Comprare casa

[stev66]

Oggi l'acquisto di un appartamento o di una casa è molto meno conveniente di 20 30 anni fa perché è un bene che non si rivaluta più visto l'offerta altissima e che per l'edilizia degli anni 70 ed 80 comincia a richiedere interventi costosi.  Quindi io valuterei bene caso per caso.

[Tempra Veloce]

se siete entrambi fissi ma in aziendine del cazzo che possono chiudere da oggi a domani, vi consiglio di non comperare l'appartamento oppure di ristrutturane uno di famiglia e farvi l'auto a metano per andare a lavoro... purtroppo sia le multinazionali che le aziende familiari possono delocalizzare da un giorno all'altro, ma se sei nel ramo del tessile, degli elettrodomestici, delle costruzioni civili considera che queste branche sono in delocalizzazione...

[LucioFire]

2 ore fa, stev66 scrive:

Oggi l'acquisto di un appartamento o di una casa è molto meno conveniente di 20 30 anni fa perché è un bene che non si rivaluta più visto l'offerta altissima e che per l'edilizia degli anni 70 ed 80 comincia a richiedere interventi costosi.  Quindi io valuterei bene caso per caso.

Ricordiamo a tutti che ci sono le detrazioni per ristrutturazione che ci vengono in aiuto

[Tempra Veloce]

conviene infatti comperare uno scassone e spenderci in ristrutturazione che spendere la stessa cifra sul nuovo che non puoi detrarre un cavolo... però rimane sempre sempre un appartamento vecchio, mal coibentato, con il riscaldamento centralizzato, coi cornicioni da rifare ogni 25 anni...

 

[33 4x4 pininfarina]

Ricordiamo anche che gli appartamenti di un tempo spesso hanno spazi più comodi di quelli recenti. Spazi che costano ma alzano anche il livello qualitativo.

 

Mi permetto inoltre di ricordare una massima anglosassone, che dice più o meno che le caratteristiche che influiscono sulla valutazione di un immobile sno tre: la posizione, la posizione, la posizione.

Perciò su un appartamento in ottima posizione può valere la pena di investire in una ristrutturazione, un appartamento anche recente in cattiva posizione  è meglio lasciarlo perdere.

[Amleto]

È vero, ma purtroppo anche la posizione può svalutarsi o rivalutarsi nel giro di pochi anni ( dalle mie parti ne ho parecchi esempi, legati alla successiva comparsa/scomparsa di linee della metro, supermercati, centri sociali, locali notturni...ognuno tragga le conclusioni che più gli aggradano).

Inoltre è importante valutare anche la propria età...una cosa è avere 25 anni una cosa è averne 40-45...perché non è affatto vero l'assunto che 20 anni di affitto equivalgano automaticamente a comprare una casa attraverso mutuo bancario...c'è una differenza tutt'altro che trascurabile, cioè la somma di anticipo e spese varie (lavori, notaio, agenzia, ecc)

 

 

[TonyH]

43 minuti fa, 33 4x4 pininfarina scrive:

Ricordiamo anche che gli appartamenti di un tempo spesso hanno spazi più comodi di quelli recenti. Spazi che costano ma alzano anche il livello qualitativo.

 

Mi permetto inoltre di ricordare una massima anglosassone, che dice più o meno che le caratteristiche che influiscono sulla valutazione di un immobile sno tre: la posizione, la posizione, la posizione.

Perciò su un appartamento in ottima posizione può valere la pena di investire in una ristrutturazione, un appartamento anche recente in cattiva posizione  è meglio lasciarlo perdere.

 

Vero, ma con un distinguo.

Se si tratta di immobile da investimento, magari da dare in locazione.

 

Per gli immobili da uso personale, i criteri di scelta devono essere....le proprie esigenze. Ad esempio, se si lavora entrambi fuori città, inutile svenarsi per il centro, ma la soluzione migliore è una periferia. Viceversa se si lavora in centro.

