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Cita

Maranello, 18 settembre 2018 – In occasione del Capital Markets Day sono state svelate le nuove Ferrari Monza SP1 e SP2: una serie speciale limitata di un nuovo segmento denominato ‘Icona’, che nasce da un concetto ispirato alle più evocative vetture del Cavallino degli anni ’50 e dotata delle migliori tecnologie oggi disponibili. 

Destinate ai clienti e ai collezionisti più appassionati, le Ferrari Monza SP1 e SP2 riprendono il tema delle barchette da competizione, dalla 166 MM del 1948 capostipite del concetto di barchetta stesso fino alle iconiche 750 Monza e 860 Monza. Nate con il solo obiettivo di vincere, queste auto progettate e costruite senza compromessi hanno contribuito negli anni ’50 a creare parte della leggenda Ferrari grazie ai tanti trionfi nel Campionato Mondiale Sport.
 

La Ferrari Monza SP1 è stata progettata come monoposto stradale con un’identità fuori dagli schemi, in grado di far provare al driver un’esperienza di guida impareggiabile. La Ferrari Monza SP2 invece è la versione in configurazione biposto che, grazie all’eliminazione del tonneau cover e all’aggiunta di un secondo deflettore aria e di un secondo roll-bar, consente anche al passeggero di condividere la medesima emozione del conducente. 

Le Ferrari Monza SP1 e SP2 sono vetture uniche, con un design originale ed esclusivo, il miglior rapporto peso-potenza per una vettura in configurazione barchetta grazie all’utilizzo esteso di fibra di carbonio nella costruzione e dettagli specifici, come proiettori e luci posteriori, ruote e interni, che le impreziosiscono. Dotate del motore più potente mai uscito dai cancelli di Maranello, un V12 con 810 cv, raggiungono i 100 km/h in 2.9 secondi, i 200 km/h in 7.9 secondi.

L’architettura dei due modelli si presenta come quella di un bolide dalla forma monolitica e aerodinamica a profilo alare, dove la completa assenza del padiglione ha consentito di definire proporzioni uniche, impensabili su una spider tradizionale. L’ebbrezza della velocità che ne deriva, finora riservata quasi esclusivamente ai piloti della Formula 1, è direttamente legata al concetto di un cockpit scavato nel volume della vettura, che accoglie il pilota e tutta l’interfaccia di guida.

Il Centro Stile Ferrari ha concepito un design molto puro, quasi nato da un unico tratto di matita dove si possono apprezzare le forme eleganti e minimaliste, il linguaggio senza tempo e i dettagli raffinati. Si sono evitate esasperazioni formali, caratteristiche delle più recenti vetture da pista, privilegiando invece linee essenziali.

Mai come in questo caso un’automobile possiede una potenza narrativa così spiccata, esaltando una vocazione mirata al puro divertimento e in cui il legame tra uomo e automobile è tale da esprimere una simbiosi totale.

Particolare attenzione è stata prestata al disegno delle porte, di dimensioni minime, che si dispiegano verso l’alto. Altrettanto importante è l’apertura in avanti dell’ampio cofano motore che integra anche i parafanghi, interamente in carbonio, mettendo così in mostra il poderoso motore V12.

Come accade per i modelli da competizione, l’intera scocca è stata costruita in fibra di carbonio rendendo le vetture leggere e maneggevoli; molti degli elementi degli interni sono in carbonio a vista così da ottenere un aspetto sportivo e accattivante.

La riduzione di peso e la configurazione barchetta garantiscono una dinamica veicolo unica: equilibrata, perfettamente bilanciata e senza alcun tipo di rollio per un coinvolgimento nel misto da pura vettura sport.

Una delle sfide più grandi, trattandosi di vetture in configurazione barchetta completamente “en plein air” ad altissime prestazioni, è stata quella di gestire i flussi aerodinamici attorno all’abitacolo in assenza del parabrezza. A questo scopo è stato sviluppato un cupolino specifico denominato “Virtual Wind Shield” (brevettato) sul quale sono state applicate delle soluzioni innovative tali da carenare il quadro strumenti e il volante e deviare i flussi aerodinamici per mantenere il massimo comfort di guida.

In esclusiva per la clientela delle Monza SP1 e SP2 sono stati creati capi e accessori ispirati all’eleganza dei gentleman driver grazie a una collaborazione con due marchi iconici del mondo del lusso: Loro Piana e Berluti. Il set da pilota è composto da una tuta indossabile sui vestiti, una maglia, casco, guanti, sciarpa e una scarpa da guida. Molte le soluzioni tecniche volte a rendere confortevole la vestibilità e lasciare liberi i movimenti durante la guida.

Scheda tecnica sintetica

MOTORE
Tipo V12 – 65°
Cilindrata totale 6496 cm3
Potenza massima * 603 kW (810 cv) a 8500 giri/min    
Coppia massima * 719 Nm a 7000 giri/min        
DIMENSIONI E PESI
Lunghezza 4657 mm
Larghezza 1996 mm
Altezza 1155 mm
Peso a secco ** 1500 kg (SP1), 1520 kg (SP2)
PRESTAZIONI
0-100 km/h 2,9 sec
0 -200 km/h 7,9 sec
Velocità massima >300 km/h
CONSUMI/EMISSIONI CO2
In fase di omologazione

Ferrari.com

 

 

 

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6 ore fa, Aymaro scrive:

Si, con l'obbligo di guidarle con il casco integrale (vedi KTM x-bow, Lotus eleven ecc...)

sono sicurissimo che non esiste quest'obbligo.

è a discrezione del guidatore ed è caldamente consigliato per guida sopra i 100km/h , ma non c'è l'obbligo.

 

Personalmente ho sempre apprezzato più le barchette (ferrari 550, porsche spyder, lotus 340r  etc etc con tetti di fortuna e parabrezza bassi) alle "prototipi stradali"  (come lotus 2.11/3.11 x bow , dallara , slr stirling etc etc 

 

Aggiungo una nota curiosa, Lotus con la 340r proponeva come optional una giaccca riscaldata… attaccavi il cavo all'accendisigari12v e si scaldava!!

Modificato da nicogiraldi
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Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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