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F1 2026 - Spy, Notizie, Ecc


jeby

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4 ore fa, Aymaro scrive:

200 mln come prima iscrizione ed il non poter accedere ai soldi dei diritti tv per i primi 2 anni mi pare, e poi appunto, devono tirare su una struttura da zero, prima di vincere una singola gara passerebbero anni, con RB potevano avere i motoristi Mercedes 

Fixed 😅

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Lombardi e il 2026: “Un regolamento senza MGU-H è ridicolo”

L'ex-ingegnere motorista di Ferrari e Lancia non ha lesinato critiche per l'abolizione dell'MGU-H dalle power unit del 2026

Continuano a far discutere i regolamenti sulla prossima generazione di power unit. Nel 2026 la Formula 1 vivrà un’importante svolta motoristica, con un significativo aumento della potenza elettrica, che passerà a quasi tre volte i valori attuali, ma soprattutto con lo sviluppo di carburanti alternativi a impatto neutro di anidride carbonica e gas serra. Per contro, sparirà dalle power unit l’MGU-H, il secondo motogeneratore elettrico accoppiato direttamente al gruppo del turbocompressore. Attivato dalla turbina, a sua volta messa in moto dai gas di scarico, l’MGU-H consente il recupero dell’energia termica normalmente dispersa allo scarico, convertendola in forma elettrica per ricaricare la batteria.

Claudio Lombardi, ex-responsabile del reparto motori Ferrari con un passato importante anche in Lancia, ha recentemente analizzato sulle pagine di FormulaPassion.it i vari aspetti dei regolamenti 2026. Pur apprezzandone alcuni punti, su tutti l’approccio con il tetto al flusso energetico e il passaggio ai carburanti alternativi, Lombardi ha aspramente criticato la rimozione dell’MGU-H: Quello che invece è molto negativo e lo contesto vivacemente è l’abolizione dell’MGU-H. La Formula 1, massima espressione dell’automobilismo sportivo che può avere una ricaduta sulla mobilità di serie, rinuncia alla ricerca per il recupero dell’entalpia dai gas di scarico. Sono del tutto contrario, considerando anche che siamo a un passo dall’applicazione in serie di dispositivi di questo tipo, che sono stati mutuati come idea dalla Formula 1. Mi rifiuto di pensare che un costruttore come Audi non sarebbe riuscito nel giro di qualche anno ad arrivare ai livelli della concorrenza, soprattutto con un regolamento così restrittivo. Se il problema fosse stato solo l’MGU-H, si sarebbero potuti porre tutti i partecipanti sullo stesso piano nel 2026 e poi lasciare aperti gli sviluppi di ognuno su questo componente. Da un punto di vista tecnico si tratta di qualcosa di negativo”.

Grazie anche all’utilizzo dell’MGU-H, i recenti motori a combustione da Formula 1 sono passati da efficienze nell’intorno del 32-33% degli ultimi V8 aspirati fino ad avvicinarsi al 50% con i V6 turbocompressi. La rimozione del secondo motogeneratore comporterà inevitabilmente una perdita energetica, in quanto parte del calore residuo allo scarico non sarà più recuperabile. “Continuo a insistere sul rendimento del motore, che implica che non vada buttata inutilmente dell’entalpia allo scarico”, continua Lombardi. “Negando la possibilità di mantenere l’MGU-H vuol dire che viene sprecata dell’energia, il che va contro tutto ciò di cui stiamo parlando nel mondo attuale, dove si cerca di risparmiare energia. Un regolamento che vieti l’MGU-H è ridicolo e contrario ai principi alle commissioni della comunità europea, nonché un fattore che potrebbe decretare la fine anticipata del motore termico”, ha concluso l’ingegnere.

 

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/lombardi-2026-regolamento-senza-mguh-ridicolo-633515.html

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Horner e il no a Porsche tra indipendenza e autarchia

Il team manager della Red Bull ha spiegato perché le trattative con la casa di Stoccarda non si sono concluse con la fumata bianca

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“Abbiamo ritenuto potenzialmente pericoloso legarci ad una casa automobilistica che avrebbe potuto rallentare una delle nostre caratteristiche, ovvero essere semplicemente una squadra corse che pensa esclusivamente a correre e che prende decisioni tenendo in considerazione soltanto aspetti strettamente legati al mondo del racing – ha spiegato Horner ai microfoni dell’emittente Sky Sports Uk – perciò in definitiva abbiamo voluto preservare la nostra natura e il nostro dna che ci ha permesso di raggiungere già notevoli successi.