 

Per quella che è la propria casa, bisogna uscire dai termini "mi rende, non mi rende". Ma dev'essere "mi fa felice/non mi fa felice".

Anche nella decisione di acquisto/affitto. Deve essere un sogno, un piacere. Se l'acquisto diventa un'ansia, meglio a quel punto un sano affitto che puoi cambiare quando vuoi.

[Peçot]

2 ore fa, Tempra Veloce scrive:

se siete entrambi fissi ma in aziendine del cazzo che possono chiudere da oggi a domani, vi consiglio di non comperare l'appartamento oppure di ristrutturane uno di famiglia e farvi l'auto a metano per andare a lavoro... purtroppo sia le multinazionali che le aziende familiari possono delocalizzare da un giorno all'altro, ma se sei nel ramo del tessile, degli elettrodomestici, delle costruzioni civili considera che queste branche sono in delocalizzazione...

Io lavoro nel settore dei trasporti/logistica, salvo grosse problematiche sono abbastanza tranquillo; la mia compagna sta per entrare in aziende statali.

Ci avevo pensato all'auto a metano, peccato che in FVG i distributori che hanno anche il GPL sono pochissimi (e nessuno nella tratta che faccio io)...

 

1 ora fa, Amleto scrive:

Inoltre è importante valutare anche la propria età...una cosa è avere 25 anni una cosa è averne 40-45...perché non è affatto vero l'assunto che 20 anni di affitto equivalgano automaticamente a comprare una casa attraverso mutuo bancario...c'è una differenza tutt'altro che trascurabile, cioè la somma di anticipo e spese varie (lavori, notaio, agenzia, ecc)

Per quello preferisco valutare questa possibilità ora, prima di trovarmi a 50 anni a fare il mutuo per la casa. Ovvio che le liquidità che ho ora non saranno quelle che avrò tra vent'anni (salvo catastrofi e scelte/investimenti sbagliati), ma con le giuste accortezze dovrebbe essere fattibile.

In ogni caso non è una cosa immediata, anzi sicuramente passeranno almeno tre/quattro anni prima di parlare di eventuale acquisto (se di acquisto poi si parlerà), ma farsi un quadro della situazione e delle possibilità di certo non fa male.

 

Ho invece una domanda, una cosa non mi è chiara sul mutuo: alcuni dicevano che è necessario avere una disponibilità di almeno il 40% (ricordo bene?) del valore dell'immobile da acquistare per poter accendere il mutuo, quindi se devo acquistare uno stabile da 60k€ devo averne almeno 24k€ sul conto? 

Da altre parti ho letto invece che (sembra essere) è ininfluente, ma che la rata del mutuo non deve superare 1/3 dello stipendio mensile. 

 

 

[TonyH]

10 minuti fa, Peçot scrive:

 

Ho invece una domanda, una cosa non mi è chiara sul mutuo: alcuni dicevano che è necessario avere una disponibilità di almeno il 40% (ricordo bene?) del valore dell'immobile da acquistare per poter accendere il mutuo, quindi se devo acquistare uno stabile da 60k€ devo averne almeno 24k€ sul conto? 

Da altre parti ho letto invece che (sembra essere) è ininfluente, ma che la rata del mutuo non deve superare 1/3 dello stipendio mensile. 

 

 

 

Sono due binari distinti ma paralleli

- il calcolo del 1/3 per la rata, riguarda la sostenibilità del mutuo da parte della banca.

MA

- il mutuo viene erogato fino a un massimo dell'80% del valore di perizia. Un restante 20% ce lo devi mettere tu.

- è prevista un'imposta di registro del 2% all'acquisto, più 100€ di imposta ipotecaria e catastale

- c'è il notaio, sia per la compravendita che per la stipula del mutuo

- se si passa attraverso agenzia immobiliare, c'è il costo della stessa (di solito 2%+IVA)

- c'è almeno il trasloco. O l'acquisto dei mobili.

 

Quindi quel 40% di liquidità serve a coprire tutte le spese elencate sopra.

[stev66]

Senza contare eventuali lavori di ristrutturazione.