Vai al contenuto

Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


Messaggio aggiunto da __P

stellantis.png.53472efbbb1e1fbe16e7849e14448f3c.png

 

⬇️⬇️⬇️ DISCUSSIONI SUI PROSSIMI MODELLI ⬇️⬇️⬇️

Alfa Romeo

Chrysler / Dodge / Ram

Citröen

• DS Automobiles

Fiat / Abarth 

Fiat Professional 

Jeep

• Lancia

Maserati 

Opel / Vauxhall

Peugeot

 

 ⬇️⬇️⬇️ DISCUSSIONI SULLE PIATTAFORME ⬇️⬇️⬇️

STLA Medium

STLA Large

STLA Frame


Discussione sul titolo in borsa ➡️ CLICCA QUI!

Discussione su STLA Brain, SmartCockpit & AutoDrive ➡️ CLICCA QUI!

Messaggi Raccomandati:

Da Fiattaro non amante di 500, spero che questo modello sia circoscritto alle citycar, per il resto spero che spariscano in fretta 500L e X in favore di auto Fiat.
Ho avuto diverse Fiat, a sto giro son dovuto passare per Forza di cose al nemico (Skoda quindi Vag), con la speranza che tra 3 anni ci sia un'alternativa.
Per il resto, anche se non riscontrano i miei gusti, specie con Peugeot, c'è da ammettere che perlomeno con Citroën, Opel e Peugeot, pur con alcuni limiti (motori in primis), sono stati in grado di differenziare l'offerta e a dare un'identità a ciascuna di loro e ad occhiometro mi sento di dire che sta funzionando (per Opel l'anno zero lo considero con Corsa).

  • Mi Piace 2
  • Tristezza! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

22 minuti fa, Gabri Magnussen scrive:

 

6 ore fa, Lagarith scrive:

Se dovessimo vedere questa operazione in termini meramente commerciali, mi sembra assurda. Infatti ha un senso solo al livello finanziario e tecnico (condivisione componenti) 

 

Premesso ciò, la vedo molto male per fiat, lancia, ds, opel e (purtroppo) abarth. Sono marchi troppo simili o anonimi che non riescono ad avere un'identità forte. E vedo che il rischio chiusura / rebadge sia notevole. secondo me ne sopravviverà uno solo

 

Per quanto riguarda invece il resto:

- il sub-brand 500 mi sembra impoverito (non capisco chi ha comprato o mai comprerà la nuova 500e, che adesso non se la sta cagando nessuno, e le 500L e 500x sono oramai bollite). 

- alfa e maserati hanno una loro forza come brand, ma rischiano anche qui come ai tempi di fca di andare in sovrapposizione. Se alfa sale, si avvicina a maserati, se maserati scende si avvicina ad alfa. Se alfa scende, rischia di diventare una peugeot più sportiva

- peugeot, citroen e jeep hanno comunque una loro identità e non dovrebbero risentirne.

 

Per cui:

- fanno un rebadging molto spinto e vendono le fiat in italia, le opel in germania, le citroen in francia, le Vauxhall in gb etc etc

- alfa/jeep/maserati/peugeot (!) diventano marchi "trasversali" worldwide

 

Altrimenti non continuo a capire il senso di avere tutti questi brand. Ma come fa vw a gestirne così tanti? 

Riguardo la prima parte: penso che una fusione con Renault sarebbe stata forse più opportuna da un punto di vista commerciale, ma da quello non si mangia più purtroppo (lasciando da parte i noti ostracismi da parte francese e le, pare, pessime condizioni economiche in cui versa l'Alleanza.) Quindi ahimè, rimaneva PSA.. però hai ragione, troppo affollamento di marchi in generale.. o ne vendono alcuni (improbabile), oppure marchi come Opel o FIAT standard penso che spariranno.

 

22 minuti fa, Gabri Magnussen scrive:

Da Fiattaro non amante di 500, spero che questo modello sia circoscritto alle citycar, per il resto spero che spariscano in fretta 500L e X in favore di auto Fiat.
Ho avuto diverse Fiat, a sto giro son dovuto passare per Forza di cose al nemico (Skoda quindi Vag), con la speranza che tra 3 anni ci sia un'alternativa.
Per il resto, anche se non riscontrano i miei gusti, specie con Peugeot, c'è da ammettere che perlomeno con Citroën, Opel e Peugeot, pur con alcuni limiti (motori in primis), sono stati in grado di differenziare l'offerta e a dare un'identità a ciascuna di loro e ad occhiometro mi sento di dire che sta funzionando (per Opel l'anno zero lo considero con Corsa).

