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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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2 minuti fa, Alain scrive:

FCA non ha acquistato PSA… è stata una fusione paritetica e ad oggi (almeno in Europa) comandano i manager francesi ad eccezione di Maserati. 

Il francese Carlos Tavares...
Oppure Olivier François, che in effetti è francese...

Modificato da jameson
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1 ora fa, Alain scrive:


 

FCA non ha acquistato PSA… è stata una fusione paritetica e ad oggi (almeno in Europa) comandano i manager francesi ad eccezione di Maserati. 

 

no guarda..... fca oggi si chiama Stellantis...... mentre Psa non esiste più.... è stata acquisita ed inglobata in Fca..... e tale acquisizione è stata pagata con il controvalore di un pacchetto di azioni di Fca stessa..... pacchetto di azioni comunque di minoranza rispetto all'azionista di controllo che è comunque sempre lo stesso ossia la Exor degli Agnelli/Elkan......

 

quelli che chiami manager francesi .... sono manager Fca ormai

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On 25/1/2024 at 19:08, HF integrale scrive:

 

...

 

Comunque il problema è capire se in Italia si vuole conservare un tessuto industriale.

Se FCA come principale impresa industriale italiana non investe più come prima, e i centri di sviluppo si spostano in Francia e Usa, il danno a cascata sarà di tutto il paese, era l'ultimo grande gruppo (industriale) che rimaneva al paese.

 

 

 

chi ti ha detto che non investe più come prima.....

 

gli investimenti di Stellantis oggi non hanno precedenti.... ma questo è normale ... date le dimensioni del gruppo oggi rispetto a quello che era solo 20 anni fa.....

 

e l'italia ha un ruolo specifico .... ossia la vocazione per l'alto di gamma....... questo è molto chiaro... con tutti i suoi pro e contro.....

 

i centri di sviluppo italiani sono orientai su tale fascia di prodotti.... mentre quelli francesi..... almeno per ora ..... sono concentrati nelle fasce Mass Market ... 

 

ma è proprio questo il senso dell'operazione stellantis..... ossia acquistare la tecnologia francese ...... in luogo di ricostruire lo sviluppo di tecnologia sul basso di gamma ... in cui fca aveva deciso di disinvestire dal 2010 .... perchè valutata economicamente insostenibile in riferimento ai costi di produzione troppo elevati del sistema italia

On 25/1/2024 at 13:56, HF integrale scrive:
 
 

 

per me potevano anche non rispondere....

 

questo governo è impresentabile..... fatto di coatti livorosi incompetenti e statici.....

 

speriamo di uscire prima o poi da questa secca....... 

 

buffoni.....

 

Ottima Fiat..... 

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On 25/1/2024 at 16:45, HF integrale scrive:

 

Ragionano tutti nell'interesse del proprio paese, soprattuto la Francia e la Germania, pertanto anche l'Italia deve ragionare nel suo interesse ossia mantenere ed espandere la sua filiera dell'auto che con l'indotto vale l'8% del PIL.

Se Stellantis non riporta la produzione su valori decenti di almeno 15anni fa, con più di 1 milione di auto + i veicoli commerciali, ossia produrre 1 modello di auto ad alto volume oltre gli attuali, allora che il governo apra a fabbriche Cinesi con tutto ciò che questo comporterebbe...

Gli esecutivi precedenti sono tutti responsabili per non aver attivato il golden power ne essere entrati nell'azionariato di Stellantis con un 6,5% come la Francia, unica mossa utile.

Non vorrei più sentire schiocchezze come ragionare in modo europeo che significa fare gli interessi esclusivi delle imprese di Francia e Germania.

 

Abbiamo visto tutti come Macron ha bloccato l'acquisizione di Renault (nonostante il management favorevole) da parte di FCA, e poi imposto una fusione dove PSA ha 6 membri del CDA su 11 compreso l'AD e non venitemi a citare la ripartizione delle azioni 50,4 a 49,6%, ne che l'AD è indipendente....le azioni della Francia si contano e si pesano negli investimenti....

Adesso la lettera ai fornitori italiani che li invita a investire in Marocco è solo la goccia che fa traboccare il vaso....e poi la Panda che faranno in Serbia....e che succederà quando andrà in pensione la Panda di Pomigliano?

e il duo 500X - Renagade? pensate davvero che 2 DS dalle forme eccentriche e 1 media Lancia (dopo 20 anni di tomba) che si annunciano stile carrofunebre possano vendere più di 30/40 mila auto tutte e 3 insieme? o il polo a Mirafiori dello sfasciacarrozze?

