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Prezzi auto alle stelle. Qual è il futuro dell’auto?


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30 minuti fa, v13 scrive:

 

E i ciclisti sarebbero quelli che urlano più forte? Dài, non facciamo vittimismo automobilistico. I ciclisti hanno tutto il diritto di girare più sicuri di quanto sia oggi nelle città e l'Italia, salvo poche eccezioni, è da terzo mondo su questo aspetto. La foto ne è la riprova: una ciclabile fatta coi piedi e pure pericolosa.

certo, se usassero le ciclabili quando ci sono però.

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Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Skoda Fabia 1.0 TSI 110 cv Montecarlo - 2023

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Io non ho detto che uno schieramento urla più forte.

Ho detto che di OGNI schieramento si ascolta solo quello che urla di più.

 

Così gli automobilisti sembrano solo quelli che vogliono girare con gli euro0 anche per fare 400m (convinzione che a volte emerge anche qua) e i ciclisti sembrano solo quelli che vogliono eliminare totalmente le auto (vedi sopra).

 

Quando la realtà è molto più sfumata.

E perchè alla fine per strada devono poter CO-esistere tutti. Da una parte in sicurezza, dall'altra essere messi nelle condizioni di poterla garantire a sè e agli altri.

 

Invece si va solo per scontri a blocchi.

 

Risultato?

Il puttanaio dove sono tutti incazzati e la sicurezza reale (non quella dei plastici) scende.

 

 

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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30 minutes ago, TonyH said:

Io non ho detto che uno schieramento urla più forte.

Ho detto che di OGNI schieramento si ascolta solo quello che urla di più.

 

Mi pare una visione un po' semplicistica. Anche quando non è direttamente inetta o corrotta, la politica è imprigionata nella sua volatilità (elezioni, campagna elettorale permanente) e questo impedisce avere una visione di lungo termine, col risultato che si fanno solo le toppe. La questione delle auto sempre più grandi è ancora più complessa, ma nelle città basterebbe prendere decisioni coraggiose e rendere ampli e sicuri gli spazi per mobilità alternativa alle auto, anche riducendo i posti macchina. Nella foto che hai messo prima (ignoro che tipo di strada sia, per cui generalizzo) una fila di auto parcheggiate DEVE per forza scomparire. Ovviamente questo vuol dire potenziare il trasporto pubblico, facilitare i trasporti alternativi dei più deboli (bambini, anziani), ecc. ecc.

 

Questo per dire che la quasi sempre inutile crescita nelle dimensioni delle auto è sostanzialmente un sintomo di deregulation e di mancanza di coraggio, non solo dei produttori, ma anche di amministratori e cittadini.

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... e come sempre è proprio la politica che non riesce a combinare niente. è terribile vedere toppe peggiori del buco o la classica situazione in cui il meglio è nemico del bene. ora c'è la moda delle piste ciclabili col risultato che amministrazioni e imprese inette combinano guai assurdi, come eliminare parcheggi in vie strette dove il rischio per le bici è irrisorio (e la "pista ciclabile" altro non sarebbe che il vecchio marciapiede riverniciato, ben più pericoloso per i pedoni quindi), attraversamenti lontani dagli incroci e, cosa che mi fa diventare pazzo tutti i giorni, asfalti rifatti ma senza rampetta fra la pista e la strada, col risultato che tutte queste belle innovazioni complicano la vita contemporaneamente a ciclisti, automobilisti e pedoni.

Modificato da angelogiulio
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22 minutes ago, angelogiulio said:

... e come sempre è proprio la politica che non riesce a combinare niente. è terribile vedere toppe peggiori del buco o la classica situazione in cui il meglio è nemico del bene. ora c'è la moda delle piste ciclabili col risultato che amministrazioni e imprese inette combinano guai assurdi, come eliminare parcheggi in vie strette dove il rischio per le bici è irrisorio (e la "pista ciclabile" altro non sarebbe che il vecchio marciapiede riverniciato, ben più pericoloso per i pedoni quindi), attraversamenti lontani dagli incroci e, cosa che mi fa diventare pazzo tutti i giorni, asfalti rifatti ma senza rampetta fra la pista e la strada, col risultato che tutte queste belle innovazioni complicano la vita contemporaneamente a ciclisti, automobilisti e pedoni.

 

Mi spiace, ma se secondo te le piste ciclabili sono "una moda" cominciamo già col piede sbagliato.

