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Auto Elettrica: le ripercussioni su industria e sociale


Messaggi Raccomandati:

L'auto elettrica è ormai un qualcosa sulla bocca di tutti:
 

  • i media ne parlano ad ogni occasione in cui si fa riferimento alle novità del settore;
  • i costruttori mostrano e lusingano con nuovi modelli, anche se spesso poco abbordabili ed all'antitesi dell'ecologia (SUV di lusso, enormi e pesanti); 
  • la politica spinge incentivando, con quelli che ritengono essere contributi green e penalizzando le emissioni locali del sistema trasporti su gomma (Limiti CO2 in UE: un affare da 34 miliardi di Euro);
  • tra la gente, si dibatte sull'effettiva ecologicità dei mezzi elettrici, quasi certa a livello di emissioni locali, ma molto più dubbia per ciò che concerne l'elettrico a tutto tondo, ovvero dalla produzione allo smaltimento dei mezzi stessi, non senza trascurare il problema della produzione e distribuzione dell'energia elettrica.

 

Ma fino ad ora non ci si era ancora soffermati abbastanza, sull'impatto che l'elettrificazione dei trasporti avrebbe avuto a livello industriale, sociale (occupazione) e quindi economico
 

Vediamo un po' cosa sta succedendo, citando alcuni articoli che affrontano il fenomeno: 

 

Cita

Audi, via un dipendente su dieci entro il 2025

Sono circa 9.500 i posti di lavoro che la casa tedesca ha intenzione di tagliare, questo nell'ottica di un ingente piano di risparmio

Fonte: https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/audi-tagliera-oltre-9000-posti-di-lavoro-469374.html

 

Cita

Daimler, l’auto elettrica non fa tornare i conti. A casa mille manager

Piano di risparmi da 1,4 miliardi entro il 2022. Il numero uno Ola Källenius ha spiegato che i profitti rimarranno sotto pressione per i prossimi due anni. La strategia del brand della stella a tre punte non convince gli investitori

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/daimler-l-auto-elettrica-non-fa-tornare-conti-a-casa-mille-manager-ACmBy0y

 

Cita

Auto, la crisi del diesel colpisce 240 aziende e 25mila lavoratori

La debolezza del mercato coinvolge molte imprese della componentistica. Il 77% delle aziende non è coinvolto nei nuovi powertrain elettrici e ibridi

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/auto-crisi-diesel-colpisce-240-aziende-e-25mila-lavoratori-ACnThKu

 

Cita

Crisi del diesel, la tedesca Mahle chiude due fabbriche in Piemonte

Sono 450 gli addetti nello stabilimento di La Laggia e nella fonderia di Saluzzo - L’azienda parla di calo di volumi disastroso

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-diesel-tedescha-mahle-chiude-due-fabbriche-piemonte-AC1dF7t

 

Cita

Crisi del diesel: 620 esuberi alla Bosch di Bari

Atteso un calo della quota di mercato Ue pari al 90% in dieci anni

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-diesel-620-esuberi-bosch-bari-ACINpKV
 

 

Prima di passare la parola a voi, concludo evidenziando come già in passato, molte delle trasformazioni epocali abbiano comportato grossi cambiamenti e sacrifici.

 

Quello che è importante capire però, è se ci si stia imbarcando verso un investimento veramente valido ed utile, che porterà ad un nuovo equilibrio, oppure se ci sia il rischio che il tutto si trasformi presto in un fuoco di paglia, con conseguenti ceneri ed emissioni... Metaforiche e non... :pen:
 

 

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  • J-Gian ha modificato il titolo in Auto Elettrica: le ripercussioni su industria e sociale

2 sono i temi principali per me. ecologia e libertà di movimento. 

Libertà di movimento significa capacità di crescita personale e di trovare lavoro, Se le auto costeranno il doppio sarà un grosso problema.

Ecologismi. Se si parla di inquinanti veri e propri , i nuovi motori inquinano molto meno, il metano non inquina praticamente. Se si parla di c02 con l'attuale mix energetico dove le fonti rinnovabili sono minime la c02 prodotta non si riduce. anzi le auto più care spingeranno l'usato quindi l'inquinamento potrebbe aumentare e non ridursi.

