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Il Gruppo Renault e PUNCH Torino siglano una partnership strategica sui motori diesel a basse emissioni

10 Gennaio 2023

  • PUNCH acquisterà i motori diesel Renault 4 cilindri per i veicoli commerciali leggeri, prodotti nello stabilimento Renault di Cleon, in Normandia.
  • PUNCH potrà commercializzare gli attuali e i futuri motori diesel 4 cilindri di Renault.
  • Questa collaborazione verte sulla grande esperienza del Gruppo Renault nella produzione di motori e sulle competenze di PUNCH Torino come azienda di riferimento per i sistemi avanzati di propulsione diesel a basse emissioni e la relativa elettronica di controllo.
  • Il Gruppo Renault farà rientrare questa partnership sui motori diesel a basse emissioni per i veicoli commerciali leggeri nell’ambito del Progetto Horse, annunciato in occasione del Capital Market Day.

Boulogne-Billancourt e Torino, 10 gennaio 2023 – Il Gruppo Renault e PUNCH Torino, noto centro di eccellenza per lo sviluppo di sistemi di propulsione e la relativa elettronica di controllo, hanno annunciato, in data odierna, di aver siglato un protocollo d’intesa vincolante relativo alla loro collaborazione sui motori diesel Renault 4 cilindri per i veicoli commerciali leggeri. In base ai termini dell’accordo, PUNCH potrà acquistare, utilizzare e rivendere gli attuali e i futuri motori diesel 4 cilindri di Renault. Il Gruppo Renault farà rientrare questa partnership nell’ambito del Progetto Horse annunciato in occasione del Capital Market Day.

Nell’ambito del Progetto Horse, i team di ingegneri del Gruppo Renault continueranno a sviluppare motori diesel a basse emissioni per i veicoli commerciali leggeri, collaborando anche con le risorse ingegneristiche di PUNCH. I due partner uniranno le forze per lo sviluppo delle varianti Euro VI ed Euro 7 dei motori diesel Renault 4 cilindri per i veicoli commerciali leggeri, la cui produzione è prevista a partire dal 2025.

La produzione di motori per soddisfare le esigenze dei partner sarà realizzata presso lo stabilimento Renault di Cleon in Normandia, Francia.

Grazie a questo accordo, PUNCH potrà beneficiare della grande esperienza del Gruppo Renault nella produzione di motori e sulle competenze tecniche dei team di Cleon, fornendo i migliori motori diesel della categoria in grado di soddisfare le normative europee e le esigenze dei clienti. Da parte sua, il Gruppo Renault potrà contare sulle grandi competenze ingegneristiche di PUNCH Torino per lo sviluppo di motori, comprovate da oltre 15 anni di attività all’interno di un costruttore automobilistico di livello mondiale.

Siamo lieti di stringere una partnership con PUNCH Torino, che acquisterà i motori diesel Renault 4 cilindri per i suoi clienti dei veicoli commerciali leggeri. È una prova concreta dell’importanza del Progetto Horse, che apre nuove opportunità di mercato. La condivisione delle competenze e degli investimenti è di fondamentale importanza per sviluppare motori a combustione a basse emissioni in grado di soddisfare le future normative europee e di fornire ai nostri clienti le migliori soluzioni della categoria, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale, ha dichiarato Gilles Le Borgne, Direttore Ingegneria del Gruppo Renault.

 

Siamo entusiasti di questa nuova partnership con un attore mondiale come il Gruppo Renault. La nostra storia come parte di un costruttore automobilistico ci ha sicuramente aiutato a conquistare la credibilità necessaria per instaurare questa collaborazione. Non vediamo l’ora di cogliere le opportunità offerte da una gamma di motori ancora più ampia, ha dichiarato Pierpaolo Antonioli, Chief Technology Officer del Gruppo PUNCH e Chief Executive Officer di PUNCH Torino.

Questo accordo getterà le basi per una potenziale futura collaborazione tra i partner, inclusi i motori a combustione interna a idrogeno, su cui PUNCH, tramite la sua affiliata PUNCH Hydrocells, vanta una notevole esperienza.