Ma Tavares chi vuole prendere in giro con gli incentivi....9000 euro di incentivi per l'elettrico e la 500E non vende uguale in Italia....ma chi se la compra una utilitaria a 33mila euro.

Serve una new Punto + Suv B da produrre a Mirafiori, un motore ibrido sulla 500E da produrre qui al posto del modello vecchio, una segmento C Tipo Giulietta/Tipo da produrre qui in Italia.

 

 

ma che stai dicendo......!!!!

 

gli 11 membri  di cui:

- 5 nominati da Exor...

- 3 nominati da Peugeut

- 2 nominati da da BPI del governo Francese

 

poi c'è l11^ ma che è il Ceo.... che in questo caso è Tavares.... ma nominato da Exor..... non dagli altri.... che non avrebbero i numeri per poterlo nominare.....

 

ma va anche detto che gli amministratori delegati..... ossia esecutivi perchè dotati di deleghe sono 2 in cda.... oltre Tavares c'è Elkan ..... che peraltro ha deleghe totalitarie... al contrario di Tavares......

 

vado oltre ..... l'azionista di maggioranza è Exor di Elkan ..... che tra l'altro ha pure aumentato la propria partecipazione, dal 14,3 iniziale al 14,9 attuale.....

 

mentre i Peugeot detengono il 7,13 e  Bpi il 6,13...... che badate bene..... non sono un soggetto unico.... ma due distinti soci.... che insieme .... ma non congiuntamente ... detengono il 13,26% in luogo del'originario 14,3 di exor..... che oggi appunto è il 14,9% 

 

ma dico ancora di più......la presenza degli altri azionisti ..... Peugeut e Bpi non è imposta "a" Exor..... ma "da" Exor..... per blindare comunque il controllo...... e questo vincolo esiste in base ad un accordo parasociale valido fino al 2028...... 

attraverso questo accordo Exor blinda il controllo di Stellantis senza doverci mettere soldi..... poi si vedrà..... ed è per questo che esistono 5 amministratori del cda..... seppure non esecutivi.... che rappresentano questi 2 soci

 

 

tale accordo non ha interessato il socio Cinese Dongfeng la cui quota infatti è scesa dal 3,5 al 1,5 attuale.... ed uscirà del tutto tra pochi mesi....

 

ma intanto Exor ha depositato l'iscrizione delle proprie azioni a voto privilegiato in Stellantis.... e questo gli consente di esercitare diritti di voto per il 25,5%.....

 

direi che ci sia poco altro da dire......

 

tanto di cappello...

 

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Interessante articolo che mette in chiaro alcune cose...
 

Cita

Stellantis, Tavares: il manager ambizioso da 64 mila euro al giorno (che ha irritato anche Parigi)

La «scalata» del portoghese a capo del gruppo automobilistico. Sempre più potente, sempre pronto a giocare di sponda tra i Paesi pur di fare gli interessi dell’azienda e quindi il suo

Stellantis, Tavares: il manager ambizioso da 64 mila euro al giorno (che ha irritato anche Parigi)

Tavares

 

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI — Dieci anni fa Carlos Tavares venne reclutato da Thierry Peugeot, discendente di quell’Armand Peugeot che a fine Ottocento aveva traghettato l’azienda di famiglia dai macinini per il caffè alle biciclette e poi alle auto. Erano i tempi dell’alleanza del gruppo Psa (Peugeot-Citroën) con i cinesi di DongFeng, e all’epoca si disse che Tavares era in realtà l’uomo dei cinesi, determinati a salire fino al 20-30% affidandosi a lui per risanare il gruppo.

 

La storia è andata diversamente, i cinesi di DongFeng sono quasi scomparsi (nel novembre scorso sono scesi all’1,58 per cento vendendo alla stessa Stellantis azioni per 934 milioni di euro), la grande allenza globale del gruppo francese si è fatta non con la Cina ma con gli americani e gli italiani di Fiat Chrysler.

