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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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Stellantis annuncia il lancio di Stellantis Design Studio

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  • L’agenzia di design metterà a disposizione la competenza del Gruppo nel settore della progettazione e il suo iconico portfolio di marchi

  • Creata per collaborare con partner internazionali allo sviluppo di marchi e progetti di design

  • Sarà diretta da Klaus Busse (Head of Design) e Arnault Gournac (Creative Director)

AMSTERDAM - Stellantis ha annunciato oggi la creazione di Stellantis Design Studio. L’agenzia creativa offre servizi di Global Brand Design a ogni tipo di azienda, a quelle operanti nel campo della mobilità come a quelle attive in qualsiasi settore industriale, produttivo e del terziario. Lo Studio si baserà sull’esperienza e la competenza del Peugeot Design Lab per applicarla all’intero portfolio dei brand, da Maserati a Jeep®, da DS Automobiles a Lancia. Stellantis Design Studio è in grado di connettere la propria rete di clienti con i suoi iconici marchi, andando oltre la semplice attività di consulenza nel campo della progettazione identificando partnership inter-aziendali. 

Klaus Busse e Arnault Gournac saranno congiuntamente a capo di Stellantis Design Studio: 

 

- Klaus Busse guida le attività di design di Maserati, Jeep Europe e Stellantis Design Studio in qualità di Head of Design e si occuperà dello sviluppo strategico dello Studio. Metterà a disposizione la sua notevole esperienza con i marchi di fascia Luxury, per ampliare il campo di azione di Stellantis Design. “Il successo e la competenza di Peugeot Design Lab non hanno rivali. L’applicazione di questo know-how a tutti i nostri brand apre la strada a prospettive impareggiabili”, ha affermato Klaus Busse. 

 

- Arnault Gournac, direttore di Peugeot Design Lab e Cycles Peugeot, è il fautore dell’estensione dell'attività dello Studio a favore dell’intero Gruppo Stellantis. Forte della sua solida esperienza di manager e guida al cambiamento nel reparto design di Decathlon, in Orange Labs e nel Gruppo Carrefour, sovrintenderà all’evoluzione e allo sviluppo internazionale di Stellantis Design Studio in qualità di Creative Director. “Guardando all’insieme dei nostri marchi, i progettisti di Stellantis hanno creato alcuni dei veicoli più entusiasmanti e visivamente più accattivanti della storia dell’automobilismo. Noi vogliamo cogliere questa energia creativa e offrire le nostre competenze ai nostri partner esterni in tutto il mondo per aiutarli a portare i loro marchi e progetti di design a un livello superiore”, ha dichiarato Arnault Gournac. “Lavoreremo per ampliare il nostro campo di azione, promuovendo in tutto il mondo nuove partnership con clienti operanti in vari settori”. 

 

Il nuovo studio metterà a frutto l’esperienza acquisita in 9 anni di vita dal Peugeot Design Lab e in oltre 120 collaborazioni con clienti e partner prestigiosi del calibro di Airbus Helicopter, Alstom, Bombardier, Bénéteau Groupe, Zodiac, Haier Group, la F.I.A. Whirlpool, Gillardeau Oysters e Pleyel. Il Peugeot Design Lab continuerà il proprio sviluppo all’interno di Stellantis Design Studio occupandosi di tutti i progetti del marchio Peugeot esterni al settore automobilistico, per rafforzare partner e progetti chiave. Stellantis Design Studio metterà progressivamente la propria esperienza al servizio di tutti i brand del Gruppo Stellantis e si proporrà come agenzia di consulenza nel campo della progettazione e del design a tutti i clienti esterni, offrendo loro possibili collaborazioni con i propri marchi interni accanto alla possibilità di mantenere le attività del tutto separate.

 

https://www.stellantis.com/it/news/comunicati-stampa/2021/luglio/stellantis-annuncia-il-lancio-di-stellantis-design-studio

 

 

 
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1 ora fa, AleMcGir scrive:

Il Peugeot Design Lab continuerà il proprio sviluppo all’interno di Stellantis Design Studio occupandosi di tutti i progetti del marchio Peugeot esterni al settore automobilistico

A proposito.

I leggendari macinini Peugeot adesso sono anche loro sotto Stellantis?