 

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  • 3 settimane fa...
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Cambio al vertice di Renault: Fabrice Cambolive sarà il nuovo amministratore delegato

L'attuale amministratore delegato Luca de Meo resterà alla guida dell’intero gruppo Renault, che comprende tutti i marchi.

Cambio al vertice in casa Renault: dal 1 febbraio, il dirigente francese Fabrice Cambolive sostituirà infatti Luca de Meo come amministratore delegato della società. Luca de Meo conserverà, però, la carica di amministratore deleegato dell’intero gruppo Renault - che comprende anche i marchi Alpine, Dacia e Lada.

 

https://www.dmove.it/news/renault-fabrice-cambolive

 

Ridimensionamento per De Miao?

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24 minuti fa, nucarote scrive:

Cambio al vertice di Renault: Fabrice Cambolive sarà il nuovo amministratore delegato

L'attuale amministratore delegato Luca de Meo resterà alla guida dell’intero gruppo Renault, che comprende tutti i marchi.

Cambio al vertice in casa Renault: dal 1 febbraio, il dirigente francese Fabrice Cambolive sostituirà infatti Luca de Meo come amministratore delegato della società. Luca de Meo conserverà, però, la carica di amministratore deleegato dell’intero gruppo Renault - che comprende anche i marchi Alpine, Dacia e Lada.

 

https://www.dmove.it/news/renault-fabrice-cambolive

 

Ridimensionamento per De Miao?

È fisiologico, lui è l'equivalente di Tavares in Stellantis. I singoli marchi sono delegati ad altri come OF per Fiat, Jackson per Peugeot e così via.

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Auto: Renault e Nissan fanno il “tagliando” per riequilibrare l’alleanza

 

Per raggiungere una «partecipazione azionaria incrociata del 15%» la casa del Leone trasferirà il 28,4% delle sue azioni Nissan in un trust francese che le venderà

 

Dopo anni di tensioni e tira e molla, Renault e Nissan riscrivono la loro alleanza pluridecennale. Sono stati necessari "mesi di discussioni costruttive", come dicono al quartier generale di Boulogne-Billancourt. Ma probabilmente per riuscire a riequilibrare l’alleanza ha giocato anche il fatto che al vertice della casa francese sieda da poco meno di tre anni un italiano immaginifico e pragmatico come l’amministratore delegato Luca de Meo. Così Renault ha accettato di ridurre al 15% la quota in Nissan, dall’attuale 43,5%, esattamente pari alla quota dei giapponesi nella casa francese.

L'accordo, si legge in una nota, prevede dunque che i due gruppi automobilistici mantengano una partecipazione azionaria incrociata del 15%, mentre Renault trasferirà l'ulteriore 28,4% che detiene nella casa automobilistica nipponica in un trust a cui darà incarico di cedere la quota. I francesi avranno diritto alla quota degli eventuali dividendi, ma i diritti di voto verranno nel frattempo "neutralizzati". La cessione avverrà «se commercialmente ragionevole per Renault in un processo coordinato e ordinato, ma senza l'obbligo di vendere entro un predeterminato periodo di tempo».

L'ambizione dell'accordo, che resta soggetto all'approvazione dei consigli di Nissan e Renault, è di rafforzare i legami dell'Alleanza e massimizzare la creazione di valore per tutti con un approccio in tre fasi. In primo luogo «ricaricando la partnership con progetti operativi ad alta creazione di valore». In particolare nel mirino ci sono iniziative in America Latina, India ed Europa che si svilupperanno lungo tre dimensioni: mercati, veicoli e tecnologie.

Il secondo step prevede che Nissan investa in "Ampere", società in cui il gruppo Renault ha riunito tutte le attività nella mobilità elettrica, con l'obiettivo di diventarne un partner strategico. Infine l'accordo prevede una governance e un azionariato incrociato equilibrato per favorire efficienze operative. Ed è in questo ambito che è previsto il riassetto delle partecipazioni incrociate del 15%. Partecipazioni che saranno soggette a obblighi di "lock-up" e "standstill" e rappresenteranno un tetto all'esercizio dei diritti di voto.

