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Una batteria al Litio per l'automobile?


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E' al litio e vanta un'autonomia di 200 chilometri. E' costata dodici anni di ricerche e investimenti per 70 milioni di euro. Il progetto arriva fresco fresco dal finanziere e industriale Vincent Bollorè, che dopo 12 anni di ricerche e investimenti per 70 milioni di euro (140 miliardi delle vecchie lire per intenderci), ora è deciso a partitre all'attacco del mercato mondiale dell'auto elettrica.

Bollorè si dà ora 18 mesi di tempo per concludere accordi industriali con l'obiettivo di entrare nella fase di produzione della sua batteria al litio entro un paio di anni. Per poter promuovere la sua nuova avventura, l'industriale ha creato assieme a EdF la società Batscap, di cui il suo gruppo controlla l'80% e l'azienda pubblica francese il 20%.

Il finanziere, che è anche azionista di Mediobanca, ha annunciato che la sua batteria (che vanta un'autonomia quattro volta superiore a quelle al piombo e potrà percorrere 100 chilometri al costo di un euro ), ha già suscitato grande interesse. Tra le "piste più serie" Bollorè ha citato l'interesse dei cinesi che per le Olimpiadi del 2008 vogliono disporre di 70.000 taxi elettrici.

L'industriale spera anche di concludere rapidamente un accordo per un prototipo di auto elettrica con Dassault, un gruppo industriale con cui ha stretti legami di amicizia e che ha portato nel capitale di Mediobanca. Gli accordi, ha precisato, saranno sul fronte commerciale e marketing in quanto Bollorè è un gruppo industriale perfettamente in grado di assicurare la produzione della nuova batteria. All'inizio nel suo stabilimento di Penn Carn, in Bretagna, e poi eventualmente anche altrove.

(4 maggio 2004)

http://www.repubblica.it/2004/e/motori/maggio/superbatteria/superbatteria.html

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Le grosse battere al litio non sono una novità: da tempo si adottano in campo aerospaziale ed attualmente nell'Azienda ove lavoro ne stiamo facendo completare i tests per uso sui satelliti di telerilevamento.

Dalla mia esperienza e conoscenza posso solo dire che non sono solo rose e fiori: sono sì più economiche e meno ingombranti (a parità di capacità) rispetto a quelle al Nichel-Idrogeno sinora usate in campo spaziale, ma sono enormemente più costose rispetto a quelle oggi adottate in campo automobilistico.

Hanno poi una "caratteristica": la perdita di capacità con l'uso, cioé i cicli di carica/scarica e la profondità di scarica (più sono profonde e frequenti le scariche, più diminuisce la capacità col tempo).

Comunque è utile e doveroso che vi siano studi e ricerche per evolvere i sistemi di propulsione, ma convinciamoci che tutti i sistemi alternativi ci imporranno dei sacrifici economici superiori a quelli attuali.

E soprattutto attenzione ai venditori di "aria fritta" (ogni riferimento alla Eolo è fortemente voluto :mrgreen: ).

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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