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A seguito dell'accusa mossa dall'UE in merito al "cartello" nello sviluppo dei dispositivi anti-inquinamento per Volkswagen, Daimler e BMW Group, il costruttore bavarese ha reso noto di aver accantonato - in maniera del tutto previsionale - oltre un miliardo di Euro. Questo importo si rende necessario nel caso in cui le accuse mosse si rivelassero fondate. In ogni caso, il BMW Group precisa che contesterà le accuse della Commissione Europea con tutti i mezzi legali, se necessario.

Questo effetto avrà un impatto negativo sui risultati finanziari nel primo trimestre del 2019. La revisione della comunicazione degli addebiti da parte dell'azienda e l'ispezione dei file richiederanno un po' di tempo. Di conseguenza, una valutazione finale dell'impatto finanziario non è attualmente possibile.

Di conseguenza, il margine EBIT nel segmento Automotive per l'anno finanziario corrente dovrebbe essere di 1-1,5 punti percentuali al di sotto del range target precedente del 6-8%.

Blocco tecnologico per SCR e OPF/GPF

In particolare, la Commissione sta valutando se le società hanno fatto accordi per limitare lo sviluppo di sistemi di riduzione catalitica selettiva delle emissioni (SCR) e del filtro anti-particolato per i motori a benzina (OPF o GPF).

L’indagine, quindi, mira a stabilire se le cinque aziende (alle tre si aggiungono Audi e Porsche) hanno violato le regole dell’antitrust introdotte dalla UE che proibiscono i cartelli e le pratiche restrittive, compresi gli accordi per limitare e controllare lo sviluppo tecnico. In questo momento, Bruxelles precisa di non avere indicazioni che le parti si siano coordinate tra loro sull’utilizzo di apparecchi illegali per truccare i test regolamentari.

Cartella stampa completa

 

 

Via BMWNews.it

   

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Communicato ufficiale della BMW AG:

 

BMW Group to recognise a provision with respect to EU antitrust proceedings

05.04.2019 Press Release

Munich. In connection with the ongoing antitrust proceedings, the European Commission today informed the BMW Group about a “Statement of Objections”. The EU Commission is investigating whether German automobile manufacturers cooperated in technical working groups to restrict competition in development and rollout of emission-reduction technologies.

 

The BMW Group will contest the EU Commission’s allegations with all legal means if necessary.

 

The Statement of Objections leads the BMW Group to believe that it is probable (“more likely than not”) that the EU Commission will issue a significant fine. According to the International Financial Reporting Standards, this results in an obligation to recognise a provision.

 

Therefore, following its review of the Statement of Objections, the BMW Group will recognise a provision, which is likely to exceed €1 billion. This effect will negatively impact the financial results in the first quarter of 2019. The company’s review of the Statement of Objections and the inspection of files will take some time. As a result, a final evaluation of the financial impact is currently not possible.

 

Accordingly, the EBIT margin in the Automotive Segment for the current financial year is expected to be 1-1.5 percentage points below the previous target range of 6-8%.

 

The guidance of the Group profit before tax for the current financial year remains unchanged (significant decrease compared to the previous year).

 

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