Oltre all’indipendenza anche l’autarchia è stata un fattore nel dire no a Porsche. Ci siamo anche chiesti cosa avrebbe aggiunto Porsche che già non abbiamo – ha aggiunto Horner – dopo tutte le valutazioni del caso abbiamo stabilito di avere già tutto quello che ci serve per realizzare telaio e motore sotto lo stesso tetto. Non dipendiamo da nessuno, stiamo spingendo e guardando avanti con grande entusiasmo al progetto power unit 2026″. 

 

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/horner-e-il-no-a-porsche-tra-indipendenza-e-autarchia-redbull-power-unit-milton-keynes-633634.html

 

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Red Bull-Porsche, Steiner: “Scontro tra due maschi alfa”

Il team principal della Haas ha espresso la sua opinione sul mancato accordo tra le due realtà, inizialmente destinato a chiudersi con successo

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In merito a tale questione, anche un altro team principal si è espresso sulla vicenda: Günther Steiner. Il numero uno della Haas, intervistato dalla testata austriaca Laola1, ha specificato il suo punto di vista sulla mancata firma, conseguenza di una volontà di uno di voler prevalere sull’altro. Dinamica che non può funzionare quando ci sono i classici due galli nel pollaio: “La mia opinione personale è che qui si sono scontrati due maschi alfa – ha commentato – e questa è una situazione sempre difficile. Al 50-50, uno deve essere il capo e, secondo quanto riferito, c’è stato uno stallo che avrebbe causato problemi. Non è ancora detto che Porsche non venga in F1, ma dovranno elaborare un nuovo piano”.

 

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-team/steiner-red-bull-porsche-steiner-scontro-maschi-alfa-634194.html

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Accordo McLaren-Porsche, nessun commento da Seidl

Il team principal di Woking non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulle voci inerenti ad un accordo tra la casa britannica e quella tedesca

A distanza di settimane dal fallimento totale dell’accordo tra Red Bull e Porsche, la domanda principale ora verte sul futuro – se ce ne sarà uno – della casa tedesca in Formula 1. Nello specifico, ciò che incuriosisce maggiormente è la possibilità di poter assistere ad una chiusura positiva delle trattative tra il marchio di Stoccarda ed un altro team attualmente presente nella massima serie, anche se non vi sono notizie di simili scenari. Tuttavia, sempre in merito a questo possibile ‘matrimonio’, la squadra che pare la più indicata ad un’unione con la Porsche sembrerebbe essere la McLaren, e per diverse ragioni.

Su tutte, la volontà del CEO Zak Brown di poter creare una partnership con un grande costruttore, soprattutto dopo il passo falso con la Honda ed i successivi avvicinamenti con Renault e Mercedes. Questi ultimi, tuttavia, non consentono alla casa di Woking di godere dello status di prima squadra, essendo già proprietarie di team ufficiali. Di conseguenza, una possibile unione con la Porsche consentirebbe alla McLaren di potersi rilanciare tra i top team assoluti. L’accordo con la casa tedesca potrebbe anche esser favorito dalla figura del team principal Andreas Seidl.

Infatti, prima di ricoprire tale ruolo in McLaren dal 2019, l’ingegnere tedesco aveva svolto il medesimo incarico in Porsche nel WEC, contribuendo alla vittoria del titolo mondiale piloti e costruttori dal 2015 al 2017, periodo dei trionfi anche nella 24 Ore di Le Mans. Tuttavia, lo stesso Seidl non ha voluto commentare l’eventuale ingresso di Porsche, pur non nascondendo la sua felicità qualora la casa di Stoccarda riuscisse ad entrare nella massima serie, come farà molto probabilmente l’Audi rilevando le quote di maggioranza della Sauber: “Ad essere onesti, essendo ora al comando della McLaren, non voglio fare commenti o parlare del mio passato in Porsche – ha dichiarato – è stato un grande momento per tutti i fan vedere questa grande battaglia tra Audi e Porsche, soprattutto a Le Mans. È stato bello far parte anche di quest’epoca di corse. Se anche Porsche decidesse di entrare in F1, il che sarebbe un’altra buona notizia per il Circus, credo che questa battaglia interna sarebbe di nuovo qualcosa che interesserebbe tutti”.