Quindi si crea un problema id mobilità e non si migliora quello dell'inquinamento e della produzione di c02

Un gran successo

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Le rivoluzioni tecnologiche imposte dall'alto non hanno mai funzionato. Quelle vere (il computer, Internet, le comunicazioni mobili) sono nate in risposta a necessità. L'elettrificazione porta soprattutto svantaggi e non risolve il problema. Per me si spegnerà da sola. Il vero futuro decarbonizzato è questo:

 

https://www.eni.com/it_IT/innovazione/piattaforme-tecnologiche/bio-refinery/bio-diesel-eni.page#

 

più ecologico, più comodo e più europeo di qualsiasi mezzo a batteria.

Modificato da jameson
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1 ora fa, jameson scrive:

Le rivoluzioni tecnologiche imposte dall'alto non hanno mai funzionato. Quelle vere (il computer, Internet, le.comunicazioni mobili) sono nate in risposta a necessità. L'elettrificazione porta soprattutto svantaggi e non risolve il problema. Per me si spegnerà da sola. Il vero futuro decarbonizzato è questo:

 

https://www.eni.com/it_IT/innovazione/piattaforme-tecnologiche/bio-refinery/bio-diesel-eni.page#

 

più ecologico, più comodo e più europeo di qualsiasi mezzo a batteria.

 

I biocarburanti hanno senso solo se ottenuti da scarti altrimenti si tratta di sottrarre terreno alla produzione di cibo o alle foreste.

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Credo che l'elettrico sia una realtà plausibile solo se c'è un forte incentivo e supporto in termini di infrastrutture da parte della politica. Basta vedere il caso Norvegia.

 

In Germania, c'è una fortissima spinta da parte della politica sull'elettrico e gli investimenti di Volkswagen ne sono una prova. Inoltre il popolo tedesco, sicuramente non mi sembra, per concezione, cultura e valori contraria a priori a quel che fa l'industria di casa (per ovvie ragioni)

 

In ITALIA il tutto è, come al solito, imprevedibile.

La mia percezione è che nel Bel Paese ci sia un momento di CAOS totale. CAOS in cui ci troviamo per colpa di una politica scellerata ed inconcludente (non di oggi, ma di decenni e decenni di malgoverno) e nelle istanze delle persone comuni dubito ci sia l'elettrico tra le priorità o nelle riflessioni quotidiane. 

 

 

 

 

 

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Opel Corsa E 1.2 B-Color 70Cv, My 2015

 

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Ormai è stato superato il punto di non ritorno sull’auto elettrica, è un’evoluzione ineluttabile anche se la transizione sarà lunga, per il fatto che la vita media di un’auto è di almeno 10 anni.

 

Per le case è più un’opportunità che per i consumatori e per i lavoratori, perché in fin dei conti un’auto elettrica è molto più semplice da produrre,  meno pezzi, meno manodopera, più flessibilità.

 

Per anni si è detto che il mondo dell’auto era il meno evoluto, con motori a pistoni inventati da più di 100 anni, che non si erano evoluti.

 

Tra un paio d’anni saremo qui a chiederci come mai non abbiamo capito che il motore a pistoni era già morto e che l’elettrico sarebbe esploso.

 

Basta un dato, Peugeot aveva stimato di produrre il 5% delle 208 in versione elettrica, ma gli ordini al lancio sono stati del 25% per la versione elettrica.

  • Perplesso... 1
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3 ore fa, xtom scrive:

Ormai è stato superato il punto di non ritorno sull’auto elettrica, è un’evoluzione ineluttabile anche se la transizione sarà lunga, per il fatto che la vita media di un’auto è di almeno 10 anni.

 

Per le case è più un’opportunità che per i consumatori e per i lavoratori, perché in fin dei conti un’auto elettrica è molto più semplice da produrre,  meno pezzi, meno manodopera, più flessibilità.

 

Per anni si è detto che il mondo dell’auto era il meno evoluto, con motori a pistoni inventati da più di 100 anni, che non si erano evoluti.

 

Tra un paio d’anni saremo qui a chiederci come mai non abbiamo capito che il motore a pistoni era già morto e che l’elettrico sarebbe esploso.

 

Basta un dato, Peugeot aveva stimato di produrre il 5% delle 208 in versione elettrica, ma gli ordini al lancio sono stati del 25% per la versione elettrica.

 

il motore elettrico è pure più vecchio...

 

Rimango della mia idea: motori a combustione ed elettrici conviveranno finchè campo, altrochè un paio d'anni...

 

Anche perchè tu citi la 208 ma quante concorrenti ha? 2: la gemella Corsa e la Zoe

L'elettrico aumenterà di molto la quota di mercato ma di pari passo crescerà la concorrenza.

 

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2 ore fa, tonyx scrive:

in realtà il motore elettrico è stato inventato prima e nel corso del tempo si è evoluto MOLTO meno di quello endotermico...

