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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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Ad ogni modo… per le future piattaforme STLA, non aspettatevi roba tanto diversa da quello che Stan facendo in MB-Geely.
 
E quando [mention=3193]FaGiO[/mention] in riferimento alla “coerente” di AR parlava di Medium e non di Large probabilmente non parlava di piattaforma ICE a trazione anteriore o integrale…
Lo shift per le piattaforme STLA sembra essere ancora più modulare rispetto al solito, con un mix di tecnologie più che una struttura in sé infatti
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3 ore fa, __P scrive:

E quando @FaGiO in riferimento alla “coerente” di AR parlava di Medium e non di Large probabilmente non parlava di piattaforma ICE a trazione anteriore o integrale… 😌

 

Quindi via l'albero in carbonio e spazio alle "terre rare" sull'assale posteriore? 🤔

 

Più transaxale di così cosa vogliamo? Cioè, manco con i freni a lato del differenziale, qui li mettono addirittura a monte (sì, ma rigenerativi 😅)...

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Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021. Visioni a confronto: Olivier François e Stefano Boeri in dialogo per riscrivere il futuro delle città

  • Come mobilità e architettura stanno lavorando per “disegnare” le città del futuro? A questa domanda, nella cornice del Bosco Verticale di Milano, hanno cercato di rispondere in dialogo tra loro Stefano Boeri, architetto e urbanista, fondatore dello studio Stefano Boeri Architetti e Olivier François, Fiat CEO e Stellantis CMO
  • I Boschi Verticali disegnati dall’architetto Boeri hanno ispirato la città ideale descritta nello spot di lancio della 500 elettrica
  • I contenuti del web talk sono disponibili online al link e saranno fruibili in podcast.

 

Olivier François, CEO del marchio Fiat e CMO di Stellantis, e l’architetto Stefano Boeri, impegnato con il suo studio in progetti di forestazione urbana in tutto il mondo, sono protagonisti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021, di un dialogo sul futuro delle città, nel quale affrontano i temi della mobilità urbana e dell’architettura sostenibile per rendere le città più sane e vivibili, migliorando la qualità dell’aria e quindi la qualità della vita. Una condivisione di valori iniziata oltre un anno fa quando nell’immaginare la città ideale, attraversata da Leonardo Di Caprio nello spot di lancio della Nuova 500 elettrica, Fiat si è ispirata alle architetture verdi disegnate dall’architetto Boeri in più parti del mondo.

 

Nell’incontro François e Boeri analizzano le opportunità per una “New Renaissance”: dalla fotografia della situazione attuale nelle città ai cambiamenti in corso, passando per i trend sociali e il crescente interesse per le tematiche ambientali, i due protagonisti si sono confrontati sull’urgenza dell’agire e sulla importante opportunità di ispirare il cambiamento.

 

Un’ispirazione che deve partire dal coinvolgimento, dalla bellezza, dalla certezza della necessità di rendere migliore l’aria che respiriamo e meno inquinate le città in cui viviamo. La combinazione tra architetture come il Bosco Verticale di Boeri che grazie alle 27.000 piante e milioni di foglie contribuisce a pulire l’area, assorbendo CO2 e automobili come la nuova 500 che consente mobilità a zero emissioni, può certamente contribuire a migliorare la qualità dell’aria nelle città.

 

Olivier François, Fiat CEO e Stellantis CMO, ha commentato: «La scelta di lanciare la Nuova 500 – elettrica e solo elettrica - è stata presa prima del Covid infatti, già allora, eravamo coscienti che il mondo non poteva più accettare “compromessi”. Il lockdown in effetti è stato solo l’ultimo degli alert che avevamo ricevuto. In quel periodo abbiamo assistito a situazioni inimmaginabili fino ad allora, come ad esempio rivedere animali selvatici nelle città, a dimostrazione che la natura stava riprendendo il suo posto. E, se ancora fosse stato necessario, ci ha ricordato l’urgenza di dover intervenire, di fare qualcosa per il nostro pianeta. Abbiamo una icona, la 500, e una icona ha sempre una causa e 500 l’ha sempre avuta: negli anni 50 ha reso la mobilità accessibile a tutti. Ora, in questo nuovo scenario, ha una nuova missione – è la nostra missione - creare la mobilità sostenibile per tutti. Il nostro dovere è di offrire al mercato, al più presto possibile compatibilmente con la riduzione del costo delle batterie, auto elettriche che non costino più di quelle a combustione. Stiamo esplorando il territorio della mobilità sostenibile per tutti, questo è il nostro progetto. Tra il 2025 e il 2030, gradualmente, la nostra gamma di prodotto diventerà solo elettrica. E questo sarà un cambiamento radicale per Fiat.  Intanto in un futuro più prossimo, tra qualche mese, sono orgoglioso di un progetto che vedrà la riconversione della leggendaria pista sulla ex fabbrica del Lingotto di Torino nel più grande giardino sospeso d’Europa con oltre 28.000 piante. Un progetto importante e significativo e, di nuovo, sostenibile che rivitalizzerà la città di Torino, la nostra città».

