Vai al contenuto
Messaggio aggiunto da __P

stellantis.png.53472efbbb1e1fbe16e7849e14448f3c.png

 

⬇️⬇️⬇️ DISCUSSIONI SUI PROSSIMI MODELLI ⬇️⬇️⬇️

Alfa Romeo

Chrysler / Dodge / Ram

Citröen

• DS Automobiles

Fiat / Abarth 

Fiat Professional 

Jeep

• Lancia

Maserati 

Opel / Vauxhall

Peugeot

 

 ⬇️⬇️⬇️ DISCUSSIONI SULLE PIATTAFORME ⬇️⬇️⬇️

STLA Medium

STLA Large

STLA Frame


Discussione sul titolo in borsa ➡️ CLICCA QUI!

Discussione su STLA Brain, SmartCockpit & AutoDrive ➡️ CLICCA QUI!

Messaggi Raccomandati:

Inviato
5 ore fa, Alain scrive:

 

Si in generale i costruttori tradizionale sono in un incubo, da una parte devi produrre ICE e Ibride per vendere tutti i giorni e nel frattempo sviluppare BEV per il prossimo futuro ed il ban delle termiche in UE. 

La complessità è nettamente superiore rispetto a Tesla che fa una sola cosa (BEV) e la fa bene, sviluppando l'infrastruttura e i supercharger in tutta europa ed in tutto il mondo. 

Ad esempio Ford perde una barcata di soldi per produrre e vendere la Mustang E al prezzo di una Model3, hanno tagliato ancora i prezzi per rispondere a Tesla ma si stanno suicidando. 
Perdono il 100% su ogni auto elettrica, in media perdono 60.000 dollari ad ogni vendita, vendono una Mustang E a 50-000 $ e ne perdono 60.000 $. praticamente il punto di pareggio sarebbe un listino di 110 K$ per la Mustang che ovviamente renderebbe il prodotti invendibile. 

è come hai detto giustamente tu, a me sembra uno scenario stile iPhone (Tesla) vs Nokia eo Blackberry (i costruttori tradizionali). 

 

probabimente si il mercato sarà spaccato in tre fra qualche anno, le BEV cinesi per i clienti "normali" le Tesla per i clienti "premium" ed i marchi Exotic come Porsche o Maserati, ma anche la stessa 500e che è uno status symbol, che si faranno pagare il marchio sul cofano. 

non vedo come un costruttore tradizionale con marchi come Ford, Fiat, Vw, Peugeot, Renault ecc ecc possa vendere a prezzi premium come oggi un auto che rispetto a Model 3 costa di più, ha meno autonomia, e non ha l'infrastruttura di Tesla alle spalle. 

Mi sembra come scalare l'everest a mani nude. 

image.png.2f368757edc1c4ba15b6d4f1a10b1f60.png

image.thumb.png.573e9551f3fa344409d145ea0f937cd6.png


molto interessante, grazie per aver condiviso. 
Musk sta abbassando i prezzi per ammazzare la concorrenza non cinese. Se e quando lancerà pure la model 2, i costruttori tradizionali europei e americani dovranno scaricare i costi sui modelli ice/ibridi 

  • Mi Piace 1
  • Tristezza! 1
  • Grazie! 1
Inviato
9 ore fa, Marco1975 scrive:

Se e quando lancerà pure la model 2, i costruttori tradizionali europei e americani dovranno scaricare i costi sui modelli ice/ibridi 

 

Suicidandosi, di fatto.

 

  • Mi Piace 1
Inviato

Ragà posso dirvi che state facendo un casino? Ford non ha perso soldi perché gli costa produrre ev il doppio del prezzo di vendita ma perché sta investendo in 2 fabbriche, ha avuto problemi di produzione per questo, sta facendo una fabbrica di batterie e raddoppiando la capacità produttiva a 600mila unità a fine anno. Prevede già di essere in pareggio a fine 2023. Quest'anno con miliardi di investimenti sull' elettrico e 3 miliardi  di perdita sull'elettrico probabilmente farà 8 miliardi di utile.

  • Mi Piace 2
Inviato
On 11/5/2023 at 12:50, ciraw scrive:

 

PANICO NEGLI USA - Le notizie che arrivano da Oltreoceano sembrano per nulla tranquillizzanti: secondo il New York Times gli incendi di batterie al litio nei primi 11 mesi del 2022 si sono registrasti 87 casi in più a New York City rispetto al 2021 con un tragico bilancio di 6 decessi e 140 feriti.

I Vigili del Fuoco di New York hanno dichiarato che“le batterie e i caricabatterie presentano seri rischi per la sicurezza antincendio. Non dovrebbero essere utilizzati al chiuso perché la maggior parte degli appartamenti non dispone di mezzi antincendio quali gli sprinkler e gli arredi domestici sono altamente infiammabili”. Questi operatori di pronto intervento riportano che questi incendi sono spesso provocati da batterie danneggiate, malfunzionanti o invecchiate oppure da caricabatterie non adatti che surriscaldano la batteria, cosa che accade molto spesso nei monopattini e nelle due ruote elettriche ‘leggere’. Si pensa persino di proporre al Governo il divieto di introdurre biciclette e scooter elettrici negli edifici.

