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Ponte Morandi della A10


p.fina
Messaggio aggiunto da J-Gian

 

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8 ore fa, Wilhem275 scrive:

Ma ragazzi, ma che razza di bestia servirebbe per reggere tutti quei carichi sbilanciati? Potevano farla pure di acciaio pieno l'antenna, ma come cavolo faceva a stare dritta con tutto il peso della struttura che tira su un lato?

E' calcestruzzo, mica sono i blocchi del Lego, se si mette in torsione si sfalda.

 

Edilizia un tanto al chilo.

 

Nessuno sostiene il contrario.

Ma appare chiaro che il ponte avesse ben più di una criticità e che probabilmente sia stato pure costruito senza seguire pedissequemente i disegni di Morandi.

E alla luce di ciò qualche dubbio viene pure sugli stralli.

4 ore fa, Nico87 scrive:

 

Ferro pochissimo, barre lisce (nella maggior parte delle sezioni, il ferro è scorso nel calcestruzzo) ma una volta era cosi. Scorrendo le foto, non ho notato nemmeno gli uncini sagomati in testa. Niente staffe e molte sezioni completamente cave (E' vero che alleggeriscono e abbassano il baricentro se messe in alto, ma a che prezzo?).

C_2_articolo_3158015_upiImagepp.jpg

 

 

Edilizia sono gli edifici. Questa è un opera di ingegneria civile.

Anche su gli alleggerimenti ci sarebbe da dire.

Più che altro bisognerebbe vedere i disegni originali e confrontarli con quello che realmente si è trovato dentro.

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Raccolgo i commenti da parte di conoscenti che capiscono più di strutture.

 

La ricostruzione più probabile è che siano partiti i trefoli nello strallo sud-est (in secondo piano nell'immagine), provocandone la rottura verso la sommità.

E' stato puntualizzato che pur essendo i cavi continui tra i due stralli, la sella non era fatta per consentirne lo scorrimento; quindi con la perdita di trazione sul lato est l'antenna si è trovata improvvisamente da sola a reggere la trazione dello strallo ovest, andando prima in flessione e subito dopo spezzandosi verso quel lato (si vede bene nel video).

 

Quest'ultima parte è ovvia, in nessuno scenario l'antenna avrebbe potuto resistere in flessione, nemmeno fosse stata più grande e con materiali più resistenti e in perfetta salute.

 

Si veda la bestia che ha dovuto metter su Calatrava per tenere bilanciato l'Alamillo, e non certo con un singolo punto di sospensione:

 

800px-Calatrava_Puente_del_Alamillo_Sevi

 

 

 

Per il discorso della quantità di ferri, bisogna tener conto che Morandi non aveva un focus sugli aspetti sismici della struttura. A lui importava quasi esclusivamente dei carichi verticali, cioè come portare il peso dall'impalcato alle torri e quindi alle basi, più il contenimento delle oscillazioni, e questo lo si vede non solo dai ferri ma anche dalla semplicità delle riprese di getto.

E' chiaro che oggi un pensiero del genere è fuori dal mondo, ma da questo punto di vista bene o male il ponte il suo mestiere l'ha fatto.

 

Comunque è pratica comune avere le torri cave all'interno scendendo verso la base, perché più si scende e più le forze si concentrano sul perimetro della colonna e il centro diventa ininfluente.

 

 

Alla fine la fregatura di questo progetto è stata fare i trefoli non ispezionabili o sostituibili. Per me le lezioni da imparare sono che tutto va realizzato tenendo conto di quando ci si dovrà mettere le mani in futuro, e che... i prototipi è meglio farli in laboratorio.

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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On 4/7/2019 at 03:19, Wilhem275 scrive:

Ho isolato il fotogramma dove si vede il primo movimento della struttura:

 

3OWkb8-4mQac6hPq5AYxgtcliMfLjV6291Otpubg

 

che ha dell'impressionante, poi vorrei sapere chi piazza la telecamera senza che si possa vedere la parte alta della struttura dove ci sono gli attacchi stralli..

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6 minuti fa, Bosco scrive:

Quella era una telecamera di sorveglianza di una ditta, che appunto inquadrava il suo piazzale.

 

ah ok, comunque fa impressione perché si capisce che là in cima si é sbriciolato tutto di schianto, in un attimo, anche se come si dice, era un "delitto annunciato"

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12 ore fa, Wilhem275 scrive:

Per il discorso della quantità di ferri, bisogna tener conto che Morandi non aveva un focus sugli aspetti sismici della struttura. A lui importava quasi esclusivamente dei carichi verticali, cioè come portare il peso dall'impalcato alle torri e quindi alle basi, più il contenimento delle oscillazioni, e questo lo si vede non solo dai ferri ma anche dalla semplicità delle riprese di getto. 

E' chiaro che oggi un pensiero del genere è fuori dal mondo, ma da questo punto di vista bene o male il ponte il suo mestiere l'ha fatto.

  

Comunque è pratica comune avere le torri cave all'interno scendendo verso la base, perché più si scende e più le forze si concentrano sul perimetro della colonna e il centro diventa ininfluente. 

