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motori flex in Cina


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Da Repubblica

Dal Brasile la rivoluzione dei motori 'flex' che permette alle auto di viaggiare a benzina come a qualsiasi altra miscela alcolica

Il boom dei carburanti alternativi

Un pieno di rum, zucchero o palma

La visita del presidente Lula da Silva in Cina

La rivoluzione più che annunciata stavolta sembra avviata: il Brasile, che sta vivendo un vero proprio boom dei carburanti alternativi di canna da zucchero e di palma amazzonica, si appresta ad esportare la cosiddetta tecnologia "flex" che in pratica permette alle auto di viaggiare a benzina come a qualsiasi altra miscela alcolica.

L'asse Brasilia-Pechino che si sta delineando in questi giorni con la visita del presidente brasiliano Lula in Cina, ha infatti come punto di forza, oltre alla già annunciata partnership nucleare e nell'agro-business, anche una tecnologia brasiliana d'avanguardia: il motore 'flex'.

Una Palio della Fiat che va indifferentemente ad alcool di canna da zucchero o a benzina con qualunque numero di ottani, è nel bagaglio che il presidente Luiz Inacio Lula da Silva si è portato dietro nel suo lungo e storico viaggio cinese. Il Brasile è dagli anni settanta all'avanguardia nello studio e nell'applicazione dei carburanti alternativi per veicoli. La Fiat brasiliana, assieme alla Magneti Marelli, è stata la pioniera nel 1978 con la prima auto ad alcool di canna.

Nel giro di pochi anni la maggior parte delle macchine in circolazione nel gigante sudamericano emettevano dallo scappamento un gas dall'odore zuccherino, caratteristico del carburante a distillato vegetale, naturalmente senza piombo, molto meno inquinante e più economico dei derivati del petrolio.

Ma una crisi di produzione della canna che alla fine degli anni ottanta ha lasciato a secco milioni di autisti brasiliani, ha sancito la fine di questa prima epoca d'oro. Adesso però, anche grazie all'iniezione elettronica che ha risolto tutti i problemi di messa in moto a freddo del biocarburante, la macchina ad alcool è tornata sulla cresta dell'onda. I motori "flex" hanno spazzato via ogni residuo timore di restare nuovamente fregati dalle ballerine produzioni locali di "rum".

Fiat e General Motor, che a Belo Horizonte hanno una fabbrica di motori fifty-fifty, guidano la crociata "flex" che in queste ore sta cercando di conquistare il colosso cinese. Fra una settimana la maggior miniera di ferro a cielo a aperto del mondo, a Carajas in Amazzonia, ospiterà il lancio mondiale della Fiat Strada "flex", che punta subito a dominare il mercato globale delle pick-up. Il guidatore medio brasiliano ha già personalizzato la gestione del "pieno".

Ci si mette più benzina quando si è carichi, fa freddo o il viaggio prevede salite o ostacoli da superare con potenza. Ci si mette più alcool quando si viaggia soli, in città o lungo gli interminabili e soleggiati rettilinei pianeggianti del paese: o semplicemente se al distributore si hanno meno soldi in tasca.

E per i camion? Niente paura. Le spettacolari risorse naturali del Brasile aiutano anche in questo caso: il gasolio alternativo si farà con il dattero di una palma tropicale, usato finora solo per dare il tocco finale alla "moqueca", regina dei piatti di pesce della cucina baiana.

L'olio di dende è, secondo uno studio appena realizzato in un laboratorio di Belem, alla foce del Rio delle Amazzoni, la nafta del futuro per la gigantesca flotta di camion e autotreni che percorre in lungo e in largo il Brasile. Si tratterebbe di una soluzione addirittura più economica ed efficiente dell'olio di canola, già sperimentato in Europa come alternativa al gasolio, specie per i motori marini. La densità e le caratteristiche dell'olio di palma brasiliano permetterebbero per altro il suo uso tanto in alternativa quanto assieme al gasolio, senza bisogno di acuna modifica nel motore.

La coltivazione su larga scala in Amazzonia e dintorni della palma per "biodisel" sarebbe infine un'alternativa ecologica non ottimale ma certamente di gran lunga preferibile alla soia le cui piantagioni a tappeto stanno invadendo in questi mesi la maggior foresta pluviale del mondo dal Mato Grosso sino alle rive stesse del Rio delle Amazzoni.

Cosa ne pensate?

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Secondo me una (non "la") strada per il futuro è quella di blueyes, stando però molto molto attenti a ciò che dice copco ;-)

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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