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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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Messaggi Raccomandati:

26 minuti fa, Gil scrive:

Era per dire 

a me napoletano non da grande fiducia

imparato si

Fossi un lancista, più che in Napolitano avrei fiducia in Tavares. ;-) 

13 minuti fa, The Krieg scrive:

Dato che di Alfa già si è detto più o meno la line up fino al 2025, sapete qualcosa di più concreto per Lancia oltre al C-UV elettrico?

No, al momento stanno finendo di definire le allocazioni dei modelli Stellantis nei vari stabilimenti. Da quel poco che è trapelato è probabile che avremo modelli DS e Opel prodotti nel Belpaese.

Modificato da nucarote
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  • nucarote ha chiuso e riaperto questa Discussione

Dichiarazione sull'inchiesta in materia di emissioni diesel in Francia

Amsterdam, 9 giugno 2021 -  Nell’ambito dell'inchiesta giudiziaria riguardante diverse case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, è stato oggi comunicato che Automobiles Peugeot S.A., società interamente controllata da Stellantis N.V., è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015. Come spesso avviene nelle inchieste penali francesi, Automobiles Peugeot S.A. dovrà pagare una cauzione di 10 milioni di euro (dei quali 8 milioni per il potenziale pagamento danni e sanzioni e 2 milioni a garanzia la rappresentanza della società in tribunale), e dovrà fornire una garanzia bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento di danni. Automobiles Peugeot S.A. sta valutando le proprie opzioni di difesa anche a questo proposito. Nell'ambito della stessa inchiesta, altre due aziende del gruppo, Automobiles Citroën S.A. e FCA Italy S.p.A, sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese luglio.

 

Questa fase formale dell'inchiesta consentirà alle parti indagate di avere pieno accesso al fascicolo dell’indagine e darà loro l'opportunità di difendersi da accuse che non sono ancora state valutate in contraddittorio.

 

Le società interessate sono fermamente convinte che i propri sistemi di controllo delle emissioni soddisfacessero tutti i requisiti applicabili nei periodi in questione e continuino a farlo tuttora ed attendono di poterne dare dimostrazione.

 

Il gruppo Stellantis, costituito nel gennaio 2021, in continuità con le politiche dei suoi predecessori coopererà pienamente con la giustizia per risolvere rapidamente la questione.

 

DICHIARAZIONI PREVISIONALI

La presente comunicazione contiene dichiarazioni previsionali. In particolare, tali dichiarazioni che comprendono dichiarazioni riguardanti la performance finanziaria futura e le aspettative del gruppo congiunto (il “Gruppo”) risultante dalla fusione di FCA e Groupe PSA riguardo al raggiungimento di determinati obiettivi di grandezza in qualsiasi data futura o periodo futuro sono dichiarazioni previsionali. Tali dichiarazioni possono comprendere termini quali “può”, “sarà”, “ci si aspetta”, “potrebbe”, “dovrebbe”, “intende”, “stima”, “anticipa”, “crede”, “rimane”, “in linea”, “progetta”, “target”, “obiettivo”, “scopo”, “previsione”, “proiezione”, “aspettativa”, “prospettiva”, “piano”, o termini simili. Le dichiarazioni previsionali non sono garanzia di performance future. Piuttosto, esse sono basate sull’attuale stato di conoscenza del Gruppo, sulle aspettative e sulle proiezioni future riguardo eventi futuri e sono per loro natura soggette a rischi intrinseci e incertezze. Tali dichiarazioni riguardano eventi e dipendono da circostanze che potrebbero o non potrebbero verificarsi o esistere in futuro e, in quanto tali, non si dovrebbe fare indebito affidamento su di esse.

 

I risultati effetti potrebbero differire materialmente da quelli espressi nelle dichiarazioni previsionali quale risultato di una molteplicità di fattori, inclusi: l’impatto della pandemia da COVID-19, la capacità del Gruppo di lanciare nuovi prodotti con successo e di mantenere i volumi di consegna dei veicoli; i cambiamenti nei mercati finanziari globali, nel contesto economico generale e i cambiamenti nella domanda di prodotti automobilistici, soggetta a ciclicità; i cambiamenti delle condizioni economiche e politiche locali, i cambiamenti delle politiche commerciali e l’imposizione di dazi a livello globale e regionale o dazi mirati all’industria automobilistica, l’attuazione di riforme fiscali o altre variazioni nelle normative e regolamentazioni fiscali; la capacità del Gruppo di espandere a livello globale alcuni dei suoi marchi; la sua capacità di offrire prodotti innovativi e attraenti; la sua capacità di sviluppare, produrre e vendere veicoli con caratteristiche avanzate tra cui elettrificazione potenziata, connettività e guida autonoma; diversi tipi di reclami, azioni legali, indagini governative e altre controversie legali, inclusi responsabilità del prodotto e reclami di garanzia del prodotto e reclami, indagini e azioni legali in materia ambientale; costi operativi in relazione alla conformità con le normative di tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza; l’elevato livello di concorrenza nel settore automobilistico, che potrebbe aumentare a causa di consolidamenti; la potenziale carenza nel finanziamento dei piani pensionistici del Gruppo; la capacità di fornire o organizzare accesso a finanziamenti adeguati per i concessionari e i clienti finali e i rischi associati alla costituzione e alle operazioni di società di servizi finanziari; la capacità di accedere a finanziamenti per realizzare i piani industriali del Gruppo e migliorare le attività, la situazione finanziaria e i risultati operativi; un significativo malfunzionamento, interruzione o violazione della sicurezza che possa compromettere i sistemi di information technology o i sistemi di controllo elettronico contenuti nei veicoli del Gruppo; la capacità del Gruppo di realizzare i benefici previsti dagli accordi di joint venture; interruzioni dovute a instabilità politica, sociale ed economica; i rischi associati alle relazioni con dipendenti, concessionari e fornitori; aumenti dei costi, interruzioni di forniture o carenza di materie prime; sviluppi in relazioni sindacali, industriali e nella normativa del lavoro; fluttuazioni dei tassi di cambio, variazioni dai tassi di interesse, rischio di credito e altri rischi di mercato; tensioni politiche e sociali; terremoti o altri disastri; il rischio che le attività di Groupe PSA e FCA non siano integrate con successo e altri rischi e incertezze.