L’annuncio della riscrittura dell’alleanza franco-nipponica non ha fatto bene al titolo Renault che in Borsa a Parigi ha subito perso il 4% a 36,66 euro. Secondo gli analisti, il crollo del titolo è dovuto alla mancanza di dettagli sul muovo accordo e a prese di beneficio dopo i recenti rialzi (+4,4% nelle ultime 3 sedute). In particolare gli analisti sottolineano che non è stata indicata la quota che avrà Nissan in Ampere, l'unità per l'auto elettrica destinata allo scorporo e alla quotazione in borsa, prevista entro l'anno.

Nata il 27 marzo 1999 per affrontare le difficoltà finanziarie di Nissan, l’Alleanza ha consentito a Renault di acquisire il controllo del gruppo giapponese e di mettervi a capo il rampantissimo manager brasiliano di origine libanese, Carlos Ghosn, con l'obiettivo di ristrutturarla. L'Alleanza ha consentito a Renault-Nissan di diventare nel 2021 il terzo gruppo automobilistico mondiale subito dietro a General Motors e Volkswagen. E nel 2017 con l'aggiunta di Mitsubishi di ottenere la prima posizione mondiale davanti a colossi come Volkswagen, Toyota e General Motors. Un successo non di poco conto, ma rivelatosi nel tempo di breve durata.

Nonostante i primati di vendite iniziali dell'Alleanza e la leadership nel settore dell’elettrico grazie a Nissan con il lancio della Leaf, l'auto elettrica a lungo più venduta al mondo, le sorti dell'Alleanza sono entrate in grave crisi per la guerra senza esclusioni di colpi fra Nissan e il suo ex presidente Carlos Ghosn, nel frattempo salito al vertice di Renault. Negli ultimi anni Nissan, che aveva superato la crisi, mordeva il freno e mal tollerava di sentirsi colonizzata dai francesi. Nel novembre 2018 Ghosn è stato arrestato a Tokyo con l’accusa di illeciti finanziari. Secondo alcuni una trappola per scardinare un’Alleanza che ormai stava stretta ai giapponesi. In carcere per lunghi mesi e poi in libertà vigilata, un anno dopo il manager è riuscito a lasciare in modo rocambolesco il Giappone e a rifugiarsi in Libano, dove è stato ben presto raggiunto da un nuovo mandato di cattura, questa volta delle autorità francesi, per sottrazione di fondi, mentre Renault gli ha intentato una causa di risarcimento per danni collegati alla violazione da parte di Ghosn del dovere fiduciario come ad del gruppo.

L’arrivo di de Meo ha quindi consentito alle parti di riannodare i fili della vecchia intesa per arrivare a una soluzione onorevole per tutti. Quella annunciata oggi.

 

Da https://www.lastampa.it/motori/2023/01/30/news/auto_renault_e_nissan_fanno_il_tagliando_per_riequilibrare_lalleanza-12613132/?ref=LSHBBC-BH-I0-PM21-S1-T1

 

P.S.: notare la "chicca" la casa del Leone.....

 

Modificato da AndreaB

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16 minuti fa, stev66 scrive:

Ok Renault vende Nissan. 

 

Non so se puo dire cosi unidimensionale, tutta la struttura di Renault sara cambiato con la separazione delle auto elettriche che diventano "Renault Ampere" come societa indipendente alla borsa e in quale Nissan vuole investire, come hanno gia annunciato i Giapponesi. Cosi la rete della formazione diventera piu complesso come oggi.

 

 

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On 31/1/2023 at 09:45, 4200blu scrive:

Non so se puo dire cosi unidimensionale, tutta la struttura di Renault sara cambiato con la separazione delle auto elettriche che diventano "Renault Ampere" come societa indipendente alla borsa e in quale Nissan vuole investire, come hanno gia annunciato i Giapponesi. Cosi la rete della formazione diventera piu complesso come oggi.