Concordo in parte. credo che la 500izzazione della gamma abbia contribuito a mantenere a galla il marchio FIAT negli ultimi 10 anni di quasi nulla cosmico. Tralasciando 500x, nata già con quel "vestito" addosso, 500L penso abbia giovato dell'aspetto 500oso (per lo meno commercialmente, esteticamente è un altro paio di maniche... ). Allo stesso tempo però penso sia stato il voler applicare forzatamente certi stilemi sulla Grande Punto (vedi la criticata Punto Evo....) a contribuire alla fine del segmento B italiano.

 

OT. Io non riesco a capire come, nel 2012, non si fosse pensato di produrre una Punto 4 in Serbia insieme alla 500L (vista anche la stessa base). 

Modificato da kite620
  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Non hanno prodotto Punto mk4 perché, commercialmente già venivano (e sono andati) verso il tappabuchi con altri modelli. Punto hanno cercato di arginarla con Panda e Tipo low cost, a seconda delle esigenze di spazio. A mio parere su Tipo è stata un occasione last minute perché non dobbiamo dimenticare che si è trattato di un piano B (ben riuscito se si pensano i presupposti).
500L hanno spinto con l'ultimo restyling sulla Cross per far finta di essere un SUV (personalmente non amo l'estetica ma l'auto la trovo valida anche se a fine carriera, ma ci sta il tentativo).
E ai tempi di 159, si è pensato di utilizzarla come sostituta di 156 e 166.
Il gruppo era alla canna del gas da anni ed è stata l'unica maniera per stare a galla.

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

9 ore fa, Davialfa scrive:

 

Visto che leggo questa cosa molte volte, mi permetto di dire che scrivere ogni volta che a Fca importa poco del mercato italiano è  sbagliato. Dire che 500 ice in Italia vende poco scrivendo una quota poco sotto il 20% è assolutamente contraddittorio. Certo se il mondo fosse composto da paese ITalia e paese estero, potrei capirlo di più. Ma se un singolo paese fa il 20% delle vendite di un modello, allora quel paese è importantissimo per il modello.

Il fatto che un azienda internazionale che vende un po' in tutto il mondo, pensi al prodotto e alla sua commercializzazione avendo in mente vari paesi è comprensibilissimo, ma pensare che ci se ne sbatta del paese che per alcuni dei suoi brand ha tra le più alte quote di mercato è sbagliato.

 

Ad esempio, Se l'azienda per cui lavoro vendesse in tutto il mondo e in un singolo paese vendesse il 20% della sua produzione, quello probabilmente sarebbe da ritenersi paese fondamentale per l'equilibro economico di quella azienda. 

Vero però è anche il contrario : se le vendite di quel singolo paese andassero a zero, il venduto calerebbe del 20% soltanto, quota importante, ma non esiziale.  Nel caso particolare di Fca, poi, è un enorme passo avanti rispetto ai tempi non troppo lontani in cui il 70% della produzione non varca a le Alpi, e doveva poi essere svenduta per mantenere le quote ( si pensi a tutte le Alfa prima di Giulia / Stelvio, per esempio) 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

9 ore fa, Davialfa scrive:

 

Visto che leggo questa cosa molte volte, mi permetto di dire che scrivere ogni volta che a Fca importa poco del mercato italiano è  sbagliato. Dire che 500 ice in Italia vende poco scrivendo una quota poco sotto il 20% è assolutamente contraddittorio. Certo se il mondo fosse composto da paese ITalia e paese estero, potrei capirlo di più. Ma se un singolo paese fa il 20% delle vendite di un modello, allora quel paese è importantissimo per il modello.

Il fatto che un azienda internazionale che vende un po' in tutto il mondo, pensi al prodotto e alla sua commercializzazione avendo in mente vari paesi è comprensibilissimo, ma pensare che ci se ne sbatta del paese che per alcuni dei suoi brand ha tra le più alte quote di mercato è sbagliato.

 

Ad esempio, Se l'azienda per cui lavoro vendesse in tutto il mondo e in un singolo paese vendesse il 20% della sua produzione, quello probabilmente sarebbe da ritenersi paese fondamentale per l'equilibro economico di quella azienda. 

Ni, dipende da quale prodotto realizzi: se lo stesso è standardizzato, hai pianamente ragione. Se lo stesso non lo è e si è di fronte ad una differenziazione di portafoglio (e quindi di rendimento relativo dei suoi componenti), allora la situazione cambia. Direi che il mercato/industria automobilistica rientri in questa seconda ipotesi.