Carlos Tavares però è rimasto, capo di Psa e poi di Stellantis, sempre più potente, sempre pronto a giocare di sponda tra i Paesi pur di fare gli interessi dell’azienda e quindi il suo (nel 2022 Tavares ha percepito un salario di 23 milioni e mezzo di euro, pari a 64 mila e 328 al giorno).

Nato 65 anni fa a Lisbona da famiglia francofila, a 14 commissario di corsa al circuito dell’Estoril, studi di ingegneria a Parigi, l’uomo forte di Stellantis è ossessionato dalle auto. Da quando ancora ragazzo truccava la Alfasud regalata dal padre per correre nei rally, alle corse al volante della Porsche del «Clémenteam Racing» (in onore della primogenita Clémentine).

Il car guy Tavares è anche uomo di comunicazione capace di prendere qualche rischio negli interventi pubblici. Pochi mesi prima della chiamata di Thierry Peugeot, Tavares era il numero due di Renault e venne cacciato, nel settembre 2013, per una intervista con la quale di fatto si metteva sul mercato: «Chiunque arrivi ai vertici nel settore dell’automobile ha voglia a un certo punto di diventare numero uno. Per esempio, General Motors, perché no? Sarei onorato di dirigere un gruppo simile».

Indignato per la presunzione l’allora grande capo di Renault Carlos Ghosn lo silurò. I tempi hanno dato ragione al portoghese: dopo l’arresto in Giappone e la fuga rocambolesca, Ghosn ha perso tutto e vive seminascosto in Libano. Dopo essere stato corteggiato da Volkswagen e Astor Martin subito dopo l’addio a Renault, Tavares è numero uno, magari non di General Motors ma del gigante Stellantis, dalla sua nascita nel 2021.

A capo di un gruppo multinazionale, Tavares non esita a fare arrabbiare a turno i governi dei singoli Paesi che pensano di avere un diritto di prelazione e voce in capitolo. Nel luglio scorso, al ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire che gli chiedeva di mostrare «patriottismo» e portare in Francia la produzione dei piccoli veicoli elettrici come la Peugeot e-208, Tavares rispose senza esitazioni che invece l’intenzione di Stellantis era «chiaramente quella di produrre più modelli negli stabilimenti italiani», a cominciare da quello di Melfi nel Sud del Paese.

Erano i giorni in cui si favoleggiava di una valorizzazione del «fascino del made in Italy» anche nell’automobile, e quindi si pensava all’Italia non solo per la Panda o la 600 elettriche ma anche per «veicoli elettrici alto di gamma a forte valore aggiunto», secondo un comunicato Stellantis dello stesso luglio 2023. E poi si parlava della gigafactory a Termoli... Che arriverà, forse, dopo il 2026. Ma intanto quella di Douvrin, in Francia, è stata già inaugurata. E tocca all’Italia adesso sentirsi messa nell’angolo.

 

 

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10 ore fa, fabivio scrive:

no guarda..... fca oggi si chiama Stellantis...... mentre Psa non esiste più.... è stata acquisita ed inglobata in Fca.....

In realtà si chiama Stellantis France, mentre la ex FCA Italy a sua volta ex FGA si chiama Stellantis Europe. Significherà qualcosa...

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19 minuti fa, jameson scrive:

In realtà si chiama Stellantis France, mentre la ex FCA Italy a sua volta ex FGA si chiama Stellantis Europe. Significherà qualcosa...

 

io non sò dell'esistenza di una società che si chiama Stellantis France.... anche poerchè l'organizzazione societaria del gruppo è in continua evoluzione..... comunque.... si.... questo è possibile.... così come è possibile che anche l'originario assetto di Fca Italy venga varianto.....

 

nel senso che in questo momento Stellantis Europe... con sede a Mirafiori.... ad esempio include la divisione sudamericana...... proprio perchè lo era ai tempi di Fiat Auto..... ma credo che questo oggi.... dopo l'acquisizione di Psa .... non abbia più senso

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2 hours ago, Auditore said:

Interessante articolo che mette in chiaro alcune cose...
 

 

Ma la francofilia è una patologia? Una famiglia a cui piacciono i franchi? I francesi? Il francese?  Forse gli piace Franco? Franco chi? Mah….

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2 ore fa, vince-991 scrive:

Ma la francofilia è una patologia? Una famiglia a cui piacciono i franchi? I francesi? Il francese?  Forse gli piace Franco? Franco chi? Mah….

non ho capito cosa vuoi intendere

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