 

IL PRIMATO DELL’INFIAMMABILITÀ - Altri numeri vengono da AutoinsuranceEZ, un comparatore statunitense di assicurazioni, che ha elaborato i numeri sui richiami dei veicoli e i dati forniti dal National Transportation Safety Board e dal Bureau of Transportation Statistics. È chiaro che è più facile vedere un’auto convenzionale incendiata rispetto a un'auto elettrica dato che i veicoli elettrici sono ancora poco diffusi. Un confronto sensato rapporta gli incendi al numero di veicoli venduti e i dati così trovati mostrano che il primato spetta ai veicoli ibridi, che hanno 3.474 incendi ogni 100.000 unità (ricordiamo il richiamo della Fisker Karma ). Le automobili convenzionali registrano 1.529 incendi e quelle elettriche solo 25 incendi per 100.000 esemplari: la Hyundai Kona ha avuto un richiamo per questi. In ogni caso le batterie sono le principali indiziate, dato che nel 2020 i richiami negli USA per rischio di incendio sono polarizzati su difetti dei battery pack per le auto elettriche e ibride mentre quelle convenzionali spaziano dai cortocircuiti ai difetti dell’ABS fino alle perdite di carburante.

 

Allarme incendio per i veicoli elettrici: cosa c’è di vero? - alVolante.it

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia.

Inviato

Stellantis acquisisce una partecipazione paritaria con Faurecia e Michelin in Symbio, azienda leader nella mobilità a idrogeno a zero emissioni

image.png.19243692874e4355416d681497e40f93.png

 

AMSTERDAM, NANTERRE, PARIS, 16 maggio 2023 – Faurecia, società del gruppo FORVIA, Michelin e Stellantis annunciano oggi la firma di un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Stellantis del 33,3% delle azioni di Symbio, leader nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni. Faurecia e Michelin manterranno ciascuna il 33,3% di quote di partecipazione.

L’annuncio rappresenta un passo significativo nella decarbonizzazione del settore della mobilità ed è una dimostrazione dell’eccellenza tecnologica di Symbio nel campo delle innovazioni relative alle celle a combustibile a idrogeno. L’ingresso di Stellantis tra gli azionisti favorirà lo sviluppo di Symbio in Europa e negli Stati Uniti.

"L’acquisizione di una partecipazione paritaria in Symbio rafforzerà la nostra posizione di leadership nei veicoli a idrogeno, a supporto della nostra produzione di furgoni a celle a combustibile in Francia, e rappresenta un perfetto complemento alla nostra crescente offerta di veicoli elettrici a batteria”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “In un momento in cui procediamo con il nostro piano strategico Dare Forward 2030 e siamo impegnati ad azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038, stiamo considerando ogni strumento tecnologico a nostra disposizione per combattere il riscaldamento globale. Le celle a combustibile a idrogeno sono essenziali e Symbio diventerà un attore di rilievo nella battaglia per proteggere le generazioni future.”

Symbio ha pianificato di produrre 50.000 celle a combustibile all’anno entro il 2025, sfruttando la modernissima gigafactory di Saint-Fons, che inizierà la produzione nella seconda metà del 2023. Nel 2022 Symbio ha annunciato l’attuazione del suo progetto HyMotive, volto a dare slancio alla propria industrializzazione e allo sviluppo di innovazioni dirompenti, consentendo all’azienda di raggiungere una capacità produttiva totale in Francia di 100.000 sistemi all’anno entro il 2028, con la creazione di 1.000 posti di lavoro nel paese transalpino.

“Siamo lieti di questa transazione, che consente a Symbio di aumentare le proprie capacità e darà ulteriore slancio alla joint venture. Symbio è ora perfettamente in grado di crescere ed estendere la propria leadership fuori dall’Europa in un’epoca in cui il settore automotive si muove a grandi passi verso l’azzeramento delle emissioni”, ha dichiarato Patrick Koller, Chief Executive Officer di Faurecia. “Questo accordo porta vantaggi a tutte le parti e consente a FORVIA di confermare la propria posizione di leader mondiale nella mobilità pulita.”

“L’ingresso di Stellantis nel capitale di Symbio rappresenta uno straordinario volano per lo sviluppo della nostra consociata”, ha affermato Florent Menegaux, CEO di Michelin. “Inoltre è un’eccellente dimostrazione del fatto che la tecnologia delle celle a combustibile è essenziale affinché l’industria automobilistica raggiunga l’obiettivo dell’elettrificazione della mobilità, in particolare per uso professionale. Stellantis è già un partner di riferimento e in futuro avrà un ruolo fondamentale nella nostra collaborazione. Infine, questa transazione rafforza la convinzione che Michelin sostiene da anni, ovvero che l’idrogeno costituirà una delle soluzioni imprescindibili per la decarbonizzazione.”

