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Riscaldare casa anni '70 solo con climatizzatori inverter?


kire_06

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Si nei bagni si può usare qualcosa che si accende quando necessario (pannello IR, termoconvettore Vortice, ecc).

 

Ho provato a googlare rapidamente le temperature medie del comune dove è situata la casa, ecco il grafico:

 

16jogu1.jpg

 

Ho sentito parlare molto bene dei compressori Mitsubishi e Panasonic, ma li i prezzi salgono decisamente.

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https://www.architetto.name/certificazione/dati-climatici.php

questo ti può aiutare a fare i calcoli. per me è un po' ottimista. quindi io prenderei macchine un po' più potenti. devi calcolare che la macchina deve essere giusta per la resa a temperature limite cioè deve avere la potenza necessaria a riscaldarti anche nelle notti più fredde. una macchina scarsa a -10 rende la metà di quello che rende normalmente. ci vogliono climatizzatori buoni che abbiano rese buone e arrivo almeno a - 15.

io ho Mitsubishi e mi trovo bene, a!trimenti Daikin ma quelli professionali Toshiba 

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https://climatizzazione.mitsubishielectric.it/it/prodotti/residenziale_1/monosplit_5/a-parete_7/msz-ap_1013.html

tipo questo che funziona fino a - 15. il 42 ha una potenza nominale di 3.8 kW a -10 quindi dovrebbe essere più che sufficiente per 40 metri di stanza. due unità esterne, una per il salone con una unità interna. è una per le camere con 3 split.

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5 ore fa, kire_06 scrive:

Buongiorno a tutti autopareristi :D
come da titolo scrivo per chiedervi se è possibile riscaldare una casa solamente con dei climatizzatori inverter di ultima generazione.

La casa è stata edificata negli anni 70, è di circa 120 m2 e soffitti alti 2.55 m, presenta una doppia muratura (15+12 in cotto e intercapedine con qualche cm di lana di roccia), serramenti doppiovetro in legno (gli originali dell'epoca), caldaia a gasolio "fiamma blu" montata negli anni 90 (risc. + ACS) e serpentine a pavimento. In soggiorno è presente un camino che aiuta molto e abbiamo legna quasi gratuita.

La casa è su un piano abitabile e uno seminterrato della stessa dimensione, il soggiorno è molto vetrato.

Il problema è che si spende troppo in gasolio (circa 2000 lt/anno), e quindi vorrei provare a porre rimedio spendendo il meno possibile. Non voglio investire in cappotti, nuovi serramenti ecc. in quanto l'idea mia è di demolirla tra qualche anno.. (ma questo è un altro tema :D) In lavanderia c'è un boiler (marca Atlantic) inutilizzato, potrebbe essere usato per fare ACS.

Ora veniamo al dunque: dal momento che si discuteva la possibilità di installare un clima per raffrescare in estate la mia idea sarebbe quella di montare un sistema quadrisplit con motore esterno (pensavo alla marca Hisense) e mettere le unità interne nel soggiorno e rispettivamente nelle 3 camere da letto.

Le camere in questione sono le seguenti, e la potenza "calcolata" per il dimensionamento
- soggiorno 40 m2 -> 15000 BTU
- camera matrimoniale 19 m2 -> 9000 BTU
- camera singola 12 m2 -> 7000 BTU
- camera singola 10 m2 -> 5000 BTU

In alternativa si potrebbe mettere solo una unità interna in soggiorno e una nel corridoio, in modo che le camere si scaldino lasciando la porta aperta (non mi fa impazzire come soluzione).

Dal momento che mio padre è muratore e un amico di famiglia monta climatizzatori l'idea è di comprare solo il materiale (quadrisplit + tubi + canaline + staffe) e far montare tutto a loro in modo da investire circa 2000-2500 Euro.

Dal momento che la casa è dei miei genitori e i figli ormai vivono fuori casa, questo impianto è interessante anche per la possibilità di scaldare solo gli ambienti effettivamente utilizzati.

Cosa ne pensate? Secondo voi è fattibile?

Ecco la pianta delle due versioni:

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16hvnyw


Lascia perdere il riscaldamento con climatizzatori totale. E' un sistema che va bene nelle mezze stagioni prima di accendere il riscaldamento principale.

In inverno vero, tanto piu è freddo e l'umidità alta, tanto piu il climatizzatore dovrà fermarsi e invertire il ciclo frigorifero per fare lo sbrinamento dell'unità esterna, che altrimenti gelerebbe e non scambierebbe piu calore con l'esterno. Per ovviare a questo problema dovresti sovradimensionare parecchio il tutto. 