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Credo che Imparato voglia fare del team di F1 Alfa, la punta di diamante di Stellantis in ambito motorsport. Ci spende i soldi e non lo fa per essere l'ombra della Ferrari (vedi affermazione sulla scelta piloti). La F1 per alfa sarà sempre più centrale, soprattutto in ottica marketing.
E poi il discorso sulla qualità, che è davvero musica per le orecchie...

 

Cita

Imparato e la visione Alfa Romeo: "La F1 è strategica. Senza qualità, io non metto auto sul mercato"

 

Il nuovo capo del Biscione: "Non si prende in giro il cliente e non si svendono le auto. Il blasone vale più di tutto. Restiamo perché la F1 elettrificata è il nostro futuro"

Andrea Cremonesi 24 luglio - Milano

Jean Philippe Imparato, 54 anni, ai box dell’Alfa Romeo F.1
 

Chiaro, diretto: Jean Philippe Imparato, 54 anni, da gennaio al timone dell’Alfa Romeo, ricorda Jean Todt non solo nell’inconfondibile accento francese. Sentendolo parlare, viene da pensare che se non riuscirà lui a rilanciare il Biscione, allora non può riuscirci nessuno.

 

Imparato, che cosa vi ha spinto a rinnovare l’accordo con Sauber, restando con Alfa in F1?

"Perché è coerente con il nostro progetto. Negli ultimi sei mesi abbiamo costruito una squadra e scritto un piano prodotto con una visione decennale. La mia missione è trasformare Alfa da marchio termico a elettrificato con il pieno supporto tecnologico di Stellantis che sposa in pieno questa transizione. La F1 è già elettrificata dal 2010 ed è stato naturale scegliere di continuare una collaborazione in atto ormai da qualche anno. Abbiamo il prodotto, la road map, la F1 diventa il mezzo per veicolare il nostro messaggio. Anche perché sta già pensando a cosa fare nel 2030 e 2035. Inoltre abbiamo una relazione con Frederic Vasseur e Sauber che è molto positiva, diretta, semplice, orientata al miglioramento. E il cambiamento di regolamento è una opportunità. Insomma siamo pronti a giocare una partita molto interessante".

 

Parliamo della scelta dei piloti: Giovinazzi è un prodotto della Ferrari Driver Academy. Continuerà questa collaborazione con la Ferrari?

"Abbiamo una collaborazione quadrata, bel fatta con Ferrari ma si tratta di una partnership tecnologica. Chi sceglie i piloti, è Vasseur. Le scelte le fa lui unicamente in base alle prestazioni".

 

Per ora l’Alfa in F1 ha un ruolo da comprimario: per partecipare davvero al rilancio del marchio deve stare davanti. Come state lavorando per migliorare?

"La prima cosa fondamentale è mostrare miglioramenti costanti, anno dopo anno. E abbiamo un'opportunità fantastica che è il nuovo regolamento 2022. Ci aiuta anche il budget contenuto. La seconda impostazione fondamentale è fare squadra. Non è simbolico. Io a Silverstone vestivo come il resto della squadra perché volevamo far passare il messaggio che noi Alfa siamo una tribù. Che abbiamo piacere a lavorare insieme, perché siamo fortunati. Facciamo il più bel mestiere del mondo, nella più importante disciplina sportiva con le più belle macchine del mondo".

 

Lei ha avuto un ruolo nel ritorno della Peugeot al Mondiale Endurance: l’Alfa ha vinto dei mondiali con le Sport, potrebbe essere una opportunità? E la Formula E?

"Tutto è possibile, ma non è che la scelta della F1 è una cosa di pochi soldi... Quando fai una scelta di questo tipo la valuti in modo approfondito. In questo momento penso solo alla F1. Anche se ad Alfa piace il motorsport e a me in particolare l’Endurance. Facciamo le cose un passo alla volta, altrimenti andiamo in tilt".

 

Veniamo al prodotto: lei pochi giorni fa ha convocato nella fabbrica di Pomigliano 150 fornitori per sensibilizzarli sul concetto di qualità.