La transazione è soggetta alle consuete approvazioni normative. La chiusura è prevista per il terzo trimestre del 2023.

 

https://www.media.stellantis.com/it-it/corporate-communications/press/stellantis-acquisisce-una-partecipazione-paritaria-con-faurecia-e-michelin-in-symbio-azienda-leader-nella-mobilita-a-idrogeno-a-zero-emissioni

  • Mi Piace 1
Inviato (modificato)

https://europe.autonews.com/automakers/elkann-credits-marchionne-saving-italian-auto-industry

 

Cita

Former Fiat boss Sergio Marchionne saved Italy's auto industry, Elkann says

Without Marchionne's efforts to change Fiat and make it less dependent on its home country and Europe, Stellantis would not have been possible, Elkann says.

 

Bloomberg

 

Stellantis Chairman John Elkann credits former Fiat boss Sergio Marchionne with salvaging Italy’s auto industry and rejects years of criticism over the manufacturer progressively paring back its presence in the country.

“Sergio was a patriot in the highest sense of the word,” Elkann, 47, said in an interview for the latest edition of the biography of the late Marchionne, who ran the Italian automaker from 2004 until his death in 2018.

Marchionne and Elkann saved Fiat from near bankruptcy and combined it with U.S. manufacturer Chrysler, turning two struggling regional players into one of the world’s biggest auto producers.

“Our battles were always for Italy, never battles against Italy,” Elkann said at the Agnelli Foundation headquarters in Turin, which houses the villa of his great-great grandfather Giovanni Agnelli, who founded Fiat with a group of investors in 1899.

Stellantis, set up in 2021 through the combination of Fiat Chrysler Automobiles and PSA Group, is feeling heat from organized labor groups that is reminiscent of pressure they put on Marchionne.

Italy’s left-wing Fiom union has criticized the automaker over a series of so-called voluntary exits, as it looks to shed as many as 2,000 jobs this year, about 4.3 percent of its Italian workforce. The union claims Stellantis has cut 7,000 positions in Italy in the last three years.

Elkann insists that without the current strategy — which dates back to Marchionne and envisages building a global leader strong enough to survive the disruption of electrification — the company’s domestic plants would have been at existential risk.

“Stellantis is the evolution of Sergio’s vision: the need for mergers in the car industry to avoid duplication ­of costly investments required for new technologies,” Elkann said in a late February interview for the book.

“Without the creation of Stellantis, all the investments we are making in Italy — from the Mirafiori electric hub to the battery plant in Termoli — would not have been possible.”

Automakers have been grappling with inflation and supply chain disruption as they retool factories to transition to battery-powered cars, prompting cost-cutting drives and job cuts. EVs typically require about 30 percent less labor than gasoline vehicles.

But while car production in Italy has been shrinking for decades after peaking at almost 2 million vehicles in 1989, when Fiat was mostly a domestic player, Stellantis’ output rose 17 percent last year to about 480,000 cars, according to the FIM union.

The trend continued in the first quarter of this year, with production increasing 11 percent to 138,210 vehicles. That is also up 1.4 percent from the first quarter of 2019, before the pandemic.

Stellantis has stepped up production of the electric version of its Fiat 500 small car, adding a Saturday shift at its Turin facility and bringing in workers from other plants. The company is planning to make more than 100,000 units this year, up from 77,500 in 2022, the union said.

Still, workers from the Fiom union held a strike at Stellantis’ Pomigliano plant in southern Italy earlier this month, slowing production of subcompact Pandas and Alfa Romeo SUVs. The union is pushing for better working conditions as output grows.

Stellantis redistributed more than 2 billion euros ($2.2 billion) to its employees worldwide based on last year’s record annual results, but CEO Carlos Tavares has cautioned the company may have to further adapt its industrial footprint in the U.S. and Europe due to the costs of shifting to EVs.

In Elkann’s view, Stellantis would not have been possible without Marchionne’s efforts to change Fiat and make it less dependent on its home country and Europe.

“He created a revolution that only a true outsider like Sergio could bring about,” the leader of the Agnelli family said.

 

P.S.: quel pinocchione di JE dimentica di dire che PSA non era il partner favorito dalla Buonanima....>:) :mrgreen:

Modificato da pennellotref
  • Mi Piace 1
  • Grazie! 3

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

Inviato
15 minuti fa, pennellotref scrive:

https://europe.autonews.com/automakers/elkann-credits-marchionne-saving-italian-auto-industry

 

 

P.S.: quel pinocchione di JE dimentica di dire che PSA non era il partner favorito dalla Buonanima....>:) :mrgreen:

Il partner favorito era general motors, dopo che GM ha venduto Opel di fatto eliminando le possibili sinergie in Europa non c'era più un favorito. Rimanevano Renault e PSA per sinergie e composizione azienda. Renault si è suicidato ed è rimasta PSA che comunque è stata una scelta vincente.

  • Mi Piace 1

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.