormai da settimane che va avanti una succosa discussione su questioni religiose tra me e Taurus sul forum La passione di Cristo).

Gli organismi statali devono mantenere una connotazione laica, lasciando esprimere liberamente le varie prospettive religiose che animano la gente che vi fa parte.

Definire in maniera netta anche se con qualche ragione una costituzione in termini religiosi può sempre dare adito in una prospettiva più a lungo termine a comportamenti di egemonia culturale e politica che non prometterebbe bene.

Oltrettutto il termine cristiano si presta a diverse interpretazioni e potrebbe coincidere con la prospettiva cattolica tout court che sappiamo non essere l'unica interpretazione del cristianesimo.

Le prospettive religiose devono costituire un humus culturale che arricchisce se lo sanno fare la vita sociale di un paese senza avere un imprimatur d'ufficio. E chi scrive - tanto per eliminare qualche equivoco - si identifica profondamente nel cristianesimo originario.

[Guest T a u r u s]

Preambolo della costituzione Europea...

La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani di una minoranza,

ma della cerchia più ampia di cittadini.

Tucidide II, 37

Consapevoli che l'Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti a ondate

successive fin dagli albori dell'umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla

base dell'umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione;

Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici dell'Europa, i cui valori, sempre presenti nel

suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale della

persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto;

Convinti che l'Europa, ormai riunificata, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso

e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi quelli più fragili e bisognosi; che essa

vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera

approfondire il carattere democratico e trasparente della sua vita pubblica e operare a favore della

pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;

Persuasi che i popoli dell'Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale,

sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro

comune destino;

Certi che, "unita nella sua diversità", l'Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel

rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle

generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della

speranza umana;

Riconoscenti ai membri della Convenzione europea di aver elaborato la presente Costituzione a

nome dei cittadini e degli Stati d'Europa,

[i quali, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno

convenuto le disposizioni che seguono:]

Articoli I-1 I-2 e I-3 della costituzione Europea

Articolo I-1: Istituzione dell'Unione

1. Ispirata dalla volontà dei cittadini e degli Stati d'Europa di costruire il loro futuro comune, la

presente Costituzione istituisce l'Unione europea, alla quale gli Stati membri conferiscono

competenze per conseguire i loro obiettivi comuni. L'Unione coordina le politiche degli Stati

membri dirette al conseguimento di tali obiettivi ed esercita sul modello comunitario le

competenze che essi le trasferiscono.

2. L'Unione è aperta a tutti gli Stati europei che rispettano i suoi valori e si impegnano a

promuoverli congiuntamente.

Articolo I-2: Valori dell'Unione

L'Unione si fonda sui valori di rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato

di diritto e rispetto dei diritti dell'uomo. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società

fondata sul pluralismo, sulla tolleranza, sulla giustizia, sulla solidarietà e sulla non discriminazione.

Articolo I-3: Obiettivi dell'Unione

1. L'Unione si prefigge di promuovere la pace, nonché i suoi valori e il benessere dei suoi

popoli.

2. L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere

interne e un mercato unico nel quale la concorrenza è libera e non distorta.

3. L'Unione si adopera per un'Europa dello sviluppo sostenibile basata su una crescita economica

equilibrata, un'economia sociale di mercato fortemente competitiva che mira alla piena

occupazione e al progresso sociale, un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità

dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnico.

Essa combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni, e promuove la giustizia e la protezione

sociale, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti dei

minori.

Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, nonché la solidarietà tra gli Stati

membri.

L'Unione rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila alla salvaguardia

e allo sviluppo del patrimonio culturale europeo.

4. Nelle sue relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e

interessi. Essa contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla

solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione

della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti dei minori, nonché alla

rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei

principi della Carta delle Nazioni Unite.

5. Tali obiettivi sono perseguiti con i mezzi appropriati, in ragione delle competenze attribuite

all'Unione nella Costituzione.

il testo completo su:

http://european-convention.eu.int/docs/Treaty/cv00797-re01.it03.pdf

[Guglielmo]

...se Italia ha una assurda politica estera di semiprotettorato americano e cambia politica estera con ogni cambio di governo non e' certo merito di Francia e Germania la sua posizione....