Senza contare che avresti una casa riscaldata veramente a zone. Peraltro sarebbe indicato per questi usi non lo split a parete, ma lo split a pavimento, poichè l'aria calda va verso l'alto, e se il riscaldamento viene dall'alto, la parte bassa resterà sempre fredda.

Aggiungo inoltre che hisense ed altre macchine cinesi sono vantaggiose solo all'installazione. Se si vuole qualcosa che duri, solo daikin, mitsubishi, sanyo, panasonic ed altre giapponesi.

Evita inoltre multisplit. La somma delle potenze degli split interni è sempre di gran lunga superiore a quella del macchinario esterno, e in caso di utilizzo contemporaneo non è sufficiente a tutti.

A occhio direi che ti ci vuole un 22k btu in soggiorno, 18 in camere grandi e 12 in quelle piccole. 22 nel corridoio se vuoi.

Tieni conto che ci vogliono anche 4,5 kw minimo.

 

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Oltre a quanto già scritto, metto qualche altra considerazione.

Domanda apparentemente fuori tema: l'attuale impianto di riscaldamento è in qualche modo differenziato tra la zona giorno e la zona delle camere?

Visto che l'installazione ti costerà relativamente poco, il consiglio che mi sento di darti è di rivolgerti ad un tecnico (ingegnere o architetto) che progetta impianti di climatizzazione (riscaldament/raffrescamento): costa, è vero, ma potrebbe indicarti la modalità migliore per ottimizzare la spesa degli apparecchi e del consumo.

 

ps: il discorso di sostituzione del fabbricato non è banale e potrebbe essere meno dispendiosa di quanto si possa immaginare. Se l'intenzione è questa, forse non spenderei soldi in apparecchi per la climatizzazione al momento. questione diversa se invece di demolire e ricostruire tu voglia intraprendere una ristrutturazione profonda: in questo caso, con l'ottica di un involucro rinnovato più efficiente dell'attuale, qualche apparecchio lo potresti riutilizzare; ma anche per questa soluzione ti consiglio di farti seguire da un tecnico.

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c'è tanta gente ormai che utilizza i climatizzatori per riscaldamento anche in climi più freddi. se uno compra buone macchine bastan0 9000 btu nelle stanze piccole 12000 btu nella stanza grande e 18000 nel salone. un esperto tenderà sempre a esagerare e ti spara mega impianti etc etc. certo son meglio ma se uno vuol risparmiare e se la studia bene trova soluzioni deve ti spendendo meno

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19 minuti fa, davos scrive:

c'è tanta gente ormai che utilizza i climatizzatori per riscaldamento anche in climi più freddi. se uno compra buone macchine bastan0 9000 btu nelle stanze piccole 12000 btu nella stanza grande e 18000 nel salone. un esperto tenderà sempre a esagerare e ti spara mega impianti etc etc. certo son meglio ma se uno vuol risparmiare e se la studia bene trova soluzioni deve ti spendendo meno 


No, è che un esperto deve garantire che il lavoro che fa poi funzioni correttamente, al contrario di soluzioni "fai da te" e simili.

Magari in un appartamento può anche funzionare tutto senza problemi, ma in abitazione indipendente poco coibentata con quasi 3000GG non mi metterei a lesinare.

P.S. Per intenderci, nella tua zona qual'è l'orario/periodo di accensione riscaldamenti autorizzato?

Modificato da Nico87
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11 minuti fa, Nico87 scrive:


No, è che un esperto deve garantire che il lavoro che fa poi funzioni correttamente, al contrario di soluzioni "fai da te" e simili.

Magari in un appartamento può anche funzionare tutto senza problemi, ma in abitazione indipendente poco coibentata con quasi 3000GG non mi metterei a lesinare.

P.S. Per intenderci, nella tua zona qual'è l'orario/periodo di accensione riscaldamenti autorizzato?

io non sto portando il mio esempio, io ho postato un link con dei dati che ognuno può calcolare e ho detto di abbondare. se dai dati servono inuna stanza 10000 btu mettine una che te ne fa 12000. però non è che stiamo parlando di ufologia. se una macchina è data per è riuscire a 

produrre12000 btu a -10 in una stanza di 20-25 metri quadri è più che sufficiente, non è che deve metterne una da 24000.

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