Coronavirus, come ha cambiato le abitudini dell'Autoparerista

[bik]

6 ore fa, Bosco scrive:

Intanto nella culla dell'altruismo dati preoccupanti che di certo non fanno ben sperare

https://www.corriere.it/esteri/20_aprile_28/coronavirus-germania-aumenta-indice-contagio-doccia-fredda-ripartenza-634dbd7e-893e-11ea-8073-abbb9eae2ee6.shtml

 

Ho sentito e letto anch'io, ma i contagi sono comunque in decrescita, come i casi attivi, sembra più una "boutade" giornalistica:

 

https://www.worldometers.info/coronavirus/country/germany/

[Bosco]

4 ore fa, A.Masera scrive:

 

Sarò impopolare ma personalmente se fossi perfetto bilingue mi sarei già trasferito ad Innsbruck. Non sono mai stato patriota, sono sempre stato parecchio esterofilo e affascinato dal nord Europa.

 

Sono disponibile a finanziarti un corso di tedesco, così puoi emigrare il prima possibile. Visti i presupposti non saresti una grossa perdita per la nazione italiana ?

 

Anche in Francia piccola retromarcia sulle scuole. Medie e superiori a giugno. 

A differenza nostra gli autonimi non hanno ancora visto nemmeno le briciole. 

12 minuti fa, bik scrive:

 

Ho sentito e letto anch'io, ma i contagi sono comunque in decrescita, come i casi attivi, sembra più una "boutade" giornalistica:

 

https://www.worldometers.info/coronavirus/country/germany/

 

R0 non riflette esattamente curva contagi che varia molto dal numero di tamponi effettuati (che in questi giorni ne stanno facendo meno del solito). Questa sera dalla Germania hanno confermato l'indice "1", quindi effettivamente in rialzo. 

 

[Wilhem275]

10 ore fa, gianmy86 scrive:

Beh, il Veneto mi sembra finora la regione che ha agito globalmente con maggior lucidità, ovviamente la Fase 2 è un rischio, ma spero abbiano calcolato al meglio tutti i fattori.

 

I medici che conosco non sono particolarmente positivi nel giudizio. Il rilievo "dall'interno" è che vari cambi di rotta improvvisi non siano stati dettati dall'ignoranza iniziale del fenomeno (assolutamente giustificabile) ma dalla necessità di inseguire visibilità (entravamo nella fase topica della campagna elettorale). L'immagine passata all'esterno è stata positiva perché Zaia è uno politicamente sveglio e lavora tenendo un basso profilo

Poi si è imbroccata una via e la si è tenuta, ma la categoria dei sanitari si è sentita molto presa in giro.

 

10 ore fa, lukka1982 scrive:

Evito di postare foto dei dipendenti dell’azienda per cui lavoro per non finire nella cacca, ma se vedeste come vengono usati i DPI tutto questo lodarsi fidati che verrebbe meno!

È parlo di un azienda dove per volontà della proprietà vengono assunti italiani e possibilmente non troppo lontani dai confini comunali, azienda di 400 dipendenti... (per cui no terroni, no rumeni, no negri... per dirla come direbbe qualcuno).

 

 

Mi dispiace, VuOtto, saremo anche fieri lavoratori tutto quel vuoi, ma io finché la gente non prende atto della gravità della situazione la situazione la vedo nera...

E parla una persona ottimista di suo.

 

Situazione simile a dove lavoro ora, e pure peggio perché il paròn per suo carattere pone il lavoro davanti a qualunque cosa, per cui l'intera faccenda è stata approcciata con "Guarda questi coglioni che mi rovinano per un'influenza". Codice Ateco che ha permesso di tenere aperto per tutto il periodo, sfruttato nella maniera più bieca per mandare avanti attività per nulla essenziali.

Motivo per cui anche se prendo poco sono ben contento di essere richiamato in servizio il più tardi possibile, piuttosto resto in cassa e vado a fare volontariato.

 

Onestamente, conoscendo i miei polli, l'etica veneta verso il lavoro è esemplare sotto molti punti di vista, ma sull'equilibrio con il resto della vita è completamente deficitaria. E questo è un aspetto fondamentale in questa situazione in cui questo equilibrio è delicatissimo.

Modificato 28 Aprile 2020 da Wilhem275

[bik]

8 minuti fa, Wilhem275 scrive:

....Situazione simile a dove lavoro ora, e pure peggio perché il paròn per suo carattere pone il lavoro davanti a qualunque cosa, per cui l'intera faccenda è stata approcciata con "Guarda questi coglioni che mi rovinano per un'influenza". Codice Ateco che ha permesso di tenere aperto per tutto il periodo, sfruttato nella maniera più bieca per mandare avanti attività per nulla essenziali.

Motivo per cui anche se prendo poco sono ben contento di essere richiamato in servizio il più tardi possibile, piuttosto resto in cassa e vado a fare volontariato.