 

detto questo, pensa ai treni, quelli diesel e quelli 100% elettrici convivono da molti decenni e ognuno ha il suo ambito d' uso.

 

la mobilità elettrica richiede investimenti ed infrastrutture che in molte zone del pianeta sono e saranno off limits per molto tempo, te la immagini una stazione di ricarica nella foresta amazonica? nella taiga siberiana? nella savana africana? nel deserto con 0.001 abitanti al km/quadrato ?

quello che si semplifica su motore e trasmissione lo si "guadagna" in sensori, telecamere, schermi per gli adas

che come sappiamo sono costosissimi in caso di incidente ma anche di semplice ammaccature alla carrozzeria


Certo il motore elettrico è più vecchio del motore a scoppio e pure la pila esiste da più tempo, tra l’altro sono entrambe invenzioni italiane, di Pacinotti e Volta, però i motori a scoppio sono diventati molto complicati anche grazie all’aiuto dell’elettronica, ma non sono riusciti ad abbattere più di tanto i consumi e le emissioni.

 

Per contro le auto elettriche, una volta risolto il problema di accumulare sufficiente energia elettrica con costi e pesi ragionevoli, hanno già fatto passi da gigante. Le supercar elettriche hanno già raggiunto prestazioni superiori a quelle termiche, che hanno impiegato anni a guadagnare prestazioni senza compromettere l’affidabilità. I record del Nurburbring e della Pikes Peak, per citare le 2 più famose, sono detenuti da auto elettriche.

 

Per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia è più facile portare in un posto remoto una sola volta qualche pannello fotovoltaico per ricaricare veicoli elettrici, che portarci tutte le settimane tonnellate di benzina.

 

È un paradigma che cambia, non possiamo ragionare con i vecchi schemi, che ci piaccia o no, è una trasformazione a cui sarà sempre più difficile opporsi.

 

Per adesso i costi delle auto elettriche e le scarse infrastrutture le rendono poco convenienti per il normale automobilista, ma è una barriera che verrà abbattuta in una manciata d’anni. 

 

 

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On 7/12/2019 at 14:12, itr83 scrive:

I biocarburanti hanno senso solo se ottenuti da scarti altrimenti si tratta di sottrarre terreno alla produzione di cibo o alle foreste.

A parte che quelli sono effettivamente ottenuti da scarti alimentari, non mi pare che al mondo ci sia globalmente carenza di cibo, anzi se ne produce più del necessario, e comunque esistono le biotecnologie per incrementare la produttività delle specie, infine una delle fonti più gettonate per il futuro biodiesel sono le alghe che non sottraggono terreno all'alimentazione.

7 ore fa, itr83 scrive:

il motore elettrico è pure più vecchio...

I primi motori elettrici sono stati realizzati quasi 200 anni fa.

2 ore fa, xtom scrive:

Per contro le auto elettriche, una volta risolto il problema di accumulare sufficiente energia elettrica con costi e pesi ragionevoli, hanno già fatto passi da gigante. Le supercar elettriche hanno già raggiunto prestazioni superiori a quelle termiche, che hanno impiegato anni a guadagnare prestazioni senza compromettere l’affidabilità. I record del Nurburbring e della Pikes Peak, per citare le 2 più famose, sono detenuti da auto elettriche.

La prima automobile a superare i 100 km all'ora è stata un'elettrica. Al suo tempo (1899) le prestazioni delle elettriche erano molto superiori a quelle delle termiche.

2 ore fa, xtom scrive:

Per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia è più facile portare in un posto remoto una sola volta qualche pannello fotovoltaico per ricaricare veicoli elettrici, che portarci tutte le settimane tonnellate di benzina.

A parte che come ha precisato @tonyx per mettere i pannelli per ricaricare una vettura in Amazzonia hai voglia a disboscare, ma il modello d'uso attuale delle elettriche è che le usi di giorno e le ricarichi di notte... Come le ricarichi di notte coi pannelli solari?

Modificato da jameson
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9 ore fa, jameson scrive:

A parte che quelli sono effettivamente ottenuti da scarti alimentari, non mi pare che al mondo ci sia globalmente carenza di cibo, anzi se ne produce più del necessario,

 

O.T. È mal distribuito, più che carente. Con l’enorme dolo da parte del mondo sviluppato che ne sprechiamo una quantità esagerata (si stima che circa 1/3 del cibo prodotto finisca nella spazzatura). Soprattutto dal frigo di casa.....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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