"L’Alfa Romeo è una passione ma il suo problema è sempre stata la qualità, sin da quando guidavo l’Alfasud o passavo ore con mio papà a bordo di una Gtv 2 litri degli anni Settanta. Nel 2021 per essere all’altezza del segmento premium non puoi avere un problema di qualità . Quindi per me vale la regola: cliente soddisfatto, prodotto soddisfacente. Non c’è scelta. I volumi non mi interessano, la qualità sì. Non si scherza, non si svendono le macchine. Non si trattano male i clienti. Non si butta via l’usato. Il valore di questo blasone supera tutto, anche l’azienda. È più forte di noi. Il messaggio è chiaro: se non si raggiunge la qualità, io non lancio le macchine. Punto e basta. Per far passare questo messaggio ai fornitori, li ho invitati in fabbrica a Pomigliano, non su power point a Torino. Per parlare di pezzi".


Fonte: https://www.gazzetta.it/Formula-1/24-07-2021/imparato-f1-prodotto-senza-qualita-io-non-metto-alfa-romeo-mercato-4102810369869.shtml

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3 ore fa, Auditore scrive:

Credo che Imparato voglia fare del team di F1 Alfa, la punta di diamante di Stellantis in ambito motorsport. Ci spende i soldi e non lo fa per essere l'ombra della Ferrari (vedi affermazione sulla scelta piloti). La F1 per alfa sarà sempre più centrale, soprattutto in ottica marketing.

 

Anche perché adesso gli azionisti Stellantis (e quindi Alfa) sono, in buona parte, diversi da quelli Ferrari, contrariamente a quanto avveniva prima con FCA. Inoltre in F1 non hanno altri marchi, e mi pare di capire che la strategia in ambito Motorsport sia quella di non avere più marchi nella stessa serie, questo automaticamente voleva dire non poter schierare Alfa né in FE (dove c'è DS), né nei campionati GT, dove mi aspetto corra Maserati; restano i campionati Turismo, ma sono praticamente defunti. Insomma la F1 è stata forse anche una scelta obbligata, se proprio volevano farla correre.

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Con un ipotetica "Giulietta" su base 308 potrebbero approntare una versione TCR e correre nel Wtcr e svariati campionati nazionali e continentali. 

Paradossalmente ora Alfa è tagliata dalle corse turismo proprio per via della trazione posteriore... 

E con una vettura TCR non è complesso derivarne una per competere nella neonata categoria Turismo elettrica l'E-TCR sponsorizzando poi la futura gamma elettrica (Hyundai e sopratutto Cupra lo stanno già facendo nonostante i modelli che fanno correre non abbiano una versione elettrica). 

Se poi la nuova Ypsilon sarà basata sul pianale di 208 e Corsa potrebbe esserci una versione Rally5 visto che queste ultime già hanno una versione di quella categoria (la Corsa addirittura anche elettrica) e un campionato nazionale per giovani piloti sarebbe un toccasana sia per la visibilità del marchio sia magari per lanciare qualche buon rallilysta visto che da anni non abbiamo nemmeno un pilota nel mondiale... 

Spero vivamente che la gestione del motorsport derivi da quella PSA perché se deriva da quella FCA nel giro di quattro anni si ritirano da ogni categoria. 

Modificato da Albe89
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13 minuti fa, Gil scrive:

Ti sbagli , la Mercedes che è l unico marchio tedesco che vince in f1 

ha comprato un team ci ha messo un pacco di migliardi e lo ha lasciato in Inghilterra .Non L ha portato in Germania.

per quanto riguarda la serie anche qui ti sbagli : la serie e’ A 

al massimo puoi dire che rimane uno dei te amo meno competitivi 

ma la serie C sono altri campionati 

che fanno altri case automobilistiche.

il problema è il motore che è il peggiore della f1 in quanto quelli della Ferrari si sono lasciati infinocchiare .

su vasseur , che elementi hai per dire che andrebbe defenestrato?

 

L'ha lasciato in inghilterra perché lì c'è un vivaio incredibile di ingegneri con esperienza in F1. Situazione simile in Italia in cui c'è la Ferrari e l'AlphaTauri e in generale ci sono molte scuderie di altre competizioni. In Svizzera per portare personale con esperienza devi trasferirlo necessariamente dall'Italia o dall'Inghilterra con tutte le difficoltà del caso e con costi molto maggiori.

Vasseur va defenestrato perché innanzitutto ha una pessima attitudine con stampa e piloti (ha detto apertamente di essere deluso di aver avuto Giovinazzi invece di Schumacher) e in generale la gestione del muretto Alfa è altamente imbarazzante per quanto riguarda strategia di gara e sviluppo dell'auto.

Sulla storia di serie c-b-a non ti rispondo nemmeno

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