 

 

Ok Renault vende Nissan per far cassa e poi vende Renault elettrica a Nissan stessa 😜

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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L'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi apre un nuovo capitolo della sua partnership

06 Febbraio 2023

 

Londra, Parigi, Tokyo, Yokohama, 6 febbraio 2023 – L'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ha annunciato, in data odierna, previa approvazione dei Consigli di Amministrazione del Gruppo Renault e di Nissan Motor Co., Ltd, una serie di nuove iniziative per portare la loro partnership al livello successivo.

 

Quest’approccio tridimensionale, che punta a incrementare al massimo la creazione di valore per tutti gli stakeholder dell’Alleanza, comprenderà:

  • Progetti operativi a forte creazione di valore in America Latina, India ed Europa;
  • Maggiore agilità strategica con nuove iniziative a cui i partner possano aderire;
  • Riequilibrio delle partecipazioni incrociate tra il Gruppo Renault e Nissan e consolidamento della governance dell’Alleanza.

 

Il Gruppo Renault e Nissan hanno concluso un accordo quadro vincolante sulle transazioni di cui sopra, allo scopo di giungere ad accordi definitivi entro la fine del primo trimestre 2023. Le transazioni contemplate da questi accordi definitivi sarebbero soggette a un numero limitato di condizioni sospensive, ivi comprese le approvazioni normative, e il completamento è previsto per il quarto trimestre 2023.

 

Questo programma di ampio respiro apre la strada al rinnovo e al consolidamento di una partnership che sussiste da 24 anni, creando un nuovo spirito e sfruttando le tecnologie dei tre membri dell’Alleanza. La nuova partnership creerà ulteriore opportunità di crescita e migliorerà l’efficienza operativa delle singole aziende per innovare e trasformarsi sul mercato automotive e su quello delle nuove mobilità in rapida evoluzione.

Progetti operativi a forte creazione di valore

Un anno dopo aver definito la roadmap dell’Alleanza fino al 2030, le aziende annunciano nuovi progetti chiave in America Latina, India ed Europa, che si prefiggono lo scopo di fornire ai membri dell’Alleanza risultati vicendevolmente vantaggiosi, tangibili e su larga scala secondo tre dimensioni: mercati, veicoli e tecnologie. Tutte e tre le aziende trarrebbero vantaggio da questi progetti creatori di valore a medio termine, ottenendo al tempo stesso benefici a breve termine grazie alla condivisione e all’ottimizzazione dei costi.

America Latina

I quattro progetti per l’America Latina sono i seguenti:

  • Un nuovo pick-up sarebbe sviluppato dal Gruppo Renault e condiviso con Nissan in Argentina.
  • Continuerebbe la collaborazione di successo sull’attuale famiglia di pick-up Nissan Frontier/Renault Alaskan. Il Gruppo Renault produrrebbe i pick-up a Cordoba, in Argentina, per il Gruppo Renault stesso e Nissan.
  • In Messico, Nissan produrrebbe un nuovo modello per il Gruppo Renault. Per la prima volta in 20 anni, un veicolo Renault sarebbe prodotto in Messico.
  • Inoltre, Nissan e il Gruppo Renault commercializzerebbero insieme due veicoli elettrici del segmento A, entrambi dotati di piattaforma CMF-AEV.

India

  • Per l’India e l’esportazione, il Gruppo Renault e Nissan collaborerebbero su vari progetti di nuovi veicoli, tra cui nuovi SUV, condivisi dal Gruppo Renault e Nissan, e una nuova auto Nissan derivata da Renault Triber.
  • Inoltre, come in America Latina, Nissan e il Gruppo Renault stanno considerando anche l’introduzione congiunta di veicoli elettrici del segmento A.

Europa

  • Il Gruppo Renault e Mitsubishi sfrutterebbero gli asset di Renault Captur e Renault Clio per sviluppare due nuovi veicoli con le nuove ASX e Colt, dotate di piattaforma CMF-B.
  • Nel 2026, il Gruppo Renault lancerebbe in Europa, sul mercato dei veicoli commerciali, FlexEVan, il suo primo veicolo a poter contare sull’applicazione della tecnologia Software-Defined Vehicle, e lo condividerebbe con Nissan.
  • Per le gamme oltre il 2026, Nissan e il Gruppo Renault prenderebbero in considerazione anche la possibilità di collaborare sulla prossima generazione di veicoli elettrici del segmento C. Per garantire un tempo di ricarica ottimale, Nissan e il Gruppo Renault continuerebbero a condividere le tecnologie sui veicoli europei, tra cui il potenziale utilizzo di un’architettura congiunta da 800 volt.
  • Queste iniziative consoliderebbero gli impegni precedentemente assunti, tra cui il futuro veicolo elettrico compatto di Nissan (segmento B), dotato di piattaforma CMF-BEV, che sarà prodotto nello stabilimento ElectriCity del Gruppo Renault in Francia a partire dal 2026.