L'europa è un'entità astratta ...voluta dalle banche e dalla grande

industria tedesca per scaricare i costi della riunificazione su gli altri paesi.

Non c'è nulla di una unità politica ..ne di un'unità culturale e sociale..

siamo solo un numero di stati senza confini alcuni con la stessa moneta

che procedono in ordine sparso....accompaganti oggi dai paesi

ex patto di Varsavia

una costituzione non può essere scritta in questo ambiente

quello è solo un pezzodi carta inutile.

E FORTUNA CHE C'E' LA NATO ALTRIMENTI IN BOSNIA MILOSEVIC

POTEVA MASSACRARE TUTTI SENZA PROBLEMA ASPETTANDO

L'ESERCITO EUROPEO FRANCO-TEDESCO

PERMETTEMI DI DIRLO MA I FRANCESI e i TEDESCHI MI FANNO PROPIO RIDERE:

Coloro che parlano di raggiungere un'unità vera ...cioè la Germania

e la Francia sono fra coloro che più di tutti fanno i loro interessi

Non vedo perchè l'Italia non debba fare altrettanto.

E quali sono i nostri interessi ..che poi sono anche i miei e percio

permettete ma i miei interessi vengono prima di quelli degli altri.

Molto semplice

Gli STati Uniti controllano direttamente e indirettamente il 40%

del Pil Mondiale...dall'11 settembre ...giorno di inizio della guerra

del terrore contro la libertà ...la loro funzione trainante si è momentanemente interrotta ..l'economia mondiale è entrata in crisi

tutti i paesi industrializzati hanno ferite più o meno profonde

la funzione di motrice dell'economia non è passata dagli USA a nazioncine come la Francia e la Germania.

Queste due nazioni per noi Italiani contano perciò come il due di picche,considero perciò ridicolo ogni loro tentativo di comandare

l'europa.....inutile andargli dietro per tenere unito ..cosa!!!!!

a si i loro interessi petroliferi in IRAK

L' esportazioni in Usa per noi sono fondamentali ...e quando tutto

sarà più tranquillo avremo dei vantaggi molto consistenti

...la nostra politica estera può essere giudicata

ma trovo ridicolo TAURUS che parli di banderuola...

Il Governo D'ALEMA è stato vicino agli Stati Uniti in BOSNIA

BERLUSCA IN AFGANISTHAIN E IRAK

e a parte la vergognosa attesa di un ministro della reppubblica alla scala

dell'Aereo della terrorista Baraldini tornata in cambio

dello scagionamento dei piloti americani respnsabili del Cermis

(Ma si sa i compagnucci si aiutano oltre ogni limite)

per il resto mi sembra che siamo stati su posizioni ben precise.

a parte gli interventi inopportuni di Prodi ..quelli si volti a rendere

meno chiara una posizione chiarissima e ben precisa

..TAURUS ...noi non siamo più gli yes man

LA SPAGNA di Zapatero... Taurus ..quella si è una banderuola

[stev66]

Caro Guglielmo, mi dispiace ma non sono d'accordo. Proprio per le sue dimensioni economiche, politiche e militari gli Stati Uniti dovrebbero mirare a non circondarsi di vassalli, ma di alleati.

Fermo restando il debito storico che l'Europa ha verso gli Stati Uniti per la lotta al nazi-fascismo ( e ricordando che ne abbiamo uno di uguale portata verso l'ex Unione sovietica, che si sobbarco' il grosso della guerra con la germania ) e soprattutto per la ricostruzione morale e politica successiva, credo che compito di un amico e di un alleato sia quello di cercare di aiutare l'amico e l'alleato a non commettere errori e a presentare eventuali diverse linee di comportamento, condividendo decisioni ed oneri piuttosto che accettare acriticamente una politica diretta da una sola parte. Ne',negli anni successivi alla II guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno mai fatto l'errore di isolarsi e decidere per tutti, ma anzi hanno cercato in ogni azione il consenso con gli alleati,accettandone piu' o meno spunti e suggerimenti.

Solo questa amministrazione ha deciso il fare da se', e alla luce di quello che sta succedendo, non mi sembra una decisione particolarmente riuscita.