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri Social

Onestamente ho perso un po' il filo, del discorso. Ricapitoliamo. fiat era unun gruppo fallito. Si è ripreso grazie ad unun miracolo finanziario ed industriale. Però dovendo ripianare il debito non ha potuto usare tutte le risorse perper investimenti e svilupppo lasciando quindi indietro il mercato europeo. Già Marchionne aveva visto comeche soluzione laggregazione con gm. Puntava in alto ma exor si sarebbe diluita moltissimo, finendo per contareme pocchissimo. Dopo la vendita di opel la cosa aveva molto meno senso. Si è pensato a renault ma vistinon i, problemi con l'alleanza e le perdite enormi che richiederanno una ristrutturazione sanguinosa sia di Renault che di Nissan diciamo che sela la sono scampata bella. Unirsi a psanoi era l'unica soluzione. Significa raggiungere dimensioni importanti sommare gli utili unire gli sfforzisforzi in ricerca sviluppo 5 miliaardi di sinergie sfruttare la retesua commerciale comune. 

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, stev66 scrive:

Vero però è anche il contrario : se le vendite di quel singolo paese andassero a zero, il venduto calerebbe del 20% soltanto, quota importante, ma non esiziale.  Nel caso particolare di Fca, poi, è un enorme passo avanti rispetto ai tempi non troppo lontani in cui il 70% della produzione non varca a le Alpi, e doveva poi essere svenduta per mantenere le quote ( si pensi a tutte le Alfa prima di Giulia / Stelvio, per esempio) 

 

IL 20 %, ovvero un quinto delle vendite di un prodotto... ok non sarà essenziale, ma questo non può portare ad affermare che quel mercato non conta niente, perchè è questo che viene detto spesso qui. 

Ci sono molti modelli di Fca che hanno grosse percentuali di venduto in Italia, da qui a dire che non conta niente è veramente un'esagerazione. Ripeto se un paese mi vale un quinto della vendita di alcuni modelli, che quel paese sia Andorra o la Papa Guinea o gli Stati Uniti... beh quel paese è un mio key market, poche storie su questo. Poi che se si perdesse quel paese l'azienda vivrebbe ancora ok, ma io non sputerei mai su quel mercato.

3 ore fa, pennellotref scrive:

Ni, dipende da quale prodotto realizzi: se lo stesso è standardizzato, hai pianamente ragione. Se lo stesso non lo è e si è di fronte ad una differenziazione di portafoglio (e quindi di rendimento relativo dei suoi componenti), allora la situazione cambia. Direi che il mercato/industria automobilistica rientri in questa seconda ipotesi.

vedi sopra... se quel prodotto è standardizzato o meno poco importa.. te per quel prodotto realizzi il quinto delle vendite in un solo paese su più o meno 130 paesi dove si è presenti. Prodotti venduti sui quali realizzi economie di produzione.

In Germania i prezzi delle auto tedesche sono spesso molto bassi, loro usano il mercato interno per costruirsi una base solidissima di venduto creando quindi economi di scala per poi esportare in tutto il mondo.

 

Ripeto, non staremo parlando di un paese che determina in assoluto le sorti di Fca, ma non è nemmeno un mercato da dire "cazzo mene, vendo da altre parti".

  • Mi Piace 7
  • Grazie! 2
Link al commento
Condividi su altri Social

On 24/12/2020 at 11:32, Pawel72 scrive:

Io come potete immaginare sono curioso di vedere la gamma Peugeot negli States .!?

Intanto ho trovato questo testo. ;

 

 

Quali modelli puoi pensare che peugeot possa portare oggi e siano minimamente vendibili da parte di un marchio assente da decenni in un mercato che premia auto che sostanzialmente il costruttore non ha? 

Boxer sotto ram? Ora il ducato brendizzato ram si chiama boxer? 

Il doblo, promaster city, vende spiccioli, dimensioni piccole

2008? 3008? Vendibili con profitto? 

508 e 308 non scherziamo. Marchio oggi inadeguato e che non avrebbe senso o lo avrebbe se non con fiumi di denaro. 

  • Mi Piace 2
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

10 minuti fa, RS6plus scrive:

Quali modelli puoi pensare che peugeot possa portare oggi e siano minimamente vendibili da parte di un marchio assente da decenni in un mercato che premia auto che sostanzialmente il costruttore non ha? 

Boxer sotto ram? Ora il ducato brendizzato ram si chiama boxer? 

Il doblo, promaster city, vende spiccioli, dimensioni piccole

2008? 3008? Vendibili con profitto? 

508 e 308 non scherziamo. Marchio oggi inadeguato e che non avrebbe senso o lo avrebbe se non con fiumi di denaro. 

3008 e 4008 potrebbero essere una buona base di partenza per gli states, al massimo ci metterei la 508. Ma IMHO imbastire un lancio di un marchio dal nome impronunciabile che a quelle latitudini non ha lasciato gran ricordi se non per il tenente Colombo che pochi under 40 conoscono, mi sembra uno spreco di risorse.  

 

Ma considerando che i progetti per federalizzare la EMP è in corso, forse la cosa più intelligente da fare IMHO è rimarchiarle come Chrysler/Dodge e vedere che riscontro hanno. 

Modificato da nucarote
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.