Non solo veicoli: distribuzione, servizi post-vendita, infrastrutture di ricarica e batterie

In Europa, il perimetro di collaborazione si estenderebbe oltre i veicoli in modo da coprirne tutto il ciclo di vita: dalla distribuzione al fine vita del veicolo, passando per l’utilizzo e il riciclo.

  • Distribuzione, servizi post-vendita e finanziamento delle vendite: il Gruppo Renault, Nissan e Mitsubishi Motors stanno lavorando su opportunità congiunte nella rete di distribuzione per sostenere e incrementare la redditività dei concessionari riducendo, al tempo stesso, i costi:
    • Aumentando il numero di punti vendita condivisi sui mercati chiave.
    • Sviluppando strategie congiunte su veicoli usati, servizi post-vendita e finanziamento delle vendite, capitalizzando sulla forte presenza di Mobilize Financial Services in Europa.
  • Infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici: il Gruppo Renault e Nissan stanno considerando la possibilità di sviluppare congiuntamente le infrastrutture di ricarica in Europa, presso i concessionari del Gruppo Renault e di Nissan (charging@dealer).
  • Economia circolare: il Gruppo Renault e Nissan prevedono di scegliere partner congiunti per il riciclo delle batterie a fine vita e degli scarti di produzione.

Maggiore agilità strategica con nuove iniziative a cui i partner possano aderire

Per quanto riguarda la seconda dimensione della partnership, le tre aziende dell’Alleanza hanno concordato di basarsi sulle loro attuali strategie a livello di elettrificazione e tecnologie a basse emissioni investendo e collaborando in progetti specifici dei singoli partner che offrirebbero a tutti loro un valore aggiunto.

Queste iniziative strategiche agili sono concepite per consolidare i business plan delle aziende dell’Alleanza, in particolare Nissan Ambition 2030 e Renaulution, permettendo di incrementare al massimo i punti in comune e le opportunità di investimento per raggiungere i rispettivi obiettivi di crescita sostenibile e decarbonizzazione.

Gli ambiti di collaborazione comprendono:

  • L'intenzione di Nissan di investire fino al 15% in Ampere, l'entità Veicoli Elettrici e Software del Gruppo Renault in Europa, con l’obiettivo di diventare un investitore strategico. Grazie a questo progetto di investimento in Ampere, Nissan potrebbe accelerare le proprie opportunità di business in Europa.
  • Anche Mitsubishi Motors starebbe considerando di investire in Ampere.
  • Nissan e Mitsubishi Motors diventerebbero clienti di Horse, un’iniziativa del Gruppo Renault finalizzata a incrementare gli effetti di scala e la copertura del mercato per le tecnologie dei motori termici e ibridi a basse emissioni.

Queste iniziative completerebbero gli ambiti di collaborazione tecnologica già esistenti, come le batterie solide (ASSB - All Solid-State Battery), il Software-Defined Vehicle (SDV), i dispositivi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e la guida autonoma.

 

Riequilibrio delle partecipazioni incrociate tra il Gruppo Renault e Nissan e consolidamento della governance dell’Alleanza 

Dal momento che ogni azienda dell’Alleanza realizza il proprio business plan, era importante stabilire una struttura delle partecipazioni incrociate e modalità di governance in linea con gli obiettivi della nuova partnership. Mentre i precedenti accordi dell’Alleanza avevano permesso alle aziende di attuare le rispettive strategie nel corso degli ultimi 24 anni, ora si rende necessario un nuovo approccio per consentire ai membri dell’Alleanza di prepararsi al meglio alle future opportunità industriali.

