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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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2 minuti fa, slego scrive:

 

boh, mi pare debole come tesi.

pe me ha semplicmenete toppato: in quella parte dell'articolo si parla di Stellantis e della fusione, non dei brand manager.

Non conosco precisamente l'organigramma del gruppo. 

 

Parla appunto di fusione perché hanno preso le parole di Tavares ma parla principalmente di Chrysler; io mi sono riferito semplicemente al significato dell'articolo; non c'è alcun brand manager in Chrysler? Allora si parla di connubio franco-anglo-americano, inteso come guida dei brand, non del gruppo. 

 

Poi ripeto, se c'è una diffidenza nei confronti dell'Italia, è un problema ma credo che Elkann penserà a questo. 

 

 

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10 minuti fa, ItalianBrands scrive:

Non conosco precisamente l'organigramma del gruppo. 

 

Parla appunto di fusione perché hanno preso le parole di Tavares ma parla principalmente di Chrysler; io mi sono riferito semplicemente al significato dell'articolo; non c'è alcun brand manager in Chrysler? Allora si parla di connubio franco-anglo-americano, inteso come guida dei brand, non del gruppo. 

 

Poi ripeto, se c'è una diffidenza nei confronti dell'Italia, è un problema ma credo che Elkann penserà a questo. 

 

 

Connubio e chiaro e si doveva parlare di connubio Italo-Franco-Americano.

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Ma scusate eh, se si sta parlando principalmente di un brand e non esclusivamente del gruppo, perché dovete mettere in mezzo sempre il gruppo come tema principale? 

 

Tavares fa comunque benissimo a parlare di gruppo, deve dare l'idea di coesione. 

 

L'articolo ha riportato le parole di Tavares dicendo che i pilastri di Stellantis sono Fiat, Peugeot e Chrysler, da cui ci si ricollega all'attuale situazione del marchio. 

È questo l'argomento principale. 

 

Inoltre, si può anche capire che l'articolo è filo-americano perché parla di aumento di quote di mercato di Jeep, Dodge, Chrysler; non menziona né Fiat né Alfa Romeo. 

È questo che non va bene. Se Tavares parla di aumento di quote di mercato del gruppo, perché menzioni anche gli altri brand americani che non c'azzeccano con l'articolo? Questo non ha senso.

 

Ma questo non deve fuorviare dal significato dell'articolo. 

 

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1 ora fa, pennellotref scrive:

Gli articoli degli ultimi due giorni originano tutti da un report della Free Press di Detroit; i vari siti che ne parlano si limitano essenzialmente a tradurre. Nel caso della Free Press (o di Detroit News) parliamo delle versioni sovraniste del Fatto Quotidiano applicate all'automotive (non so se mi spiego....:mrgreen:). Ergo tutto ciò che è italiano è essenzialmente merda....

 

Perché la Detroit free press avrebbe questo atteggiamento nei confronti dell'Italia?

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Ma scusate eh, se si sta parlando principalmente di un brand e non esclusivamente del gruppo, perché dovete mettere in mezzo sempre il gruppo come tema principale? 
 
Tavares fa comunque benissimo a parlare di gruppo, deve dare l'idea di coesione. 
 
L'articolo ha riportato le parole di Tavares dicendo che i pilastri di Stellantis sono Fiat, Peugeot e Chrysler, da cui ci si ricollega all'attuale situazione del marchio. 
È questo l'argomento principale. 
 
Inoltre, si può anche capire che l'articolo è filo-americano perché parla di aumento di quote di mercato di Jeep, Dodge, Chrysler; non menziona né Fiat né Alfa Romeo. 
È questo che non va bene. Se Tavares parla di aumento di quote di mercato del gruppo, perché menzioni anche gli altri brand americani che non c'azzeccano con l'articolo? Questo non ha senso.
 
Ma questo non deve fuorviare dal significato dell'articolo. 
 
L'articolo però non riporta come dici tu.

Dice che a seguito di un connubio tra francesi e anglo-americani, le sorti dello storico marchio Chrysler non erano chiare.

In pratica si temeva che con la fusione e la creazione di Stellantis il marchio sparisse.

Il problema è che chiunque legge comprende che la fusione, e di conseguenza il nuovo gruppo, è un accordo tra francesi e anglo-americani.

Al massimo diamo un beneficio del dubbio su un correttore automatico e che il giornalista intendesse italo-americani

☏ Pixel 3 ☏

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Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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20 minuti fa, LUCAFUSAR scrive:

 

Perché la Detroit free press avrebbe questo atteggiamento nei confronti dell'Italia?

Per loro noi siamo i parassiti che campano sulle spalle dei profitti da loro prodotti. E non c'è nulla che si può fare per far loro cambiare idea. E' la stampa bellezza....! :mrgreen: A questo aggiungi che loro so' americani e noi italiani stracciaroli. Peraltro si può dire la stessa cosa di noi, leggendo i giornali italiani che non eccellono di certo in obiettività praticamente su qualsiasi argomento.

P.S.: fatti un giro su Allpar e capirai cosa voglio dire....:afraid:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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1 ora fa, viva l'italia scrive:

L'articolo però non riporta come dici tu.

Dice che a seguito di un connubio tra francesi e anglo-americani, le sorti dello storico marchio Chrysler non erano chiare.

In pratica si temeva che con la fusione e la creazione di Stellantis il marchio sparisse.

Il problema è che chiunque legge comprende che la fusione, e di conseguenza il nuovo gruppo, è un accordo tra francesi e anglo-americani.

Al massimo diamo un beneficio del dubbio su un correttore automatico e che il giornalista intendesse italo-americani

☏ Pixel 3 ☏
 

Anche questo è vero; però può essere anche inteso come brand manager; cioè molti qui hanno timore che i francesi ci regalino Alfa su pianali non puri perché non italiani(ma sappiamo che anche gli italiani lo hanno fatto a loro volta, chi più, chi meno ma sempre di ingegneria italiana) e lo stesso si può dire degli americani con Chrysler. 

Alla fine anche i responsabili stessi dei brand possono dire che è più conveniente usare EMP piuttosto che Giorgio, mentre l'A.D vira per Giorgio. Noi però ci rifacciamo alla politica adottata da quest ultimo in fin dei conti, a decisioni fatte non ci preoccupiamo di quello che pensa Imparato, ad esempio. 

 

Comunque nessun beneficio del dubbio, come viene tradotto anglo-americani viene anche tradotto italo-americani, se si parla di Stellantis. 

Modificato da ItalianBrands
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