Vai al contenuto

FCA ha ceduto Magneti Marelli a Calsonic Kansei


Messaggi Raccomandati:

D'altra parte la proprietà di fca dovrebbe avere una liason speciale con gli americani vista la loro presenza in jeep, per me con un fondo usa in accordo con fca si hanno più garanzie sulla presenza in italia e sulla valorizzazione di magneti che se gli acquirenti fossero stati semplicemente giapponesi, non parliamo di francesi e tedeschi che l'avrebbero fatta a pezzi, prob gli americani in seguito la quoteranno in borsa ma sul loro stock exchange che è meglio

Link al commento
Condividi su altri Social

6 ore fa, TonyH scrive:

OGGI è in attivo. 

 

Ma secondo me la sfida dell'elettrificazione massiva è così grossa che la Magneti Marelli da sola non sarebbe riuscita a vincerla.

E neanche la Calsonic.

 

quindi meglio un matrimonio di opportunità adesso che uno di necessità di sopravvivenza domani.

Questo lo capisco, e capisco anche che FCA abbia venduto alla massima quotazione ed abbia iniettato capitali liquidi per migliorare i bilanci o comunque per investire senza fare debiti e quindi risparmiando bei soldi di interesse. Sono un po' più perplesso sul fatto che Magneti Marelli con FCA alle spalle non sarebbe riuscita a sostenere la sfida dell'elettrificazione, ma indubbiamente essere parte di un gruppo così grande permette di avere maggiori economie di scala e di razionalizzare degli investimenti sull'elettrificazione che altrimenti, sotto FCA, sarebbero stati sicuramente maggiori. Resta il fatto però che in FCA si è perso un po' di know-how, ma evidentemente sono convinti che questa perdita la possano compensare acquistando dai fornitori esterni. Insomma, dal punto di vista economico capisco la mossa, ma mi resta qualche dubbio.

Link al commento
Condividi su altri Social

1 ora fa, Beckervdo scrive:

D'altra parte nessuno ha considerato che FCA potrebbe entrare nel capitale di Calsonic...

Lo ho pensato anche io, diciamo che è l'unica speranza che potrebbe giustificare questa "operazione". Comunque non credo perchè avrebbe dovuto essere annunciata contestualmente almeno in linea generale. L'operazione originaria pianificata da Marchionne prvedeva lo scorporo di MM al fine di massimizzare il valore, come da stato fatto precedentemente con Cnh e Ferrari. Attualmente solo il 30 per cento dei ricavi di MM è captive cioè all'interno del gruppo FCA. Si tratta quindi già di un gruppo indipendente e con una situazione finanziaria buona grazie al risanamento di Marchionne. Avrebbe dovuto diventare la quarta gamba industriale del gruppo Exor, vedremo cosa faranno con la liquidità. In ogni caso mi associo con i forumisti preoccupati per la perdita del controllo di un gruppo italiano di altissimo livello

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

https://www.ilsole24ore.com/art/motori/2018-10-22/ecco-perche-fca-ha-venduto-magneti-marelli-ed-e-vantaggio-il-gruppo--185248.shtml?uuid=AECagmTG

 

 

La domanda è apparentemente banale: «Perché Fca ha venduto Magneti Marelli?». Semplice: per fare cassa e avere i fondi necessari a dare esecuzione ad un piano industriale ambizioso che, lanciato il primo giugno 2018 e siglato come ultimo atto da Sergio Marchionne, punta sulla tecnologia con focus su elettrificazione e guida assistita. Oltre che su un'espansione della gamma, soprattutto Jeep, senza precedenti. Per fare queste cose servono piattaforme e queste costano. Costano tanto. 

fotohome6.jpg

Accordo Fca-Kkr: Magneti Marelli ai giapponesi di Calsonic per 6,2 miliardi


È palese che Fca non può più “cucinare” automobili con gli avanzi delle architetture delle vecchie alleanze, da quella Fiat-GM a Daimler Chrysler.
Vendere Magneti Marelli permette di avere i soldi necessari per creare nuovi modelli, sviluppare piattaforme modulari e implementare powertrain moderni ed elettrificati. Per infilare un ibrido plug-in tra i “duomi” dell'autotelaio della Jeep Renegade e della 500X, Fca ha dovuto mettere in cantiere nuovi motori a 3 cilindri, puntando su un'architettura modulare che ha dato vita alle unità GSE / Firefly ed è stato uno dei grandi sforzi dell'era Marchionne. Ora serve uno scatto in avanti e servono tanti soldi. Per dare qualche numero, il modulo elettrico necessario all'elettrificazione di Renegade arriverà da Bosch e avrà una batteria da 11,4 kW, con un costo complessivo di circa 7/8 mila euro.