Il Gruppo Renault e Nissan, membri fondatori dell’Alleanza, hanno pertanto convenuto di riequilibrare le partecipazioni incrociate e le modalità di governance per garantire l’efficacia della partnership e per massimizzare la creazione di valore.  

Un accordo quadro vincolante stabilisce i principi del nuovo schema di governance e del riequilibrio delle partecipazioni incrociate tra il Gruppo Renault e Nissan. Entrambe le aziende prevedono di concludere un nuovo accordo entro il 31 marzo 2023 in sostituzione degli attuali accordi su cui si fonda l’Alleanza (ossia, il Restated Alliance Master Agreement, l'Alliance Equity Participation Agreement e il Protocollo di Intesa del 12 marzo 2019).

Il nuovo accordo entrerebbe in vigore per un periodo iniziale di 15 anni.

Riequilibro delle partecipazioni incrociate tra il Gruppo Renault e Nissan 

  • Nissan e il Gruppo Renault deterrebbero una partecipazione incrociata del 15% con un impegno di lock-up e un obbligo di massimale delle partecipazioni.
  • Il Gruppo Renault trasferirebbe il 28,4% delle azioni Nissan in un fondo fiduciario francese, in cui i diritti di voto sarebbero “neutralizzati” per la maggior parte delle decisioni, tranne in caso di:
    • Elezione o revoca degli amministratori di Nissan nominati dal Gruppo Renault, dove il fondo fiduciario dovrebbe votare secondo le direttive del Gruppo Renault;
    • Elezione o revoca degli amministratori che sono nominati dal Comitato Nomine di Nissan, diversi dai candidati del Gruppo Renault, in cui il fondo fiduciario dovrebbe votare a favore delle decisioni e proposte del Comitato Nomine di Nissan;
    • Proposte di azionisti non sostenute dal Consiglio di Amministrazione di Nissan, da cui il fondo fiduciario dovrebbe astenersi.

 

  • Il Gruppo Renault continuerebbe a beneficiare pienamente dei diritti economici (dividendi e proventi dalla cessione di azioni) connessi alle azioni detenute dal fondo fiduciario fino alla vendita delle azioni stesse. Questa transazione non comporterebbe perdite iscritte a bilancio del Gruppo Renault.
  • A seguito del trasferimento del 28,4% delle azioni Nissan al fondo fiduciario, Nissan sarebbe in grado di esercitare i diritti di voto legati alla sua partecipazione nel Gruppo Renault.

 

  • I diritti di voto del Gruppo Renault e di Nissan sarebbero limitati al 15% dei diritti di voto esercitabili. Il Gruppo Renault e Nissan sarebbero entrambe in grado di esercitare liberamente i propri diritti di voto entro questo limite.  
  • Il Gruppo Renault impartirebbe al fondo fiduciario l’ordine di vendere le azioni Nissan detenute nel fondo fiduciario stesso, se questo fosse commercialmente ragionevole per il Gruppo, ma non avrebbe l’obbligo di venderle entro un lasso di tempo specifico e predeterminato.
  • Il Gruppo Renault avrebbe la facoltà di vendere le azioni Nissan detenute nel fondo fiduciario nell’ambito di un processo organizzato e coordinato con Nissan, in cui Nissan avrebbe il diritto di prima offerta, a se stesso o a un terzo designato.

 

Diritti di voto e governance

  • A seguito di queste nuove disposizioni, l’accordo di governance concluso in data 4 febbraio 2016 tra il Gruppo Renault e lo Stato francese relativo alla sua partecipazione nel Gruppo Renault sarebbe risolto. Questo consentirebbe allo Stato francese di esercitare liberamente tutti i suoi diritti di voto nel Gruppo Renault.
  • Il Gruppo Renault manterrebbe il diritto di nominare due rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione di Nissan, e Nissan manterrebbe il diritto di nominare due rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione del Gruppo Renault.
  • L'Alliance Operating Board continuerebbe ad essere l’organo di coordinamento del Gruppo Renault, di Nissan e Mitsubishi Motors.

 

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