Opel Corsa e-Rally Cup Concept 2019

[AleMcGir]

1 ora fa, alfagtv scrive:

Piuttosto che guardare un rally dove passa un auto senza  sound preferirei vedere un film polacco ma con sottotitoli in tedesco

[itr83]

19 ore fa, alfagtv scrive:

Piuttosto che guardare un rally dove passa un auto senza  sound preferirei vedere un film polacco ma con sottotitoli in tedesco

 

giusto, un'auto da rally deve far baccano e scoppiettare altrimenti diventa solo uno smartphone che alza la polvere.

[TonyH]

5 minuti fa, itr83 scrive:

 

giusto, un'auto da rally deve far baccano e scoppiettare altrimenti diventa solo uno smartphone che alza la polvere.

 

Ma tutto il motorsport deve fare casino.

Il motorsport è adrenalina. E' "testosterone contro testosterone". Anche se son donne.

 

L'elettrico è il politically correct per eccellenza. Stelle alpine, poveri orsi polari, "scusi, stava approcciando questa curva?" "no caro signore, prego, passi pure lei!"

 

Non c'entrano niente l'uno con l'altra. Ha tutto un sapore di artificioso.

[led zeppelin]

Sì ma quel motorsport non esisterà più. Piaccia o non piaccia, se cambia il modo di concepire l'auto, deve cambiare anche il motorsport (visto che è venuta prima l'auto, e dopo il motorsport, non il contrario).

 

Poi possiamo anche discutere se a questo punto abbia ancora senso il motorsport in sé, o se non sia rimasto un anacronistico (per quanto legittimissimo) spettacolo tenuto in piedi per generare profitti.

[TonyH]

Ma perché? Le competizioni coi cavalli esistono ancora.

e di molte categorie (velocità, abilità).

Ma mica giriamo col calesse tutti i giorni.

Per il Motorsport, può succedere benissimo lo stesso.

È sport. È passione. Lo fai perché ti piace, non perché devi (a differenza della mobilità quotidiana)

 

 

 

[led zeppelin]

32 minuti fa, TonyH scrive:

Ma perché? Le competizioni coi cavalli esistono ancora.

e di molte categorie (velocità, abilità).

Ma mica giriamo col calesse tutti i giorni.

Per il Motorsport, può succedere benissimo lo stesso.

È sport. È passione. Lo fai perché ti piace, non perché devi (a differenza della mobilità quotidiana)

 

 

 

 

Sarebbe interessante capire, in proposito, se col passaggio da una mobilità a cavallo ad un'altra in automobile, e con la conseguente riduzione di cavalli in circolazione (o almeno, presumo che oggi ne circolino ben meno di un secolo fa), le competizioni coi cavalli siano state influenzate in qualche modo.

 

Ma potrebbero essere presi in considerazione anche altri fattori (di cui, lo ammetto, sono abbastanza ignorante, e se qualcuno è più informato, gliene posso solo essere grato):

 

- maggiori norme, anche di tutela, dei suddetti cavalli;

- diversa percezione sociale degli animali (dubito che oggi l'impiego di animali per manifestazioni sportive, venga considerato, accettato o tollerato socialmente come anche solo mezzo secolo fa).

 

Se il mondo dell'auto va verso l'auto elettrica, e i costruttori devono necessariamente orientarsi verso di essa, non vedo come il motorsport possa sottrarsi ad essa. Non avrebbe nemmeno senso che gli venisse concessa una simile deroga, almeno per come la vedo io.  

 

Andiamo verso un'auto elettrica, che si guida autonomamente se non da sola, e più piano, con sempre meno diffusione di veicoli di proprietà e più car sharing per inquinare di meno.

 

Che c'azzecca un motore a combustione su di giri e di decibel con tutto ciò? 

[TonyH]

Stai partendo da un presupposto errato.

Che le auto da corsa debbano avere una diretta correlazione con le vetture di serie.

Questo può valere al massimo nei monomarca. Ma dai gruppo N a salire si ha sempre meno correlazione con la vettura di produzione. Per arrivare ai prototipi puri.