 

Qualsiasi dichiarazione previsionale contenuta nella presente comunicazione sono da considerare valide alla data del presente documento e il Gruppo declina ogni obbligo di aggiornare o revisionare pubblicamente tali dichiarazioni. Ulteriori informazioni riguardanti il Gruppo e le sue attività, inclusi i fattori che potrebbero materialmente influenzare i risultati finanziari del Gruppo, sono contenute nei documenti depositati da FCA presso la Securities and Exchange Commission statunitense (inclusa la dichiarazione di registrazione sul modulo F-4 dichiarata efficace dalla SEC il 20 novembre 2020), la AFM e la CONSOB e nei documenti depositati da PSA presso la AMF.

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Gigafactory Stellantis, per farla in Italia non basta un miliardo

C'è l'ipotesi di partenariato pubblico-privato con una quota detenuta dal gruppo. Una fonte governativa: "Concorrenza di altri paesi europei fortissima"

Sembrerebbe un’ipotesi ormai certa la possibilità per Stellantis di costruire una Gigafactory in Italia. Il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, si apprende da un articolo di Reuters, mira a investimenti per 1 miliardo di euro nella fabbrica di batterie per auto elettriche. Ad aver avviato i colloqui con i vertici di Stellantis è il governo Draghi, che ha inserito nel Pnrr un piano da 600 milioni di contributo pubblico per il nuovo stabilimento che darà lavoro fino a 500 nuovi addetti entro il 2030. Da Palazzo Chigi traspare un certo ottimismo sulla possibilità di reperire altri fondi da partner industriali e finanziari: in questo modo, Stellantis avrebbe a disposizione più del miliardo finora ipotizzato.

Il piano di Draghi, secondo quanto comunicato a Reuters da fonti del governo italiano, sarebbe quello di istituire un grande schema di partenariato pubblico-privato (PPP) con una quota detenuta da Stellantis, anche se sul tavolo ci sarebbero altre opzioni. Un’altra fonte sentita da Reuters ha detto che Stellantis si è offerta di giocare un ruolo di primo piano nell’attuazione del piano. Stellantis, per il momento, preferisce non commentare. Qualsiasi piano, ovviamente, per essere messo in atto avrà bisogno del via libera di Bruxelles, che ne valuterà la conformità alle regole della concorrenza e la compatibilità con gli aiuti di stato.

Per realizzare la nuova fabbrica di batterie da 37 gigawattora, opera centrale nel piano di rilancio dell’Italia, servirebbero circa 1,8 milioni di euro. Una somma secondo una fonte governativa molto difficile da reperire entro il 2030, data in cui dovrebbero partire le attività della gigafactory. Stellantis ha attualmente in cantiere altri due progetti di gigafactory in Europa, uno in Francia e uno in Germania, per investimenti complessivi di 5 miliardi di euro. Per ottenere la fabbrica di batterie, l’Italia dovrà battere la concorrenza di altri paesi dell’Ue, in testa a tutti la Spagna. “C’è grande competizione – ha detto a Reuters una delle fonti sentite nei giorni scorsi -. Dovremo offrire una strategia forte e mettere in campo una squadra credibile”.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondomoto/gigafactory-stellantis-per-farla-in-italia-non-basta-un-miliardo-570305.html

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Spero che, prima di realizzare uno stabilimento nuovo, valutino anche la possibilità di convertire una fabbrica già esistente, dato che FCA ne ha tante sottoutilizzate e che nei prossimi anni, col passaggio all'elettrico, i volumi potrebbero ridursi ulteriormente. Ovviamente bisognerà vedere se la cosa è fattibile.

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On 11/6/2021 at 10:23, AleMcGir scrive:

Gigafactory Stellantis, per farla in Italia non basta un miliardo

C'è l'ipotesi di partenariato pubblico-privato con una quota detenuta dal gruppo. Una fonte governativa: "Concorrenza di altri paesi europei fortissima"

...

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondomoto/gigafactory-stellantis-per-farla-in-italia-non-basta-un-miliardo-570305.html

 

Usano la Spagna come specchietto per le allodole.

 

Vogliono semplicemente più soldi.

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Ragazzi scusate se sono offtopic ma mi hanno dato una opel mokka in noleggio questa settimana...che dire sconcertante la qualità si percepita che dinamica della macchina...la 500x é anni luce davanti...tutto questo per dire che la gestione tavares mi fa paura....se impone gli stessi standard all'ex fca siamo messi male...malissimo...sul lungo termine.

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