 

Stefano Boeri, architetto, urbanista e fondatore dello studio Stefano Boeri Architetti afferma: «Se consideriamo che le città sono responsabili non solo dell'emissione di oltre il 70% di CO2, fenomeno all’origine del riscaldamento globale, ma anche dell'emissione di inquinanti che sono la principale causa di malattie e mortalità da problemi respiratori, appare evidente come proprio le città siano i primi luoghi su cui intervenire con un profondo cambiamento. La pandemia di Covid ci ha mostrato quanto possano essere fragili le nostre vite e i nostri corpi e ha evidenziato l'importanza di migliorare l'ambiente e soprattutto l’aria delle città in cui viviamo. Gli alberi oltre che assorbire CO2, ridurre i consumi energetici e il calore urbano, aumentare la biodiversità delle specie viventi e rendere le città più attraenti, riducono drasticamente l’inquinamento da polveri sottili. Non dimentichiamolo: piante e alberi sono l'unico modo che abbiamo per assorbire gli inquinanti già emessi. Credo sia giunto il momento di promuovere, con tutte le nostre forze e risorse, una grande campagna per pulire l’aria inquinata delle nostre città, quel microparticolato di sostanze dannose alla salute dei nostri polmoni che ha sicuramente accentuato in alcune aree urbane particolarmente inquinate l’intensità di diffusione del contagio da COVID 19. Abbiamo già a disposizione diverse soluzioni che possono aiutarci: proteggere e aumentare le superfici permeabili e verdi creando nuovi parchi e giardini, dentro e intorno alle nostre città; trasformare i tetti cittadini in prati e orti; promuovere gli orti comunitari e l'agricoltura urbana; utilizzare le radici degli alberi per decontaminare i suoli inquinati; creare una rete di corridoi verdi per collegare parchi, foreste ed edifici verdi.»

 

Nella visione di Fiat la penetrazione della mobilità elettrica migliorerà, grazie al superamento di alcune barriere. Questi sono stati alcuni dei contenuti discussi durante il talk: la necessità di rendere accessibile l’utilizzo delle auto elettriche, attraverso modalità innovative e prodotti finanziari nuovi che abbassino la soglia di accesso; la necessità di aumentare i punti di ricarica privati all’interno dei condomini, ripensando infrastrutturalmente i condomini di domani ma, soprattutto, adeguando i condomini già esistenti; la necessità di rendere più visibili i punti di ricarica della città e aumentare le colonnine di ricarica veloce.

 

Ripensare quindi a come ridisegnare le città è una sfida che dovrebbe coinvolgere più attori, questo è lo stimolo e il messaggio che Olivier François e Stefano Boeri hanno voluto dare come loro testimonianza nella Giornata Mondiale dell’Ambiente -promossa il 5 giugno di ogni anno dalle Nazioni Unite - e che quest’anno ha come messaggio “TOGETHER WE CAN BE #GENERATIONRESTORATION”.

 

 

Torino, 4 giugno 2021

https://www.media.stellantis.com/it-it/fiat/press/giornata-mondiale-dell-ambiente-2021-visioni-a-confronto-olivier-franois-e-stefano-boeri-in-dialogo-per-riscrivere-il-futuro-delle-citt

 

 

 

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Io sto cominciando a ricredermi.

 

Di 500e ne sto vedendo spuntare come funghi dalle mie parti.

 

Il problema resta sempre l'approvvigionamento ...ma se da qui al 2030 riescono a tappezzare l'Italia di stazioni di rifornimento, il tutto unitamente a maggiore autonomia delle batterie e prezzi più bassi, ce la possono anche fare.

 

Intanto però i prezzi dell'usato ICE stanno salendo parallelamente a quelli del nuovo. 