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28 minuti fa, v13 scrive:

 

Mi spiace, ma se secondo te le piste ciclabili sono "una moda" cominciamo già col piede sbagliato.

Lo sono quando vengono create così tanto per prendere i fondi e sinceramente anche io ne vedo davvero poche fatte bene e con criterio.

La maggior parte lasciando la strada esattamente com'era si facevano meno danni ed era paradossalmente più sicura.

 

Che servano sono d'accordissimo, ma non basta una striscia di vernice per terra come nel 90% dei casi che vedo.

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Sul discorso auto & bici, riporto la situazione che ho visto in Germania, Paese che secondo me offre un interessante spaccato dell'argomento, perché da una parte è notoriamente produttore/fruitore di auto, anche di grossa cilindrata, e dall'altra grande utilizzatore di biciclette in maniera diffusa verso le quali c'è una sensibilità collettiva altrettanto radicata.

 

Centri urbani, aldilà delle zone a traffico limitato, mediamente o c'è pista ciclabile dedicata (e l'auto in caso è penalizzata), oppure limite massimo velocità 30 km/h (con autovelox, quindi non fittizio). 

 

Sorpassare le bici lo puoi fare, ma come se dovessi sorpassare qualsiasi veicolo (quindi, accendere freccia). 

 

Non parliamo poi delle fermate su strisce, sia per pedoni che bici, DEVI fermarti e dare la precedenza. 

 

Chi guida un'auto lo sa, ne è consapevole, sa che spesso per spostarsi da A a B ci metterà più tempo che non in bici (perché oltre a fermate e limiti velocità, c'è una carenza di parcheggi, perché una parte sono andati persi nel fare le piste ciclabili). Lo accetta, oppure utilizza le bici o ancora i mezzi pubblici. 

 

 

 

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Però per quanto ho visto le piste son sempre fatte bene, ben indicate e ben separate con attraversamenti dedicati, semafori dedicati ecc. 

Fuori dalle città c'è sempre una pista ciclabile completamente separata dalla carreggiata (cosa che forse almeno a Milano e dintorni hanno iniziato a capire...) e quindi nessuno si ostacola a vicenda.

 

Anche i 30 in città non sono una pazzia, se ben congeniati... ma si ritorna al punto di partenza, se si fan cose a caso solo per sponsor nessuno ne trae beneficio.

 

Che poi ci sia più cultura e rispetto rispetto all'Italia è indubbio.

 

Io ad esempio non mi sogno di andare in macchina a Milano, ma non perchè ci sono i blocchi proprio perchè non ho la minima intenzione di entrarci in macchina e star bloccato nel traffico.

Ma mi da parecchio fastidio quando i blocchi e impedimenti di Milano vengono imposti a tutti i paesi intorno senza la minima cognizione dove non si hanno minimamente i servizi (e i problemi) della grossa città 

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2 minuti fa, Albe89 scrive:

Però per quanto ho visto le piste son sempre fatte bene, ben indicate e ben separate con attraversamenti dedicati, semafori dedicati ecc. 

Fuori dalle città c'è sempre una pista ciclabile completamente separata dalla carreggiata (cosa che forse almeno a Milano e dintorni hanno iniziato a capire...) e quindi nessuno si ostacola a vicenda.

 

Anche i 30 in città non sono una pazzia, se ben congeniati... ma si ritorna al punto di partenza, se si fan cose a caso solo per sponsor nessuno ne trae beneficio.

 

Che poi ci sia più cultura e rispetto rispetto all'Italia è indubbio.

 

Io ad esempio non mi sogno di andare in macchina a Milano, ma non perchè ci sono i blocchi proprio perchè non ho la minima intenzione di entrarci in macchina e star bloccato nel traffico.

Ma mi da parecchio fastidio quando i blocchi e impedimenti di Milano vengono imposti a tutti i paesi intorno senza la minima cognizione dove non si hanno minimamente i servizi (e i problemi) della grossa città 

Io in realtà non parlo solo di città grosse tipo Berlino o Monaco, parlo anche e soprattutto di cittadine medie (100mila abitanti, per capirsi).

 

E si, sono d'accordo che le cose dovrebbero essere fatte bene. Ma tra il farle come capita solo perché van fatte  (deprecabile) e non farle proprio, bè, preferisco (con riserve) la prima, nella speranza che con il tempo, con maggiore senno (e anche risorse) si apportino le migliorie necessarie. 

 

 

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