Bene, ma se Fca vuole le auto elettriche e ibride perché vendere un'azienda che produce tecnologia in un momento in cui l'automotive diventa sempre più parte dell'industria digitale? La risposta è semplice: a un costruttore automobilistico non serve avere in casa un produttore ma “basta” governare i fornitori. I tedeschi fanno cosi. E costruiscono le auto più tecnologiche del mondo. Il gruppo Volkswagen si è concentrato, spendendo miliardi sulle piattaforme modulari (MQB, MLB e MBE per le elettriche) e sui powertrain. 

 

Similmente hanno lavorato Daimler e Bmw, ma anche i francesi di Psa. Per elettrificare le auto non servono tecnologie sofisticate e proprietarie ma soluzioni economiche “off the shelf”, disponibili sullo scaffale e facilmente implementabili. Per fare questo bastano e avanzano i fornitori di primo e secondo livello. Non occorre avere in casa produttori di motori elettrici, cambio automatici, sistemi mild hybrid o batterie. È sufficiente rivolgersi a specialisti come Bosch, Continental/ Schaeffler, ZF, BorgWarner piuttosto che alla Harman (gruppo Samsung), a Panasonic oppure a LG Chem. Del resto pochi costruttori di automobili possiedono ormai un produttore di componenti. Non è più, da anni, un asset competitivo. 

E questo perché le case automobilistiche hanno cambiato mestiere e la filiera si è divisa in due: OEM (Case) e componentisti. I car maker agiscono da system integrator, vestono e assemblano auto con soluzioni ideate dai grandi supplier dell'automotive utilizzando componenti che sono una sostanziale commodity. In molti casi, inoltre, i car maker hanno un ruolo attivo nel senso che fanno pressione tecnologica sui fornitori che a loro volta realizzano quello di cui hanno bisogno e qui si spazia dai cruscotti digitali agli specchietti virtuali, dai fari led ai sistemi Adas per la guida autonomizzata.

fotohome6.jpg

La cessione di Magneti Marelli e l’interesse nazionale

Insomma, le case più sofisticate guidano il processo di sviluppo, i fornitori lo realizzano, mentre i produttori con minori capacità di investire (Fca, per esempio) aspettano il momento opportuno quando le tecnologie sviluppate ad hoc per pochi costruttori premium diventano accessibili a basso costo.
Va sottolineato anche un punto chiave: con la digitalizzazione dell'automobile nel settore sono entrati nuovi attori come i produttori di chip. E qui Nvidia è un caso emblematico, mentre chi fa software come Google e sempre più interessato alle quattro ruote.

E non va dimenticato che nell'auto sono entrati attori dell'industria digitale come Samsung che voleva Magneti Marelli ma poi si è comprata l'americana Harman per 8 miliardi, ben di più dei 6,2, quanto pagati da Calsonic Kansei per l'azienda italiana. E questo è un caso di scuola che permette di capire dove sta andando la filiera dell'automotive. Harman è un colosso (26mila dipendenti e 7 miliardi di fatturato) dell'infotainment, uno dei grandi player della tecnologia audio, vanta brand i peso (harman/kardon, Infinity, Mark Levinson, Jbl solo per citarne alcuni). Ora con l'ingresso di Samsung scommette su guida autonoma/assistita, cruscotti digitali e sistemi vocali (il famoso MBUX di Mercedes è sviluppato con Harman).

Tutto questo per dire che per Fca vendere Magneti Marelli non vuol dire perdere il treno dell'innovazione, quanto piuttosto riuscire a prenderlo pagando il biglietto.

  • Mi Piace 3
  • Perplesso... 1
  • Wow! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Il riferimento attualmente è Toyota, non certo le auto tedesche, che non brillano nè per emissioni nè per affidabilità.

I giapponesi si erano dichiarati disposti a vendere le loro tecnologie ma non si è saputo più nulla.

 

Per quanto riguarda la Marelli, mi è venuto in mente il vecchio proverbio cinese che dice: "Dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita".

Ecco, la Marelli pruduceva utili, quindi sembra che abbiano venduto la canna da pesca in cambio di una cassetta di pesci.

 

Comunque non avendo le conoscenze per giudicare, non giudico e rimango in osservazione.

 

  • Perplesso... 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Vedo comunque una prima decisione un po’ così così del dopo Marchionne... non mi fa ben sperare...

 

Marchionne voleva fare come Ferrari e CNHi, di gran lunga la miglior soluzione sul medio/lungo termine. Così e solo una buona dose di denari a cortissimo termine.

 

Speriamo almeno che sapranno utilizzarlo bene, e questo non è sicuro... e poi non è che con 6M€ si fa tutta una gamma...

 

Speriamo che Minley non si trasformerà in Minchiate...

Modificato da iDrive
  • Mi Piace 1
  • Ahah! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.