  

  

Alla fine la fregatura di questo progetto è stata fare i trefoli non ispezionabili o sostituibili. Per me le lezioni da imparare sono che tutto va realizzato tenendo conto di quando ci si dovrà mettere le mani in futuro, e che... i prototipi è meglio farli in laboratorio. 

 

In poche parole o a Morandi gli hanno costruito un ponte che non era il suo, oppure non sapeva cos'è il carico di punta (e all'epoca si sapeva). Non che sia il motivo di questo crollo, o perlomeno non apparentemente (anche se scommetterei che le Autostrade cercheranno di far passare il piu possibile il progetto errato piutto che la mancata manutenzione).

Però li gli elementi sbagliati ci sono tutti. Elevato sforzo di compressione, elevata snellezza della struttura, eccentricità del carico (le antenne non sono perpendicolari al suolo), elevata luce libera tra traversi impalcato e collegamento superiore antenne, ridotta sezione di materiale a compressione (interno cavo), ferri pochi e liberi di scorrere (unica cosa perdonabile), sottili e senza staffe a contentere la spinta laterale.

Avessi fatto un progetto del genere a Tecnica delle costruzioni, la laurea me la avrebbero data nel duemilacredici.

Per il resto, il crollo è piu o meno come lo avevo ipotizzato l'anno scorso nel mio pippone a pagina 16. Vedremo ora cosa si inventeranno perchè per quanto la dinamica sia abbastanza chiara, bisogna anche provarla in giudizio. E sicuramente ci saranno fior fiore di avvocati e colleghi ingegneri che in quelle immagini ci vedranno tutto e il contrario di tutto.

Modificato da Nico87
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4 ore fa, Nico87 scrive:

 

In poche parole o a Morandi gli hanno costruito un ponte che non era il suo, oppure non sapeva cos'è il carico di punta (e all'epoca si sapeva). Non che sia il motivo di questo crollo, o perlomeno non apparentemente (anche se scommetterei che le Autostrade cercheranno di far passare il piu possibile il progetto errato piutto che la mancata manutenzione).

Però li gli elementi sbagliati ci sono tutti. Elevato sforzo di compressione, elevata snellezza della struttura, eccentricità del carico (le antenne non sono perpendicolari al suolo), elevata luce libera tra traversi impalcato e collegamento superiore antenne, ridotta sezione di materiale a compressione (interno cavo), ferri pochi e liberi di scorrere (unica cosa perdonabile), sottili e senza staffe a contentere la spinta laterale.

Avessi fatto un progetto del genere a Tecnica delle costruzioni, la laurea me la avrebbero data nel duemilacredici.

Per il resto, il crollo è piu o meno come lo avevo ipotizzato l'anno scorso nel mio pippone a pagina 16. Vedremo ora cosa si inventeranno perchè per quanto la dinamica sia abbastanza chiara, bisogna anche provarla in giudizio. E sicuramente ci saranno fior fiore di avvocati e colleghi ingegneri che in quelle immagini ci vedranno tutto e il contrario di tutto.

 

Nico87 ho letto diversi suoi post su questo argomento... ho avuto subito l'impressione di leggere una persona giovane (solo dopo ho focalizzato sulle cifre in coda al suo nik), cresciuta a pane ed Eurocodici/NTC, caratterizzata da una certa arroganza "strutturale". Con un piccolo sforzo di umiltà la inviterei a calarsi nella realtà normativa, conoscitiva e realizzativa dell'epoca. E comunque... le ricordo che l'ingegneria non è solo normative e testi tecnici (che mi sembra conoscere bene e ripetere a pappagallo)... ma arte.

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Vedo che molti discutete dei difetti che il ponte si portava dietro dalla sua nascita che lo hanno portato al crollo, quasi ad accusare Morandi di scarsa capacità.
Dopo 40 anni dalla costruzione, dopo che è crollato sono tutti bravissimi a dire "che ma guardate che c'erano errori strutturali".

La verità è che quel ponte non era stato pensato per durare così tanto, né che avrebbe dovuto sopportare carichi sempre maggiori. Era in verità un quasi prototipo in cui si stavano provando tecnologie avanzatissime per l'epoca ma ancora inesplorate e della cui durata nel tempo se ne sapeva poco.

Quel ponte è stato costruito negli anni 60, in quel periodo si pensava che nel 2018 le macchine avrebbero volato, altro che ponti.

L'errore lo ha commesso chi per tutto questo tempo ha risparmiato sulla manutenzione e chi, viste le relazioni tecniche non proprio rassicuranti, non ha avuto le palle (scusate il francesismo) di chiuderlo.

Casi come questo ne è piena l'Italia, sono almeno 20 anni che non si fa più manutenzione e se non si inverte la rotta crolleranno sicuramente altri ponti.

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Giudicare a posteriori come si sarebbe dovuto costruire un ponte, con molta meno esperienza in confronto all'interessato (Morandi) e soprattutto avendo a disposizione ulteriori 50 anni di conoscenze scritte e "lezioni dagli errori" non è certo corretto ne di buon gusto.

 

Comunque, quì una foto interessante dal LONTANO passato

 

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