 

Onestamente, conoscendo i miei polli, l'etica veneta verso il lavoro è esemplare sotto molti punti di vista, ma sull'equilibrio con il resto della vita è completamente deficitaria. E questo è un aspetto fondamentale in questa situazione in cui questo equilibrio è delicatissimo.

 

Il problema non sono tanto i controlli e le multe, il problema è se un lavoratore è ammalato, ed il contagio tra gli altri lavoratori si diffonde.

 

Dopo le multe sono il male minore, rischia di trovarsi con il "c..o a terra" perché non ha lavoratori sani per proseguire l'attività.

[v13]

10 hours ago, VuOtto said:

 

MA sè successo solo a me durante il lockdown di avere una voglia bestiale di trovare una vecchia gloria

 

anche a me, ma temo che stiamo parlando di cose diverse

[Wilhem275]

7 minuti fa, tonyx scrive:

peccato certe abitudini non siano radicate anche altrove ?

 

beh ma immedesimati, saresti contento se il lavoro di una vita venisse messo in pericolo? nel senso che per un azienda fermarsi è un rischio economico mica da scherzare.

 

mah io ho sempre lavorato di questo periodo salvo una manciata di giorni per motivi produttivi, anche il giorno prima e il giorno dopo la domenica di pasqua ma non mi porta via l' intera giornata e quindi non l' ho mai visto come un problema, ci ho guadagnato il piccolo extra governativo ed un altro spontaneamente offerto dal datore di lavoro, bisogna anche guardare al lato positivo delle cose ?, ok forse mi sento veneto inside ? ma del resto ho sempre pensato che se fossi nato in un altra regione avrei voluto essere veneto.

 

Non voglio stare a casa per il gusto di starci (peraltro sto lavorando in remoto per altra gente, sospendendo la cassa), è che in un contesto del genere i protocolli di protezione sono trattati con scherno e fastidio, seghe mentali che servono solo ad ostacolare il lavoro.

 

Io nel timore degli imprenditori mi ci immedesimo eccome, ma serve equilibrio. Questa gente è letteralmente squilibrata da questo punto di vista, già in tempi normali mettono il lavoro davanti alla salute. Il paròn della mia azienda ha preso UN giorno di ferie, la volta che l'hanno operato alle coronarie.

No, a queste condizioni non è affatto un peccato che questa mentalità sia più diffusa. Ci sono modi più sani di creare valore aggiunto.

 

6 minuti fa, bik scrive:

 

Il problema non sono tanto i controlli e le multe, il problema è se un lavoratore è ammalato, ed il contagio tra gli altri lavoratori si diffonde.

 

Dopo le multe sono il male minore, rischia di trovarsi con il "c..o a terra" perché non ha lavoratori sani per proseguire l'attività.

 

Ma sì, se lo vedi con distacco ti rendi conto che un approccio del genere alla fine rischia di farti più danno che altro, ma è una mentalità innata.

 

Per alcuni di loro è proprio patologico, passano la vita a sbattersi così tanto che mettono assieme dei patrimoni immani che non si godono neanche per cinque minuti.

[Damynavy]

Io, ho lavorato in Germania.

 

Da quando me ne sono "andato", non hanno ancora smesso con i festeggiamenti?

[lucagiak]

Da veneto non posso che concordare con Wilhem275. Purtroppo qui il lavoro è visto spesso come l'unico scopo della vita tanto è vero che è facile trovare gente sopra i 75 anni (e oltre) che lavorano ancora perché "cosa faccio a casa", come se l'unica alternativa al lavoro fosse stare a casa a fare nulla o andare in osteria a spendersi la pensione in rossi o bianchetti.

E la maggior parte è gente che sta economicamente bene, mica che continuano a lavorare per necessità.

Diciamo che se da certe parti d'Italia il lavoro viene visto come "se proprio bisogna", qui siamo all'estremo opposto.

Io ho potuto tenere aperto, l'ho fatto ad orario ridotto perché non è che ci fosse molto da fare e ne ho approfittato  per passare un po' di tempo con la famiglia e per fare delle manutenzioni alla casa, ma sentivo e sento tanti, troppi, sottovalutare il problema e considerare solamente quello economico.

Io penso che a questo punto qualche conoscenza sul virus ci sia e la ripartenza potrebbe avvenire anche in altri ambiti, francamente non capisco perché hanno chiuso i cantieri edilizi e i barbieri/parrucchieri, di tante altre attività mi sembrano molto semplici da normarne il numero di persone per poter mantenere le distanze, ma il tutto deve essere fatto tenendo presente che la salute della popolazione deve essere posta in primo piano. E ho scritto della popolazione apposta perché è nell'insieme che lo Stato deve difenderla, poi se una persona vuole farsi del male affari suoi

[Wilhem275]

Ragazzi, è inspiegabile come ogni due ore questo topic venga dirottato su pipponi macroeconomici sulle gioie della svalutazione monetaria.

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