 

Si può addirittura fare Motorsport senza che ci siano costruttori in serie più o meno grande (quelli che Ferrari chiamava garagisti).

 

Quello che gira tutti i giorni è altra roba. È più si va verso “la ragione pura” e più si separano i due mondi.

Perché il Motorsport è anche sfida di ingegneri, se togli gran parte della progettualità (il motopropulsore) perdi.

 

Ci sono già categorie dove hanno introdotto l’elettrico, l’RC. Ma il motore termico è rimasto, anzi, spesso è il preferito.

Modificato 24 Agosto 2019 da TonyH

[mito105ma]

Stai partendo da un presupposto errato.
Che le auto da corsa debbano avere una diretta correlazione con le vetture di serie.
Questo può valere al massimo nei monomarca. Ma dai gruppo N a salire si ha sempre meno correlazione con la vettura di produzione. Per arrivare ai prototipi puri.
 
Si può addirittura fare Motorsport senza che ci siano costruttori in serie più o meno grande (quelli che Ferrari chiamava garagisti).
 
Quello che gira tutti i giorni è altra roba. È più si va verso “la ragione pura” e più si separano i due mondi.
Perché il Motorsport è anche sfida di ingegneri, se togli gran parte della progettualità (il motopropulsore) perdi.
 
Ci sono già categorie dove hanno introdotto l’elettrico, l’RC. Ma il motore termico è rimasto, anzi, spesso è il preferito.

@tonyh il rally, e qui di quello si parla, è nato per far correre le vetture di serie, che poi negli anni i regolamenti hanno spinto verso prototipi è innegabile. Però è anche la categoria che specie nelle classi piccole rispecchia di più la produzione di serie a livello di impostazione motoristica, c'è stata l'epoca degli aspirati, ora quella dei piccoli turbo, potrebbe esserci anche quella dell'elettricità.

☏ SM-A505FN ☏

[led zeppelin]

1 ora fa, TonyH scrive:

 

 

Ci sono già categorie dove hanno introdotto l’elettrico, l’RC. Ma il motore termico è rimasto, anzi, spesso è il preferito.

 

Appunto, è rimasto. E magari rimarrà ancora per un po'. 

 

Ma quanto?

 

Tra parentesi, non sono un "elettricista", credo che il termico abbia ancora il suo da dire nel frattempo. 

 

Però lo sport applicato all'automobile, se di automobile di parla, è inevitabile che segua i trend tecnici dell'automobile.

 

 

 

 

[TonyH]

Anche nelle categorie inferiori, dipende molto dalla fiche di omologazione che ha voluto dare il costruttore.

Ad esempio storicamente le francesi hanno avuto fiche di omologazione Molto ampie, con grandi possibilità di elaborazioni. Per quello sono apprezzate.

Nelle massime serie, poi bastava dimostrare di vendere (o far finta di) un certo numero di esemplari (a memoria, 200 per le Gruppo B, 5000/anno le Gruppo A) e poi di elaborazioni.

 

E anche quando c’erano versioni “stradali”, come Straros, 131 Abarth, le Peugeot rally erano dotate spesso solo del minimo per muoversi. Se non direttamente fatte nel numero minimo strettamente necessario (vedasi 206 GT, con paraurti allungati per raggiungere i 4m minimi richiesti dalle norme WRC).

 

Può esserci travaso dal Motorsport alla strada. Ma di quello che succede in strada, al Motorsport interessa solo se strettamente obbligati da regolamento.

5 minuti fa, led zeppelin scrive:

 

Appunto, è rimasto. E magari rimarrà ancora per un po'. 

 

Ma quanto?

 

Tra parentesi, non sono un "elettricista", credo che il termico abbia ancora il suo da dire nel frattempo. 

 

Però lo sport applicato all'automobile, se di automobile di parla, è inevitabile che segua i trend tecnici dell'automobile.

 

 

 

 

 

Al massimo segue i regolamenti. Dei trend, se ne frega.

 

Se seguisse i trend correrebbero tutti coi suv. Invece nada. E chi ci ha provato gli è rimasto in mano ben poco rispetto a chi correva con vetture più tradizionali.