 

In pratica, per i prossimi anni avremo un mercato in cui le auto elettriche avranno i pack batterie sottoposte a un'obsolescenza tecnologica molto rapida che caleranno sempre più di prezzo ma così facendo l'usato si svaluterà maggiormente. e auto ICE a obsolescenza bassissima che costeranno in proporzione di più, ma che a meno di un tracollo nella domanda, si svaluteranno di meno.

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17 minuti fa, led zeppelin scrive:

Io sto cominciando a ricredermi.

 

Di 500e ne sto vedendo spuntare come funghi dalle mie parti.

 

Il problema resta sempre l'approvvigionamento ...ma se da qui al 2030 riescono a tappezzare l'Italia di stazioni di rifornimento, il tutto unitamente a maggiore autonomia delle batterie e prezzi più bassi, ce la possono anche fare.

 

Intanto però i prezzi dell'usato ICE stanno salendo parallelamente a quelli del nuovo. 

 

In pratica, per i prossimi anni avremo un mercato in cui le auto elettriche avranno i pack batterie sottoposte a un'obsolescenza tecnologica molto rapida che caleranno sempre più di prezzo ma così facendo l'usato si svaluterà maggiormente. e auto ICE a obsolescenza bassissima che costeranno in proporzione di più, ma che a meno di un tracollo nella domanda, si svaluteranno di meno.

Il problema del pack batterie lo puoi risolver in tre modi con l'avanzare dell'evoluzione tecnologica.

1) Una batteria automotive ha una seconda vita come pack batteria stazionario con cicli di carica più lenti e soprattutto "suzioni" più lente se abbinata ad una entità domestica

2) le stesse batterie possono essere utilizzate come utilizzo di batterie tampone per impianti fotovoltaici per la pubblica utilità (esempio alimentazione di illuminazione LED all'interno di aree di parcheggio)

3) essendo con struttura modulare/sandwich sarà possibile fare lo "swap" tecnologico della macchina elettrica e della batteria. Lo fa già BMW passano dalla batteria da 60 Ah della prima generazione di i3, a quella da 84 Ah della terza generazione.

 

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11 minutes ago, Beckervdo said:

Il problema del pack batterie lo puoi risolver in tre modi con l'avanzare dell'evoluzione tecnologica.

1) Una batteria automotive ha una seconda vita come pack batteria stazionario con cicli di carica più lenti e soprattutto "suzioni" più lente se abbinata ad una entità domestica

2) le stesse batterie possono essere utilizzate come utilizzo di batterie tampone per impianti fotovoltaici per la pubblica utilità (esempio alimentazione di illuminazione LED all'interno di aree di parcheggio)

3) essendo con struttura modulare/sandwich sarà possibile fare lo "swap" tecnologico della macchina elettrica e della batteria. Lo fa già BMW passano dalla batteria da 60 Ah della prima generazione di i3, a quella da 84 Ah della terza generazione.

 

 

senza dubbio, specialmente il punto 3. I punti 1 e 2 richiedono un lavoro di adattamento che non è sempre facile.

E rimngono comunque due grossi problemi; oltre alla diffusione della rete e alla sua solidità/sostenibilità: l'approvvigionamento di materie prime e lo smaltimento di batterie esauste. Stiamo parlando di una ristrutturazione dell'economia globale e la sua logistica, nonché leggi e regolamenti. Mica bruscolini.

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1 minuto fa, v13 scrive:

 

senza dubbio, specialmente il punto 3. I punti 1 e 2 richiedono un lavoro di adattamento che non è sempre facile.

E rimngono comunque due grossi problemi; oltre alla diffusione della rete e alla sua solidità/sostenibilità: l'approvvigionamento di materie prime e lo smaltimento di batterie esauste. Stiamo parlando di una ristrutturazione dell'economia globale e la sua logistica, nonché leggi e regolamenti. Mica bruscolini.

Ovvio è lunghissimo il percorso, ma se mai si inizia, mai si farà.

   

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1 minute ago, Beckervdo said:

Ovvio è lunghissimo il percorso, ma se mai si inizia, mai si farà.

 

d'accordo, ma vorrei che se ne parlasse e che si spiegasse come pensano/pensiamo di farlo. Le materie prime sono concentrate in pochi punti del mondo. Lo smaltimento sarà un problema fra poco tempo. Troppo facile farsi affascinare dallo scintillío dei nuovi modelli...

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