 

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-team/accordo-mclaren-porsche-nessun-commento-seidl-634958.html

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Ford e Hyundai valutano l’ingresso in F1 nel 2027

Dopo il sì di Audi e il probabile abbandono definitivo da parte di Porsche altre due case costruttrici stanno guardando con interesse al Circus

Audi sì, Porsche no: dopo il fallimento della trattativa con Red Bull è altamente probabile che il marchio F1nally registrato da Porsche a metà agosto in vista della sbarco in F1 resti inutile. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, la casa di Stoccarda non sembra più interessata alla F1 anche se non va dimenticata la ‘pista’ che porta alla McLaren, al momento guidata in pista dall’ex comandante di Porsche nel WEC Andreas Seidl. Nel 2026 di sicuro la F1 avrà in pista la casa dei Quattro Cerchi e non è da escludere un rientro ufficiale da parte di Honda, la quale ora che ha visto smaterializzata la concorrenza di Porsche nella partnership con Red Bull ha campo libero per restare al fianco della scuderia di Milton Keynes anche oltre il 2025. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Auto Motor und Sport, però, ci sono due colossi dell’automotive che stanno tenendo in considerazione la deadline del giugno del 2023 per iscriversi al campionato 2027 e godere dunque nel triennio precedente dei bonus previsti per i nuovi Costruttori (circa 25 milioni di dollari in più da investire). Si tratta di Ford e Hyundai, al momento impegnate entrambe nel Mondiale rally.

 

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/ford-e-hyundai-valutano-lingresso-in-f1-nel-2027-motori-power-unit-honda-porsche-635195.html

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  • 3 settimane fa...
2 ore fa, giopisca scrive:

questi mi fanno paura perchè ogni volta che si sono mossi hanno vinto sia nei rally che in pista

Vero, han sempre vinto tra l'altro sfruttando aree grigie dei regolamenti o "piegandoli" a loro favore. 

La trazione integrale nei rally in teoria non era consentita, hanno sfruttato la delega che permetteva ai Land Rover di partecipare ai rally africani (ovviamente all'inizio poi fu consentita). 

Idem nel superturismo (dove poi fu abolita). 

A Le Mans sfruttarono il cambiamento regolarmentare ritrovandosi a correre da soli per anni, poi vollero e sfruttarono subito i vantaggi che il regolamento concedeva ai Diesel. 

Nella Dakar stanno sfruttando anche qui le pieghe del regolamento date da un veicolo con range extender. 

 

Non ultimo nel DTM hanno pure dimostrato di saper giocare sporco buttando fuori il diretto avversario (stile Mercedes/Alfa nel 1994).

 

Insomma, hanno praticamente già tutta l'esperienza per vincere in F1 😀

 

Detto questo, nulla toglie al valore di tutti i titoli vinti dall'Audi, è forse l'unico costruttore che nella sua storia ha corso e vinto in ogni categoria in cui ha corso ricostruendosi praticamente dal nulla un Heritage sportivo, sfruttando ogni cosa per spingere le vendite e aumentare "il valore" del marchio. 

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@Albe89 ha messo in bella copia estesa il mio pensiero 

 

questi oltre ad essere bravi tecnicamente sono dei geni del mktg si sono creati un'immagine ed un blasone dal nulla ( vero che c'era l'auto union ma vogliamo parlare delle audi anni 60-70 ? ) nel racing hanno sempre lavorato bene se non benissimo ma sopratutto pochissime sconfitte e spesso sono quelli che hanno indirizzato tendenze ( trazione integrale rally e pista , il diesel a le mans e non vorrei dire eresia ibrido nel WEC ) per cui mi sa che dal 2026 anche in F1 avremo inostri grattacapi con Ingolstad

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